Sconfinando

domande che ci facciamo in tanti, credo, in queste occasioni, e che meriterebbero finalmente una risposta... ma probabilmente una risposta sincera farebbe perdere la faccia a qualcuno che perciò preferisce glissare...

Intanto, buttali via, pizza e fichi....;-))))
In secondo ordine, da notizie apprse dalla radio della macchina alle ore 7,30 (per cui consiglio di diffidare della mia capacità di ascolto partecipato),pare che gli "animals" fossero riusciti ad articolare verbo per chiedere e persino a far di conto per pagare, un legalitario biglietto.
Il problema si è posto quando, pagatolo, gli Unni (e mi scuso con tale tribù barbarica per il paragone) si sono ritrovati senza posti a sedere, perchè le sempre mitiche ferrovie italiane, nonchè chi per loro, non avevano minimamente pensato a come gestire la prevedibile orda pregiurassica. Infatti, al contrairio della maggior parte dei beoti civilizzati (tra cui spicco per beotaggine), gli "animals" anzicchè starsene zitti e buoni e sopportare il loro rio destino (detto volgarmente "schifo delle ferrovie italiane") hanno preferito esprimere elegantemente il proprio dissenzo e malcontento....Carpedine e la controinformazione....

Non riesco ad aprire il link delle domandine, ma l'articolo di Magris esprime tutte le perplessità nostre. Perché nn sono stati tutelati i viaggiatori che avevano un biglietto e una prenotazione? Perché il questore di Napoli li scusa perché c'erano pochi posti a sedere sul treno? Che ogni volta che non trovo posto a sedere in treno o sull'autobus, pur avendo pagato il biglietto e io dubito che quei signori ne avessero uno, sono autorizzata a sfasciare il treno e costringere gli altri a cedermi il posto? Vero è anche che trenitalia poteva prevedere una maggior affluenza e rafforzare il servizio. Ottimo Magris, come sempre. La voce del buon senso. cpc

Non sono d’accordo. Ritengo che Magris si arrampichi sugli specchi nel momento in cui mette la massa sullo stesso piano del singolo. Intanto per quanto riguarda i reati commessi da quella massa, come da qualunque altra massa, pur essendo chiari e definiti dal nostro codice sia in termini civili che penali, per essere perseguibili necessitano che quella gente venga fermata poi venga identificata e poi le venga contestato il reato. Pensare di farlo ad un migliaio di persone esagitate senza aver previsto di farlo e senza essere preparati a farlo significa parlare senza sapere di cosa si parla. In termini legali inoltre non si può non sapere che la gestione di uno stesso reato commesso da un gruppo piuttosto che da un singolo è molto più complessa sia in termini civilistici che penali. Parlare di responsabilità e di risarcimenti senza poi spiegare come quantizzarli e scaricarli solo sui fermati e senza avere testimoni rispetto alla responsabilità diretta dei danni è anch’esso un parlare tanto per parlare a meno che non si stia cercando di suggerire (senza dirlo esplicitamente) una giustizia di tipo “c’eri? Allora sei colpevole e basta”! Questa però è una via pericolosa che casualmente riporta anch’essa, come ad altri provvedimenti già messi in pratica, ad un triste e sempre più nostalgico passato. L’arrampicata sugli specchi è la giustificazione alla via che si sta prendendo in termini di giustizia che si vuole far diventare sempre di più solo di tipo giustizialista. Mi guardo bene da fare discorsi di tolleranza. I reati ci sono e le leggi vengono infrante, nessun dubbio ma quando non si è capaci di attuare sicurezza in modo civile e civico e nemmeno si è capaci di fare prevenzione, diventa troppo facile ricorrere al coprifuoco. Questo è un caso in cui è enorme invece la responsabilità di chi avrebbe dovuto gestire un fatto abituale e prevedibile. In qualunque paese civile la gestione di questi eventi è di competenza e responsabilità dei prefetti e questori. E’ perfino banale che in tutti i paesi esistono gli imbecilli ed il loro quoziente di pericolosità cresce con l’aggregazione. Non è ammissibile che chi doveva prevenire e vigilare si sia lasciato sorprendere. Ora, fermo restando che quello che è successo è sicuramente da condannare, mi chiedo due cose: uno, com’è possibile che in questo paese anche i fatti più prevedibili e banali stanno diventando imprevedibili? L’altra cosa che mi chiedo è ancora più drammatica: condividere quello che ha scritto Magris, non significa che ci stiamo facendo portare dove ci vogliono portare? Penso che non manchi molto che ci ritroveremmo tutti ad osannare qualcuno sotto ad un balcone. Attenzione, je - tranne la gnocca - n'adore pas a nisciun. :o))

