La Serie A 23/24 da zero a dieci-Dodicesima giornata

I nostri voti alla dodicesima giornata.

Iniziamo con Sassuolo-Salernitana, dove gli emiliani (8) reagiscono ad un avvio negativo dominando il match e mettendo alle corde i campani (6), il cui merito è stato capitalizzare al meglio le occasioni avute e il cui migliore in campo è stato senza dubbio Ochoa (9). 8 a Pinamonti per il gesto tecnico con cui colpisce il palo, 8 anche a Thorstvedt per la doppietta.

Vince meritatamente il Genoa (7), contro un Verona (5) poco incisivo ad eccezione di un colpo di testa di Duric su cui Martinez si supera con un intervento da 9. Da 9 anche il tiro al volo con cui Dragusin realizza il goal partita. 4 invece a Terracciano perché colpisce il palo, è vero, ma da quella posizione e con la porta spalancata si deve fare goal.

E’ pareggio tra Lecce e Milan, con i rossoneri che dopo un primo tempo dominato, nel secondo tempo fanno harakiri e si fanno raggiungere da un Lecce (7) volitivo, organizzato e coriaceo. 9 a Sansone per la prontezza con cui realizza il primo goal giallorosso. 9 a Piccoli per il gesto tecnico sul goal che gli annullano (giustamente, giacché il fallo su Thiaw c’è) nel finale. Zero a Giroud per il comportamento da tamarro che gli ha fruttato la giusta espulsione.

La Juventus bada al sodo e sebbene non brilli, batte il Cagliari. I bianconeri (6) però peccano nel non saper mettere in freezer la partita e alla fine rischiano (il palo di Dossena ne è la prova) di essere raggiunti da un Cagliari volitivo, ma non trascendentale (6 ai sardi). Menzione per Dossena (8) che sfiora quella che per lui sarebbe stata un’indimenticabile doppietta.

Finisce 1-1 tra Monza e Torino (7a tutte e due le compagini), con due squadre che si affrontano a viso aperto e creano molto. 9 a Di Gregorio per la parata su Ilic sull’1-1, 8 al bel tiro con cui Ilic realizza il goal del vantaggio granata, 3 a Gineitis per l’errore con cui manda in goal Colpani.

L’Empoli (9) sbanca clamorosamente (ma anche meritatamente) il “Diego Armando Maradona”, battendo un Napoli (5) sempre più in crisi d’identità (siamo però sicuri che sia tutta colpa di Rudi Garcia?). Menzione per un super-Berisha (da 10 l’intervento su Anguissa) e per il goal di Kovalenko (da 10 anch’esso).

Bella gara tra Fiorentina e Bologna, che si dimostrano ancora due squadre propositive e organizzate (7 a tutte e due le compagini). Vincono i viola, ma gli emiliani forse avrebbero meritato il pareggio per quanto creato. 9 al goal di Bonaventura.

Una buona Udinese (7) pareggia contro un’Atalanta poco incisiva e per larghi tratti dominata dai friulani (cui onestamente il pareggio sta stretto e cui sembra che il cambio di panchina abbia fatto bene). I bergamaschi sono sembrati abulici (e per questo diamo loro 5). 9 a Samardzic per il gesto tecnico con cui sfiora un “golazo”.

Finisce a reti inviolate il derby di Roma, in cui la Lazio ha premuto e creato di più, dopo un buon inizio della Roma. I biancocelesti (7) sono stati superiori ai giallorossi (6), che dopo i primi venti minuti hanno lasciato l’iniziativa agli avversari. 9 a Luis Alberto per il gesto tecnico con cui colpisce il palo.

L’Inter (7) si mantiene in testa alla classifica regolando un Frosinone tutt’altro che spento (6 ai ciociari), ma che si è dovuto inchinare ai più quotati avversari. 10 a Di Marco per il supergoal (sul quale riteniamo Turati incolpevole: era dove doveva essere, è Di Marco che ha realizzato una perla di goal), 9 a Turati per la paratona su Lautaro nel primo tempo.

La Serie A 23/24 da uno a dieci-Ottava giornata

I nostri voti all’ottava giornata di Serie A.

Cominciamo con Empoli-Udinese, con i toscani (7) che “ai punti” avrebbero meritato la vittoria, ma si sa, nel calcio conta fare goal e l’Empoli non l’ha fatto o meglio, l’aveva fatto, ma il VAR l’ha giustamente tolto per fuorigioco. 6 all’Udinese, le cui uniche occasioni le ha prodotte Samardzic (7). Infine 9 all’arbitro Fabbri e ai suoi collaboratori per il sapiente uso del VAR.

Il Lecce (7) raccoglie solo un punto contro un Sassuolo (5) stranamente “attendista”. I salentini avrebbero meritato di più per quanto prodotto, considerando che il migliore in campo per noi (e non solo per noi) è stato Consigli (9).

L’Inter perde due punti (quando vinci 2-0 e pareggi non è un punto guadagnato, sono due punti persi) contro un Bologna coriaceo. I nerazzurri (5) partono forte, ma poi non riescono ad amministrare il match, mentre i felsinei (7) confermano quanto di buono già combinato da quando Thiago Motta siede sulla loro panchina. 10 a Lautaro per il goal e 4 sempre a Lautaro per l’ingenuo fallo da rigore che rimette in carreggiata il Bologna. 9 a Zirkzee per come si è costruito e ha finalizzato la rete del 2-2, anche se va detto che la difesa nerazzurra nell’occasione gli ha lasciato fare un po’ quel che gli pareva (e per questo merita 5).

