Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
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"Mille e ancora mille."
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Post n°530 pubblicato il 17 Dicembre 2011 da LaDonnaCamel
Anita giocava col meccano. Non era suo, l'avevano regalato a Luciano ma lui era ancora troppo piccolo, si stufava subito. A lei piaceva. Le vitine d'oro e i dadi quadrati soprattutto. C'erano delle piastre colorate, amaranto o verde scuro con i buchi rettangolari, c'erano le barrette d'argento con i buchi rotondi, c'erano dei pezzi piccoli ad angolo e soprattutto c'erano le ruote. Con le ruote si potevano fare le carrucole, c'era anche una manovella per farle girare.
Il meccano era un gioco che Mino aveva avuto quando era piccolo e si vede che l'aveva amato molto perché ci giocava volentieri anche da grande. Luciano non tanto, prima preferiva il lego e poi, quando avrebbe avuto l'età giusta, preferiva sperimentare con le cose elettriche. Quando Mino era bambino il lego non esisteva ancora.
"Negli anni del rock, quelli quando per noi era cominciato quel rock, magari trovavi ancora il bambino con la cassetta dei gelati appesa al collo, a venderli allo stadio, ai giardini, alla stazione. Un cornetto, un ricoperto pralinato. Non c'era in giro nessuno in quella domenica d'agosto e il ragazzino s'era seduto accanto a mio padre, sulla panchina. Mio padre non voleva il gelato. Oggi era meglio se non venivo, aveva detto il bambino. Quanti anni hai? gli chiese mio padre. Undici, gli disse. E mio padre gli disse, come mio figlio. Me lo disse poi alla sera, di quel bambino. Vedi, mi dice, lui era in giro a lavorare, non come te al laghetto a fare i bagni con tua mamma. Io stavo la ed avevo tirato fuori la scatola del meccano. Alla radio si sentiva Lady Madonna dei Beatles. Poi quello fu il primo disco che mia madre mi comprò assieme al mangiadischi. Un mangiadischi rosa. Non l'ho mai capita questa cosa del mangiadischi rosa. Si vede che non ce n'erano altri, o che era di occasione. Ce l'ho ancora, giu da basso in taverna, con i suoi dischi di allora. Mi ricordo di questa storia, di mio padre che mi parlava di quel ragazzino. Suo padre, quello del bambino, vendeva gelati anche lui con un carrettino. Siamo tre fratelli, aveva detto il bambino a mio padre. Mio padre era trasognato e, quando mi raccontava questa storia il suo sguardo non so dove guardava. Mi ha detto che il bambino aveva posato la cassetta per terra. Aveva infilato le mani nella tasca e tirato fuori un pacchetto di figurine. Le aveva messe in fila sul bordo della panchina. Poi gli dava dei colpetti col dorso di un dito e cosi cominciò a farle volare di sotto. Quelle che cadevano le une sopra le altre le prendeva e le metteva in un mucchietto a parte. Queste vincono, aveva detto il bambino guardando mio padre, come per spiegargli il gioco. Non so perchè avesse quello sguardo quando mi raccontava del bambino con la cassetta dei gelati e, in tasca, le figurine. Chissà cosa vedeva. E tu invece hai il meccano eh? Come dovessi sentirmi in colpa. Chissà cos'avevano che trovavano sempre una scusa per farti sentire in colpa o che avevi piu degli altri e che dovevi avere riguardo e cosi via, cosa avevano in quegli anni del rock, che non se la spassavano mica male neanche loro, in quegli anni del rock. Insomma è stato poi quel giorno del bambino con la cassetta dei gelati che ho chiesto a mia madre se mi comprava anche a me il mangiadischi. Quel giorno al laghetto ce n'erano un sacco che suonavano a manetta di mangiadischi. C'erano le batterie di scorta sull'erba. Cose cosi insomma, degli anni nostri del rock. Poi è cosi che ho imparato l'inglese. Lady madonna Lady Madonna children at your feet Wonder how you manage to make ends meet. Who finds the money when you pay the rent?<7i> Mi vien da ridere perchè allora me le inventavo le parole e facevo finta che erano vere, quando cantavo facendo le mosse davanti lo specchio in camera mia. Non so ancora cosa avesse nello sguardo mio padre quando mi raccontò questa cosa. Quello sguardo la che gli vedevo ogni tanto negli anni del rock. Mi sa che me lo prendo e ne faccio un post anch'io degli anni del rock. e mi lasci ti cito perchè è bello il post con quella storia la del meccano. Bacon è uno di quelli che amo di piu in assoluto tra l'altro." |
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Mi sa che me lo prendo e ne faccio un post anch'io degli anni del rock. e mi lasci ti cito perchè è bello il post con quella storia la del meccano. Bacon è uno di quelli che amo di piu in assoluto tra l'altro.