CARCINOMA POLMONARE – Il regime Keytruda ha ottenuto l’approvazione nell’Unione Europea per l’uso esteso nel cancro del polmone

MSD

La Commissione Europea ha approvato Keytruda a base di Pembrolizumab, una terapia anti-PD-1, per l’uso esteso nel cancro del polmone nel setting neoadiuvante e adiuvante. L’approvazione rappresenta la sesta indicazione per la terapia anti-PD-1 di MSD nel cancro del polmone in Europa

La decisione, che si applica specificamente agli adulti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile ad alto rischio di recidiva, significa che Keytruda può ora essere utilizzato in combinazione con chemioterapia contenente Platino come trattamento neoadiuvante e poi continuato in monoterapia nel setting adiuvante.

Il cancro al polmone è la principale causa di morte per tumore in tutto il mondo e il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule rappresenta circa l’80% di tutti i casi di cancro al polmone.

L’approvazione è la sesta indicazione per il cancro del polmone in Europa per Keytruda, che agisce aumentando la capacità del sistema immunitario dell’organismo di aiutare a rilevare e combattere le cellule tumorali.

L’ultima approvazione della terapia da parte della Commissione Europea si basa sui risultati positivi dello studio di fase 3 KEYNOTE-671.

A un follow-up mediano di 29,8 mesi, il regime Keytruda ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale, riducendo il rischio di morte del 28% rispetto al placebo più chemioterapia nel contesto neoadiuvante seguito dal placebo dopo resezione chirurgica, indipendentemente dall’espressione di PD-L1.

Per i pazienti che hanno ricevuto il regime a base di Keytruda, la sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta, rispetto a 52,4 mesi per quelli del gruppo chemioterapia / placebo.

È stato inoltre dimostrato che il regime Keytruda migliora la sopravvivenza libera da eventi, riducendo il rischio di recidiva, progressione o morte della malattia del 41% rispetto alla chemioterapia / placebo.

Fonte: MSD ( Merck ), 2024

 

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CANCRO AL POLMONE – Rybrevant a base di Amivantamab approvato dalla FDA per il cancro ai polmoni non-a-piccole cellule con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR

J&J Innovative Medicine

I risultati osservati nello studio PAPILLON hanno mostrato un miglioramento significativo nella sopravvivenza libera da progressione, supportando l’uso del regime Rybrevant ( Amivantamab ) come potenziale standard di cura nel trattamento di prima linea dei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule e mutazioni di inserzione dell’esone 20 del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR )

Rybrevant ( Amivantamab-vmjw; Amivantamab ) ha ottenuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense per il trattamento di un sottogruppo di pazienti con cancro del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ).

L’anticorpo bispecifico è ora approvato per l’uso insieme alla chemioterapia con Carboplatino e Pemetrexed per il trattamento di prima linea del tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di inserzione dell’esone 20 del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ).

Rybrevant ha inoltre ottenuto l’approvazione continua per il trattamento degli adulti affetti da tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR la cui malattia è progredita durante o dopo la chemioterapia a base di Platino, aggiornando l’approvazione accelerata della FDA del maggio 2021 in questa indicazione.

Il carcinoma polmonare non-a -piccole cellule rappresenta fino all’85% di tutti i casi di cancro al polmone in tutto il mondo e le alterazioni di EGFR sono le mutazioni determinanti più comuni nel tumore NSCLC.

I pazienti con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR generalmente sperimentano benefici limitati con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR di terza generazione attualmente approvati e con la chemioterapia.

Questa popolazione di pazienti deve affrontare una prognosi peggiore e tassi di sopravvivenza più brevi rispetto ai pazienti con cancro del polmone con altre mutazioni driver di EGFR.

La decisione della FDA riguardo a Rybrevant sono supportate dai risultati positivi dello studio PAPILLON in fase avanzata, in cui Rybrevant più chemioterapia ero associato a una riduzione del 61% del rischio di progressione della malattia o di morte rispetto alla sola chemioterapia.