La Juventus (6) fa suo il “derby della Mole”, contro un Torino (5) praticamente mai pericoloso (unica occasione: una bella girata di Sanabria nel finale). Dopo un primo tempo scadente, alla fine sono state due tavanate galattiche di Milinkovic-Savic (2, proprio come le uscite per prendere farfalle che sono costate due goal ai granata) a risovere il match, più che le giocate bianconere.

Se abbiamo dato 9 a Fabbri per l’uso sapiente del VAR ad Empoli, diamo 1 a Piccinini e ai suoi collaboratori per l’uso che hanno fatto del VAR a Genoa, decidendo di fatto le sorti di Genoa-Milan con un loro errore. Il goal di Pulisic era infatti da annullare per fallo di mano, ma forse al VAR stavano guardando un film di Cicciolina. Per il resto, Genoa-Milan (6 a tutte e due le compagini) è stata una partita con poche emozioni fino al goal (unica nota da segnalare una super-parata di Maignan su tiro di Dragusin deviato: intervento da 10). Nel finale invece è successo di tutto, ma noi evidenziamo il modo in cui Giroud ha sostituito Maignan espulso (fallo da 2: non si entra così!): 9 al francese per il tempismo nell’uscita effettuata nel finale (meglio lui di Milinovic-Savic…).

Vince il Monza (7), ma il 3-0 è forse un passivo troppo pesante per la Salernitana (6), che comunque qualcosa ha creato.  I brianzoli sono partiti forte, poi hanno contenuto gli avversari, grazie anche ad un Di Gregorio strepitoso (9). 9 anche all’intervento di Ochoa su Vignato. 5 alla difesa della Salernitana nell’occasione del primo goal: troppo “morbida” su Colpani (il cui goal merita 8).

Il Frosinone (8) porta a casa tre meritati punti, contro un Verona che non è stato a guardare (6 agli scaligeri), ma obiettivamente è stato inferiore ai ciociari, che si confermano squadra ben organizzata (e l’azione del loro secondo goal firmato da Soulé, da 9, lo dimostra).

Torna al successo la Lazio, piegando l’Atalanta in un match avvincente. Dopo una partenza-razzo, i biancocelesti (7) hanno subito il ritorno degli orobici (6), ma alla fine Vecino ha trovato la zampata vincente che regalato il successo (a nostro avviso meritato) alla sua squadra. 8 all’azione del secondo goa laziale, mentre avremmo da porre una domanda alla difesa bergamasca: sul goal del 3-2 chi ha marcato Vecino, l’Uomo Invisibile? In attesa della risposta diamo alla difesa citata 4.

E’ Roma-show a Cagliari! I giallorossi (9) vincono dominando dall’inizio alla fine, regalando goal e spettacolo. Ora occorre vedere se avranno un po’ più di continuità, ma le premesse di miglioramento ci sono state, contro un Cagliari (4) ridotto a sparring-partner. 9 a Lukaku per la doppietta e 9 a Belotti per il suo goal.

Concludiamo con la Fiorentina (9) che fa il colpaccio andando ed espugnare meritatamente Napoli. I viola hanno dimostrato ancora una volta la loro efficace organizzazione tattica, contro un avversario (5) che dimostra di avere dei problemi in campo e fuori (stasera è toccato a Politano protestare platealmente per essere stato sostituito e per questo si becca un 1 perché poteva evitare di fare il buzzurro). Unica pecca viola sono ancora le disattenzioni difensive (grave quella di Parisi che causa il rigore partenopeo: da 2 e anche quella che nel secondo tempo lancia Osimhen verso la porta non è da meno, perciò 2 a Kayode perché sulla rimessa laterale si guarda dove si lancia il pallone), ma c’è da dire che abbiamo visto anche un super-Terracciano (9 per le parate du Lobotka e Osimhen).

La Serie A 23/24 da zero a dieci-Sesta giornata

I voti alla sesta giornata di Serie A.

Iniziamo col successo della Juve (6), che ottiene la massima resa (ovvero i tre punti) col minimo sforzo. I bianconeri non sono stati brillanti, ma è pur vero che il Lecce (6), sebbene volenteroso ed organizzato, non ha mai creato reali grattacapi a Szczesny. 2 ad Allegri: e basta con la storia che te ne vai via prima della fine per far vedere che sei incazzato, quando sei tu stesso che ordini ai tuoi uomini di giocare in quella maniera! Roba da Circo Orfei…..

Il Milan (7) vince e grazie al passo falso dell’Inter si trova primo in classifica. I rossoneri riescono a rimediare allo svantaggio iniziale (8 alla sassata di Luvumbo) e riescono ad imporsi contro un Cagliari (6) che comunque non è stato a guardare. 4 a Radunovic per l’esitazione sul goal del pari, 10 a Loftus-Cheek per il super-goal del 3-1.

L’Empoli domina (8 ai toscani), ma per poco non viene beffato da Cabral, che coglie il palo con una giocata da 9. Il torto degli uomini di Andreazzoli (bentornato!) è stato forse quello di non concretizzare di più quanto costruito, ma la squadra ha senza dubbio dimostrato di esserci. 8 alla bella combinazione Cancellieri-Baldanzi sul goal vittoria empolese.

Un’Atalanta pratica ed arcigna espugna Verona meritatamente. I bergamaschi (7) sono sembrati meno spettacolari di un tempo, ma ordinati, ben messi in campo e tonici, contro un Verona (5) che non li ha praticamente impensieriti. 8 all’azione del goal di Koopmeiners, mentre De Ketelaere è tornato quello del Milan, divorandosi un goal “alla Blissett” (errore da 1).

Torna al successo la Lazio (7), contro un Torino (6) che non è stato a guardare, ma ha peccato di poca incisività. I biancocelesti hanno faticato, ma alla fine hanno portato a casa un meritato successo. 8 all’azione del primo goal laziale, 9 all’assist “magico” d’esterno di Felipe Anderson per Zaccagni sul goal del 2-0.

