Sconfinando

Un modo per far soldi, niente di più.

Appunto. Un business e non certo per le famiglie. E quello che mi colpisce è il tempismo. Questi foglietti pubblicitari li avevo visti tra gennaio e febbraio, alla fine del primo quadrimestre in pratica: momento in cui il genitore, dopo aver constatato le performance del figlio decide di correre ai ripari. Adesso, che emerge come i dirigenti non siano nelle condizioni di far partire i percorsi di recupero, saltano fuori come le margheritine a primavera. chissà perchè...

Gli hanni, nel senso che li anno persi. Non si nota subito, ma un tipo eclettico come me è capace di questo et altera. Tu s'hai?

Io credo di s'hapere. O era s'havere?

Fa' pure come credi. In genere sai, nel senso che hai conoscenza. Quindi è istess!

Per come sono state congegnate le cose non ci sarà alcun giro di vite, anzi! La situazione sarà anche peggiore della precedente farsa dei debiti. Tutti promossi a giugno e qualche sparuto bocciato, ma si tratterà proprio dei casi più disperati, quelli di autentico analfabetismo. E questo non tanto per mancanza di fondi per i corsi di recupero, quanto per il carico di lavoro che i docenti si sono visti scaricare addosso d'amblè da un giorno all'altro, e verso cui qualsiasi istituzione scolastica era assolutamente impreparata. Probabilmente nemmeno il ministero, nel momento in cui ha concepito un sistema così perverso, si è reso conto delle implicazioni che quella riforma, fatta in quella maniera, avrebbe comportato.
I ragazzi per i quali sarà decisa la sospensione di giudizio sono tenuti a seguire un corso di recupero, sia esso privato o organizzato dalla scuola. Le scuole sono dunque obbligate a organizzare dei corsi e, sebbene non esista alcun reale obbligo per gli insegnanti titolari di tenerli, nè durante l'anno nè durante l'estate, la circolare ministeriale auspica che siano comunque loro a farlo. E quelli che già alla fine del primo quadrimestre si son visti costretti fare i salti mortali, mattina e pomeriggio, coi corsi di recupero per le insufficienze del primo periodo, si guarderanno bene dal rovinarsi anche l'estate per trascorrerla assieme agli studenti più recalcitranti ad aprire un qualsiasi libro. Senza contare che per l'insufficicenza anche solo in una disciplina, sarà tutto il consiglio di classe a doversi riunire l'ultima settimana di agosto per decidere dell'eventuale bocciatura o promozione dei "rimandati". Il rischio per gli insegnanti è che non riescano nemmeno a fare le ferie che spettano loro per diritto sindacale. Pertanto l'unica soluzione, quella più "gettonata" vedrai, sarà di promuovere tutti a giugno. E senza debiti, che non esistono più. Come vedi, il business delle ripetizioni private, alla fine di questo sistema capestro, risulterà ancora il male minore se vogliamo un minimo di qualità nell'istruzione, per il bene delle future generazioni.

Comprendo la tua analisi e vorrei non condividere il tuo pessimismo. (Ma lo condivido, ecco).

ma dopo che uno c'è la fatta non è il caso di stare a guardare al come

giusto. l'importante è il risultato, non come ci si arriva.

My God,sono una docente,mi si drizzano i capelli in testa!!!Buondì,Martina

ciao martina! si rizzano anche a me, che docente non sono :(

Ciao Sandali :-)

ciao Yornon