Aggiornamento in Dermatologia by Xagena

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Incidenza e fattori associati all’acne tra i pazienti transgender che ricevono la terapia con ormoni mascolinizzanti

L’acne è una condizione comune tra i pazienti transgender che ricevono la terapia ormonale mascolinizzante ( MHT ), ma il rischio incidente e i predittori di sviluppo dell’acne in questa popolazione non erano ancora stati studiati su larga scala.
cliniche di base sono state raccolte al momento dell’inizio della terapia ormonale.

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Non c’è consenso per quanto riguarda il trattamento delle …

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Un margine chirurgico di 2 cm è adeguato per i pazienti il cui …

Variante Omicron, i dati non ci sono e nessuno sa quanto durerà l’effetto protettivo della terza dose

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Variante Omicron: non si conosce la durata della protezione offerta dalla terza dose. Anche i vaccinati si infettano, a dirlo Ugur Sahin, co-fondatore di BioNTech, la società che ha sviluppato il vaccino Pfizer. 

Dati di laboratorio in Germania riferiscono di un calo molto rapido dell’efficacia del vaccino, anche dopo tre dosi. A 3 mesi, l’efficacia scenderebbe al 25%.

In Italia 4.684 operatori sanitari infettati negli ultimi 30 giorni

 

In soli 7 giorni, la variante Omicron di SARS-CoV-2 è diventata dominante negli Stati Uniti, e si appresta a fare lo stesso anche in Europa.

Il cofondatore di Biontech Ugur Sahin, che ha sviluppato il vaccino Comirnaty, commercializzato da Pfizer, in una intervista al giornale francese Le Monde ha parlato dell’efficacia dei vaccini contro la variante Omicron.

” I dati reali provenienti da Regno Unito e Sudafrica forniscono informazioni rassicuranti, ma dobbiamo essere consapevoli che anche le persone vaccinate con tre dosi possono trasmettere la malattia. Dati preliminari che arrivano dal Regno Unito hanno indicato una efficacia di circa il 70% dopo la terza dose e di circa il 20-40% dopo la seconda dose”, ha spiegato Sahin.

In Italia l’Iss ( Istituto Superiore di Sanità ) non ha ancora fornito dettagli dei contagi. E non è noto quanti, tra i professionisti della salute da poco sottoposti a obbligo della terza dose, si siano infettati anche dopo la somministrazione del booster.

Negli ultimi 30 giorni, gli operatori sanitari che hanno contratto il virus sono stati 4.684.

Difficile per ora stabilire quanto potrà durare la protezione della terza dose. Secondo Ugur Sahin, “ci sarà una perdita di efficacia del vaccino contro Omicron nel tempo “.

L’Oms ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) ha dichiarato: “ la variante Omicron può infettare o reinfettare anche vaccinati e guariti “.

Fonte: Le Monde [ LINK: https://www.lemonde.fr/planete/article/2021/12/20/ugur-sahin-pdg-de-biontech-meme-les-triple-vaccines-sont-susceptibles-de-transmettre-omicron_6106748_3244.html ]

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L’influenza è una malattia provocata dai virus influenzali …

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L’infezione da Clostridium difficile è l’infezione più comunemente …

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I FANS non peggiorano il COVID-19 nei pazienti ospedalizzati.

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L’infezione da West Nile Virus ( WNV , Virus del Nilo …

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La poliomielite è un’infezione prodotta dai poliovirus , virus a …

Allergeni alimentari – Xagena Search: Novità ed Aggiornamenti in Medicina by Xagena

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Allergeni alimentari

I bambini con bassi livelli di vitamina D sono a rischio di allergie

I bambini che non ricevono abbastanza vitamina-D possono essere a maggior rischio di sviluppare allergie. Sono stati esaminati i livelli di vitamina D nel sangue di più di 3.100 bambini e adolescen … leggi


Dermatite atopica pediatrica: trattamento

È stata effettuata una revisione della letteratura per valutare le opzioni di trattamento disponibili per la dermatite atopica pediatrica. La dermatite atopica è una malattia cronica infiammatoria … leggi








Diagnosi e terapia dell’esofagite eosinofila

L’esofagite eosinofila è da considerarsi a tutti gli effetti una nuova patologia, che è stata individuata come tale negli ultimi 10 anni, ma che ora ha assunto un ruolo di primaria importaza tra le pa … leggi


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Allergeni: cosa sono e dove si trovano.