Abbiamo rivisto il Napoli dello scorso anno. I partenopei (9)  hanno sciorinato grande calcio e spettacolo, riducendo l’Udinese a sparring-partner (5 ai friulani). Sugli scudi Kvaratskhelia, tornato per una sera il calciatore a tratti irresistibile dello scorso anno (9), ma è tutta la squadra a funzionare al meglio. 10 a Samardzic per il goal (anche se inutile, è un goal bellissimo).

Dopo la Juve, il Sassuolo ci prende gusto e va ad espugnare San Siro, battendo un’Inter (5) sottotono e meritatamente sconfitta. Gli emiliani (10) dimostrano di essere squadra e di poter fronteggiare tutto e tutti senza timore. 10 al supergoal di Berardi, 9 alla parata di Sommer su Laurentié.

E’ finita 0-0 tra Monza e Bologna (6 a tutte e due le compagini), in una gara in cui non sono comunque mancate le emozioni (un goal annullato per parte e occasioni da una parte e dall’altra) e dove il pareggio ci è sembrato il risultato più giusto. Zero a Saelemaekers per come si è fatto espellere: roba da tamarri in discoteca.

E’ pareggio tra Frosinone e Fiorentina, con i viola (7) che hanno prodotto di più rispetto ai ciociari (6), ma non hanno concretizzato. 8 alla combinazione Duncan-Gonzales per il goal dell’1-0 viola.

Infine arriviamo ad un’altra sorpresona (dopo quella del tonfo casalingo interista): il Genoa (9) strapazza una Roma imbarazzante (4) con un rotondo 4-1. Dopo aver fatto soffrire il Napoli, i liguri dimostrano di essere un’interessante realtà e Gilardino si permette di dare una lezione a Mourinho, che dovrà meditare parecchio per aggiustare ciò che non va (che pare molto…). Due 10 per l’azione del 2-1 genoano: al numero di Guomundsson e alla  finalizzazione di Retegui.

La Serie A 23/24 da meno dieci a dieci-Seconda giornata

I nostri voti alla seconda giornata di campionato.

Iniziamo con il Monza (8), che vince disputando una buona partita e dimostra che anche quest’anno può fare cose buone. L’Empoli (6) ci prova, ma come già col Verona, non la butta dentro (che piaccia o no, nel calcio è quello che conta…). 10 a Colpani per il goal. 9 a Gagliardini per il gesto tecnico con cui sfiora un goal incredibile (solo la traversa glielo ha impedito). 9 a Di Gregorio per la provvidenziale deviazione sul tiro (da 9) di Marin.

Un Frosinone cinico e attento (prime due palle goal tramutate subito in rete) batte un’Atalanta (5) che ci è parsa volitiva ma poco concreta. 8 all’azione personale di Harroui sul primo goal del Frosinone, 2 alla dormita difensiva dell’Atalanta sul goal di Monterisi, 9 a Zapata per il suo goal da “Bomber di razza”.

Vince nuovamente il Verona (7) di Marco Baroni, che ottimizza al meglio le palle goal create, contro una Roma sfortunata, che avrebbe decisamente meritato di più per quanto creato, ma Montipò (9 per la parata sul colpo di testa di Smalling), la traversa (8 comunque a Pellegrini per il gesto tecnico) e alcuni errori di imprecisione hanno impedito ai giallorossi di ottenere almeno un punto.

Un Milan in salute (8) mette K.O. un Torino (5) volenteroso ma ridotto a sparring-partner dai rossoneri, che dimostrano di poter competere per il campionato. 10 all’azione (e alla finalizzazione) del 3-1 confezionata da Leao (8: è tornato inarrestabile) e Theo Hernandez.

Dopo la buona prova di Udine, la Juventus (5) stecca e ritorna sugli standard degli ultimi anni, contro un Bologna (7) non trascendentale, ma organizzato tatticamente. 8 a Vlahovic per il colpo di testa imperioso (se al serbo vengono forniti palloni i goal li fa), 2 a Di Bello e ai suoi collaboratori per non aver concesso due rigori evidenti: quello per fallo di mano di Lucumì su cross di Weah e quello relativo al fallo di Iling jr. su Ndoye. Allora che ci sta a fare il VAR? Infine 1 ad Allegri per il paragone di Cambiaso con un cavallo: mavattelapianterculo!

Una Fiorentina (6) ottima nel primo tempo, cala nella ripresa, consentendo al Lecce (6) di pervenire al pareggio. Dopo un gran primo tempo infatti i toscani calano alla distanza e i salentini ringraziano. 8 all’azione del secondo goal viola, 10 al goal di Rafia: un gioiello.

Tutto sotto controllo per il Napoli (8), che si sbarazza di un Sassuolo (4) che non ha praticamente tirato in porta. 9 al passaggio filtrante di Kvaratskhelia per Di Lorenzo sul secondo goal, 4 a Raspadori per come ha calciato il rigore, -10 a Lopez, che invece dell’espulsione avrebbe bisogno di una ciabattata delle nonne di una volta, affinché impari l’educazione.

Il Genoa (7) espugna l’Olimpico, mettendo in cascina tre punti d’oro, contro una Lazio (6) che dopo un avvio imbarazzante ha cercato in tutti i modi la via del goal, non trovandola per sfortuna (il palo di Immobile) e per la bravura di Martinez (9 per la parata su Luis Alberto).

Pareggio tutto sommato giusto fra Salernitana e Udinese (6 a tutte e due), che muovono la loro classifica dimostrando di poter fare bene pure quest’anno. 9 ai friulani (che pare abbiano recuperato dopo l’inizio-shock di domenica scorsa con la Juve) per l’azione che porta al goal di Samardzic, 8 all’assist di Candreva per Dia.