Non sono d'accordo con il tuo non essere d'accordo. Il fatto dal quale prende spunto il fondo di magris è circostanziato e sarebbe stato facile circostanziare anche chi vi aveva preso parte. perchè è evidente che chi è salito su quel treno, facendo scendere a malomodo i passeggeri regolarmente muniti di biglietto, era consapevole di non stare partecipando a una gita dell'educandato di Maria Ausiliatrice. esiste anche il concorso, nei reati. e credo che quello che sostiene magris sia, in parole semplici, sostanzialmente questo. la deriva che vedi tu, invece, a parer mio è sintetizzata dalla parole di maroni di ieri, che ha annunciato provvedimenti indirizzato soli ai tifosi del Napoli, colpevoli in quanto tifosi del Napoli. è questo "in quanto" la vera deriva del nostro Paese: sei nullafacente in quanto dipendente statale, delinquente in quanto rom, spacciatore in quanto magrebino, prostituta in quanto slava e via di in quanto.
concordo invece con la tua domanda: com’è possibile che in questo paese anche i fatti più prevedibili e banali stanno diventando imprevedibili? e con questa tua osservazione: quando non si è capaci di attuare sicurezza in modo civile e civico e nemmeno si è capaci di fare prevenzione, diventa troppo facile ricorrere al coprifuoco.
je moi adoro magris, ma perchè me ne sono innamorata negli anni di liceo e da lì non mi è più passata. sono fedele, sai com'è.

Ecco, sei ancora innamorata di lui. Mi pareva strano che una come Miti potesse avallare quanto detto da Magris. Considerato che sposti il problema nella sfera sentimentale mi ritiro in buon ordine. Non voglio distruggere un mito a Miti. Al quor non si comanda :o))))

Io avvallo quanto ho espresso sopra. Non mi dire che non c'era possibilità a) di prevenire quanto è successo b) di controllare chi stava prendendo parte all'assalto al treno. (sugli in quanto credo che siamo invece sintonici.
eh vabbè il mio quor per magris batte sempre.

Sigh, sei così presa da Magris che mi leggi perfino con sufficienza.
a e b) "Mi guardo bene da fare discorsi di tolleranza. I reati ci sono e le leggi vengono infrante, nessun dubbio ma quando non si è capaci di attuare sicurezza in modo civile e civico e nemmeno si è capaci di fare prevenzione, diventa troppo facile ricorrere al coprifuoco. Questo è un caso in cui è enorme invece la responsabilità di chi avrebbe dovuto gestire un fatto abituale e prevedibile. In qualunque paese civile la gestione di questi eventi è di competenza e responsabilità dei prefetti e questori. E’ perfino banale che in tutti i paesi esistono gli imbecilli ed il loro quoziente di pericolosità cresce con l’aggregazione. Non è ammissibile che chi doveva prevenire e vigilare si sia lasciato sorprendere."
Tu Miti sai bene che nel tuo lavoro una motivo al licenziamento è la “negligenza”. Caso vuole che la negligenza non riesce ad essere mai nell’amministrazione pubblica una giusta causa di licenziamento. Ovvio che la palla passa alla massa di sbandati. Troppo comodo. Come troppo comodo è il licenziamento degli assenteisti. Ma dov’erano i dirigenti ed i responsabili di quegli assenteisti?
E per fare dispetto al tuo quore aggiungo pure che correre dietro alla massa, ora, è patetico e ridicolo.
Forza Napoli, abbasso l’Interrr.