Novità nella terapia della malattia di Crohn: Rinvoq a base di Upadacitinib

GastroBaseMalattie infiammatorie croniche intestinali

Unione Europea: a breve l’approvazione di Rinvoq ( Upadacitinib ) nel trattamento degli adulti con malattia di Crohn da moderata a grave, dopo il parere positivo del Comitato scientifico dell’EMA

 

La malattia di Crohn, oltre a disturbi intestinali, può causare una serie di sintomi sistemici, con ripercussioni sul piano sociale ed emotivo. Le opzioni terapeutiche che inducono la remissione clinica ed il miglioramento delle lesioni agli esami endoscopici, possono permettere una ottimale gestione dei sintomi e della qualità di vita correlata allo stato di salute.

Secondo Giovanni Monteleone, Direttore U.O.C. Gastroenterologia del Policlinico Tor Vergata di Roma: ” Upadacitinib potrebbe rappresentare un’opzione terapeutica promettente per i pazienti adulti che, nonostante il trattamento con terapie convenzionali o biologiche, continuano ad avere una malattia da moderatamente a gravemente attiva

 

Il Comitato scientifico ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha rilasciato parere positivo per Rinvoq ( Upadacitinib ), 45 mg [ dose d’induzione ] e 15 e 30 mg [ dosi di mantenimento ] ) per il trattamento dei pazienti adulti con malattia di Crohn attiva da moderata a grave con risposta inadeguata, perdita della risposta o intolleranti alla terapia convenzionale o a un agente biologico.

Il parere positivo del CHMP è supportato dai dati di due studi clinici di induzione, U-EXCEED e U-EXCEL, e di uno studio di mantenimento, U-ENDURE.

In tutti e tre gli studi, una percentuale statisticamente significativa di pazienti trattati con Upadacitinib ha raggiunto l’endpoint secondario della remissione endoscopica.

L’assenza o la scomparsa dell’ulcerazione insieme ai miglioramenti endoscopici sono risultati associati alla guarigione della mucosa.

Upadacitinib nell’Unione Europea è approvato per il trattamento degli adulti con spondiloartrite assiale, spondiloartrite assiale non-radiografica, artrite psoriasica, artrite reumatoide, colite ulcerosa attiva da moderata a grave e degli adulti e adolescenti con dermatite atopica.

In Italia, il farmaco è rimborsato dal SSN nel trattamento dell’artrite reumatoide, della spondilite anchilosante, dell’artrite psoriasica e della dermatite atopica.

 

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Aggiornamento in Gastroenterologia: Carcinoma epatocellulare

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Aggiornamento in Medicina

Chemioterapia per infusione arteriosa a base di Oxaliplatino più Fluorouracile rispetto a Sorafenib nel carcinoma epatocellulare avanzato: studio FOHAIC-1

La chemioterapia per infusione arteriosa epatica interventistica di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( HAIC-FO ) ha mostrato un profilo di sicurezza incoraggiante e un’attività antitumorale in un precedente studio di fase II e in uno studio di corrispondenza per punteggio di propensione che ha coinvolto pazienti con carcinoma epatocellulare localmente avanzato ( HCC ).
Nello studio di fase III in aperto FOHAIC-1, i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato, precedentemente non-trattati con terapia sistemica, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere HAIC-FO oppure Sorafenib ( Nexavar ), un inibitore delle chinasi.
L’endpoint primario era la sopravvivenza globale ( OS ) nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).
È stato sviluppato un modello esplorativo per predire l’efficacia della chemioterapia HAIC-FO sulla base del sequenziamento genomico.
Tra il 2017 e il 2020, 262 pazienti sono stati randomizzati. La dimensione mediana del tumore era di 11.2 cm. L’invasione macrovascolare era presente nel 65.6% dei casi e la percentuale di pazienti con un coinvolgimento del volume tumorale superiore al 50% del fegato e/o con trombosi tumorale della vena porta Vp-4 era del 49.2%.
CONTINUA SU MediExplorer.it – LINK: https://mediexplorer.it/articolo/chemioterapia-per-infusione-arteriosa-a-base-di-oxaliplatino-pi-fluorouracile-rispetto-a-sorafenib-nel-carcinoma-epatocellulare-avanzato-studio-fohaic-1

