La Serie A 23/24 da meno 74 a dieci-Decima giornata

I voti alla decima giornata di Serie A.

Iniziamo subito con due bei 10: ad Ochoa per la parata su Dragusin e a Gudmundsson per il suo goal, in una partita in cui il Genoa (7) domina il primo tempo, ma non concretizza tutto ciò che ha costruito contro una Salernitana (6) che si sveglia solo nel finale. Il cambio di panchina dei campani per il momento non sembra aver dato grandi frutti in questo match, Inzaghi dovrà lavorare parecchio. 3 a Dia per il goal divorato nel finale.

Bella gara nel derby emiliano fra Sassuolo e Bologna (7 a tutte e due le compagini), con due squadre che si fronteggiano a viso aperto e creano occasioni. 10 al goal di Zirkzee (alta scuola), 9 al fendente di Boloca che vale il pareggio del Sassuolo, 9 al riflesso di Skorupski sul tiro deviato di Volpato.

Il Torino vince a Lecce di misura, in una gara in cui (per quanto visto) il pareggio sarebbe stato più giusto, in base alle occasioni create. I granata sono stati più bravi, riuscendo ad andare a segno con Buongiorno. Nel Torino, da segnalare un Milinkovic-Savic decisamente reattivo (8).

Altra vittoria di “Cortomuso” per la Juventus, ma stavolta i bianconeri (7) si dimostrano determinati, solidi, insomma con un atteggiamento ben diverso da quello mostrato ultimamente. La loro vittoria giunge in “Zona Cesarini”, ma durante il match costruiscono numerose palle goal, contro un Verona (5) “attendista” (forse troppo), che solo in un’occasione fa tremare gli avversari (8 alla parata di Szczesny su Bonazzoli). 8 allo stacco aereo con cui Milik colpisce il palo nell’azione che porta Cambiaso al goal. Il VAR è stato protagonista in questo match e a nostro avviso ha operato bene, tranne che sul rigore non dato alla Juve per fallo su Chiesa, che frutta un bel 2 a Feliciani e ai suoi collaboratori. Infine, -74 a Faraoni per la sceneggiata sul goal annullato a Kean: prima si butta per terra, poi si sta per rialzare, poi si ributta per terra. Consigliamo al calciatore del Verona di mandare il curriculum al Circo Orfei.

Partita “pazza” a Cagliari, giacché al ’70 in pochi avrebbero pronosticato il rovesciamento di fronte avvenuto. Il Frosinone (5) getta via tre punti facendosi raggiungere e superare da un Cagliari (6) che ha il merito di non mollare. 9 a Soulè per i due goal (lui i suoi compagni li ha trascinati, non è certo solo colpa sua se loro non hanno difeso quanto lui ha seminato), 9 a Brescianini per il bel tiro da biliardo, 2 a Barrenechea per l’ ”assist” a Makoumbou (che ha ringraziato) 10 ad Oristanio per il suo goal, 10 a Pavoletti, perché come non si fa dare 10 ad uno che segna due goal e ne salva uno nel finale?

Pareggio tutto sommato giusto tra Monza ed Udinese (6 a tutte e due le squadre), con Cioffi che al suo ritorno guadagna un punto che sa di brodino. 9 a Colpani per il tempismo con cui si inserisce e 9 a Di Gregorio per l’efficace (e bello) intervento su Zemura.

Un’ottima Inter (9) vince meritatamente contro una Roma stile “Fort-Apache” (5 ai giallorossi: va bene le assenze, ma rinunciare a giocare no). I nerazzurri raggiungono il goal solo all’ ’81, ma dominano il match e solo la sfortuna (Calhanoglu all’inizio e Carlos Augusto alla fine beccano due traverse con due tiri che meritano comunque 9) gli impedisce di vincere con un risultato più rotondo. 8 all’azione del goal-partita firmato Thuram.

Se a Cagliari c’è stata una partita “pazza”, anche a Napoli non si è scherzato…Il Milan (6) ha dominato il primo tempo contro il Napoli, ma ha avuto il torto di non sferrare il colpo da K.O. nel primo tempo, quando i partenopei sembrava lo aspettassero. Il calcio ha dunque ancora una volta applicato una delle sue leggi più famose: “Goal sbagliato, goal subito” e nel secondo tempo il Napoli è riuscito a rimontare (ma gli azzurri non ci hanno ancora convinto). 8 a Giroud per la doppietta, 9 a Politano per il goal, 10 a Raspadori per la sua punizione.

