Aggiornamento in Nefrologia: Calcoli renali

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Rimozione di piccoli calcoli renali asintomatici e incidenza di recidiva

I vantaggi della rimozione endoscopica di piccoli calcoli renali ( 6 mm o inferiori ) asintomatici non sono ben definiti.
Le attuali lineeguida lasciano tali decisioni all’urologo e al paziente.
Uno studio prospettico che ha coinvolto la tecnologia più vecchia e non-endoscopica e alcuni studi retrospettivi favoriscono l’approccio osservazionale.
Tuttavia, i dati pubblicati indicano che circa la metà dei piccoli calcoli renali rimasti in sede nel momento in cui i calcoli più grandi sono stati rimossi ha causato altri eventi sintomatici entro 5 anni dall’intervento chirurgico.
È stato condotto uno studio multicentrico, randomizzato e controllato in cui, durante la rimozione endoscopica di calcoli renali ureterali o controlaterali, i calcoli rimanenti piccoli e asintomatici sono stati rimossi in 38 pazienti ( gruppo di trattamento ) e non sono stati rimossi in 35 pazienti ( gruppo di controllo ).
L’esito primario era la recidiva misurata dalle future visite al Pronto soccorso, interventi chirurgici o crescita di calcoli secondari.

CONTINUA SU: MediExplorer.it – LINK: https://mediexplorer.it/articolo/rimozione-di-piccoli-calcoli-renali-asintomatici-e-incidenza-di-recidiva

 

ISCRIZIONE GRATUITA ALLE NEWSLETTER XAGENA MEDICINA

XagenaNewsletter

Aggiornamento in Nefrologia: Rimozione piccoli calcoli renali

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Rimozione di piccoli calcoli renali asintomatici e incidenza di recidiva

I vantaggi della rimozione endoscopica di piccoli calcoli renali ( 6 mm o inferiori ) asintomatici non sono ben definiti.
Le attuali lineeguida lasciano tali decisioni all’urologo e al paziente.
Uno studio prospettico che ha coinvolto la tecnologia più vecchia e non-endoscopica e alcuni studi retrospettivi favoriscono l’approccio osservazionale.
Tuttavia, i dati pubblicati indicano che circa la metà dei piccoli calcoli renali rimasti in sede nel momento in cui i calcoli più grandi sono stati rimossi ha causato altri eventi sintomatici entro 5 anni dall’intervento chirurgico.
È stato condotto uno studio multicentrico, randomizzato e controllato in cui, durante la rimozione endoscopica di calcoli renali ureterali o controlaterali, i calcoli rimanenti piccoli e asintomatici sono stati rimossi in 38 pazienti ( gruppo di trattamento ) e non sono stati rimossi in 35 pazienti ( gruppo di controllo ).
L’esito primario era la recidiva misurata dalle future visite al Pronto soccorso, interventi chirurgici o crescita di calcoli secondari.
Continua su MediExplorer.it – LINK: https://mediexplorer.it/articolo/rimozione-di-piccoli-calcoli-renali-asintomatici-e-incidenza-di-recidiva

 

ISCRIZIONE GRATUITA ALLE NEWSLETTER XAGENA MEDICINA

XagenaNewsletter

 

Aggiornamento in Nefrologia: Funzione renale & Neurodegenerazione

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Associazione delle misure della funzione renale con i segni di neurodegenerazione e malattia dei piccoli vasi alla risonanza magnetica cerebrale

La malattia renale cronica ( CKD ) è un fattore di rischio per il declino cognitivo, ma l’evidenza è limitata sull’eziologia e sulla manifestazione morfologica nel cervello.
Uno studio ha valutato l’associazione tra la velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) e il rapporto urinario albumina-creatinina ( UACR ) con anomalie strutturali cerebrali visibili alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ).
E’ stato inoltre valutato se questa associazione risultasse alterata utilizzando diversi biomarcatori per stimare la velocità di filtrazione glomerulare.
La ricerca ha riguardato 1527 partecipanti allo studio ARIC ( Atherosclerosis Risk in Communities ).
I predittori indagati, log-UACR ed eGFR, erano basati su cistatina-C, creatinina, cistatina-C e creatinina e beta-2-microglobulina ( B2M ).
Gli endpoint erano: riduzione del volume cerebrale, infarti, microemorragie, lesioni della sostanza bianca.