I risultati hanno anche mostrato che il trattamento con Rybrevant più chemioterapia ha migliorato il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).

I risultati di PAPILLON hanno inoltre supportato la decisione del National Comprehensive Cancer Network ( NCCN ) di aggiornare le proprie linee guida di pratica clinica per includere una raccomandazione di categoria uno per Rybrevant più chemioterapia come terapia di prima linea per i pazienti con tumore NSCLC con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR.

Fonte: FDA 2024

 

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CANCRO AL POLMONE: Tizveni a base di Tislelizumab per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico in monoterapia o in combinazione con chemioterapia

BeiGene

Tizveni a base di Tislelizumab per il trattamento del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico in monoterapia o in combinazione con chemioterapia

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha adottato un parere positivo, raccomandando la concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio per il medicinale Tizveni, destinato al trattamento del cancro polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico in monoterapia o in combinazione con chemioterapia.

Tizveni sarà disponibile sotto forma di concentrato per soluzione per infusione da 100 mg. Il principio attivo di Tizveni è Tislelizumab, un anticorpo monoclonale IgG4 umanizzato che potenzia le risposte delle cellule T, comprese le risposte antitumorali, attraverso il blocco del legame di PD-1 con i ligandi PD-L1 e PD-L2.

Il beneficio di Tizveni è rappresentato da un miglioramento della sopravvivenza globale ( OS ) e della sopravvivenza libera da progressione ( PSF ) nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico, come dimostrato in tre studi di fase 3, randomizzati, in aperto, che hanno confrontato Tizveni ( in monoterapia o in combinazione ) con la chemioterapia.

Gli effetti collaterali più comuni associati a Tislelizumab sono: anemia, affaticamento e aumento dell’AST ( aspartato aminotransferasi ).

L’indicazione completa è:

Tizveni in associazione con Pemetrexed e chemioterapia contenente Platino è indicato per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule non-squamoso i cui tumori hanno espressione di PD-L1 su una percentuale maggiore o uguale al 50% delle cellule tumorali con senza mutazioni positive di EGFR o ALK e che hanno: NSCLC localmente avanzato e non sono candidati alla resezione chirurgica o alla chemioradioterapia a base di Platino, o tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico.

Tizveni in associazione con Carboplatino e Paclitaxel o nab-Paclitaxel è indicato per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con carcinoma polmonare squamoso non-a-piccole cellule che presentano: tumore NSCLC localmente avanzato e non-candidati alla resezione chirurgica o alla chemioradioterapia a base di Platino, o tumore NSCLC metastatico.

Tizveni in monoterapia è indicato per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico dopo precedente terapia a base di Platino. Anche i pazienti con tumore NSCLC con mutazione EGFR o riarrangiamento ALK dovrebbero ricevere terapie mirate prima di ricevere Tislelizumab.

ENGLISH VERSION

Tizveni for the treatment of locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer either in monotherapy or in combination with chemotherapy

The Committee for Medicinal Products for Human Use ( CHMP ) has adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product Tizveni, intended for the treatment of locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer ( NSCLC ) either in monotherapy or in combination with chemotherapy.

Tizveni will be available as a 100 mg concentrate for solution for infusion. The active substance of Tizveni is Tislelizumab, a humanised IgG4 variant monoclonal antibody that potentiates T-cell responses, including anti-tumour responses, through blockade of PD-1 binding to PD-L1 and PD-L2 ligands.

The benefit of Tizveni is an improvement in overall survival and progression free survival in patients with locally advanced or metastatic NSCLC, as shown in three open-label, randomised phase 3 studies comparing Tizveni ( either in monotherapy or in combination ) with chemotherapy.

The most common side effects are anaemia, fatigue and increased AST.