E’ domini dell’Atalanta ad Empoli. I bergamaschi (10) dominano ampiamente il match, contro un Empoli (5) ridotto a sparring-partner. I ragazzi di Gasperini tornano ai livelli di un tempo. 10 a Scamacca: doppietta (tra cui goal di tacco) e una traversa che gli nega un goal da antologia. What else…

Concludiamo con Lazio-Fiorentina, match equilibrato, con due squadre che cercano la vittoria e che dimostrano di poter ambire a stare ai piani alti della classifica (7 a tutte e due le squadre). Decide un’ingenuità di Milenkovic (4) che regala i tre punti alla Lazio. 9 a Terracciano per la parata su Felipe Anderson, zero a Beltran perché si porta avanti il pallone palesemente col braccio, segna ed esulta come niente fosse. Per la serie: w la sportività!

Infine un abbraccio a Fabio Grosso per quello che ha subito: vergognoso.

La Serie A 23/24 da due a dieci-Settima giornata

I nostri voti alla settima giornata di Serie A.

Iniziamo col Napoli (9), che alla faccia di chi lo dava in crisi, a Lecce cala il poker (il secondo nel giro di quattro giorni) e fa capire che anche quest’anno fa sul serio.  Il Lecce (5) dal canto suo ha cercato di impensierire l’avversario, la cui forza però l’ha ridotto a sparring-partner. 9 all’azione personale con cui Kvaratskhelia va a confezionare l’assist per Osimhen.

Un Milan convincente (8), alla faccia di chi, dopo il derby, voleva far polpette di Pioli, strapazza una Lazio volenterosa ma poco incisiva (5 ai romani). I rossoneri hanno dimostrato che anche quest’anno possono recitare un ruolo da protagonisti. 8 allo “strappo” di Leao sul goal del 2-0 di Okafor. 3 a Sarri per il piagnisteo finale in conferenza stampa: non è che ha detto cose sbagliate di per sé, ma anche l’anno scorso il calendario era fitto di impegni eppure non ha mai fatto una sparata simile, guarda a caso l’ha fatta dopo una sconfitta meritata….

Lautaro Martinez (10) è l’assoluto protagonista di Salernitana-Inter, dove i campani (6) per più di sessanta minuti hanno tenuto testa ai nerazzurri (7), che alla fine però hanno premuto sull’acceleratore e hanno fatto valere la loro superiorità.

Vince il Bologna (7) contro un Empoli (6) che onestamente non meritava di uscire dallo stadio “Dall’Ara” con un passivo così pesante per quanto prodotto. I felsinei possono ringraziare la reattività di Skorupski (8) in alcune occasioni, ma soprattutto il “Man of the Match” Orsolini (10) che con la sua tripletta (notevole, tra l’altro, il primo goal) ha deciso il risultato dell’incontro.

E’ pareggio tra Udinese (6) e Genoa (7), con i liguri che (come si può intuire dai voti) possono recriminare in quanto per lungo tempo sono stati superiori ai friulani. 8 a Guomundsson per la doppietta e per la prestazione, 9 a Lucca per il goal, 4 a Silvestri per l’assist a Guodmundsson sul goal dell’1-0 genoano, 2 a Lovric per il brutto fallo da espulsione.

E’ pure pareggio fra Atalanta (6) e Juventus (5), con i bergamaschi che qualcosa in più hanno costruito: dalla traversa di Muriel (8 comunque alla punizione e 8 al tanto vituperato Szczesny per la provvidenziale deviazione sulla traversa), goal fallito da Zappacosta (errore da 3) e altre interessanti opportunità, mentre la Juve ha fatto una gara di contenimento, alla faccia dei giornalisti e degli “addetti ai lavori” che pronosticavano cambiamenti nel gioco bianconero  ad inizio stagione. D’accordo, mancavano Vlahovic e Milik, ma qualcosa in più la Juve poteva creare a livello offensivo….

Vince la Roma col Frosinone, ma è una vittoria che sa di brodino. I giallorossi (6) hanno ancora problemi e si è visto, giacché solo la mira sbagliata di un Frosinone che comunque non esce ridimensionato dall’Olimpico (6 ai ciociari), gli ha reso la strada più agevole. 9 all’assist di Dybala per Lukaku sul primo goal.