L’Inter (8) vince a Cagliari e dimostra ancora una volta di fare sul serio, contro un avversario volitivo (6), ma domato nella prima mezz’ora dai nerazzurri, che in seguito si sono limitati a controllare il match. 8 a Lautaro (autentico trascinatore della sua squadra), 3 ad Azzi per il goal mangiato “alla Bilssett”.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentunesima giornata

I voti del nostro blog alla trentunesima giornata di campionato.

Il Verona (7) “scalda” la lotta per la salvezza, battendo un Bologna (5) che si sveglia solo nel finale. 9 al delizioso pallonetto di Dominguez, 3 all’errore di Orsolini sotto porta, che poteva valere il 2-2. 9 al “Man of the Match” Verdi.

La Salernitana (9) domina il match col Sassuolo (5), che reagisce timidamente dopo il 2-0, ma che nel complesso dell’incontro si dimostra inferiore ai campani. 8 alla rasoiata di Coulibaly.

Un ottimo Torino (9) sbanca l’Olimpico e porta a casa tre meritati punti contro una Lazio (5) scialba, con poche idee e che subisce molto (forse troppo). 5 a Provedel perché sul bel tiro di Ilic (8) non ci è sembrato impeccabile.

E’ pareggio tra Sampdoria e Spezia, in una bella gara in cui le due compagini liguri si sono affrontate a viso aperto (7 a tutte e due). Forse lo Spezia ha attaccato di più (specie nel secondo tempo), ma alla fine il pareggio ci sta. 8 allo stacco di Amione sul goal dell’ 1-0.

L’Inter (7) soffre nel primo tempo, contro un Empoli (6) ben organizzato, ma che alla fine cede davanti alla superiorità tecnica dei nerazzurri. 9 a Lukaku, senza dubbio “Man of the Martch”.

Un Monza tenace (7) recupera due goal ad una Fiorentina (5) che dopo essersi portata sul 2-0 cede palesemente l’iniziativa ai brianzoli, che vincono meritatamente. Unica nota stonata è l’errore di Colpani sul 2-2 (roba da Luther Blissett dei tempi d’oro), da 3.

Un Udinese che torna simile a quella ammirata ad inizio stagione supera una Cremonese (4) ridotta dai friulani a sparring-partner. Noi diamo 10 all’Udinese per la partita e per i goal dell’ 1-0 e del 3-0. Il primo è una perla di Samardzic, il terzo è frutto di una bellissima azione.

Un Milan “pratico” (6 ai rossoneri) supera un buon Lecce (7) che ha il torto di non concretizzare quanto crea, ma che comunque ha dimostrato personalità, sfidando a viso aperto il Milan, la cui arma in più è stata Leao (9), il “Man of the Match”.

Verniamo al big-match di questa giornata. Il Napoli (6) vince contro la Juve (6) al termine di una partita che sembrava incanalata verso lo 0-0, ma si è accesa negli ultimi venti minuti. I partenopei ormai possono già preparare la festa-scudetto (ormai è questione di poco tempo), grazie al bel goal di Raspadori (9). La Juve invece fa fatica a produrre azioni, concede poco agli azzurri, ma gli è fatale la “dimenticanza” di Raspadori. Il peggiore in campo è comunque l’arbitro Fabbri (4), che insieme ai suoi colleghi del VAR non punisce Gatti per il gesto nei confronti di Kvaratskhelia (gesto da zero) e annulla il goal a Di Maria per un fallo di Milik (ma il polacco tocca prima il pallone).

Infine tre punti importanti per l’Atalanta (7) che supera meritatamente una Roma (5) che forse ha risentito delle fatiche di giovedì in Coppa. 8 asi bei goal di Pasalic e Pellegrini, 2 a Rui Patricio per il grossolano errore sul goal del 3-1.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Diciannovesima e Ventesima giornata

Come molti di voi sapranno, la mail di libero per diversi giorni è stata K.O., per questo non abbiamo potuto pubblicare la nostra consueta rubrica con i voti al campionato. Oggi perciò insieme ai voti alla giornata conclusasi lunedì 30 gennaio, pubblichiamo pure i voti della diciannovesima giornata.

I voti alla ventesima giornata di Serie A.

Iniziamo dalla meritata vittoria del Bologna (8), che ha dominato il match. Bravo a Skorupski (9), autore di una parata sola ma decisiva. Bravo anche a Dragowski, che ha limitato i danni per lo Spezia (5), che è stato messo sotto dagli emiliani.

Bella gara tra Lecce (7) e Salernitana (7), con i campani che sfruttano al meglio il loro inizio arrembante infilando due volte la porta di un Lecce che reagisce e cerca il pareggio, sfiorandolo. 9 a Dia per il goal.

Bella gara tra Empoli e Toro (7 a tutte e due le compagini), dove i toscani e i granata si affrontano a viso aperto. Questi ultimi sono stati bravi a non mollare, tanto che per poco non ribaltano il match. 10 al goal di Marin e 9 a quello di Sanabria.

L’Inter (6) vince a Cremona faticando, dimostrando di avere ancora problemi, contro un avversario che sinceramente non meritava la sconfitta (7 ai grigiorossi). 10 a Okereke per il goal.

L’Atalanta (8) subisce l’inizio di una Sampdoria (6) per nulla arrendevole. I liguri giocano un buon calcio per venti minuti e solo la sfortuna impedisce loro di andare in vantaggio, ma poi i bergamaschi dominano il match. 10 al goal di Lookman, sempre più trascinatore.