The full indication is:

Tizveni in combination with Pemetrexed and Platinum containing chemotherapy is indicated for the first-line treatment of adult patients with non-squamous non-small cell lung cancer whose tumours have PD-L1 expression on greater than or equal to 50% of tumour cells with no EGFR or ALK positive mutations and who have: locally advanced NSCLC and are not candidates for surgical resection or Platinum-based chemoradiation, or metastatic NSCLC.

Tizveni in combination with Carboplatin and either Paclitaxel or nab-Paclitaxel is indicated for the first-line treatment of adult patients with squamous non-small cell lung cancer who have: locally advanced NSCLC and are not candidates for surgical resection or platinum-based chemoradiation, or metastatic NSCLC.

Tizveni as monotherapy is indicated for the treatment of adult patients with locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer after prior Platinum-based therapy. Patients with EGFR mutant or ALK positive NSCLC should also have received targeted therapies before receiving Tislelizumab.

CARCINOMA AL POLMONE NON A PICCOLE CELLULE – Rybrevant a base di Amivantamab più chemioterapia per il trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazione EGFR che è progredito durante o dopo trattamento con Osimertinib

Janssen Oncology

Carcinoma al polmone non-a-piccole cellule: nuove opzioni di trattamento sono urgentemente necessarie nel setting post-trattamento con Osimertinib ( Tagrisso ) / New treatment options are urgently needed in the post-Osimertinib setting, where patients continue to face unacceptable survival rates

Janssen ha presentato domanda di licenza supplementare per farmaci biologici ( sBLA ) alla Agenzia regolatoria statunitense FDA per ottenere l’approvazione di Rybrevant ( Amivantamab ) più chemioterapia per il trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazione EGFR che è progredito durante o dopo trattamento con Osimertinib ( Tagrisso )

Questa presentazione è supportata dai dati dello studio di fase 3 MARIPOSA-2. Rybrevant più chemioterapia ha mostrato un miglioramento significativo dell’endpoint primario della sopravvivenza libera da progressione, rispetto alla sola chemioterapia, in pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR dopo precedente terapia con Osimertinib

Janssen di Johnson & Johnson ha annunciato la presentazione di una domanda di licenza biologica supplementare ( sBLA ) alla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense per ottenere l’approvazione di Rybrevant ( Amivantamab-vmjw; Amivantamab ) in combinazione con chemioterapia ( Carboplatino e Pemetrexed ) per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico con delezioni dell’esone 19 del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ) ( ex19del ) o sostituzione di L858R dopo progressione della malattia durante o dopo Osimertinib.

Questa richiesta è supportata dai dati dello studio di fase 3 MARIPOSA-2 che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Rybrevant e della chemioterapia in pazienti con tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con EGFR ex19del o sostituzione L858R che hanno avuto progressione della malattia durante o dopo il trattamento con Osimertinib.

I risultati dello studio MARIPOSA-2 sono stati presentati al congresso 2023 della Società Europea di Oncologia Medica ( ESMO ) e contemporaneamente pubblicati negli Annals of Oncology.

Informazioni sullo studio MARIPOSA-2

MARIPOSA-2, che ha arruolato 657 pazienti, è uno studio di fase 3 randomizzato, in aperto, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di due regimi di combinazione di Rybrevant ( con e senza Lazertinib ) e chemioterapia.

I pazienti con tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di EGFR ( ex19del o L858R ) che hanno avuto progressione della malattia durante o dopo il trattamento con Osimertinib sono stati randomizzati al trattamento con Rybrevant più chemioterapia, Rybrevant più chemioterapia con Lazertinib o chemioterapia da sola.

Il doppio endpoint primario è stato utilizzato per confrontare la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) ( utilizzando le linee guida RECIST v1.1 ) valutata mediante revisione centrale indipendente in cieco ( BICR ) per ciascun braccio sperimentale con la sola chemioterapia. Gli endpoint secondari includevano la risposta obiettiva valutata mediante BICR, la sopravvivenza globale ( OS ), la durata della risposta ( DOR ), il tempo alla terapia successiva, la PFS2 e la sopravvivenza libera da progressione intracranica.

