Il Tragitto

Il Tragitto Vol. 49

Il Reverendo Watson con uno scatto si ritrovò dietro l'altare e fece cenno a Pearson di avvicinarsi. Con una spintarella Rabail e Louise lo indirizzarono verso le scale che recavano alla struttura sopraelevata. Tyner osservò compiaciuto la folla che s'era zittita e seguì con gli occhi i tentativi patetici di Pearson di salire i gradini di marmo. Ma quest'ultimo era troppo debole e scosso e, arrivato a metà dell'ascesa inciampò nelle sue stesse vesti stracciate e finì con il capitombolare indietro sino a ritrovarsi, di nuovo, ai piedi dell'altare. La folla esplose e voci minacciose si levarono con accuse feroci all'integrità morale dell'ex nano brigante :"Ecco, non ce la fa! Di certo è posseduto dal Demonio sennò non spiegherebbe la sua debolezza e l'imbarazzo di fronte al Tempio del Signore!" Di nuovo la teppaglia avanzò a stringere in una tenaglia Pearson malgrado le botte, che ora coinvolgevano anche Rabail, Louise e Frankie, impegnati a difendere il poveraccio da un possibile linciaggio. Ancora si levò la voce del Sindaco e del Ministro del Culto ma questo volta parevano sommerse dal ruggito degli astanti. Frankie, dopo avere sfasciato qualche testa, pensò che non era il caso di indugiare oltre: sollevò di peso Pearson e suoi stracci e corse verso il lato occidentale dell'altare dove aveva visto una porta di ferro spalancata. La imboccò tenendo il nano sopra la testa e, una volta entrato nella cripta (di questo si trattava), la richiuse con violenza appoggiandosi con tutto il suo corpo, poi serrò l'ingresso con una doppia mandata di chiave. Fuori intanto si scatenava il finimondo e, a malapena, Tyner e Watson ponevano le loro figure a difesa di Louise, Rabail e il Colonnello Strano mentre Edgar Malloy era andato perso nella calca. Maier e Rotunno erano sgattaiolati fuori dalla Chiesa attraverso una porticina laterale e ora solo il carisma delle due massime personalità della Cittadina si frapponeva fra la giustizia sommaria pretesa dalla Canaglia e il rispetto del sacro consesso in cui gli eventi stavano prendendo una bruttissima piega. Nel frattempo, dentro la cripta Frankie si asciugava il sudore dalla fronte e controllava i danni fisici subiti nel duro confronto. Subito realizzò di avere solo qualche graffio ed ecchimosi e lo considerò quasi un miracolo, visto l'incontro ravvicinato con degli autentici delinquenti mascherati da Fedeli. Si rammentò con un grido del povero Pearson e gli si avvicinò. Lo aveva posato sul pavimento in stato di semincoscienza e in un attimo controllò il suo stato. Era rapidamente svenuto e il suo polso batteva lentissimo ma, a parte questo poteva definirsi ancora vivo e pallido, con il completino interamente a brani e la coroncina di sbieco sulla minuscola testa. Frankie prese a dargli dei piccoli schiaffetti nell'intento di lasciarlo rinvenire e riprendere conoscenza. Si guardava intorno e riuscì a trovare quello che cercava: una fonte battesimale ricolma d'acqua gelida. Ne prese un po' riunendo le mani a coppa e la sparse sul viso dell'ex nano brigante. Questi si riscosse in pochi attimi e fissò intensamente Frankie, quasi scendesse dalla Luna o fosse affiorato improvvisamente dal terreno. Lanciò uno sguardo in giro e cominciò a realizzare di essere, per il momento, relativamente al sicuro. "Dove siamo?". Domandò con voce rotta. "In una cripta. Ti ho portato qui dentro di corsa." "Immagino. Volevano farmi a pezzi. Ora ricordo tutto." Da fuori giungeva la risacca delle grida e delle imprecazioni, che si allontanava e riavvicinava scandendo la rabbia e l'ostilità di tutta la folla. "Louise? Rabail? Dove sono?". Frankie si passò una mano sulla testa sudata :"Sono ancora fuori, ma rassicurati, non penso rischino la pelle almeno finché Tyner è con loro. Diverso era il discorso per Te. Volevano assolutamente sbranarti." Il nano si stropicciò gli occhi, poi prese a palparsi le tasche in cerca di qualcosa :"Ce l'hai una sigaretta?". "Certo" Rispose Frankie "Del resto, fumo così poco. Due cicche al giorno. Dovresti fare anche Tu così, si vive più a lungo." "Va bene, ci penserò. Adesso fammi fumare." Il ragazzo passò a Pearson la sigaretta e l'accendino e lo osservò con cura mentre, tremante, si allumava la paglia. "è quella la porta che ci divide da Loro?". E accennò all'entrata protetta dalla griglia di ferro. "Proprio così. "Andiamo, basteranno tre persone per staccarla dai cardini." Proclamò, quasi piangente. "Intanto, esiste qualcosa fra Noi e Loro. E non dimenticare che fuori ci sono ancora Tyner e Watson. Quei Teppisti ancora Li rispettano in una certa maniera. Se non siamo tutti cadaveri e perché si sono messi in mezzo e hanno impedito il massacro." "Può essere. Ma perché cominciare tutta la commedia fin dall'inizio? Perché mettere in piedi la messinscena della Cresima? Che motivo c'era di portare le cose fino a questo punto?". Frankie decise di accendersi anche Lui una cicca e si avvicinò all'ingresso della Cripta. Fuori qualche brutto ceffo allungava già il braccio attraverso le fenditure con fare tutt'altro che rassicurante. Il ragazzo bruciò le dita a uno con improvvisa noncuranza. "Non dimenticare" Mormorò "Che Ti volevano già spellare alla Gogna o quel cazzo che era. Tyner ha fatto un colpo gobbo: si è inventato la Cerimonia per guadagnare tempo e ristabilire le gerarchie cittadine. Che poi non sia andato come ci si aspettava è un altro paio di maniche."