 

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Aggiornamento in Gastroenterologia: Sanguinamento associato agli anticoagulanti diretti orali

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Aggiornamento in Medicina

Anticoagulanti orali diretti: Rivaroxaban è associato a tassi più elevati di sanguinamento gastrointestinale 

I tassi di sanguinamento gastrointestinale per anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) e Warfarin ( Coumadin ) sono stati ampiamente confrontati.
Tuttavia, gli studi basati sulla popolazione che hanno confrontato i tassi di sanguinamento gastrointestinale tra i diversi anticoagulanti DOAC sono limitati.
Sono stati confrontati i tassi di sanguinamento gastrointestinale tra Apixaban ( Eliquis ), Dabigatran ( Pradaxa ) e Rivaroxaban ( Xarelto ) in uno studio di coorte nazionale basato sulla popolazione condotto nel National University Hospital islandese e 4 ospedali regionali in Islanda. ( CONTINUA SU GASTROENTEROLOGIA.NET )

 

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Gastroenterologia, le Novità in Gastroenterologia. Gastroenterologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie gastroenterologiche. Focus sul …

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Pantoprazolo – Xagena Search: Aggiornamenti sui Farmaci da Xagena

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Trattamento dei disturbi gastrointestinali

Spesso i disturbi sono di origine funzionale ( bruciore di stomaco, difficoltà digestive, dolori addominali, gonfiore e meteorismo, diarrea ), compromettono il benessere e alterano l’equilibrio di tut … leggi












Malattia di Crohn Farmaci: Aggiornamenti e Novità in Terapia by Xagena

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Malattia di Crohn: Natalizumab non ha raggiunto l’endpoint primario di risposta

L’analisi dei dati di uno studio clinico di induzione di fase III ha mostrato che il Natalizumab ( Antegren, Tysabri ) non ha raggiunto i criteri stabiliti per l’end point primario di risposta ( riduz …

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Sargramostim ha ridotto la gravità della malattia ed ha migliorato la qualità di vita nei pazienti con malattia di Crohn attiva

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Infliximab associato ad AZA/6-MP più efficace rispetto al solo AZA/6-MP nei pazienti con malattia di Crohn steroide-dipendente

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Studio PRECISE 2: i pazienti con malattia di Crohn moderata-grave che rispondono alla terapia di induzione con Certolizumab hanno maggiore probabilità di andare incontro a remissione della malattia

Lo studio PRECISE 2 ha valutato l’efficacia della terapia di mantenimento con Certolizumab pegol ( Cimzia ), nei pazienti adulti affetti da malattia di Crohn moderata-grave.Ai pazienti sono stati somm …

Studio PRECISE 1: effetto di Certolizumab pegol nella malattia di Crohn

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Colite ulcerosa Farmaci: Aggiornamenti e Novità in Terapia by Xagena

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I pazienti in età pediatrica con forma grave di colite ulcerosa presentano una bassa risposta alla terapia con corticosteroidi

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Trattamento di mantenimento con Azatioprina nella colite ulcerosa: esiti e fattori predittivi dopo interruzione del farmaco

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Adalimumab induce e mantiene la remissione clinica in pazienti con colite ulcerosa da moderata a grave

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La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica del colon per la quale i trattamenti oggi disponibili non sempre risultano efficaci.Un’ulteriore opzione di trattamento potrebbe essere rapprese …

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Trattamento, complicazioni e recidiva nei pazienti con colite ulcerosa da moderata a grave all’avvio della terapia con immunomodulatore

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Sicurezza e tollerabilità a lungo termine della Mesalazina granuli una volta al giorno nel mantenimento della remissione della colite ulcerosa

La colite ulcerosa, una malattia infiammatoria intestinale cronica, recidivante e remittente, richiede un trattamento a lungo termine per mantenere la remissione. La sicurezza e la tollerabilità del …

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Efficacia del trattamento prolungato con Infliximab nella malattia celiaca refrattaria di tipo I

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Test diagnostico per malattia celiaca tra i pazienti con sintomi addominali

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