Tutti i partecipanti allo studio sono stati sottoposti a imaging cerebrale seriale per consentire una valutazione approfondita degli endpoint intracranici e per valutare l’attività sul sistema nervoso centrale di Rybrevant più chemioterapia con e senza Lazertinib. Poiché le metastasi cerebrali possono comportare un onere significativo e scarsi risultati per i pazienti, questo aspetto del disegno dello studio fornisce informazioni critiche in un’area con elevati bisogni insoddisfatti.

Lo studio ha arruolato 657 pazienti con tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di EGFR ( ex19del o L858R ) che hanno avuto progressione della malattia durante o dopo il trattamento con Osimertinib.

Informazioni su Rybrevant

Rybrevant ( Amivantamab ), un anticorpo bispecifico completamente umano mirato a EGFR e MET con attività di direzione delle cellule immunitarie, ha ricevuto l’approvazione accelerata dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense nel maggio 2021 per il trattamento di pazienti adulti con tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di inserzione dell’esone 20 dell’EGFR, come rilevato da un test approvato dalla FDA, la cui malattia è progredita durante o dopo la chemioterapia a base di Platino. Questa indicazione è approvata con approvazione accelerata sulla base del tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e della durata della risposta.

Il proseguimento dell’approvazione per questa indicazione può essere subordinato alla verifica e alla descrizione del beneficio clinico negli studi di conferma.

Rybrevant è approvato anche per questa indicazione in Europa.

Nell’agosto 2023, Janssen aveva presentato una domanda di licenza biologica supplementare ( sBLA ) alla FDA statunitense per l’approvazione estesa di Rybrevant in combinazione con chemioterapia ( Carboplatino – Pemetrexed ) per il trattamento di prima linea di pazienti con tumore NSCLC con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR . Una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per questa indicazione è stata presentata anche all’Agenzia europea per i medicinali EMA.

Informazioni sul cancro al polmone non-a-piccole cellule

In tutto il mondo, il cancro al polmone è uno dei tumori più comuni, con il tumore NSCLC che rappresenta dall’80 all’85% di tutti i casi di cancro al polmone. I principali sottotipi di tumore NSCLC sono l’adenocarcinoma, il carcinoma a cellule squamose e il carcinoma a grandi cellule.

Tra le mutazioni driver più comuni nel tumore NSCLC vi sono le alterazioni di EGFR, che è un recettore tirosina chinasi che controlla la crescita e la divisione cellulare. Mutazioni di EGFR sono presenti nel 10-15% dei pazienti occidentali affetti da NSCLC con istologia di adenocarcinoma e si verificano nel 40-50% dei pazienti asiatici.

Le mutazioni di EGFR ( ex19del o L858R ) sono le mutazioni EGFR più comuni.

Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per tutte le persone con carcinoma al polmone non a piccole cellule avanzato e mutazioni di EGFR trattate con inibitori tirrosinchinasici di EGFR è inferiore al 20%. I pazienti con mutazioni EGFR ex19del o L858R hanno una sopravvivenza globale a 5 anni nel mondo reale del 19%

ENGLISH VERSION

Janssen has submitted supplemental biologics license application ( sBLA ) to U.S. FDA seeking approval of Rybrevant ( Amivantamab-vmjw ) plus chemotherapy for the treatment of patients with EGFR-mutated non-small cell lung cancer who progressed on or after Osimertinib

This submission is supported by data from the phase 3 MARIPOSA-2 study. Rybrevant plus chemotherapy has shown significant improvement in primary endpoint of progression-free survival, compared to chemotherapy alone, in patients with EGFR-mutated advanced non-small cell lung cancer following prior Osimertinib therapy

Janssen Pharmaceutical of Johnson & Johnson has announced the submission of a supplemental Biologics License Application ( sBLA ) to the U.S. Food and Drug Administration ( FDA ) seeking the approval of Rybrevant ( Amivantamab-vmjw; Amivantamab ) in combination with chemotherapy ( Carboplatin and Pemetrexed ) for the treatment of patients with locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer ( NSCLC ) with epidermal growth factor receptor ( EGFR ) exon 19 deletions ( ex19del ) or L858R substitution after disease progression on or after Osimertinib.