L’ allergene è l’elemento scatenante di una reazione allergica. In base al mezzo attraverso il quale avviene il contatto, si distinguono tre tipi di allergeni: 1)Allergeni inalanti: sono quelli che ra … leggi


Aggiornamento in Cardiologia by Xagena

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Aggiornamento in Medicina

Terapie combinate a dose fissa con e senza Aspirina per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari

In studi randomizzati controllati, è stato dimostrato che i trattamenti combinati a dose fissa o polipillole riducono un composito di esiti di malattie cardiovascolari nella prevenzione primaria.
Tuttavia, indipendentemente dal fatto che l’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) debba essere inclusa o meno, non sono noti gli effetti sugli esiti specifici e gli effetti nei sottogruppi chiave.
È stata condotta una meta-analisi dei dati dei singoli partecipanti di ampi studi randomizzati e controllati ( ciascuno con 1.000 o più partecipanti e 2 anni o più di follow-up ) di una strategia di trattamento combinato a dose fissa rispetto al controllo in una popolazione di prevenzione delle malattie cardiovascolari primarie.
Sono stati inclusi studi che hanno valutato una strategia di combinazione a dose fissa di almeno due agenti per abbassare la pressione sanguigna più una statina, con o senza Aspirina, rispetto a una strategia di controllo con placebo o cure abituali.
L’esito primario era il tempo alla prima comparsa di un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus o rivascolarizzazione arteriosa.
Ulteriori esiti hanno incluso esiti cardiovascolari individuali e morte per qualsiasi causa.
Gli esiti sono stati valutati anche in gruppi stratificati per l’inclusione dell’Aspirina nella strategia di trattamento a dose fissa e le dimensioni dell’effetto sono state stimate in sottogruppi prespecificati sulla base dei fattori di rischio.
Per confrontare le strategie sono state utilizzate le curve di sopravvivenza di Kaplan-Meier e i modelli di regressione del rischio proporzionale di Cox.
Nell’analisi sono stati inclusi tre grandi studi randomizzati ( TIPS-3, HOPE-3 e PolyIran ), con un totale di 18.162 partecipanti.
L’età media era di 63.0 anni e 9.038 ( 49.8% ) partecipanti erano donne.
Il rischio di malattia cardiovascolare stimato a 10 anni per la popolazione è stato del 17.7%.
Durante un follow-up mediano di 5 anni, l’esito primario si è verificato in 276 partecipanti ( 3.0% ) nel gruppo con strategia di combinazione a dose fissa rispetto a 445 ( 4.9% ) nel gruppo di controllo ( hazard ratio, HR=0.62, P minore di 0.0001 ).
Sono state osservate riduzioni anche per le componenti separate dell’esito primario: infarto miocardico ( 0.52 ), rivascolarizzazione ( 0.54 ), ictus ( 0.59 ) e morte cardiovascolare ( 0.65 ).
Riduzioni significative dell’esito primario e dei suoi componenti sono state osservate nelle analisi delle strategie di combinazione a dose fissa con e senza Aspirina, con riduzioni maggiori per le strategie che includevano l’Aspirina.
Gli effetti del trattamento sono stati simili a diversi livelli di lipidi e pressione sanguigna e in presenza o assenza di diabete, fumo o obesità.
Il sanguinamento gastrointestinale è stato raro ma leggermente più frequente nella strategia di combinazione a dose fissa con il gruppo Aspirina rispetto al gruppo di controllo ( 19, 0.4%, vs 11, 0.2%, P=0.15 ).
Le frequenze di ictus emorragico ( 10, 0.2%, vs 15, 0.3% ), sanguinamento fatale ( 2, inferiore a 0.1%, vs 4, 0.1% ) e ulcera peptica ( 32, 0.7%, vs 34, 0.8% ) sono state basse e non sono variate significativamente tra i gruppi.
Le vertigini sono state più comuni con il trattamento di associazione a dose fissa ( 1.060, 11.7%, vs 834, 9.2%; P minore di 0.0001 ).
Le strategie di trattamento combinato a dose fissa riducono sostanzialmente le malattie cardiovascolari, l’infarto del miocardio, l’ictus, la rivascolarizzazione e la morte cardiovascolare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari primarie.
Questi benefici sono coerenti indipendentemente dai fattori di rischio cardiometabolico. ( Xagena2021 )
Joseph P et al, Lancet 2021; 398: 1133-1146
Cardio2021 Farma2021