Sprofonda il Milan (3) contro un Sassuolo (10) che torna ad essere la “castiga grandi” dello scorso anno.  Gara perfetta degli emiliani, che dominano senza discussioni l’incontro. Rossoneri sempre più in crisi, cosa non va? A Pioli cercare di capirlo. Noi guardiamo cos’era il Milan quando arrivò Pioli e cosa è diventato nel tempo, questo per dire che a nostro avviso le colpe del tecnico sono relative. 10 al goal di Origi (anche se inutile, ma non per colpa sua) e 9 a Laurentié, autentico incubo della difesa rossonera.

10 al Monza e a Palladino che sbancano l’Allianz Stadium, contro un avversario che dopo la buona prova con l’Atalanta, fa decisamente molti passi indietro. La Juventus gioca un primo tempo orribile e solo un calo fisico (comprensibile) dei monzesi fa sì che i bianconeri nella ripresa siano più pericolosi (8 a Di Gregorio, sempre pronto). Resta il fatto che chi strombazzava “Allegri i punti con le piccole li faceva” quando c’erano Sarri e Pirlo ora si vede il Monza guadagnare sei punti in due gare contro la Juventus, cui diamo 3 per la prova di oggi.

Una buona Fiorentina ferma la Lazio all’Olimpico. I viola (7) hanno creato occasioni e hanno messo alle corde una Lazio (5) che dopo la goleada col Milan ci è parsa sottotono. Da 10 il goal di Gonzales.

Vince nuovamente il Napoli (8), che continua la sua cavalcata in testa alla classifica battendo una Roma (6) che ha giocato la sua partita, trovando anche il goal del pareggio, ma alla fine una zampata di Simeone ha regalato tre meritati punti ai partenopei. 10 al goal di Osimhen.

Bella partita fra Udinese e Verona, con i friulani (7) che dopo il goal subito a freddo attaccano e pervengono al meritato pareggio con una bella azione (8) finalizzata da Samardzic. Il Verona (6) ottiene un punto che le consente di avvicinarsi al quart’ultimo posto, non rinunciando comunque a giocare.

I  voti alla diciannovesima giornata di Serie A.

Iniziamo col successo del Verona (7) sul Lecce (5, buona prima mezz’ora, poi si è spenta la luce) che consente agli scaligeri di guadagnare tre punti importanti.  9 ad Ilic per il gran tiro con cui becca la traversa: ottimo gesto tecnico che solo la sfortuna gli impedisce di essere tramutato in un goal che, se realizzato, avrebbe buttato giù lo stadio. 5 a Falcone, immobile sul primo goal.

Il Napoli (8) continua la sua cavalcata battendo senza problemi una Salernitana (5) che solo nel finale crea grattacapi agli azzurri col palo di Piatek. 9 all’azione che porta Di Lorenzo al goal.

Vince meritatamente il Torino (8), autore di un pregevole primo tempo contro una Fiorentina (5) che reagisce nel secondo tempo, ma ha il torto di aver lasciato un tempo agli avversari. 10 al super-goal di Miranchuk.

La Sampdoria sbaglia troppo sotto porta (4 agli errori di Djuricic e Vieira) e alla fine è vittima della spietata legge “Goal sbagliato goal subito” e nonostante una prestazione da 7 perde contro un’Udinese (7 pure ai friulani) che crea pure lei (anche se meno) e alla fine approfitta di una palla vagante facendo suo il match.

Il Sassuolo (7) ai punti forse avrebbe meritato la vittoria per il gioco e le occasioni costruite, ma un po’ le imprecisioni, un po’ la sfortuna (traversa di Laurentié), alla fine raccoglie un solo punto contro un Monza che comunque non è stato a guardare. 9 al goal di Caprari.

Domina la Roma (8) contro uno Spezia (4) ridotto a sparring-partner. Prova convincente dei giallorossi, impreziosita dalla magia di Abraham (9) sul secondo goal. 2 all’arbitro Sozza perché non si comprende come mai non abbia espulso Bourabia, che già ammonito ha fatto un fallo che meritava senza dubbio un altro giallo.

Gran bel match tra Juventus e Atalanta (8 a tutte e due), con due formazioni che si sono sfidate a viso aperto. C’era ovviamente molta attesa nel vedere i bianconeri dopo la batosta dei 15 punti in classifica tolti, ma la Juve ha risposto da squadra, mettendo in campo tanta grinta, tanto agonismo e mostrandoci pure momenti di bel calcio (per esempio nell’azione del 2-1, da 10 per come è stata sviluppata da Di Maria e Fagioli e soprattutto conclusa da Milik), contro un’Atalanta che ha risposto colpo su colpo.  8 a Lookman per la doppietta, 4 a Szczesny per come si è beccato il primo goal.

Un punto per uno non fa male a nessuno tra Bologna e Cremonese (6 a tutte e due le compagini), dal momento che il pareggio, per quanto si è visto in campo, ci è sembrato il risultato giusto.

10 all’Empoli che fa il colpo della giornata andando meritatamente a sbancare San Siro, battendo un’Inter (5) che ci è sembrata lontana parente della squadra che solo pochi giorni prima aveva strapazzato il Milan in Supercoppa. La prestazione dei nerazzurri, va detto, è stata condizionata dall’espulsione (stragiusta) di Skriniar (2, ma come puoi, già ammonito, fare un intervento del genere?).

10 ad una Lazio che annienta il Milan (4), che probabilmente non ha ancora capito adesso cosa sia successo all’Olimpico. Gara perfetta dei biancazzurri, che hanno dominato il match senza discussioni, riducendo la squadra campione d’Italia a semplice sparring-partner.

Infine

10 a Monica Bertini. Wonderful!