This application is supported by data from the phase 3 MARIPOSA-2 study evaluating the efficacy and safety of Rybrevant and chemotherapy in patients with locally advanced or metastatic EGFR ex19del or L858R substitution NSCLC who had disease progression on or after treatment with Osimertinib.

Results from the MARIPOSA-2 study were presented at the European Society of Medical Oncology ( ESMO ) 2023 Congress and simultaneously published in the Annals of Oncology.

About the MARIPOSA-2 study

MARIPOSA-2, which enrolled 657 patients, is a randomized, open-label phase 3 study evaluating the efficacy and safety of two combination regimens of Rybrevant ( with and without Lazertinib ) and chemotherapy. Patients with locally advanced or metastatic EGFR ex19del or L858R substitution NSCLC who had disease progression on or after treatment with Osimertinib were randomized to treatment with Rybrevant plus chemotherapy, Rybrevant plus chemotherapy with Lazertinib, or chemotherapy alone. The dual primary endpoint was used to compare the progressione-free survival ( PFS ) ( using RECIST v1.1 guidelines ) as assessed by blinded independent central review ( BICR ) for each experimental arm to chemotherapy alone. Secondary endpoints included objective response as assessed by BICR, overall survival ( OS ), duration of response ( DOR ), time to subsequent therapy, PFS2 and intracranial progression-free survival.

All study participants underwent serial brain imaging to allow for the robust assessment of intracranial endpoints and to assess the CNS activity of Rybrevant plus chemotherapy with and without Lazertinib. As brain metastases can lead to significant burden and poor outcomes for patients, this aspect of the study design provides critical information in an area of high unmet need. The study enrolled 657 patients with locally advanced or metastatic EGFR ex19del or L858R substitution NSCLC who had disease progression on or after treatment with Osimertinib.

Information on Rybrevant

Rybrevant ( Amivantamab ), a fully-human bispecific antibody targeting EGFR and MET with immune cell-directing activity, received accelerated approval by the U.S. Food and Drug Administration ( FDA ) in May 2021 for the treatment of adult patients with locally advanced or metastatic NSCLC with EGFR exon 20 insertion mutations, as detected by an FDA-approved test, whose disease has progressed on or after Platinum-based chemotherapy. This indication is approved under accelerated approval based on overall response rate ( ORR ) and duration of response. Continued approval for this indication may be contingent upon verification and description of clinical benefit in the confirmatory trials.

Rybrevant is also approved in this indication in Europe, and other markets around the world.

In August 2023, Janssen submitted a supplemental Biologics License Application ( sBLA ) to the U.S. FDA for the expanded approval of Rybrevant in combination with chemotherapy ( Carboplatin – Pemetrexed ) for the first-line treatment of patients with NSCLC with EGFR exon 20 insertion mutations.

A marketing authorization application for this indication has also been submitted to the European Medicines Agency ( EMA ).

Information on non-small cell lung cancer

Worldwide, lung cancer is one of the most common cancers, with NSCLC making up 80 to 85& of all lung cancer cases. The main subtypes of NSCLC are adenocarcinoma, squamous cell carcinoma and large cell carcinoma.

Among the most common driver mutations in NSCLC are alterations in EGFR, which is a receptor tyrosine kinase controlling cell growth and division. EGFR mutations are present in 10 to 15% of Western patients with NSCLC with adenocarcinoma histology and occur in 40 to 50% of Asian patients.

EGFR ex19del or EGFR L858R substitutions are the most common EGFR mutations.