Colpo grosso del Monza (6), che dopo un primo tempo di sofferenza, esce nel secondo tempo e porta a casa tre punti da Reggio Emilia, contro un Sassuolo (7) che onestamente avrebbe meritato di più. 8 a Colombo per la caparbietà dimostrata nell’azione del goal, 4 a Laurentié per i due goal falliti.

E’ pareggio a reti inviolate tra Torino e Verona (6 a tutte e due le compagini), che portano a casa un punto ciascuno in un match senza particolari emozioni,  se non la parata iniziale di Montipò su Lazaro (8), con i granata che hanno prodotto di più, ma sono stati poco incisivi.

Una bella Fiorentina (8) ha ragione di un Cagliari (5) ridotto a sparring-partner. I viola hanno confermato di essere squadra, giocando un buon calcio, organizzato. 8 a NZola per la freddezza sul goal del 3-0, 4 a Radunovic per l’uscita “Ad Minchiam” sul goal dell’1-0, 3 a Milenkovic per l’assist a Nandez, 9 a Kayode per il salvataggio su Nandez: come un goal!

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentaduesima giornata

I nostri voti alla trentaduesima giornata di Serie A.

Iniziamo dal Lecce (7) che merita la vittoria, anche se deve ringraziare un super-Falcone (9) che con due grandi parate (una nel primo tempo e una nel secondo) permette ai salentini di affermarsi contro un’Udinese non brillantissima, ma che ha comunque avuto le sue occasioni (6 ai friulani).

Il Monza (7) continua il suo bel momento espugnando La Spezia, contro un avversario (5) che sul campo si è dimostrato inferiore. 10 a Ciurria per il suo bellissimo goal, 4 a Dragowski perché sul goal del 2-0 è uscito decisamente “Ad Minchiam”.

E’ pareggio tra Roma e Milan (6 a tutte e due le compagini), con i rossoneri che forse hanno premuto di più, ma con i giallorossi che non sono stati a guardare. I due goal sono più frutto di errori difensivi che non prodezze individuali, anche se Abraham merita 8 per il goal.

L’Atalanta (7) vince a Torino, contro un avversario che comunque gli ha reso la vita non facile (6 ai granata), cercando di rispondere ai bergamaschi (che nel finale hanno comunque premuto di più, meritando a nostro avviso la vittoria). 4 a Milinkovic-Savic perché sul primo goal si è lasciato sorprendere troppo facilmente sul suo palo, 9 all’accelerazione con cui Zapata (bentornato!) regala il successo alla sua squadra.

L’Inter (7) vince meritatamente contro una Lazio (6) che dopo un avvio difficile, trova il goal (più per demeriti altrui che per meriti propri, se vogliamo essere sinceri) e cerca di giocarsela. 3 sia ad Acerbi per l’errore che porta al goal di Felipe Anderson, che a Vecino per l’errore che permette a Lautaro (8, torna ad essere il punto di riferimento davanti) di andare in porta. 9 all’acrobazia di Goessens che vale il goal del 2-1.

Festa rimandata per il Napoli (7), che domina il match, ma non riesce a prevalere contro ad una Salernitana brava a non mollare (6 agli amaranto). 10 a Dia per il goal, 8 a Ochoa per le parate.

Il Verona (6) non approfitta dello scivolone dello Spezia e si ferma sul pareggio contro una Cremonese (7) che ha il merito di continuare a lottare e che forse, se non fosse stato per l’espulsione di Quagliata (ingenuità da 2), avrebbe potuto aggiudicarsi l’intera posta. 9 a Verdi per il goal e 9 a Montipò per la parata nel finale su Dessers: come un goal. 3 a Depaoli per l’”assist” a Okereke.

Vince il Sassuolo, (7) contro un buon Empoli (7), che forse non meritava la sconfitta. I neroverdi la spuntano nel finale grazie ad un super-Berardi (10), che trascina la sua squadra alla vittoria (è lui senza dubbio il “Man of the Match”). 10 anche al bellissimo goal di Cambiaghi, zero a Pinamonti per il modo in cui si fa espellere: da zulù.

Goleada della Fiorentina (8), che batte una Sampdoria (4) ormai parsa rassegnata al suo destino (nonostante un buon inizio). 10 al goal di Castrovilli.

