Sconfinando

Mala tempora currunt... et peiora secuntur

C'è qualcosa di davvero bizzarro nel nostro Paese. Come queste radici che affondano e che a intermittenza si ritirano nel terreno della coscienza e delle tradizioni cattoliche nazionali. Profondissime in periodo pre-elettorale, inestirpabili quando si parla di aborto o di coppie omosessuali, improvvisamente inesistenti quando la Cei prima e il Segretario del Pontificio consiglio per i migranti poi ricordano che [...]I cittadini di Paesi terzi, come cittadini comunitari [...] non dovrebbero essere privati della libertà personale o soggetti a pena detentiva a causa di un'infrazione amministrativa.
Nessuno si è finora spinto a pronunciare la fatidica parola ingerenza, ma ci siamo proprio vicini. Quindi, detta spiccia spiccia, che il Vaticano dica quel che vuole nelle stanze sue, che in Parlamento ci pensiamo noi. Interessante posizione, che sarebbe ancor più interessante veder applicata anche negli altri casi nei quali le stanze Vaticane dissentono.

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Premessa e preambolo a parte, oggi a Roma si apre il summit della Fao. Le premesse sono agghiaccianti, così come agghiaccianti sono le dichiarazioni rese ieri dal presidente iraniano Ahmadinejad.
Su questi e analoghi temi, invito alla lettura del post di Fajr.
Quanto al preambolo, un'analoga riflessione viene proposta su l'Unità.