Continua su MediExplorer.it – LINK:  https://mediexplorer.it/articolo/associazione-delle-misure-della-funzione-renale-con-i-segni-di-neurodegenerazione-e-malattia-dei-piccoli-vasi-alla-risonanza-magnetica-cerebrale

ISCRIZIONE GRATUITA ALLE NEWSLETTER XAGENA MEDICINA

XagenaNewsletter

Aggiornamento in Nefrologia by Xagena

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Sicurezza ed efficacia a lungo termine di Veverimer nei pazienti con acidosi metabolica nella malattia renale cronica

L’acidosi metabolica, una complicanza della malattia renale cronica, provoca catabolismo proteico e demineralizzazione ossea ed è associata a esiti renali avversi e mortalità. Veverimer ( Tricida ), …


 

Canagliflozin riduce il rischio di morte per cause cardiovascolari negli adulti con diabete di tipo 2 e nefropatia cronica

La Food and Drug Administration ( FDA ) ha approvato una nuova indicazione per Invokana ( Canagliflozin ) per ridurre il rischio di malattia renale allo stadio terminale ( ESRD ), raddoppio dei livell …


 

Rituximab o Ciclosporina nel trattamento della nefropatia membranosa

Le anomalie delle cellule B svolgono un ruolo nella patogenesi della nefropatia membranosa. La deplezione delle cellule B con Rituximab ( MabThera ) può quindi essere non-inferiore al trattamento con …


 

Effetto nefroprotettivo di Canagliflozin, un inibitore di SGLT-2, nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica

L’inibitore SGLT-2 Canagliflozin ( Invokana ) ha mostrato un beneficio renale significativo nello studio di fase III CREDENCE. I pazienti con diabete di tipo 2 e con malattia renale cronica in trat …


 

Veverimer versus placebo nei pazienti con acidosi metabolica associata a malattia renale cronica

I pazienti con malattia renale cronica avanzata perdono la capacità di espellere completamente l’acido endogeno, con conseguente acidosi metabolica cronica che aumenta il rischio di progressione della …


 

Ferro per via endovenosa nei pazienti sottoposti a emodialisi di mantenimento

Il Ferro per via endovenosa è un trattamento standard per i pazienti sottoposti ad emodialisi, ma i dati comparativi riguardanti i regimi clinicamente efficaci sono limitati. In uno studio multicen …


 

Effetto della Lanreotide sulla funzionalità renale nei pazienti con malattia renale policistica autosomica dominante: studio DIPAK 1

La malattia renale policistica autosomica dominante ( ADPKD ) è caratterizzata da una progressiva formazione di cisti in entrambi i reni e dalla perdita della funzionalità renale, portando infine alla …


 

Effetto di Alfacalcidolo orale sugli esiti clinici nei pazienti senza iperparatiroidismo secondario in trattamento con emodialisi di mantenimento: studio J-DAVID

I pazienti con malattia renale cronica hanno una ridotta attivazione della vitamina D e un elevato rischio cardiovascolare. Studi osservazionali in pazienti trattati con emodialisi hanno dimostrato …


 

Effetto dell’inibizione della neprilisina sulla funzionalità renale nei pazienti con diabete di tipo 2 e insufficienza cardiaca cronica che ricevono dosi target di inibitori del sistema renina-angiotensina: analisi secondaria dello studio PARADIGM-HF

L’inibizione della neprilisina ha effetti favorevoli sulla nefropatia diabetica sperimentale. Si è cercato di valutare gli effetti dell’inibizione della neprilisina sulla funzione renale nei pazient …


 

Effetti della combinazione Sacubitril e Valsartan versus Irbesartan nei pazienti con malattia renale cronica

La combinazione Sacubitril e Valsartan ( Entresto ) riduce il rischio di mortalità cardiovascolare tra i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, ma i suoi effetti sulla f …


 

Efficacia di un nuovo inibitore VAP-1 nel ridurre l’albuminuria nei pazienti con malattia renale diabetica: studio ALBUM

Molti pazienti con malattia renale diabetica hanno albuminuria residua e sono a rischio di progressione della malattia. Lo studio ALBUM ha studiato l’efficacia di un nuovo inibitore attivo orale del …


 

