COVID: tasso di letalità per fasce di età – Dati dell’Istituto Superiore di Sanità

Vaccino COVID Terza Dose

VACCINAZIONE ANTI-COVID: I rischi per i più giovani sono superiori ai benefici

Il Sole 24 Ore ha pubblicato e riassunto in tabella i dati sulla mortalità del virus divisi per fasce d’età, basati sul monitoraggio compiuto dall’Istituto Superiore della Sanità ( Iss ) fino al 1 dicembre 2021.

Da inizio pandemia, in Italia i decessi registrati di pazienti tra 0 e 9 anni sono stati soltanto 15, con una letalità pari allo 0,1%.

Per la fascia 10-19, i morti accertati a causa del Covid sono 20.

 

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 Il vaccino è un preparato contenente materiale costituito da proteine complesse a DNA eterologhe, cioè estranee, provenienti da microrganismi o parti di essi, opportunamente trattato per non perdere le proprietà antigeniche, e finalizzato ad essere utilizzato nel conferimento di immunità attiva

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SudAfrica – NICD: L’attuale ondata potrebbe essere più mite – I ricoveri e i decessi sono inferiori con la variante Omicron rispetto alle precedenti varianti

Sowetan SA

Per l’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili ( NICD ) del SudAfrica la quarta ondata di infezioni da variante Omicron di SARS-CoV-2 non è così grave come le precedenti.

Per la provincia di Gauteng, in particolare, sembra che ci siano ” meno ricoveri e decessi rispetto alle ondate precedenti “.

” Sebbene i dati siano ancora in fase di raccolta, ci sono prove che l’ondata attuale potrebbe essere più mite”, ha affermato il NICD in una nota, anche se il numero di casi positivi è alto, ad indicare l’elevata capacità di diffucione della variante.

Le 26.976 infezioni annunciate mercoledì sera sono seconde solo alle 37.875 infezioni registrate il 12 dicembre, ma in quel caso il picco di nuovi casi è stato attribuito al ritardo dei dati del National Health Laboratory Service a causa di un problema informatico. Il NICD ha affermato che nel rilasciare i dati del 12 dicembre più della metà di questi casi erano “retrospettivi”.

Mercoledì, il NICD ha affermato che il tasso di positività, il numero di casi positivi rispetto al numero di test, è stato del 32.2%.

Il NICD ha riportato altri 54 decessi correlati al COVID-19. Ciò significa che ad oggi sono state confermate 3.231.031 infezioni con 90.226 decessi.

Ci sono stati 620 nuovi ricoveri ospedalieri, per un totale di 7.339 persone curate negli ospedali del SudAfrica per complicanze correlate al COVID-19.

Fonte: Sowetan [ LINK: https://www.sowetanlive.co.za/news/south-africa/2021-12-15-current-wave-might-be-milder-nicd-says-lower-hospitalisations-and-deaths-recorded-from-omicron-spread/ ]

NOTA: Sowetan è uno dei più importanti quotidiani nazionali in Sudafrica

Uno studio real-world in Sudafrica ha mostrato che l’infezione da variante Omicron di SARS-CoV-2 causa malattia più lieve rispetto alla variante Delta

Omicron.3

I tassi di ospedalizzazione da variante Omicron in Sud Africa sono UN TERZO del livello raggiunto in estate con la variante Delta

La variante Omicron sta causando una malattia più lieve rispetto alla variante Delta. Queste sono le conclusioni di uno studio nel mondo reale in Sudafrica.

Sono stati esaminati 78.000 casi di variante Omicron nell’ultimo mese, ed è emerso che il rischio di ricovero in ospedale era di un quinto inferiore rispetto alla variante Delta e del 29% inferiore rispetto al virus originale.

La scoperta rafforza la teoria secondo cui la variante ultra-infettiva Omicron è più debole dei ceppi passati, cosa che i medici di base in Sud Africa sostengono da settimane.

Questa scoperta aumenterà le speranze che l’ondata di variante Omicron che sta colpendo il Regno Unito sarà meno grave rispetto ai picchi precedenti, nonostante la popolazione della Gran Bretagna sia più anziana.

Lo studio ha anche evidenziato che due dosi del vaccino di Pfizer-Oxford forniscono ancora il 70% di protezione contro il ricovero ospedaliero o la morte per la variante Omicron, rispetto al 93% di Delta.