La Juventus (7) pareggia contro il Bologna (7) una partita iniziata male, ma che sarebbe potuta finire diversamente se i bianconeri avessero concretizzato di più in base a quanto creato. Di solito si rimprovera agli uomini di Allegri di creare poco, ma stavolta di occasioni ne hanno prodotte, solo non le hanno sfruttate. 5 all’ingenuità di Danilo sul rigore, 7 a Milik per il goal, 1 invece sempre al polacco per come ha tirato il rigore (spiegargli che l’area di rigore non è una balera?). Buona prova dei felsinei, che ribattono colpo sui colpo ai bianconeri, dimostrando di non occupare per caso la posizione di classifica che occupano.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentunesima giornata

I voti del nostro blog alla trentunesima giornata di campionato.

Il Verona (7) “scalda” la lotta per la salvezza, battendo un Bologna (5) che si sveglia solo nel finale. 9 al delizioso pallonetto di Dominguez, 3 all’errore di Orsolini sotto porta, che poteva valere il 2-2. 9 al “Man of the Match” Verdi.

La Salernitana (9) domina il match col Sassuolo (5), che reagisce timidamente dopo il 2-0, ma che nel complesso dell’incontro si dimostra inferiore ai campani. 8 alla rasoiata di Coulibaly.

Un ottimo Torino (9) sbanca l’Olimpico e porta a casa tre meritati punti contro una Lazio (5) scialba, con poche idee e che subisce molto (forse troppo). 5 a Provedel perché sul bel tiro di Ilic (8) non ci è sembrato impeccabile.

E’ pareggio tra Sampdoria e Spezia, in una bella gara in cui le due compagini liguri si sono affrontate a viso aperto (7 a tutte e due). Forse lo Spezia ha attaccato di più (specie nel secondo tempo), ma alla fine il pareggio ci sta. 8 allo stacco di Amione sul goal dell’ 1-0.

L’Inter (7) soffre nel primo tempo, contro un Empoli (6) ben organizzato, ma che alla fine cede davanti alla superiorità tecnica dei nerazzurri. 9 a Lukaku, senza dubbio “Man of the Martch”.

Un Monza tenace (7) recupera due goal ad una Fiorentina (5) che dopo essersi portata sul 2-0 cede palesemente l’iniziativa ai brianzoli, che vincono meritatamente. Unica nota stonata è l’errore di Colpani sul 2-2 (roba da Luther Blissett dei tempi d’oro), da 3.

Un Udinese che torna simile a quella ammirata ad inizio stagione supera una Cremonese (4) ridotta dai friulani a sparring-partner. Noi diamo 10 all’Udinese per la partita e per i goal dell’ 1-0 e del 3-0. Il primo è una perla di Samardzic, il terzo è frutto di una bellissima azione.

Un Milan “pratico” (6 ai rossoneri) supera un buon Lecce (7) che ha il torto di non concretizzare quanto crea, ma che comunque ha dimostrato personalità, sfidando a viso aperto il Milan, la cui arma in più è stata Leao (9), il “Man of the Match”.

Verniamo al big-match di questa giornata. Il Napoli (6) vince contro la Juve (6) al termine di una partita che sembrava incanalata verso lo 0-0, ma si è accesa negli ultimi venti minuti. I partenopei ormai possono già preparare la festa-scudetto (ormai è questione di poco tempo), grazie al bel goal di Raspadori (9). La Juve invece fa fatica a produrre azioni, concede poco agli azzurri, ma gli è fatale la “dimenticanza” di Raspadori. Il peggiore in campo è comunque l’arbitro Fabbri (4), che insieme ai suoi colleghi del VAR non punisce Gatti per il gesto nei confronti di Kvaratskhelia (gesto da zero) e annulla il goal a Di Maria per un fallo di Milik (ma il polacco tocca prima il pallone).

Infine tre punti importanti per l’Atalanta (7) che supera meritatamente una Roma (5) che forse ha risentito delle fatiche di giovedì in Coppa. 8 asi bei goal di Pasalic e Pellegrini, 2 a Rui Patricio per il grossolano errore sul goal del 3-1.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Diciannovesima e Ventesima giornata

Come molti di voi sapranno, la mail di libero per diversi giorni è stata K.O., per questo non abbiamo potuto pubblicare la nostra consueta rubrica con i voti al campionato. Oggi perciò insieme ai voti alla giornata conclusasi lunedì 30 gennaio, pubblichiamo pure i voti della diciannovesima giornata.

I voti alla ventesima giornata di Serie A.

Iniziamo dalla meritata vittoria del Bologna (8), che ha dominato il match. Bravo a Skorupski (9), autore di una parata sola ma decisiva. Bravo anche a Dragowski, che ha limitato i danni per lo Spezia (5), che è stato messo sotto dagli emiliani.