Trattamento del carcinoma a cellule renali avanzato: Cabozantinib negli adulti dopo una precedente terapia mirata a VEGF

Cabozantinib ( Cabometyx ) è un inibitore multitarget della tirosin-chinasi ( TKI ) che inibisce potentemente MET e AXL, entrambi associati a prognosi sfavorevole nel carcinoma a cellule renali ( RCC …


 

Carcinoma a cellule renali non-trattato: la combinazione di Avelumab e Axitinib migliora la sopravvivenza libera da progressione

Una combinazione dell’inibitore del checkpoint immunitario, Avelumab ( Bavencio ), più l’inibitore della tirosin-chinasi ( TKI ), Axitinib ( Inlyta ), migliora significativamente la sopravvivenza libe …


 

Belimumab nel trapianto di rene

Le cellule B producono alloanticorpi e attivano le cellule T alloreattive, influenzando negativamente la sopravvivenza dei trapianti renali. Per contro, le cellule B regolatorie sono associate alla to …


 

Efficacia e sicurezza della duplice terapia antipiastrinica dopo stenting coronarico nei pazienti con malattia renale cronica

Sono state confrontate l’efficacia e la sicurezza della terapia antipiastrinica ( DAPT ) a breve termine ( 3 o 6 mesi ) rispetto a lungo termine ( 12 mesi e oltre ) dopo l’impianto di stent a rilascio …

Aggiornamento in Nefrologia by Xagena

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Effetti dell’abbassamento intensivo della pressione arteriosa sulla lesione dei tubuli renali nella malattia renale cronica: studio SPRINT

L’assegnazione casuale al braccio di pressione sanguigna sistolica intensiva ( SBP ) ( inferiore a 120 mm Hg ) nello studio SPRINT ( Systolic Blood Pressure Intervention Trial ) ha comportato una ridu …


 

Effetto dell’abbassamento intensivo della pressione arteriosa sul danno dei tubuli renali: studio ACCORD

L’assegnazione casuale alla riduzione della pressione arteriosa ( BP ) intensiva ( BP sistolica inferiore a 120 mm Hg ) rispetto a un target di pressione meno intensiva ( BP sistolica inferiore a 140 …


 

Diabete di tipo 2 incidente tra gli individui con insufficienza renale cronica: studio CRIC

Pochi studi hanno esaminato il diabete mellito di tipo 2 ( T2DM ) nella malattia renale cronica ( CKD ). Sono stati presi in esame i tassi e i fattori di rischio per diabete di tipo 2 nella nefropatia …


 

Modalità di dialisi e fibrillazione atriale incidente nei pazienti anziani con malattia renale allo stadio terminale

La fibrillazione atriale è comune nei pazienti con insufficienza renale sottoposti a dialisi di mantenimento. Non è chiaro se l’incidenza della fibrillazione atriale differisca tra i pazienti in emo …


 

Variazione dell’albuminuria e successivo rischio di malattia renale allo stadio terminale

Il cambiamento dell’albuminuria come endpoint surrogato per la progressione della malattia renale cronica è fortemente supportato dalla plausibilità biologica, ma mancano evidenze empiriche a sostegno …


 

Variazione dell’albuminuria come endpoint surrogato per la progressione della malattia renale

Il cambiamento dell’albuminuria ha una forte plausibilità biologica come endpoint surrogato per la progressione della malattia renale cronica, ma mancano evidenze empiriche a sostegno della sua validi …


 

Confronto tra nefrectomia citoriduttiva immediata versus posticipata nei pazienti con carcinoma a cellule renali con metastasi sincrone trattati con Sunitinib: studio SURTIME

Nella pratica clinica, ai pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico primario ( mRCC ) viene offerta la nefrectomia citoriduttiva ( CN ) seguita da terapia mirata, ma la sequenza ottimale di …


 

Storia di malattia renale infantile e rischio di malattia renale allo stadio terminale negli adulti

Il rischio a lungo termine associato alla malattia renale infantile senza progressione a malattia renale cronica durante l’infanzia non è ben definito. È stato stimato il rischio di futura malattia …


 

Il cambiamento della funzione renale è associato a mortalità per qualsiasi causa e alle malattie cardiovascolari

La valutazione attuale sulla relazione tra la variazione sequenziale della velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) e gli esiti clinici è ancora incoerente. È stata studiata l’associazio …


