Sconfinando

Troppagraziasantantonio - ovvero la manica larga

C'è un tam tam incessante in queste ore. E non sono solo le notizie che arrivano dalle agenzie e che si aggiornano in tempo reale sulle pagine dei giornali. C'è quell'altro filo. Quello delle figlie, delle mamme, delle amiche, delle insegnanti. Perchè se è vero che nessuno davvero contava su uno stop del decreto Gelmini al Senato, è vero anche che fino all'ultimo forse qualcuno ci sperava. Ed è questo il momento delle reazioni a caldo. Caldissime. E al calor rosso saranno ancora oggi e domani e dopodomani ancora. Perchè sul fuoco delle proteste, ad arte cadono parole che hanno un potere incendiario. E non è solo quel "ritorno alla serietà" che suona come a dispregio di chi in questi anni nella scuola ha comunque creduto, lavorato e studiato. Ma quell'ipotesi di ulteriori aiuti alla scuola privata, che comincia a far capolino nelle parole del premier. E quell'esser stati di manica larga, troppagraziasantantonio, che suona sinistramente, dopo le sciagurate dichiarazioni di qualche giorno fa da parte del senatore Cossiga.
Le ragazze, al telefono, mi parlano di scuole occupate a una a una in un domino inarrestabile nella nostra cittadina. Di un'assemblea degli studenti nel pomeriggio. E poi la manifestazione di domani. I presidi di venerdì. Non è il sessantotto. Ma è vero che l'Onda non si ferma. Non adesso.

Addendum: Giusto per capire cosa intendo dire con quel "sinistramente", propongo qui un link al Blog di Gennaro Carotenuto, che a sua volta linka il contributo audio di Curzio Maltese (non propio in facinoroso eh) testimone oculare di quanto accaduto stamane.