Bella gara tra Lecce (7) e Salernitana (7), con i campani che sfruttano al meglio il loro inizio arrembante infilando due volte la porta di un Lecce che reagisce e cerca il pareggio, sfiorandolo. 9 a Dia per il goal.

Bella gara tra Empoli e Toro (7 a tutte e due le compagini), dove i toscani e i granata si affrontano a viso aperto. Questi ultimi sono stati bravi a non mollare, tanto che per poco non ribaltano il match. 10 al goal di Marin e 9 a quello di Sanabria.

L’Inter (6) vince a Cremona faticando, dimostrando di avere ancora problemi, contro un avversario che sinceramente non meritava la sconfitta (7 ai grigiorossi). 10 a Okereke per il goal.

L’Atalanta (8) subisce l’inizio di una Sampdoria (6) per nulla arrendevole. I liguri giocano un buon calcio per venti minuti e solo la sfortuna impedisce loro di andare in vantaggio, ma poi i bergamaschi dominano il match. 10 al goal di Lookman, sempre più trascinatore.

Sprofonda il Milan (3) contro un Sassuolo (10) che torna ad essere la “castiga grandi” dello scorso anno.  Gara perfetta degli emiliani, che dominano senza discussioni l’incontro. Rossoneri sempre più in crisi, cosa non va? A Pioli cercare di capirlo. Noi guardiamo cos’era il Milan quando arrivò Pioli e cosa è diventato nel tempo, questo per dire che a nostro avviso le colpe del tecnico sono relative. 10 al goal di Origi (anche se inutile, ma non per colpa sua) e 9 a Laurentié, autentico incubo della difesa rossonera.

10 al Monza e a Palladino che sbancano l’Allianz Stadium, contro un avversario che dopo la buona prova con l’Atalanta, fa decisamente molti passi indietro. La Juventus gioca un primo tempo orribile e solo un calo fisico (comprensibile) dei monzesi fa sì che i bianconeri nella ripresa siano più pericolosi (8 a Di Gregorio, sempre pronto). Resta il fatto che chi strombazzava “Allegri i punti con le piccole li faceva” quando c’erano Sarri e Pirlo ora si vede il Monza guadagnare sei punti in due gare contro la Juventus, cui diamo 3 per la prova di oggi.

Una buona Fiorentina ferma la Lazio all’Olimpico. I viola (7) hanno creato occasioni e hanno messo alle corde una Lazio (5) che dopo la goleada col Milan ci è parsa sottotono. Da 10 il goal di Gonzales.

Vince nuovamente il Napoli (8), che continua la sua cavalcata in testa alla classifica battendo una Roma (6) che ha giocato la sua partita, trovando anche il goal del pareggio, ma alla fine una zampata di Simeone ha regalato tre meritati punti ai partenopei. 10 al goal di Osimhen.

Bella partita fra Udinese e Verona, con i friulani (7) che dopo il goal subito a freddo attaccano e pervengono al meritato pareggio con una bella azione (8) finalizzata da Samardzic. Il Verona (6) ottiene un punto che le consente di avvicinarsi al quart’ultimo posto, non rinunciando comunque a giocare.

I  voti alla diciannovesima giornata di Serie A.

Iniziamo col successo del Verona (7) sul Lecce (5, buona prima mezz’ora, poi si è spenta la luce) che consente agli scaligeri di guadagnare tre punti importanti.  9 ad Ilic per il gran tiro con cui becca la traversa: ottimo gesto tecnico che solo la sfortuna gli impedisce di essere tramutato in un goal che, se realizzato, avrebbe buttato giù lo stadio. 5 a Falcone, immobile sul primo goal.

Il Napoli (8) continua la sua cavalcata battendo senza problemi una Salernitana (5) che solo nel finale crea grattacapi agli azzurri col palo di Piatek. 9 all’azione che porta Di Lorenzo al goal.

Vince meritatamente il Torino (8), autore di un pregevole primo tempo contro una Fiorentina (5) che reagisce nel secondo tempo, ma ha il torto di aver lasciato un tempo agli avversari. 10 al super-goal di Miranchuk.

La Sampdoria sbaglia troppo sotto porta (4 agli errori di Djuricic e Vieira) e alla fine è vittima della spietata legge “Goal sbagliato goal subito” e nonostante una prestazione da 7 perde contro un’Udinese (7 pure ai friulani) che crea pure lei (anche se meno) e alla fine approfitta di una palla vagante facendo suo il match.