Fonte: Daily Mail

 

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Arnaldo Caruso presidente della Società italiana di virologia: con la variante Omicron COVID diventa una malattia più benigna ?

Caruso Arnaldo

Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia: la variante Omicron potrebbe rappresentare l’inizio di una relazione pacifica tra uomo e coronavirus

Secondo Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia ( Siv-Isv ), la variante Omicron “potrebbe segnare la fine della paura pandemica”. Potrebbe essere, infatti, l’inizio della fase attesa dalla comunità scientifica di tutto il mondo: una relazione pacifica tra uomo e coronavirus.

“Se la nuova variante si confermasse più trasmissibile, ma meno aggressiva, potrebbe essere l’adattamento del virus Sars-CoV-2 che aspettavamo”.

Lo scenario appare realistico a chi conosce “la storia di tutte le infezioni virali, specialmente di quelle respiratorie. Esplodono in modo eclatante, poi pian piano l’ospite reagisce, il virus si adegua e scatta una sorta di convivenza tra i due”.

Conviene a noi e “conviene al virus – ha sottolineato Arnaldo Caruso, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all’università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili. Al virus conviene infatti non eliminare l’ospite comportandosi in maniera aggressiva, ma conviverci”, e sfruttarne i processi cellulari per moltiplicarsi e continuare a circolare.

” Più un virus è moderatamente sintomatico o addirittura asintomatico, più ha la possibilità di trasmettersi, di continuare la sua corsa e di prevalere nella sua forma più contagiosa, più veloce ma più mite, su tutte le altre varianti “.

E’ questo che forse sta succedendo, “anche se ad oggi i dati disponibili sono pochi e tutto è ancora da verificare e da comprendere “. E per farlo, precisa, bisognerà studiare meglio la variante Omicron: ” Un virus che entra più rapidamente nell’organismo bersaglio, è meno capace di farlo ammalare, in genere ha modificato non solo la proteina Spike, ma anche molte delle sue proteine interne che sono quelle che giocano un ruolo maggiore nel determinarne l’aggressività. Ed è lì che dovremmo andare a cercare per capire bene cos’è successo, guardando oltre la proteina Spike “.

Fonte: Adnkronos

https://www.adnkronos.com/variante-omicron-potrebbe-essere-la-fine-della-pandemia_19MY1Xy73Y1OF5RG3RRnCL

 

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Nuvaxoid il nuovo vaccino anti-COVID basato sulle proteine ricombinanti

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Nuvaxoid di Novavax è un vaccino anti-COVID tradizionale che utilizza le proteine ricombinanti, come gli attuali vaccini per la pertosse e per la meningite

Novavax è diverso dagli altri vaccini perché è composto dalle proteine del virus SARS-CoV-2. Queste contengono la parte del virus che muta meno ed è per tale motivo che si ha la speranza che possa essere efficace con più di una variante”, ha dichiarato Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano.

Nuvaxoid, questo il nome commerciale, è stato creato da un’Azienda biotech statunitense, Novavax, e utilizza la tecnica delle proteine ricombinanti, già alal base dei vaccini tradizionali contro la pertosse, l’epatite o la meningite.

Il vaccino è stato valutato come molto efficace, inoltre appare ben tollerato. Per conservare il vaccino Nuvaxoid non è necessaria la catena del freddo.

Nuvaxoid non funziona come i vaccini a mRNA ( Pfizer e Moderna ) o a vettore virale ( AstraZeneca e Johnson & Johnson ). Non funziona cioè grazie alle molecole di Acido Ribonucleico messaggero ( RNA ) che contengono le istruzioni affinché le cellule della persona che si è vaccinata sintetizzino le proteine Spike.

Con la vaccinazione con Nuvaxoid vengono somministrate le proteine del virus con successiva reazione immunitaria perchè ritenute estranee all’organismo. Il Novavax utilizza un adiuvante, la saponina, una sostanza chimica che rafforza la risposta immunitaria.

 

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UCDL: Persone vaccinate & Reazioni avverse da vaccino

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Reazioni avverse da vaccino

UCDL ( Unione per le cure, i diritti e le libertà ) ha diffuso una nota su persone vaccinate che sono andate incontro a reazioni avverse.

I più comuni eventi avversi sono stati: pericarditi, miocarditi, paralisi temporanee, problemi all’udito, problemi di visibilità agli occhi, herpes, allergie, spossatezza continua.