 

Inibitori della pompa protonica associati a frattura dell’anca nei pazienti in emodialisi

Uno studio ha mostrato che l’assunzione di inibitori della pompa protonica può aumentare il rischio di frattura dell’anca nei pazienti con malattia renale all’ultimo stadio sottoposti a emodialisi. …


 

Idratazione profilattica per proteggere la funzionalità renale dal mezzo di contrasto iodato intravascolare nei pazienti ad alto rischio di nefropatia indotta da mezzo di contrasto

La soluzione salina intravascolare è raccomandata nelle linee guida della pratica clinica per prevenire la nefropatia indotta dal mezzo di contrasto nei pazienti con compromissione della funzionalità …


 

Tassi di insufficienza cardiaca, malattia coronarica e ictus nelle malattie renali croniche

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morbilità e mortalità nei pazienti con malattia renale cronica ( CKD ).  È importante comprendere i contributi relativi dati dai tipi di e …


 

Gestione ed esiti di infarto miocardico con sopraslivellamento ST nei pazienti sottoposti a trapianto di rene

Il trapianto di rene è associato alla riduzione del rischio di infarto del miocardio nei pazienti con malattia renale cronica ( CKD ) che necessitano di dialisi a lungo termine ( malattia renale croni …


 

Impatto della ridotta velocità di filtrazione glomerulare e proteinuria sulla sopravvivenza dei pazienti con carcinoma renale

Un gruppo di lavoro internazionale ha raccomandato la classificazione della malattia renale cronica in base a causa, velocità di filtrazione glomerulare e albuminuria. I dati sui pazienti chirurgici …


 

Rischio di cancro nei pazienti con malattia del rene policistico

I dati per il rischio di cancro solido nei pazienti con malattia del rene policistico sono scarsi. Pertanto, uno studio di coorte a livello nazionale a Taiwan ha stabilito il rischio oncologico nei pa …

ISCRIZIONE GRATUITA ALLE NEWSLETTER XAGENA MEDICINA

XagenaNewsletter

Aggiornamento in Nefrologia by Xagena

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

 

Rituximab o Ciclosporina nel trattamento della nefropatia membranosa

Le anomalie delle cellule B svolgono un ruolo nella patogenesi della nefropatia membranosa. La deplezione delle cellule B con Rituximab ( MabThera ) può quindi essere non-inferiore al trattamento con …


 

Effetto nefroprotettivo di Canagliflozin, un inibitore di SGLT-2, nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica

L’inibitore SGLT-2 Canagliflozin ( Invokana ) ha mostrato un beneficio renale significativo nello studio di fase III CREDENCE. I pazienti con diabete di tipo 2 e con malattia renale cronica in trat …


 

Veverimer versus placebo nei pazienti con acidosi metabolica associata a malattia renale cronica

I pazienti con malattia renale cronica avanzata perdono la capacità di espellere completamente l’acido endogeno, con conseguente acidosi metabolica cronica che aumenta il rischio di progressione della …


 

Ferro per via endovenosa nei pazienti sottoposti a emodialisi di mantenimento

Il Ferro per via endovenosa è un trattamento standard per i pazienti sottoposti ad emodialisi, ma i dati comparativi riguardanti i regimi clinicamente efficaci sono limitati. In uno studio multicen …


 

Effetto della Lanreotide sulla funzionalità renale nei pazienti con malattia renale policistica autosomica dominante: studio DIPAK 1

La malattia renale policistica autosomica dominante ( ADPKD ) è caratterizzata da una progressiva formazione di cisti in entrambi i reni e dalla perdita della funzionalità renale, portando infine alla …


 

Effetto di Alfacalcidolo orale sugli esiti clinici nei pazienti senza iperparatiroidismo secondario in trattamento con emodialisi di mantenimento: studio J-DAVID

I pazienti con malattia renale cronica hanno una ridotta attivazione della vitamina D e un elevato rischio cardiovascolare. Studi osservazionali in pazienti trattati con emodialisi hanno dimostrato …


 

Effetto dell’inibizione della neprilisina sulla funzionalità renale nei pazienti con diabete di tipo 2 e insufficienza cardiaca cronica che ricevono dosi target di inibitori del sistema renina-angiotensina: analisi secondaria dello studio PARADIGM-HF