Prevenzione e Terapia dello Scompenso Cardiaco

Giorlandino: i tamponi rapidi non sono attendibili – Per Crisanti meglio le mascherine FFP2 dei tamponi antigenici rapidi

Giorlandino

Covid, Giorlandino: stop ai tamponi rapidi, hanno causato l’aumento dei contagi – I tamponi rapidi non sono attendibili e contribuiscono a diffondere il virus – Per Crisanti meglio le mascherine FFP2 dei tamponi antigenici rapidi  

« Se avessero smesso di distribuire i tamponi antigenici immunocromatografici, l’Unione Europea sarebbe fuori dalla pandemia» di COVID. A dirlo il direttore scientifico di Altamedica, Claudio Giorlandino, contro i test rapidi che « secondo delle metanalisi di Cochrane danno falsi negativi da 7 a 9 volte su 10 » e fanno sì che « gli asintomatici contagiosi, che sono il 60% delle persone colpite dal virus, tranquillizzati dal tampone negativo vadano in giro a contagiare come dei superspreader senza osservare più precauzioni e rassicurando tutti con il loro Green pass ».

« L’esempio che i tamponi rapidi siano la causa dell’aumento dei contagi è quanto accaduto in Israele, dove a marzo stava finendo tutto, ma a luglio il primo ministro Naftali Bennett ha dato la possibilità di vendere in farmacia i tamponi antigenici: 15 giorni dopo il numero dei contagiati, praticamente assenti in precedenza, è improvvisamente risalito in misura esponenziale ». La stessa cosa che è successa nell’Unione Europea. « A maggio tutta l’Europa era fuori » dall’emergenza.

« Stava finendo tutto. Alcuni ipotizzavano una ripresa dei contagi non prima di ottobre-novembre. Invece a fine luglio, 10 giorni dopo l’introduzione del Green pass in Francia e del conseguente aumento del ricorso enorme ai tamponi rapidi antigenici, l’infezione è esplosa di nuovo in tutta L’Unione Europea ». Questo perché, « se entrano 10 persone infette in farmacia, si fanno il tampone, 9 di queste risultano negative, escono e si tolgono la mascherina perché è normale psicologicamente, almeno per 1 o 2 giorni stanno tranquilli e infettano », avverte Giorlandino. Per questo « vanno fermati questi test, vanno chiusi i gazebo delle farmacie e va assolutamente vietata la vendita degli autotest ».

Diversa la questione per il tampone molecolare « che individua subito il virus e potrebbe essere usato per il rilascio del Green pass anche di una settimana. Ma si potrebbe evitare anche qualsiasi tampone, se si mantengono la mascherina e il distanziamento insieme a severe misure di controllo ».