Ci sono persone dopo il vaccino che non riescono più a lavorare, persone che non riescono più a camminare bene.

Le reazioni avverse da vaccino sono state accertate clinicamente ma essendoci dei tempi molto stretti, rigidi e circoscritti tra il vaccino, molte di queste reazioni avverse da vaccino non vengono riconosciute dallo Stato. E’ quindi necessario depositare tutti i ricorsi per accertamenti preventivi in tribunale e nominare dei consulenti tecnico-scientifici per approfondire l’eventuale correlazione, per mostrare la presenza di queste malattie che prima non c’erano.

Secondo UCDL, gli effetti collaterali e gli eventi avversi a breve, medio, e lungo termine potenzialmente correlabili a questi vaccini non sono ancora del tutto conosciuti. Per questo viene richiesto che lo Stato faccia una vigilanza attiva e non passiva. Non è accettabile che il cittadino, per potersi sottoporre alla vaccinazione, debba firmare un consenso informato che esonera tutto il sistema da qualsivoglia responsabilità.

Fin dall’inizio delle vaccinazioni per il COVID, molti scienziati hanno posto dubbi circa il rischio da parte del vaccino di poter determinare in alcuni soggetti un profilo trombotico. Elevati livelli del D-dimero, che è un biomarcatore che segnala un evento trombotico anomalo in qualche parte del corpo, sono stati trovati in un’alta percentuale nei soggetti vaccinati con qualsiasi tipo di vaccino anti-COVID.

Che cosa chiede UCDL ?

A) Perché non è stato previsto il D-Dimero prima e dopo ogni somministrazione di vaccino, compresa la terza dose ?

B) Perché non sia stato previsto un esame sierologico per il dosaggio degli anticorpi anti-SARS-COV2 al fine di comprendere se già ci fosse stato un contatto con il virus e, possibilmente, evitare l’ADE ( Antibody-Dependent Enhancement; fenomeno che si verifica quando la vaccinazione invece di proteggere intensifica i sintomi della malattia ) in soggetti che avevano contratto il COVID in modo asintomatico e avevano sviluppato anticorpi alti ? Perché sono stati ugualmente sottoposti a vaccinazione e quindi a un rischio ?

C) Perché a distanza di 11 mesi, non è stato previsto un protocollo inerente un trattamento farmacologico ante- e post-vaccino, atto a proteggere i soggetti maggiormente a rischio da eventuali effetti collaterali ?

Fonte: AffarItaliani

https://www.affaritaliani.it/coronavirus/vaccini-il-governo-rifiuta-il-dialogo-con-chi-ha-avuto-reazioni-avverse-770494.html

 

 

 

 

 

 

 

 

Fauci: la variante Omicron non appare essere più aggressiva della Delta – Dati preliminari

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FAUCI: “LA VARIANTE OMICRON NON È PIÙ GRAVE DELLA DELTA” – QUESTE LE PRIME INDICAZIONI

Secondo Anthony Fauci, quasi certamente la variante Omicron non è più grave della variante Delta, anzi potrebbe anche essere meno grave. In ogni caso ci vorranno almeno un altro paio di settimane in Sudafrica e poi, man mano che si avranno più infezioni nel Resto del Mondo, si potrà stabilire il livello di gravità.

Il Consigliere medico del presidente Usa Joe Biden ha suddiviso le conoscenze e le incognite sulla variante Omicron in tre aree principali: trasmissibilità, quanto riesce a sottrarsi all’immunità da infezioni e vaccini precedenti e gravità della malattia.

Per Fauci, la nuova variante Omicron è altamente trasmissibile, molto probabilmente più di Delta, l’attuale ceppo globale dominante.

I dati epidemiologici raccolti in tutto il mondo indicano che le reinfezioni sono più alte con Omicron.

I risultati degli esperimenti di laboratorio che hanno testato la potenza degli anticorpi e degli attuali vaccini contro Omicron dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, massimo una settimana.

Quasi certamente Omicron non è più grave della Delta. C’è qualche indicazione che Omicron potrebbe anche essere meno grave, perché se si guarda alle statistiche del Sudafrica il rapporto tra il numero di infezioni e il numero di ricoveri sembra essere inferiore a quello riscontrato con Delta.

