Sconfinando

S-consiglio

Me l'avevano consigliato.
Caldeggiato.
Decantato.
Alla fine, l'ho preso.

Giuro ci ho provato.
L'ho iniziato.
Abbandonato.
Ripreso.
Rimollato.

L'ho aperto la sera, le palpebre pesanti, la testa ciondolante. Giusto qualche riga per finire abbracciata al cuscino.

L'ho aperto di giorno, comoda sul divano. Poche pagine e di nuovo Morfeo sorridente, a braccia aperte, pronto ad accogliermi.

Mi son detta che forse meritava una postura meno rilassata. Sulla sedia, in cucina, le mani contro il freddo del marmo del tavolo, pessimo antidoto contro la sonnolenza.

Alla fine ho deciso.
NON è il libro che fa per me.

Malgrè tout.

La nube purpurea
Matthew Ph. Shiel
" ... nemmeno le meraviglie e i guasti dello stile di Shiel basterebbero a fare de La nube purpurea il capolavoro che e'... Il tema e' grandioso, lo stile e' unico, ma quanto piu' notevole e' Shiel stesso, raffigurato nella persona di Adam Jeffson. Nel romanzo di Shiel vengono proposte : 1) la fine del mondo e relativa morte dell'umanita'; 2) la scoperta del Polo Nord; 3) l'incendio e la distruzione di Londra, Parigi, Bordeaux, Bombay, Pechino, Nagasaki, San Francisco e Costantinopoli; 4) la scomparsa per affondamento dell'intera Italia meridionale; 5) la Seconda Consumazione del Peccato Originale; 6) la lotta tra i Geni del Bene e del Male che si contendono gli ovvii vantaggi di questa ripetizione della Caduta primigenia.... Normalmente i romanzi di fine 800 racchiudevano eventi piu' comuni, e comunque meno eventi"
dal sito di Rai3