Fonte: Il Tempo

LINK AL VIDEO: https://youtu.be/d1I389DQA9c

Aggiornamenti in Nefrologia by Xagena

 

Nefrologia.net

Effetto del Finerenone sugli esiti della malattia renale cronica nel diabete di tipo 2

Finerenone, un antagonista selettivo del recettore dei mineralcorticoidi non-steroideo, ha ridotto l’albuminuria in studi a breve termine che hanno coinvolto pazienti con malattia renale cronica ( CKD …


 

Effetti di Canagliflozin sull’anemia nei pazienti con diabete di tipo 2 e malattia renale cronica: analisi post-hoc dello studio CREDENCE

Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) potrebbero potenziare l’eritropoiesi e aumentare la massa dei globuli rossi. Sono stati valutati gli effetti a lungo termine di Canaglif …


 

Carcinoma a cellule renali: differenze di sopravvivenza con Tremelimumab in base all’istologia

Uno studio pilota ha mostrato che i pazienti con carcinoma renale ( RCC ) a cellule chiare ( cc ) hanno dimostrato una migliore risposta a Tremelimumab rispetto ai pazienti con istologia a cellule non …


 

Roxadustat versus Darbepoetina alfa nel trattamento dell’anemia nei pazienti adulti non-dialisi-dipendenti con malattia renale cronica in stadio 3-5

I risultati dello studio di fase 3 DOLOMITES per la valutazione dell’efficacia e della sicurezza di Roxadustat ( Evrenzo ) versus Darbepoetina alfa ( Aranesp ) per il trattamento dell’anemia nei pazie …


 

Uso di inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina / antagonisti del recettore dell’angiotensina e malattia renale acuta dopo danno renale acuto

La persistenza della malattia renale acuta ( AKD ) dopo un episodio di danno renale acuto ( AKI ) è associata a esiti avversi. Numerosi fattori contribuiscono alla nefropatia acuta dopo lesione rena …


 

Effetti renali e cardiovascolari degli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 nei pazienti con diabete di tipo 2 e malattia renale cronica: nefroprotezione con Canagliflozin

Il rischio di malattia renale cronica ( CKD ) è elevato nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 ( T2DM ). La gestione della malattia in questi pazienti è stata generalmente focalizzata sul contro …


 

Effetti del Bicarbonato di sodio nelle fasi 3 e 4 della malattia renale cronica

L’acidosi metabolica associata a malattia renale cronica ( CKD ) può contribuire alla disfunzione muscolare e alla malattia ossea. Uno studio clinico multicentrico, randomizzato, controllato con pla …


 

Effetti renali e cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica

Il rischio di malattia renale cronica è elevato nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 ( T2DM ). La gestione della malattia in questi pazienti è generalmente incentrata sul controllo glicemico e …


 

Roxadustat per l’anemia nei pazienti con malattia renale non-sottoposti a dialisi

Roxadustat ( Evrenzo ) è un inibitore orale del fattore inducibile da ipossia ( HIF ) prolilidrossilasi che stimola l’eritropoiesi e regola il metabolismo del ferro. Negli studi di fase 2 che hanno …


 

Sicurezza ed efficacia a lungo termine di Veverimer nei pazienti con acidosi metabolica nella malattia renale cronica

L’acidosi metabolica, una complicanza della malattia renale cronica, provoca catabolismo proteico e demineralizzazione ossea ed è associata a esiti renali avversi e mortalità. Veverimer ( Tricida ), …


 

Canagliflozin riduce il rischio di morte per cause cardiovascolari negli adulti con diabete di tipo 2 e nefropatia cronica

La Food and Drug Administration ( FDA ) ha approvato una nuova indicazione per Invokana ( Canagliflozin ) per ridurre il rischio di malattia renale allo stadio terminale ( ESRD ), raddoppio dei livell …


 

Rituximab o Ciclosporina nel trattamento della nefropatia membranosa

Le anomalie delle cellule B svolgono un ruolo nella patogenesi della nefropatia membranosa. La deplezione delle cellule B con Rituximab ( MabThera ) può quindi essere non-inferiore al trattamento con …


 

Effetto nefroprotettivo di Canagliflozin, un inibitore di SGLT-2, nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica

L’inibitore SGLT-2 Canagliflozin ( Invokana ) ha mostrato un beneficio renale significativo nello studio di fase III CREDENCE. I pazienti con diabete di tipo 2 e con malattia renale cronica in trat …


 

