COVID: il TAR del Lazio ha annullato la circolare del Ministero della Salute sulla vigilante attesa – Accolto il ricorso del Comitato Cura Domiciliare Covid-19
Il contenuto della nota ministeriale con la quale, in merito alla gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2, si prevede una VIGILANTE ATTESA si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia professionale.
E’ stata annullata la circolare del Ministero della Salute aggiornata al 26 aprile 2021, nella parte in cui, oltre a prevedere la VIGILANTE ATTESA nei primi giorni d’insorgenza della malattia, pone anche indicazioni di non-utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da Covid. Per il TAR, “in disparte la validità giuridica di tali prescrizioni, è onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito. La prescrizione dell’AIFA, come mutuata dal Ministero della Salute, contrasta, pertanto, con la richiesta professionalità del medico e con la sua deontologia professionale, imponendo, anzi impedendo l’utilizzo di terapie da questi ultimi eventualmente ritenute idonee ed efficaci al contrasto con la malattia COVID-19 come avviene per ogni attività terapeutica”.
La conclusione è che “il contenuto della nota ministeriale, imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico dalla scienza e deontologia professionale”.
Fonte. ANSA
Duro il commento di Giorgia Meloni in un post su Facebook: « Dopo due anni di fallimenti conclamati la sentenza del Tar del Lazio mette una pietra tombale sull’operato del ministro Speranza, che ha la grande responsabilità di non aver mai voluto ascoltare le numerosissime esperienze cliniche portate dai medici di base. È chiaro che Speranza non può rimanere un minuto di più, Mario Draghi e le forze di maggioranza prendano atto del fallimento ». ( La Stampa )
Vigilante attesa
Nei primi giorni della malattia da SARS-CoV-2 la somministrazione di farmaci antinfiammatori ( FANS ) e Paracetamolo ( Tachipirina ) ” si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia professionale “, ponendo indicazioni di non utilizzo di farmaci. Le lineeguida dell’AIFA fatte proprie dal ministero della Salute, aggiornate il 26 aprile 2021, prevedevano un lungo elenco di terapie da non-adottare.