The five-year survival rate for all people with advanced NSCLC and EGFR mutations treated with EGFR TKIs is less than 20%. Patients with EGFR ex19del or L858R mutations have a real-world five-year overall survival of 19%

FONTE: https://www.janssen.com/janssen-submits-supplemental-biologics-license-application-us-fda-seeking-approval-rybrevantr

M&A: Bristol Myers Squibb ha acquistato Mirati Therapeutics, rafforzando il proprio portafoglio oncologico

BMS

Bristol Myers Squibb ha acquistato Mirati Therapeutics rafforzando il proprio portafoglio oncologico. Il farmaco di maggiore interesse commerciale nell’immediato è Krazati ( Adagrasib ) per il cancro al polmone non a piccole cellule con mutazione KRAS G12C

Bristol Myers Squibb ( BMS ) ha accettato di acquisire Mirati Therapeutics per un massimo di 5,8 miliardi di dollari.

L’accordo dà a BMS l’accesso al farmaco Krazati ( Adagrasib ) della Mirati, che è stato approvato dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense a dicembre 2022 come opzione terapeutica per gli adulti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico con mutazione KRAS, che hanno ricevuto almeno una precedente terapia sistemica.

Il farmaco è attualmente in fase di valutazione anche per altre indicazioni, tra cui in combinazione con un inibitore di PD-1 come trattamento di prima linea per il cancro al polmone non-a-piccole cellule e come monoterapia nel cancro del pancreas precedentemente trattato.

Oltre a Krazati, la transazione include numerosi altri asset oncologici mirati, come MRTX1719, che secondo BMS ha mostrato dati di efficacia precoce incoraggianti in diversi tipi di tumore, tra cui tumore NSCLC e melanoma.

Secondo i termini dell’accordo, BMS acquisirà Mirati per 58 dollari per azione in contanti, per un valore patrimoniale totale di 4,8 miliardi di dollari.

Gli azionisti di Mirati riceveranno inoltre un diritto di valore contingente non-negoziabile per ogni azione detenuta, del valore potenziale di 12 dollari per azione in contanti, che rappresenta un’ulteriore opportunità di valore di 1 miliardo di dollari.

EMA, European Medicines Agency

Aggiornamento al 27 luglio 2023 – Il produttore di Krazati ha richiesto un riesame del parere dell’EMA del luglio 2023. Una volta ricevute le motivazioni della richiesta, l’Agenzia riesaminerà il proprio parere ed emetterà una raccomandazione finale.

21 luglio 2023 – Rifiuto dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Krazati ( Adagrasib )

L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha raccomandato il rifiuto della autorizzazione condizionata per Krazati, un medicinale destinato al trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule ( NSCLC ) nello stadio avanzato con mutazione KRAS G12C.

Krazati è stato sviluppato come medicinale per il trattamento di adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato quando le cellule tumorali presentano una particolare alterazione genetica ( mutazione ) nota come KRAS G12C. Era destinato ai pazienti che avevano già provato almeno un trattamento sistemico.

Krazati contiene il principio attivo Adagrasib e doveva essere disponibile sotto forma di compressa.

Le modifiche genetiche al gene KRAS possono produrre una proteina alterata che provoca la crescita incontrollata delle cellule tumorali. Il principio attivo di Krazati, Adagrasib, si lega a questa proteina alterata all’interno delle cellule tumorali, rendendo la proteina inattiva e rallentando così la crescita e la diffusione delle cellule. Favorisce anche i processi che uccidono le cellule tumorali.

Rifiuto dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Krazati

La Società produttrice ha presentato i risultati di uno studio principale che ha coinvolto 116 adulti affetti da tumore NSCLC avanzato con mutazione KRAS G12C che avevano ricevuto almeno un trattamento sistemico. Lo studio ha esaminato il numero di pazienti il cui cancro ha risposto parzialmente o completamente al trattamento e non ha confrontato Krazati con nessun altro trattamento.