Veverimer versus placebo nei pazienti con acidosi metabolica associata a malattia renale cronica

I pazienti con malattia renale cronica avanzata perdono la capacità di espellere completamente l’acido endogeno, con conseguente acidosi metabolica cronica che aumenta il rischio di progressione della …


 

Ferro per via endovenosa nei pazienti sottoposti a emodialisi di mantenimento

Il Ferro per via endovenosa è un trattamento standard per i pazienti sottoposti ad emodialisi, ma i dati comparativi riguardanti i regimi clinicamente efficaci sono limitati. In uno studio multicen …

Aliskiren Idroclorotiazide – Xagena Search:aggiornamenti sui farmaci da Xagena.it

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Ipertensione: l’FDA ha approvato Tekturna HCT

L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Tekturna HCT, un’associazione tra Aliskiren ed il diuretico Idroclorotiazide, nel trattamento dell’ipertensione. Aliskiren ( noto in Europa come … leggi




Aggiornamento sui Vaccini by Xagena

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Aggiornamento in Medicina

Sicurezza e immunogenicità dei programmi prima dose-boost eterologhi rispetto a quelli omologhi con un vaccino COVID-19 con vettore adenovirale e a RNA messagero: studio Com-COV

L’uso di programmi vaccinali eterologhi contro COVID-19 potrebbe facilitare l’immunizzazione di massa contro COVID-19.
Tuttavia, è stato precedentemente riportato che programmi eterologhi che incorporano un vaccino con vettore adenovirale ( ChAdOx1 nCoV-19, ChAd, Vaxzevria, AstraZeneca; di seguito denominato ChAd ) e un vaccino a RNA messaggero ( mRNA ) ( BNT162b2, BNT, Comirnaty, Pfizer-BioNTech ) a 4 settimane di intervallo sono più reattogeni di programmi omologhi.
E’ stata riportata la sicurezza e l’immunogenicità dei programmi eterologhi con i vaccini Vaxzevria e Comirnaty.
Com-COV è uno studio di non-inferiorità, randomizzato, in cieco per i partecipanti, che ha valutato la sicurezza, la reattogenicità e l’immunogenicità del vaccino.
Gli adulti di età pari o superiore a 50 anni con comorbilità assenti o ben controllate e nessuna precedente infezione da SARS-CoV-2 mediante conferma di laboratorio erano idonei e sono stati reclutati in 8 siti in tutto il Regno Unito.
La maggior parte dei partecipanti idonei è stata arruolata nella coorte generale ( intervalli tra prima e seconda dose di 28 o 84 giorni ), i partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere ChAd/ChAd, ChAd/BNT, BNT/BNT o BNT/ChAd, somministrati a intervalli di 28 o 84 giorni.
Un piccolo sottogruppo di partecipanti idonei ( n=100 ) è stato arruolato in una coorte immunologica, che ha effettuato ulteriori esami del sangue per valutare le risposte immunitarie; questi partecipanti sono stati assegnati in modo casuale ai 4 programmi ( solo intervallo di 28 giorni ).
I partecipanti non conoscevano il vaccino ricevuto.
L’endpoint primario era il rapporto medio geometrico ( GMR ) della concentrazione sierica di IgG anti-spike di SARS-CoV-2 ( misurata mediante ELISA ) a 28 giorni dopo il boost, quando si è confrontato ChAd/BNT con ChAd/ChAd e BNT/ChAd con BNT/BNT.
Le programmazioni eterologhe sono state considerate non-inferiori alle programmazioni omologhe approvate se il limite inferiore dell’intervallo di confidenza unilaterale del 97.5% del GMR di questi confronti era maggiore di 0.63.
L’analisi primaria è stata eseguita nella popolazione per protocollo, che era sieronegativa al basale.
Sono state effettuate analisi di sicurezza tra i partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose di un vaccino in studio.
Tra l’11 febbraio e il 26 febbraio 2021 sono stati arruolati e randomizzati 830 partecipanti, inclusi 463 partecipanti con un intervallo prima dose-boost di 28 giorni, per i quali sono stati riportati i risultati.
L’età media dei partecipanti era di 57.8 anni, con 212 partecipanti di sesso femminile ( 46% ) e 117 ( 25% ) di minoranze etniche.
Al giorno 28 dopo il boost, la concentrazione media geometrica di IgG anti-spike di SARS-CoV-2 nei destinatari di ChAd/BNT ( 12.906 ELU/ml ) era non-inferiore a quella nei destinatari di ChAd/ChAd ( 1.392 ELU/ml ), con un GMR di 9.2.
Nei partecipanti che hanno fatto la prima dose con BNT, non è stata mostrata la non-inferiorità del programma eterologo ( BNT/ChAd, 7.133 ELU/ml ) rispetto al programma omologo ( BNT/BNT, 14.080 ELU/ml ), con un GMR di 0.51.
In tutti i gruppi si sono verificati 4 eventi avversi gravi, nessuno dei quali è stato considerato correlato all’immunizzazione.
Nonostante il regime BNT/ChAd non soddisfacesse i criteri di non-inferiorità, le concentrazioni di IgG anti-spike di SARS-CoV-2 di entrambi i programmi eterologhi sono state superiori a quelle di un programma vaccinale autorizzato ( ChAd/ChAd ) con comprovata efficacia contro la malattia COVID-19 e il ricovero.
Insieme alla maggiore immunogenicità di ChAd/BNT rispetto a ChAD/ChAd, questi dati supportano la flessibilità nell’uso della vaccinazione prima dose-boost eterologa utilizzando i vaccini COVID Vaxzevria e Comirnaty. ( Xagena2021 )
Liu X et al, Lancet 2021; 398: 856-869
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Come si fermano le epidemie ? Parisi, futuro Premio Nobel per la Fisica, aveva affermato: “In Gran Bretagna hanno fatto un lockdown strettissimo”