L’inibizione della neprilisina ha effetti favorevoli sulla nefropatia diabetica sperimentale. Si è cercato di valutare gli effetti dell’inibizione della neprilisina sulla funzione renale nei pazient …


 

Effetti della combinazione Sacubitril e Valsartan versus Irbesartan nei pazienti con malattia renale cronica

La combinazione Sacubitril e Valsartan ( Entresto ) riduce il rischio di mortalità cardiovascolare tra i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, ma i suoi effetti sulla f …


 

Efficacia di un nuovo inibitore VAP-1 nel ridurre l’albuminuria nei pazienti con malattia renale diabetica: studio ALBUM

Molti pazienti con malattia renale diabetica hanno albuminuria residua e sono a rischio di progressione della malattia. Lo studio ALBUM ha studiato l’efficacia di un nuovo inibitore attivo orale del …


 

Trattamento del carcinoma a cellule renali avanzato: Cabozantinib negli adulti dopo una precedente terapia mirata a VEGF

Cabozantinib ( Cabometyx ) è un inibitore multitarget della tirosin-chinasi ( TKI ) che inibisce potentemente MET e AXL, entrambi associati a prognosi sfavorevole nel carcinoma a cellule renali ( RCC …


 

Carcinoma a cellule renali non-trattato: la combinazione di Avelumab e Axitinib migliora la sopravvivenza libera da progressione

Una combinazione dell’inibitore del checkpoint immunitario, Avelumab ( Bavencio ), più l’inibitore della tirosin-chinasi ( TKI ), Axitinib ( Inlyta ), migliora significativamente la sopravvivenza libe …


 

Belimumab nel trapianto di rene

Le cellule B producono alloanticorpi e attivano le cellule T alloreattive, influenzando negativamente la sopravvivenza dei trapianti renali. Per contro, le cellule B regolatorie sono associate alla to …


 

Efficacia e sicurezza della duplice terapia antipiastrinica dopo stenting coronarico nei pazienti con malattia renale cronica

Sono state confrontate l’efficacia e la sicurezza della terapia antipiastrinica ( DAPT ) a breve termine ( 3 o 6 mesi ) rispetto a lungo termine ( 12 mesi e oltre ) dopo l’impianto di stent a rilascio …


 

Tolvaptan nella malattia renale policistica autosomica dominante in stadio avanzato

In un precedente studio condotto su pazienti con malattia renale policistica autosomica dominante ( ADPKD, clearance della creatinina stimata maggiore o uguale a 60 ml al minuto ), l’antagonista del r …


 

La combinazione di Nivolumab e di Ipilimumab come prima linea migliora il tasso di risposta nel carcinoma a cellule renali

Uno studio di fase 3 disegnato per confrontare Nivolumab ( Opdivo ) e Ipilimumab ( Yervoy ) con la monoterapia a base di Sunitinib ( Sutent ) per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcino …

Aggiornamento in Nefrologia: Teprasiran, un piccolo RNA interferente

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Prevenzione del danno renale acuto nei pazienti ad alto rischio sottoposti a chirurgia cardiaca: Teprasiran, un piccolo RNA interferente

Il danno renale acuto colpisce fino al 30% dei pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca, portando a un aumento della morbilità e della mortalità in ospedale e a lungo termine.
Teprasiran è un nuovo piccolo RNA interferente che inibisce temporaneamente la morte cellulare mediata da p53 che è alla base del danno renale acuto.
Uno studio prospettico, multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, controllato di fase 2 ha valutato l’efficacia e la sicurezza di una dose singola di 10 mg/kg di Teprasiran rispetto al placebo nel ridurre l’incidenza, la gravità e la durata del danno renale acuto dopo cardiochirurgia nei pazienti ad alto rischio.
L’endpoint primario era la percentuale di pazienti che hanno sviluppato danno acuto a livello renale determinata dalla creatinina sierica entro il giorno 5 postoperatorio.
Altri endpoint includevano la gravità e la durata del danno renale acuto utilizzando vari criteri prestabiliti.
E’ stato anche valutato un endpoint composito di eventi avversi renali maggiori al giorno 90, tra cui morte, terapia sostitutiva renale e riduzione del 25% o superiore della velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ).
CONTINUA SU NEFROLOGIA.NET 

 

Nefrologia.net

 

Nefrologia.net

https://www.nefrologia.net
Nefrologia, le novità sulle Malattie Renali. Nefrologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie renali . Tumore del rene.