Il Comitato per i medicinali ad uso umano dell’Agenzia ( CHMP ) ha osservato che non erano ancora disponibili dati completi per questo medicinale e che vi erano incertezze sull’efficacia di Krazati.

Sebbene la Società produttrice abbia richiesto un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata, il medicinale non soddisfaceva i criteri per la concessione di questo tipo di autorizzazione. La Società produttrice non ha potuto dimostrare che Krazati soddisfi un bisogno insoddisfatto e non ha potuto giustificare l’immediata disponibilità del medicinale ai pazienti mentre erano ancora in attesa di ulteriori dati.

Fonte: EMA 2023 [ https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop-initial/questions-answers-refusal-marketing-authorisation-krazati-adagrasib_en.pdf ]

ENGLISH VERSION

Update as of 27 July 2023 – The applicant for Krazati has requested a re-examination of EMA’s July 2023 opinion. Upon receipt of the grounds of the request, the Agency will re-examine its opinion and issue a final recommendation.

21 July 2023 – Refusal of the marketing authorisation for Krazati ( Adagrasib )

The European Medicines Agency ( EMA ) has recommended the refusal of the conditional marketing authorisation for Krazati, a medicine intended for treating advanced non-small cell lung cancer

( NSCLC ) with KRAS G12C mutation.

Krazati was developed as a medicine for treating adults with advanced non-small cell lung cancer

when the cancer cells have a particular genetic change ( mutation ) known as KRAS G12C. It

was intended for patients who had already tried at least one systemic treatment.

Krazati contains the active substance Adagrasib and was to be available as tablets.

Genetic changes to the KRAS gene can produce an altered protein that causes the uncontrolled growth of cancer cells. The active substance in Krazati, Adagrasib, attaches to this altered protein inside cancer cells, making the protein inactive and thereby slowing the growth and spread of the cells. It also encourages processes that kill the cancer cells.

Refusal of the marketing authorisation for Krazati

The company presented results from a main study involving 116 adults with advanced NSCLC with a KRAS G12C mutation who had received at least one systemic treatment. The study looked at the

number of patients whose cancer responded partially or completely to treatment and did not compare Krazati to any other treatment.

The Agency’s human medicines committee ( CHMP ) noted that comprehensive data for this medicine were not yet available and that there were uncertainties about how well the medicine worked.

Although the company applied for a conditional marketing authorisation, the medicine did not meet the criteria for granting this type of authorisation. The company could not show that Krazati fulfils an unmet need and could not justify making the medicine immediately available to patients while further data were still awaited.

Source: EMA 2023 [ https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop-initial/questions-answers-refusal-marketing-authorisation-krazati-adagrasib_en.pdf ]

 

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TUMORE AL POLMONE CON MUTAZIONE EGFR – Osimertinib associato alla chemioterapia migliora la sopravvivenza senza progressione nel cancro del polmone EGFR-mutato. Studio FLAURA2

FILE PHOTO: The logo for AstraZeneca is seen outside its North America headquarters in Wilmington, Delaware, U.S., March 22, 2021. REUTERS/Rachel Wisniewski

I risultati di FLAURA2 si aggiungono alle ampie evidenze a sostegno di Osimertinib ( Tagrisso ) come terapia di base nel tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR, e stabiliscono un nuovo punto di riferimento per la sopravvivenza libera da progressione in questo contesto

Osimertinib, associato alla chemioterapia, permette di ritardare ulteriormente la progressione della malattia, in particolare nei pazienti con le maggiori esigenze insoddisfatte, compresi quelli con metastasi del sistema nervoso centrale al momento della diagnosi

Sono stati presentati i risultati di uno studio in fase avanzata che ha valutato Osimertinib ( Tagrisso ) in combinazione con la chemioterapia per alcuni pazienti affetti da cancro al polmone.