Tuttavia, Fauci ha sottolineato che è necessario in questa fase essere prudenti perché la popolazione presa in considerazione è composta da giovani e quindi con meno probabilità di essere ricoverati. ( Fonte: IlTempo )

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Panorama – Effetti avversi da vaccini: dati da EudraVigilance

Panorama Effetti Collaterali

La rivista Panorama ha presentato i dati riguardo alle reazioni avverse derivanti dalla vaccinazione anti-COVID, segnalati in tutta l’Unione Europea. Gli effetti indesiderati hanno coinvolto organi come il cuore, la pelle, il cervello, gli occhi, etc.

VIDEO PANORAMA

European database for suspected adverse drug reaction reports: LINK:  https://www.adrreports.eu/it/index.html

NOTA: Le informazioni presenti sul sito web EUDRAVIGILANCE non rappresentano una conferma di un potenziale nesso tra il medicinale e l’effetto o gli effetti osservati.

Database dei singoli vaccini ( cliccare sui rispettivi vaccini per accedere a EudraVigilance – La BancaDati Europea sulle reazioni avverse ai farmaci e vaccini ):

COVID-19 MRNA VACCINE MODERNA (CX-024414)
COVID-19 MRNA VACCINE PFIZER-BIONTECH (TOZINAMERAN)
COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA (CHADOX1 NCOV-19)
COVID-19 VACCINE JANSSEN (AD26.COV2.S)

Panorama: Effetti collaterali dai vaccini COVID

I casi di sospette reazioni avverse ai vaccini COVID sono migliaia in tutta Europa, segnalati sul sito Eudravigilance dell’Agenzia del farmaco EMA.

Questi effetti avversi hanno coinvolto vari organi, dal cuore al cervello, dagli occhi alla pelle.

Angela Camuso su Panorama ha provato a fare ordine e a raccogliere i dati di queste sospette reazioni avverse da vaccini COVID.

Ora a 47 anni sono cieca”, racconta Caterina Santangelo, di Catania, titolare di un’azienda agricola. “Due giorni dopo la seconda dose Pfizer non ci vedevo più. Forse per un trombo o un’ischemia al cervello di cui ho trovato traccia negli esami. Un medico ospedaliero mi ha certificato la correlazione con il vaccino, ma altri medici mi dicono che non c’è legame. Già dopo la prima dose avevo avuto dolori dal gomito sinistro fino al torace ma pensavo fosse normale. Ora ho la vita rovinata ”.

Gli eventi avversi “gravi” segnalati in Europa dopo il vaccino Pfizer, spesso causa di ricovero con prognosi riservata, sono 219.960 secondo i dati Eudravigilance del 20 novembre scorso.

Di questi, 12.218 interessano il sistema linfatico e la circolazione, 28.917 il cuore; 11.883 le persone danneggiate agli occhi, 10.942 quelle con problemi al sistema immunitario, 1.068 i tumori benigni e maligni, 1.748 gli effetti su donne in gravidanza e nascituri, 12.869 quelli per sistema riproduttivo e allattamento.

Dopo il vaccino Moderna gli eventi gravi segnalati sono stati 69.024 di cui 10.262 al cuore; 2.388 a sistema riproduttivo e allattamento, 499 quelli dermatologici e sottocutanei, 32.143 gli effetti gravi al sistema nervoso.

Per AstraZeneca ne vengono segnalati 203.685, tra cui: 113.981 al sistema nervoso, 17920 a quello vascolare, 12.168 agli occhi, 19.470 le infezioni.

Per Johnson & Johnson sono 13.164, dei quali 1219 al cuore, 5.543 al sistema nervoso, 2.271 alla respirazione e 2.517 al sistema vascolare”.

In totale per tutti e quattro i vaccini, gli effetti gravi ( anche mortali ) sono 505.833, quelli non-gravi 675.288. “ Riguardano soprattutto persone tra 18 e 64 anni, più le donne, e il trend è in crescita. Dal terzultimo aggiornamento, del 19 ottobre, all’ultimo, 20 novembre, sono stati segnalati 40.252 effetti gravi in più, 26.094 solo per Pfizer, e quelli cardiaci sono quasi il triplo di quelli non-gravi: nelle schede di segnalazione, si legge che dopo Pfizer, l’ultimo adolescente è morto per arresto cardio-respiratorio il 17 novembre, un altro per miocardite il 3 novembre; il 2 novembre un altro minorenne ha avuto un arresto cardiaco e il 18 ottobre è morta una ragazzina ”.