 

 

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Quindicesima giornata

I nostri voti alla quindicesima giornata di Serie A.

Iniziamo da Empoli-Cremonese, dove i toscani (6) vincono contro un avversario che è stato pericoloso, ha dominato praticamente il primo tempo e ha avuto il torto di non riuscire a metterla dentro un po’ per demeriti suoi, un po’ per meriti di un super-Vicario (9). I grigiorossi (7) sono stati punti troppo severamente nel punteggio e il risultato, va detto, è stato bugiardo nei loro confronti.

Il Napoli (9) vince un’altra volta regalando momenti di grande calcio (come nelle azioni del secondo e del terzo goal: entrambe da 9), per poi calare nel finale contro l’Udinese che ha il merito di non mollare fino alla fine (6 ai friulani). 9 al goal di Samardzic.

Un Lecce corsaro (7) prende tre punti a Genova, contro una Sampdoria (5) sempre più allo sbando e sempre con meno idee. 8 all’azione del contropiede leccese sul goal di Banda.

Un buon Bologna (7) piega un Sassuolo che inizia bene, ma poi si perde (5 ai neroverdi). I felsinei guadagnano tre punti preziosi, che li fanno navigare in acque più tranquille, tra l’altro realizzando tre bei goal, che meritano tutti una menzione. 9 ad Aebischer per la “zampata” sul primo goal, 8 ad Arnautovic per la freddezza sul secondo, 10 a Ferguson per la bellissima pennellata con cui realizza il 3-0.

L’Inter (7) conquista tre punti a Bergamo contro un’Atalanta (6) che gioca un buon primo tempo ma nella ripresa concede troppo agli avversari. Gli uomini di Inzaghi dopo un primo tempo non certo entusiasmante (bravo Onana, che con due interventi da 8 limita i danni) escono fuori nella ripresa, salvo poi patire nel finale il ritorno atalantino. 8 a Dzeko per la doppietta.

Il Monza (9) domina il match contro la Salernitana (4) che forse non si è resa conto ancora adesso che la partita è iniziata e finita. 9 al colpo di tacco con cui Mota serve Carlos Augusto per il goal dell’1-0: geniale.  3 a Candreva, per principio.

Lo Spezia (7) raccoglie tre punti d’oro a Verona, con i padroni di casa (5) sempre più nei guai e sempre più lontani dall’essere la squadra ammirata lo scorso anno. Evidentemente non era tutta colpa di Cioffi. 8 a NZola per la doppietta.

Una brutta Roma (5) pareggia contro un Torino (7) per settanta minuti a lei superiore. I giallorossi evitano la sconfitta trascinati dall’ingresso decisivo di Dybala (8). 4 a Belotti per il rigore sbagliato, 9 al tiro di Dybala (anche se ha preso la traversa il gesto tecnico è ottimo e va premiato) e 9 al goal di Matic, bravo a riprendere il pallone e a sfoderare la conclusione vincente. Zero a Mourinho, perché basta!

Il Milan (6) vince tra le polemiche contro una Fiorentina (7) che non meritava assolutamente la sconfitta. I rossoneri vincono nel finale, ma il goal era da annullare: 2 dunque a Sozza e ai suoi collaboratori, col VAR il contatto Rebic-Terracciano (con quest’ultimo che è stato ingiustamente fatto passare per un fesso che fa uscite a vuoto quando invece ha subito un fallo) andava sanzionato! Per il resto 9 a Tomori per il salvataggio sulla linea su Ikoné: valevole quanto un gran goal.

Concludiamo con una Juventus che sfodera un’ottima prestazione (9 ai bianconeri) dominando in lungo e in largo il match contro la Lazio (5), che aveva come scusante parecchie assenze, ma è stata tritata dalla morsa della Juve che di fatto non l’ha lasciata giocare, punendone le amnesie in fase difensiva e dimostrandosi superiore. 8 a Kean per la doppietta.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Sesta giornata

I nostri voti alla sesta giornata di Serie A.

Questa volta, lo preannunciamo, fioccano gli zero.

Iniziamo con Napoli-Spezia, match vinto con merito dagli azzurri (7), che molto hanno creato, ma hanno solo concretizzato a due minuti dalla fine con Raspadori (6), che si fa perdonare una prestazione sottotono con la sua rete decisiva. Per quanto concerne i liguri (5), hanno fatto una gara di puro contenimento rendendosi pericolosi solo grazie ad uno sbaglio di Mario Rui: un po’ pochino. Al contrario è troppo quello che ha fatto Spalletti: un po’ va bene, poi basta, dunque giusta l’espulsione (e il tecnico si becca un bel 2 per questo).

L’Inter vince ma non convince (6 ai nerazzurri), contro un Torino che avrebbe certamente meritato di più (7 ai granata), per quanto fatto vedere. Menzione per Handanovic (8), che ha effettuato parate decisive. Quando fa un errore la processione di critiche è implacabile, purtroppo registriamo che è più forte rispetto alla processione di elogi che da ieri sarebbe dovuta partire.

Vince il Milan, soffrendo, ma dimostrando comunque di essere squadra (7 ai rossoneri), contro una Sampdoria che si è ben battuta (6 ai liguri). 4 a Leao per la clamorosa ingenuità, mentre a Giampaolo che fa il giargianese diamo 2. Diamo anche 2 a Fabbri perché quello su Sabiri è tutta la vita rigore.

L’Atalanta (6) sciupa l’occasione di restare al comando da sola, contro una buona Cremonese (7), che ha fronteggiato colpo su colpo gli avversari. 3 a Dessers, perché sullo 0-0 invece di passare la palla al compagno libero si incaponisce in un’azione personale che porta al nulla. Giochi da solo, fenomeno? Musso ha un’incertezza fatale sul goal, ma proprio sul proseguimento dell’azione di Dessers sfodera un’ottima parata. In pochi gliel’hanno riconosciuto, lo facciamo noi, per quello che vale.