Focus

Nintedanib presenta efficacia paragonabile a Sunitinib, ma …

Carcinoma a cellule renali

La chirurgia rappresenta il trattamento elettivo per il …

Farmaci

I pazienti in dialisi trattati con farmaci stimolanti la eritropoiesi …

Caltrate

Pazienti emodializzati cronici: il trattamento a lungo termine con …

Sindrome emolitico-uremica

Sindrome emolitico-uremica dopo trapianto di reni nei pazienti …

Calcemia

Trattamento dei disturbi del metabolismo calcio-fosfato nell …

Carcinoma renale metastatico

Carcinoma renale metastatico: fattori angiogenici e citochine …

Sevelamer

Trattamento dei disturbi del metabolismo calcio-fosfato nell …

Dialisi peritoneale

Esiti simili in emodialisi e dialisi peritoneale in pazienti con …

Renvela

Efficacia comparativa di Calcio acetato e Sevelamer sugli esiti …

Aggiornamento in Nefrologia: Trattamento della anemia nei dializzati

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Pazienti dializzati: trattamento dell’anemia con Daprodustat 

Tra i pazienti con malattia renale cronica ( CKD ), l’uso dell’ Eritropoietina umana ricombinante e dei suoi derivati per il trattamento dell’anemia è stato collegato a un possibile aumento del rischio di ictus, infarto del miocardio e altri eventi avversi.
Diversi studi hanno suggerito che gli inibitori della prolilidrossilasi ( PHI ) del fattore inducibile dall’ipossia ( HIF ) siano efficaci quanto gli agenti stimolanti l’eritropoiesi ( ESA ) nell’aumentare i livelli di emoglobina. ( CONTINUA SU NEFROLOGIA.NET )

 

Nefrologia.net

Nefrologia.net

https://www.nefrologia.net
Nefrologia, le novità sulle Malattie Renali. Nefrologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie renali . Tumore del rene.

Focus

Nintedanib presenta efficacia paragonabile a Sunitinib, ma …

Carcinoma a cellule renali

La chirurgia rappresenta il trattamento elettivo per il …

Farmaci

I pazienti in dialisi trattati con farmaci stimolanti la eritropoiesi …

Caltrate

Pazienti emodializzati cronici: il trattamento a lungo termine con …

Sindrome emolitico-uremica

Sindrome emolitico-uremica dopo trapianto di reni nei pazienti …

Calcemia

Trattamento dei disturbi del metabolismo calcio-fosfato nell …

Carcinoma renale metastatico

Carcinoma renale metastatico: fattori angiogenici e citochine …

Sevelamer

Trattamento dei disturbi del metabolismo calcio-fosfato nell …

Dialisi peritoneale

Esiti simili in emodialisi e dialisi peritoneale in pazienti con …

Renvela

Efficacia comparativa di Calcio acetato e Sevelamer sugli esiti …

Aggiornamento in Nefrologia by Xagena

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Teprasiran, un piccolo RNA interferente, per la prevenzione del danno renale acuto nei pazienti ad alto rischio sottoposti a chirurgia cardiaca