Il Sassuolo (7) ai punti forse avrebbe meritato la vittoria per il gioco e le occasioni costruite, ma un po’ le imprecisioni, un po’ la sfortuna (traversa di Laurentié), alla fine raccoglie un solo punto contro un Monza che comunque non è stato a guardare. 9 al goal di Caprari.

Domina la Roma (8) contro uno Spezia (4) ridotto a sparring-partner. Prova convincente dei giallorossi, impreziosita dalla magia di Abraham (9) sul secondo goal. 2 all’arbitro Sozza perché non si comprende come mai non abbia espulso Bourabia, che già ammonito ha fatto un fallo che meritava senza dubbio un altro giallo.

Gran bel match tra Juventus e Atalanta (8 a tutte e due), con due formazioni che si sono sfidate a viso aperto. C’era ovviamente molta attesa nel vedere i bianconeri dopo la batosta dei 15 punti in classifica tolti, ma la Juve ha risposto da squadra, mettendo in campo tanta grinta, tanto agonismo e mostrandoci pure momenti di bel calcio (per esempio nell’azione del 2-1, da 10 per come è stata sviluppata da Di Maria e Fagioli e soprattutto conclusa da Milik), contro un’Atalanta che ha risposto colpo su colpo.  8 a Lookman per la doppietta, 4 a Szczesny per come si è beccato il primo goal.

Un punto per uno non fa male a nessuno tra Bologna e Cremonese (6 a tutte e due le compagini), dal momento che il pareggio, per quanto si è visto in campo, ci è sembrato il risultato giusto.

10 all’Empoli che fa il colpo della giornata andando meritatamente a sbancare San Siro, battendo un’Inter (5) che ci è sembrata lontana parente della squadra che solo pochi giorni prima aveva strapazzato il Milan in Supercoppa. La prestazione dei nerazzurri, va detto, è stata condizionata dall’espulsione (stragiusta) di Skriniar (2, ma come puoi, già ammonito, fare un intervento del genere?).

10 ad una Lazio che annienta il Milan (4), che probabilmente non ha ancora capito adesso cosa sia successo all’Olimpico. Gara perfetta dei biancazzurri, che hanno dominato il match senza discussioni, riducendo la squadra campione d’Italia a semplice sparring-partner.

Infine

10 a Monica Bertini. Wonderful!

 

 

La Serie A 22/23 da meno settanta a dieci-Sedicesima giornata

I nostri voti alla sedicesima giornata di Serie A.

Cominciamo con il Milan (8) che sfodera una prova convincente a Salerno, molto più convincente di quanto dica il risultato, contro una Salernitana (5) che ha cercato una reazione (riuscendo pure a segnare), ma nulla ha potuto contro i rossoneri. 8 a Leao per la prova, 5 a Giroud per la scarsa incisività sotto porta.

Tre punti d’oro (meritati) per la Sampdoria (7), che grazie a due bei goal (da 9 quello di Gabbiadini, agevolato anche dalla difesa avversaria, non proprio attenta, da 9 pure quello di Augello), contro un Sassuolo (5), che è alla quarta sconfitta in cinque gare.

Partita da 6 politico a tutte e due le squadre quella tra Torino e Verona, con il pareggio che alla fine è giusto. 10 a Miranchuk per il bellissimo goal.

Partita emozionante a La Spezia tra Spezia e Atalanta, con i liguri (7) che avrebbero meritato qualcosa in più, mentre per i bergamaschi (6) il pareggio è oro colato per quanto si è visto. 5 a Zovko, giacché su entrambe i goal non ci è sembrato impeccabile.

Il Lecce (7) vince e ribalta una partita che sembrava essersi messa male, contro una Lazio (5) che nel secondo tempo è sparita. 8 all’azione leccese che porta al goal del 2-1 di Colombo.

La Roma (6) dopo aver fatto un buon primo tempo cala e alla fine rischia contro un Bologna coriaceo (6 agli emiliani). 9 al salvataggio finale di Abraham, praticamente come un goal.

Tutto sommato bella sfida fra Fiorentina e Monza (7 a tutte e due le squadre), con i toscani che non riescono ad imporsi pur creando, contro un avversario che non è rimasto a guardare. 8 alla sassata di Cabral che porta i viola in vantaggio, 9 all’azione del pareggio brianzolo finalizzata da Carlos Augusto. 3 a Petagna per il goal che si è divorato.