Il Bologna (7) vince meritatamente un match deciso da tre goal frutto di tre dormite difensive. La Fiorentina (5) dopo un buon inizio, si perde e perde. 2 a Igor per il fallo su De Silvestri (giochi nella Fiorentina, non a Calcio Fiorentino, caro Igor). In tutto questo, vogliamo lanciare un saluto e un abbraccio a Sinisa Mihajlovic.

Continua a vincere l’Udinese (8), che sfrutta al meglio l’espulsione di Ruan, causata da un errore grossolano di Henrique (4).  Il Sassuolo (5) con un uomo in meno esce praticamente di scena e alla fine perde meritatamente. 9 a Samardzic per il goal.

Un Lecce sfortunato (che merita comunque 7) non vince contro un Monza che non ci convince ancora, nonostante il primo punto (5 ai brianzoli). 9 al goal di Sensi, zero a Pairetto e ai suoi collaboratori, giacché non fischiano un rigore al Lecce che grida vendetta (e allora che ci sta a fare il VAR?).

Una buona Lazio (7) manca di cinismo e per poco non chiude il match contro un Verona che si è mostrato inferiore a lei. Bastava fischiare il rigore su Kallon, anche qui zero all’arbitro Irrati e ai suoi collaboratori, a cui giriamo la domanda fatta a Pairetto: che ci sta a fare il VAR? Zero anche a Sarri per il dito medio verso la panchina del Verona.

A noi piace parlare di calcio giocato, nell’analizzare Juventus-Salernitana però diventa dura parlarne. Quello che è accaduto è fuori da ogni logica e forse, meriterebbe un post a parte. Viene tolto un goal buono alla Juve con il VAR, ma il VAR non funzionava correttamente (se così fosse stato, si sarebbero accorti di Candreva). Allora, anche qui ci chiediamo: è a questo che serve il VAR? Per quanto riguarda la partita, diamo 5 alla Juventus (ci si aspetta di più), 7 alla Salernitana, zero all’arbitro Marcenaro e ai suoi collaboratori. Zero infine a tutti perché la rissa finale è roba da tamarri in discoteca.

Chiudiamo con Empoli-Roma. Bella gara, in cui non sono certo mancate le emozioni, con due squadre che si sono fronteggiate a viso aperto. Noi diamo 7 a tutte e due le compagini. La Roma ha ancora qualche amnesia difensiva, ma nel complesso ci è piaciuta, ma ci è piaciuto soprattutto Dybala, autore di un goal da 10 e di una grande prestazione. 3 infine ad Akpa-Akpro per il fallo su Smalling, evitabile.

La Serie A da inclassificabile a dieci-Trentatreesima giornata

I voti alla trentatreesima giornata di Serie A.

Partiamo da Spezia-Inter. I nerazzurri ritrovano la loro solidità e la loro compattezza (e prendono 7), portando a casa senza tanti fronzoli tre punti fondamentali. I liguri (6) hanno giocato la loro partita, sfiorando il vantaggio all’inizio (8 alla tempestività di Handanovic). Menzione per il goal di Brozovic (9), il goal di Maggiore (8), ma soprattutto zero a NZola, perché puoi sbagliare un goal, puoi giocare male, ma almeno il regolamento lo devi conoscere. Thiago Motta è stato fin troppo bravo, ci fosse stato Mazzone ad uno così gli faceva fare dieci giri di campo a calci nel culo.

Il Milan (6) vince senza infamia e senza lode lo scontro col Genoa (5), rimanendo provvisoriamente al primo posto. Bello il goal di Leao (8).

Vince meritatamente il Cagliari (8), giacché si è giocato praticamente ad una porta sola. Il Sassuolo (5) genera solo un’occasione nel finale, un po’ poco.

Vince meritatamente anche la Salernitana (7), che raccoglie tre punti dopo una buona prestazione, contro una Sampdoria poco incisiva (5 ai blucerchiati). Le colpe non erano tutte di D’Aversa.

L’Udinese vince 4-1 e il risultato dice tutto. Bella gara dei friulani (9), ormai ad un passo dalla salvezza, mentre l’Empoli (5) ha palesato un calo sia atletico sia di gioco. Menzione per il goal di Samardzic (9).

A Firenze si continua giocare bel calcio, con una Fiorentina (9) che domina la gara ben più di quanto dica il punteggio di 1-0. Poco incisivo il Venezia (5).

La Juventus (5) stecca contro un buon Bologna (7), andando non oltre un pareggio che ad un certo punto sembrava insperato. Ma poi è arrivato l’attacco di giargianesite acuta di Medel (inclassificabile). TI è andata già di lusso che non hai beccato rigore e tu invece di stare ai primi danni, regali uno spettacolo indecente, insultando gli arbitri? Per cosa? Il fallo di Soumaoro era netto. Bene ha fatto l’arbitro a sbatterlo fuori. 9 a Morata per il gesto tecnico che ha propiziato il goal di Vlahovic, 3 ad Allegri perché ci sta stufando. La prestazione della Juve è stata insufficiente, allora perché tirare fuori vaccate tipo “Partite così ad inizio stagione le avremmo perse” volendo farci credere che tutto va bene e che lui è stato pagato straprofumatamente per raggiungere gli stessi risultati del suo predecessore (che non aveva mai allenato).

Anche la Lazio pareggia in extremis contro il Toro. I granata hanno giocato una bella partita (8), dimostrandosi per larghi tratti superiori ai rivali. Toro alla grande, Lazio piccina (5).