Parisi vs Bassetti

In un confronto sui dati del contagio da COVID-19 in Gran Bretagna con Matteo Bassetti, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova, Giorgio Parisi, futuro Premo Nobel per la Fisica, disse ….. « Il primo motivo della diminuzione della curva [ in Gran Bretagna ] è stato il lockdown. Questo calo è stato poi facilitato dal vaccino, ma non possiamo pensare che la diminuzione di un fattore 10 dal picco ai valori attuali sia data esclusivamente dalla vaccinazione. Il vaccino è efficace adesso, ma un mese fa non c’era. E i casi diminuivano anche un mese fa»  [ … era marzo 2021 ]

 

LINK AL VIDEO: https://youtu.be/WB6PNK2dLCc

 

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COVID: l’Olanda ha reintrodotto il lockdown – Il distanziamento sociale è l’unico strumento atto a rallentare l’epidemia da SARS-CoV-2

Amsterdam

COVID, L’OLANDA REINTRODUCE IL LOCKDOWN FINO AL 14 GENNAIO – A SEGUIRE ALTRI PAESI, TRA CUI LA GRAN BRETAGNA – PER RALLENTARE LE EPIDEMIE L’UNICO STRUMENTO EFFICACE E’ IL DISTANZIAMENTO SOCIALE – OMS: IL VACCINO DA SOLO NON E’ IN GRADO DI ARRESTARE IL COVID

Dai dati emerge che ad Amsterdam la quantità di casi Omicron sul totale dei contagi raddoppia ogni due o tre giorni. Il team nazionale di gestione delle epidemie ha raccomandato al governo “misure rigorose” per frenare la diffusione della variante Omicron, e il governo centrale ha deciso di intraprendere la misura più severa: lockdown fino al 14 gennaio.

FONTE: https://lnkd.in/dGGd6C6b

 

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Infezione da SARS-CoV-2

L’infezione da virus SARS-CoV-2 causa la malattia da …

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La rapida diffusione della malattia di Coronavirus 2019 ( COVID …

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I pazienti con polmonite COVID-19 hanno un eccesso di …

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Epatite B cronica

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