Alessandro Capucci, cardiologo e medico dello sport ( vaccinato come tutti i medici, per i quali sussiste l’obbligo ), ha rivelato: “ Su 40 pazienti che vedo a settimana, 7-8 hanno problemi, presumibilmente legati alla vaccinazione. Ci sono anche donne di 30 anni che non riescono più a camminare ”.

Stesso allarme da un altro cardiologo, Fabrizio Salvucci, fino a un anno fa nei reparti COVID: “ Sto vedendo molte perimiocarditi da vaccino. Fino al 1° ottobre, in 30 anni non avevo mai fatto segnalazioni alla Farmacovigilanza, ora ne ho dovute fare 9 in 21 giorni. Soprattutto per la terza dose ”.

Fonte: Panorama, 2021 [ LINK: https://www.panorama.it/abbonati/Inchieste/eventi-avversi-vaccino ]

 

 

COVID: è appena iniziata la somministrazione della terza dose che già si parla della quarta

Locatelli Franco

 

COVID, LOCATELLI: “QUARTA DOSE ? È UNA POSSIBILITÀ CONCRETA” … …. SI E’ APPENA INIZIATO A SOMMINISTRARE LA TERZA E GIA’ SI PARLA DELLA QUARTA DOSE

A FINE DICEMBRE I RISULTATI DEI TEST ATTI A VERIFICARE SE LA VARIANTE OMICRON E’ IN GRADO DI BUCARE LA PROTEZIONE OFFERTA DAI VACCINI PFIZER – BIONTECH & MODERNA

OLTRE AD AGGIORNARE I VACCINI A mRNA DISEGNATI SUL VIRUS DI WUHAN 2019, SAREBBE ANCHE OPPORTUNO INDIVIDUARE VACCINI CON PIU’ LUNGA PROTEZIONE

A BREVE NELL’UNIONE EUROPEA VERRANNO INTRODOTTI I VACCINI A PROTEINE RICOMBINANTI ( SANOFI-GSK & NOVAVAX ) E IL VACCINO CON VIRUS INATTIVATO ( VALNEVA )

“Una quarta dose del vaccino ? È una possibilità concreta“. A dirlo, ospite di Sky Tg24 Live in Courmayeur, è stato il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Franco Locatelli. “Abbiamo ancora 1,3 milioni di over 60 senza la prima inoculazione – ha aggiunto – e ciò significa che sono esposti al rischio di contrarre una malattia grave. Di contro, più del 50% di ultra ottantenni hanno già ricevuto la terza dose”.

VIDEO: https://lnkd.in/dThSeCt6

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La sospensione degli Ace inibitori e dei sartani non ha avuto effetti significativi sulla gravità massima di COVID-19 ma può portare a una guarigione più rapida e migliore

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Aggiornamento in Medicina

COVID-19: interruzione versus continuazione degli inibitori del sistema renina-angiotensina. Studio ACEI-COVID

L’ingresso del virus SARS-CoV-2 nelle cellule umane dipende dall’enzima di conversione dell’angiotensina 2 ( ACE2 ), che può essere sovraregolato dagli inibitori del sistema renina-angiotensina ( RAS ).
È stata esaminata l’ipotesi secondo cui l’interruzione del trattamento cronico con ACE-inibitori ( ACEI ) o bloccanti del recettore dell’angiotensina II ( ARB; sartani ) attenui il decorso della COVID-19 di recente insorgenza.
ACEI-COVID era uno studio a gruppi paralleli, randomizzato, controllato, in aperto, condotto in 35 Centri in Austria e Germania.
Sono stati arruolati pazienti di età pari o superiore a 18 anni che presentavano una recente infezione sintomatica da virus SARS-CoV-2 e venivano trattati cronicamente con inibitori ACE o sartani.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale all’interruzione o alla continuazione dell’inibizione di RAS per 30 giorni.
L’esito primario era il punteggio massimo di valutazione dell’insufficienza d’organo sequenziale ( SOFA ) entro 30 giorni, in cui la morte è stata valutata con il punteggio SOFA massimo ottenibile.
Gli endpoint secondari erano l’area sotto il punteggio SOFA aggiustato per la morte ( AUC SOFA ), il punteggio SOFA medio, l’ammissione alla terapia intensiva, la ventilazione meccanica e la morte.
Le analisi sono state effettuate su base intention-to-treat modificata. ……

 

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