Il Napoli (5) inizia bene, ma poi si ferma. La Roma (7) raggiunge nel finale un meritato pareggio. 3 a Mourinho: basta….

A Bergamo ci è sembrato di rivedere l’Atalanta di Gasperini che per tanto tempo ci ha deliziato, peccato per i tifosi atalantini che la squadra in questione fosse il Verona. Gara praticamente perfetta dei veneti (10 a loro e a Tudor), eccetto per il goal preso, ma la vittoria è stata strameritata e figlia di una mole di gioco creata. L’Atalanta (5) conferma la crisi di risultati e di gioco che da tempo la attanaglia in campionato.

La Serie A da zero a dieci-Terza giornata

Ecco le pagelle concernenti la terza giornata di campionato.

I primi a giocare sono stati Empoli (5, un pesante passo indietro dopo Torino) e Venezia (7 per i primi tre, pesanti e meritati punti). La vittoria dei lagunari è stata impreziosita da due bellissimi goal di Henry e di Okereke (entrambe goal da 10!).

La sfida più attesa di sabato era quella di Napoli. Il Napoli l’ha vinta, alla fine meritatamente giacché nel secondo tempo la Juventus ha faticato a passare la metà campo.

E’ stata una sfida strana, con tre goal propiziati da errori individuali clamorosi, ma i partenopei (7) sono sembrati più squadra dei bianconeri (5). Certamente Cuadrado, Chiesa e Dybala non sono tre scaramacai qualunque e tre assenze così pesano, ma la Juve dopo un buon primo tempo è calata clamorosamente dal punto di vista atletico. Poi, parliamoci chiaro: Szczesny (3) l’ha combinata grossa (conviene ancora fare ammuffire Perin in panca?), Kean (3) altrettanto, ma se quel fenomeno di parastatale di Manolas (3, è e sarà sempre sopravvalutato) non passa la palla a Morata, la Juve non avrebbe segnato nemmeno in dieci giorni. In questa partita strana, una certezza: Koulibaly, goal a parte, è il top player azzurro e merita 9. Una menzione anche per  Anguissa, autore di una prova da 8.

A Bergamo tre punti d’oro per la Fiorentina (8) e una sconfitta pesante per l’Atalanta (5). 9 all’arbitro Marini  e ai suoi collaboratori: c’erano tre rigori e li hanno fischiati tutti, ma su questo ci torneremo alla fine.

Bella ed emozionante sfida a Marassi tra Sampdoria e Inter. Le due squadre meritano 9 per aver dato vita a questo match. Meritano 10 Di Marco (Mancini potrebbe farci un pensierino…) e Augello per i due goal, 9 D’Ambrosio per il salvataggio sulla linea che vale veramente un goal e che ha evitato una sconfitta alla sua squadra, 9 Barella per l’azione della rete (da 9 pure lei) di Lautaro, 3 gli interisti che criticano Handanovic (sui due goal cosa poteva fare?).

Bella sfida anche a Cagliari, anche se rocambolesca. Il Cagliari parte bene ma cede alla fine (6), Joao Pedro segna, ma alla fine sbaglia un goal che neppure un bambino di 5 anni (e per questo merita  4). Bravo il Genoa nel continuare a crederci (7) e bravo Fares (9), autentico “Man of the match”.

Bella gara tra Spezia e Udinese, vinta dai friulani (8), che meritano il posto in classifica che occupano. Primo tempo letteralmente dominato dagli ospiti, ma lo Spezia nel secondo tempo ha reagito e ha rischiato pure lui di vincere (per questo merita un 7). Gran goal di Samardzic (9), che decide l’incontro.

Tutto facile per il Toro (8), che ottiene la prima vittoria in casa senza problemi e si trova addirittura davanti agli odiati cugini nella classifica. Male la Salernitana (4). Siamo alla terza, ma non si può andare avanti a prendere 4  goal a partita.

Molto attesa era la sfida di San Siro, vinta (ma sarebbe meglio scrivere dominata) dal Milan, con una grande prova di squadra (noi diamo 10). I rossoneri si sono dimostrati un’orchestra perfetta, al contrario della Lazio (5), la cui prova ha fatto capire che Sarri  ha evidentemente ancora bisogno di tempo perché i biancocelesti diventino una “sua” squadra.

Grande partita tra Roma e Sassuolo, vinta dai giallorossi grazie ad una perla di El Shaarawy (9), ma che non ridimensiona affatto un ottimo Sassuolo (8). Punteggio pieno per Mourinho (10 per la sua corsa finale che dimostra come la Roma, vada come vada, è già  la “sua” squadra).

Bella (e meritata) vittoria del Bologna (7), che vince e si porta a sette punti. Decisivo Svandberg (8), in un’azione propiziata da un Arnautovic che ancora adesso non si è capito se voleva fornirgli un assist o se aveva pestato una merda.

Male il Verona (5), a parte qualche lampo di Simeone (7), l’unico a creare problemi ai felsinei.

Registriamo inoltre.

Zero

Gianpiero Gasperini e Massimiliano Allegri. Il primo per una polemica inutile, proprio da vero piantagrane. Come abbiamo scritto: i rigori c’erano, l’arbitro li ha fischiati, dunque non rompere le balle e impara a perdere.

Il secondo  per aver accusato Spalletti di aver protestato con l’arbitro quando lui (come hanno impietosamente mostrato i social) è il primo a farlo. Ci pare che la Juventus abbia problemi ben più gravi del fatto che l’allenatore avversario protesti o no con l’arbitro. Allegri si dedicasse a quelli, visto che è profumatamente pagato per farlo.

 

Terminiamo con un appello: ridate a Giacomo Ferri il giubbotto alla Fonzie!