Altra vittoria di “cortomuso” per una Juventus (6) che dimostra di avere ancora problemi. La Cremonese (6) non è certo rimasta a guardare e ha sfiorato la segnatura in più di un’occasione. 8 a Milik per la punizione decisiva.

E’ pareggio tra Udinese ed Empoli (6 a tutte e due le squadre), coi friulani che dopo il goal cercano ostinatamente il pareggio e lo trovano meritatamente. Bene Caputo, che si presenta con un assist al bacio (da 8) per Baldanzi.

Concludiamo giungendo al match più atteso: quello tra Inter e Napoli, coi nerazzurri usciti meritatamente vincitori, fornendo una prova da 9 (9 che merita anche Inzaghi, visto che quando l’Inter gioca male finisce sempre sotto accusa, allo stesso modo è giusto riconoscergli anche qualche merito). Il Napoli (5) ci è sembrato meno brillante del solito e ha subito per lungo tempo la squadra avversaria, ma ci può stare visto il campionato che sta facendo.

Da 9 l’azione del goal interista.

Inoltre

-70  ai cori razzisti dei tifosi laziali a Lecce.

La Serie A 22/23 da tre a dieci-Ottava giornata

I nostri voti all’ottava giornata di Serie A.

Iniziamo col Napoli (9) che travolge il Torino, sfoderando un’altra convincente prestazione. I granata hanno comunque cercato di reagire (e per questo meritano 6) dopo un avvio da incubo per loro. 8 ad Anguissa e 8 al colpo da biliardo di Kvasratskheila.

C’era attesa per Inter-Roma. L’hanno spuntata i giallorossi, non belli ma cinici (6), contro un’Inter che mostra ancora problemi (Smalling chi lo marcava sul goal?) ma è pur vero che di occasioni ne ha create e dopotutto non meritava di perdere (6 dunque anche ai nerazzurri). Dybala fa un gran gesto tecnico sul goal (da 9), Handanovic no (4).

Empoli e Milan danno vita ad un emozionante match. Non capita spesso di vedere partite che al ’90 sono sul risultato di 1-0 e finiscono 3-1. I rossoneri la spuntano, dimostrandosi (al di là degli episodi) ancora squadra (per noi la loro è stata una prova da 8). I toscani peccano di ingenuità nel finale, dimenticandosi Balo-Toure, ma non si può dire che abbiano rinunciato a giocare (6 all’Empoli). Sugli scudi Leao (9) e Vicario (9, Mancini potrebbe pensare a portarlo nel gruppo vista la serie di prestazioni convincenti), 9 pure alla punizione di Bajrami.

Dilaga la Lazio (9), contro uno Spezia che, a parte un’occasione iniziale, viene ridotto a sparring-partner (5 ai liguri). I biancocelesti convincono, sugli scudi Milinkovic-Savic (8), ma è tutta la squadra a girare bene.

Il Monza vince per la prima volta in trasferta in Serie A. I brianzoli vincono e convincono (8), contro una Sampdoria parsa allo sbando (4). Giampaolo è stato esonerato dopo la partita, vedremo se chi arriverà riuscirà a raddrizzare un a situazione che al momento non pare certo rosea. Menzione per Caprari e il suo supergoal (da 10).

Pareggio salomonico tra Lecce e Cremonese (6 a tutte e due), coi lombardi che forse hanno qualcosa in più da recriminare, specie per l’occasione di Okereke (bravo Falcone ad “ipnotizzarlo”, meritandosi 9 per la parata, ma lui merita 5 per essersi lasciato “ipnotizzare”).

Sassuolo-show (9) contro una Salernitana che, dopo un inizio discreto, si è ridotta a sparring-partner (4 ai campani). Gli emiliani vincono e convincono, dimostrandosi squadra . Menzione per Laurentié e il suo bel colpo da biliardo (8). Menzione anche per l’arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi, la prima donna ad arbitrare un match di Serie A.  C’era molta curiosità nel vederla all’opera, va detto che non è stata una partita con particolari episodi, ma senza dubbio lei se l’è cavata bene, meritando un 8.