Il danno renale acuto colpisce fino al 30% dei pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca, portando a un aumento della morbilità e della mortalità in ospedale e a lungo termine.
Teprasiran è un nuovo piccolo RNA interferente che inibisce temporaneamente la morte cellulare mediata da p53 che è alla base del danno renale acuto.
Uno studio prospettico, multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, controllato di fase 2 ha valutato l’efficacia e la sicurezza di una dose singola di 10 mg/kg di Teprasiran rispetto al placebo nel ridurre l’incidenza, la gravità e la durata del danno renale acuto dopo cardiochirurgia nei pazienti ad alto rischio.
L’endpoint primario era la percentuale di pazienti che hanno sviluppato danno acuto a livello renale determinata dalla creatinina sierica entro il giorno 5 postoperatorio.
Altri endpoint includevano la gravità e la durata del danno renale acuto utilizzando vari criteri prestabiliti.
E’ stato anche valutato un endpoint composito di eventi avversi renali maggiori al giorno 90, tra cui morte, terapia sostitutiva renale e riduzione del 25% o superiore della velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ).
Sia la creatinina sierica che la cistatina-C sierica sono state utilizzate per le valutazioni della velocità di filtrazione glomerulare stimata.
In totale 360 pazienti sono stati assegnati in modo casuale in 41 centri; 341 pazienti trattati avevano un’età di 73 anni; il 72% erano uomini e il punteggio mediano euroSCORE ( European System for Cardiac Operative Risk Evaluation ) è stato pari al 2.6%.
I parametri demografici e chirurgici erano simili tra i gruppi.
L’incidenza di danno renale acuto è stata del 37% per Teprasiran rispetto al 50% per i pazienti trattati con placebo, una riduzione assoluta del rischio del 12.8% ( P=0.02; odds ratio, OR=0.58 ).
Anche la gravità e la durata del danno acuto renale sono migliorate con Teprasiran: il 2.5% dei pazienti trattati con Teprasiran rispetto al 6.7% dei pazienti trattati con placebo ha presentato un danno renale acuto di grado 3; il 7% dei pazienti trattati con Teprasiran rispetto al 13% dei pazienti trattati con placebo ha avuto un danno renale acuto della durata di 5 giorni.
Non è stata osservata alcuna differenza significativa per i principali eventi avversi renali compositi al giorno 90 nella popolazione complessiva.
Non sono stati identificati problemi di sicurezza con il trattamento con Teprasiran.
L’incidenza, la gravità e la durata di danno renale acuto precoce nei pazienti ad alto rischio sottoposti a chirurgia cardiaca sono risultate significativamente ridotte dopo la somministrazione di Teprasiran.
Sulla base di questi risultati è stato disegnato uno studio di fase 3 con un evento avverso renale maggiore al giorno 90 dall’esito primario. ( Xagena2021 )
Thielmann M et al, Circulation 2021; 144: 1133-1144

Aggiornamento in Nefrologia: Dialisi peritoneale

Newsletter Xagena

Aggiornamento in Medicina

Dialisi peritoneale e variante del promotore AQP1

La variabilità nell’ultrafiltrazione influenza le prescrizioni e gli esiti nei pazienti con insufficienza renale trattati con dialisi peritoneale.
Le varianti in AQP1, il gene che codifica per la proteina acquaporina 1, possono contribuire a tale variabilità.
Sono stati raccolti dati clinici e genetici da 1851 pazienti trattati con dialisi peritoneale in sette coorti per determinare se le varianti dell’AQP1 fossero associate all’ultrafiltrazione peritoneale e al rischio composito di morte o fallimento della tecnica ( cioè, trasferimento all’emodialisi ).
Sono stati eseguiti studi su cellule, modelli murini e campioni ottenuti da esseri umani per caratterizzare una variante AQP1 e sono state studiate strategie di mitigazione. …..

CONTINUA SU NEFROLOGIA.NET – LINK: https://www.nefrologia.net/articolo/variante-del-promotore-aqp1-trasporto-dellacqua-ed-esiti-nella-dialisi-peritoneale

 Nefrologia.net

 

Nefrologia.net

https://www.nefrologia.net
Nefrologia, le novità sulle Malattie Renali. Nefrologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie renali . Tumore del rene.

Focus

Nintedanib presenta efficacia paragonabile a Sunitinib, ma …

Carcinoma a cellule renali

La chirurgia rappresenta il trattamento elettivo per il …

Farmaci

I pazienti in dialisi trattati con farmaci stimolanti la eritropoiesi …

Caltrate

Pazienti emodializzati cronici: il trattamento a lungo termine con …

Sindrome emolitico-uremica

Sindrome emolitico-uremica dopo trapianto di reni nei pazienti …

Calcemia

Trattamento dei disturbi del metabolismo calcio-fosfato nell …

Carcinoma renale metastatico

Carcinoma renale metastatico: fattori angiogenici e citochine …

Sevelamer

Trattamento dei disturbi del metabolismo calcio-fosfato nell …

Dialisi peritoneale

Esiti simili in emodialisi e dialisi peritoneale in pazienti con …

Renvela

Efficacia comparativa di Calcio acetato e Sevelamer sugli esiti …
1 2 3 4