Sconfinando

Post dedicatissimo

All'estremo confine del corpo.

Per E.

Un bacio frettoloso, lo sguardo all'orologio. Ti attacchi alla mia mano mentre l'altro braccio è infilato nella giacca. Un altro bacio col il viso già voltato verso la porta e la voce a richiamare le tue sorelle.
E non ti guardo negli occhi perchè lo so che mi fermerei e non posso.
E precipito un ciao-ciao-ciao tutto di filato mentre infilo la seconda manica.
La borsa, le chiavi, il telefono.
Ah. Le scarpe.
Il tuo "mamma" mi blocca sulla porta.
Torno indietro.
Questa volta ti abbraccio e tu abbracci me.
A stasera piccolina.
Vado davvero, con il senso di colpa ormai avvolto sulle spalle.
Se non c'è tempo nemmeno per un bacio come si deve, che tempo è mai questo?

In macchina cerco e ascolto, con un po' di malinconia:

We have all, the time in the world
Time enough for life
To unfold
All the prescious things
Love has in store
We have all the love in the world
If that's all we have
You will find
We need nothing more
Every step of the way
Will find us
With the cares of the world
Far behind us
(Louis Armstrong)

Plurimulti

Non vogliamo un'Italia
che diventi pluriculturale, plurietnica. (s.berlusconi)

Loro no.
Io SI

Dedicata

et si je m'en vais avant toi
dis-toi bien que je serai là
j'épouserai la pluie, le vent
le soleil et les éléments
pour te caresser tout le temps

l'air sera tiède et léger
comme tu aimes
et si tu ne le comprends pas
très vite tu me reconnaîtras
car moi je deviendrai méchante

j'épouserai une tourmente
pour te faire mal et te faire froid
l'air sera désespéré
comme ma peine

et si pourtant tu nous oublies
il me faudra laisser la pluie
le soleil et les éléments
et je te quitterai vraiment
et je me quitterai aussi
l'air ne sera que du vent
comme l'oubli...
(Et si je m'en vais - Françoise Hardy)

Perchè questo è ciò che sento adesso.

M.N.

Ci sono frasi che non vorresti sentire mai.
Perché sai che non portano niente di buono.
O forse è l’insieme di cose.
La circospezione con la quale ti accorgi che qualcuno si sta avvicinando alla tua scrivania.
Il tono di voce.
Il gesto trattenuto.
E poi la domanda.
“Ti ricordi M.N.?”

A quel punto già sai.
Perché non dovresti ricordarti di lui?
Concorrente.
Brutta parola a dirla oggi.
Ma allora lo eravate davvero, concorrenti.
Tu di qua, lui di là.
Qualche sgambetto subito.
Qualche sgambetto fatto.
Però poi c’erano le telefonate: “Ma tu come la vedi?”.

“Si, mi ricordo di M.N”.
Ora, dimmelo pure.
Ma lo so già.

Questione di aromi

Ieri pomeriggio sembrava di essere in una succursale di Italia-Cuba.
Ma senza bandiere e una marea di bambini in cambio.
Vino-cibo-e-chiacchiere, tenendo presente che invertendo l'ordine dei fattori il risultato in questo caso cambia.
Interessante connubio tra la cucina-per-le-feste-in-casa milanese e quella cubana, con molto da imparare.
Ad esempio che le mamme cubane somministrano tranquillamente cipolla, peperone, sedano e aglio ai loro bambini, che se li gustano senza fare storie.
E, potenza dell'emulazione, anche i nostri schizzinosissimi pargoli si sono lanciati sugli stessi cibi con identico entusiasmo.

Stasera, tonno e cipolle.
Ho detto.

Pranzo della domenica

"Big Joe, è ora di bollire il maiale"

(ogni riferimento ai fertilizzanti è voluto)

La grande muraglia

"La settimana prossima il Senato (americano - n.b.)avvierà un'acceso dibattito su progetti di legge che vanno dalle proposte di regolarizzazione di una parte dei clandestini, a un severo giro di vite che prevede più iniziative di polizia e l'innalzamento di un 'muro' che sigilli circa 1.100 chilometri dei tremila che segnano il confine tra gli Usa e il Messico". (da Repubblica)

La foto, di Reuters, ritrae la manifestazione di Los Angeles. Gli immigrati illegali in America sono 12 milioni. Che io mi ricordi, negli alberghi o nei ristoranti ho avuto più a che fare con Conchite e Josè che con Mark e John. Vorrà pur dire qualcosa.

Quest'idea dei muri mi inorridisce.
Ovunque li si voglia erigere.

Destination Nowhere?

Purchè si vada.
Quasi una litania negli ultimi giorni, nelle ultime settimane.
Quel bisogno di rimettersi in movimento, partire, andare per poi tornare.
Viaggiare.
Che poi l'essenza è tutta nel viaggio.
Purchè sia viaggio.
Cartine, mete, si potrebbe, perchè no, qui allora, proviamo, leggi qui, quasi quasi.
Chiamo? Chiama, dai.
Haben Sie Zimmer frei?
Ja, vierzehn Leute.
Ja, acht Kinder.

E il sorriso che s'allarga.
Ragazzi, si va!

La vera casa dell'uomo non è una casa, è la strada.
La vita stessa è un viaggio da fare a piedi.
(Bruce Chatwin)

Bidibibodibibù

A volte ci si innamora delle parole.
A prima vista.
Senza un vero perchè.
A me è appena successo.
Una "histoire abracadabrantesque".
Impronunciabile, se non dopo aver ben preso fiato.
Ma così perfetta che continuo a rileggerla, avendo per altro perso il filo del contesto nel quale è inserita.
Histoire abracadabrantesque.

Magari anche la mia vita lo è e io finora non sapevo come dirlo.

E Walt Disney non c'entra nulla, ma proprio nulla.