L’Atalanta (7) resta in testa alla classifica dimostrandosi forse un po’ meno bella di quanto ci aveva abituati ma cinica, contro una buona Fiorentina (7), che crea gioco ma non lo riesce a concretizzare. 9 a Muriel per la magia che compie nel fornire l’assist a Lookman, Maehle si mangia un contropiede clamoroso (che avrebbe potuto chiudere la partita), roba da Raducioiu dei tempi d’oro (e che merita 3), mentre Saponara nel finale avrebbe potuto fare meglio invece di colpire tutto tranne il pallone (4).

Torna a vincere la Juventus (7) e lo fa non in maniera spettacolare, ma concreta, un po’ come ci aveva abituato un tempo Allegri. Contro ha trovato un Bologna (5) che dimostra di avere ancora problemi che il cambio di allenatore non ha ancora provveduto a risolvere. Sugli scudi Milik, non solo per il goal (da 8), ma per il prezioso lavoro oscuro.

Sesta vittoria di fila per l’Udinese, che continua a stupire e a giocare un ottimo calcio (9 ai friulani). Gli uomini di Sottil creano diverse occasioni e alla fine agguantano in extremis una vittoria meritata. Il Verona (5) inizia bene (bello il goal di Doig, da 9), ma crea poco e alla fine soccombe davanti alla caparbietà dell’Udinese.

La Champions League (delle italiane) da zero a dieci

Da quest’anno il nostro blog darà i voti anche alle partite giocate dalle squadre italiane in quella che è la massima competizione europea per club. Speriamo che la novità sia apprezzata da coloro che ci leggono.

Il Milan (6) pareggia, ma non ci convince, in quanto è vero che crea occasioni, ma ne concede troppe e può ringraziare l’attacco di “callonite” acuta di Fernando (1, non puoi sbagliare un goal così). 9 a Okafor per il goal, anche se Kalulu nell’occasione si è lasciato fregare bene (4).

C’era molta attesa per il debutto in Champions della Juve a Parigi. Dopo venti minuti i tifosi bianconeri crediamo fossero già preparati al peggio nel vedere un Mbappé (meriterebbe 10, ma gli diamo 9 perché sul 2-0, dopo uno dei suoi contropiedi devastanti, invece di passarla in mezzo all’uomo libero, ha tirato fuori. Un po’ di altruismo, non giochi da solo!) devastante.  Invece i bianconeri hanno avuto anche loro delle occasioni e per poco non la pareggiano, anche se forse sarebbe stato troppo da quello visto in campo. Donnarumma ha responsabilità sul goal, ma ha pure effettuato due parate decisive sui colpi di testa di Milik e Vlahovic, perciò è 7, mentre Perin l’abbiamo visto incolpevole sui goal e reattivo nel finale su Neymar (parata da 8). Diamo 7 ai francesi e 6 alla Juve perché dopo tutto, ha pagato l’inizio difficile, ma è sempre stata in partita. Menzioniamo anche Neymar (7, buona la prova del brasiliano) e Kostic (2, non centrare la porta sull’occasione seguente al colpo di testa di Milik era un’impresa, lui c’è riuscito).

L’Inter perde contro il Bayern. I nerazzurri creano occasioni, ma quando sei in Champions e sfidi il Bayern, qualcuna la devi concretizzare, altrimenti addio patria! Noi comunque diamo 6 ai nerazzurri, perché hanno cercato di fronteggiare al meglio un avversario che si è dimostrato devastante quando attaccava. Diamo 10 a Sané. Mostruoso sia per il primo goal, sia per l’azione del secondo goal in compartecipazione con Mané: roba da playstation! Chapeau. Onana ha una sola incertezza, ma sfodera parate decisive e gli diamo 7. Per il goal sbagliato diamo zero a Correa, perché quello non è calcio, è roba da “Oggi le Comiche”.

Il Napoli (10) è la sorpresa di questa giornata di Champions. Gli azzurri giocano una partita da sogno, asfaltando il Liverpool (3). Bravi tutti, anche Osimhen che, nonostante il rigore sbagliato, finché ha giocato è stato un pericolo costante. Gli auguriamo di riprendersi presto. Non abbiamo dunque menzioni da fare, ma semplicemente complimentarci con Spalletti e i suoi!

A proposito, Allegri ha incontrato il PSG e ha dichiarato che per lui contava la partita col Benfica. Spalletti avrebbe potuto dire che per lui contava quella con l’Ajax, visto la caratura dell’avversario (non distante da quella del PSG), ma si vede che invece di fare il giargianese in conferenza stampa ha evidentemente preferito preparare il match alla grande, riuscendo in un’impresa.