Lo studio di fase 3 FLAURA2 ha randomizzato più di 500 pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato ( stadio da 2B a 3C ) o metastatico ( stadio 5 ) con mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFRm ) a ricevere la combinazione Osimertinib più chemioterapia o il solo inibitore della tirosin-chinasi EGFR.

I risultati, presentati a IASLC WCLC 2023 ( International Association for the Study of Lung Cancer 2023 World Conference on Lung Cance ) hanno mostrato che la combinazione Osimertinib più chemioterapia ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte del 38% rispetto alla monoterapia con il solo Osimertinib.

Inoltre la combinazione ha esteso la sopravvivenza mediana libera da progressione di 9,5 mesi; è stato osservato un beneficio clinicamente significativo in termini di libertà da progressione in tutti i sottogruppi pre-specificati.

Al momento dell’analisi, i dati sulla sopravvivenza globale erano immaturi, ma è stata osservata una tendenza favorevole per Osimertinib più chemioterapia.

Si stima che ogni anno a 2,2 milioni di persone in tutto il mondo venga diagnosticato un cancro ai polmoni e il tumore polmonare non-a-piccole cellule rappresenti fino all’85% di tutti i casi di cancro ai polmoni.

Circa il 10-15% dei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule negli Stati Uniti e in Europa presenta un tumore NSCLC con mutazione in EGFR, e questa popolazione di pazienti è particolarmente sensibile al trattamento con un inibitore della tirosina-chinasi di EGFR che blocca le vie di segnalazione cellulare che guidano la crescita delle cellule tumorali.

Tagrisso ha già ottenuto l’approvazione normativa in più di 100 Paesi come monoterapia per alcuni pazienti affetti da tumore NSCLC che presentano una mutazione del gene EGFR.

Precedentemente erano stati presentati i risultati positivi dello studio di fase 3 ADAURA che ha valutato Osimertinib nei pazienti con tumore NSCLC e mutazione EGFR, in stadio iniziale.

I risultati, presentati al Congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology ( ASCO ), avevano dimostrato che Osimertinib era in grado di ridurre il rischio di morte del 51% rispetto al placebo sia nella popolazione dell’analisi primaria ( pazienti con tumore NSCLC di stadio da 2 a 3a con mutazione in EGFR ) sia nel gruppo di controllo. popolazione complessiva dello studio ( stadi da 1b a 3a ).

Fonte: AstraZeneca, 2023

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE – L’impegno del Mario Negri nella ricerca sull’intelligenza artificiale in medicina

Mario Negri Istituto

 

L’Istituto Mario Negri è impegnato in due studi che sviluppano o adottano strumenti di intelligenza artificiale, tra questi lo studio I3Lung

LO STUDIO I3LUNG NEL TUMORE AL POLMONE

Lo studio I3LUNG è un Progetto europeo che ha come obiettivo l’implementazione delle cure mediche personalizzate con l’intelligenza artificiale, per i pazienti con tumore al polmone. Il Progetto coinvolge sei centri clinici di eccellenza per la cura del tumore del polmone ( Italia, Germania, Spagna, Grecia, Israele, USA ) e vede la partecipazione di 16 tra le migliori organizzazioni europee e internazionali in ambito oncologico.

I3LUNG mira a creare uno strumento decisionale all’avanguardia che aiuterà sia i medici che i loro pazienti a selezionare la migliore cura, sia per efficacia che per risposta ai loro specifici bisogni e necessità.

Il Progetto utilizzerà l’intelligenza artificiale, in particolare le metodologie dette di apprendimento profondo e approfondimento automatico ( Deep Learning e Machine Learning ) per analizzare a pieno tutta la grande quantità di informazioni disponibili per questo tumore.

Verranno raccolte le caratteristiche cliniche, genetiche e molecolari, le immagini radiologiche e le caratteristiche del tumore già disponibili per 2.000 pazienti arruolati in studi clinici nei Centri partecipanti al Progetto.

È inoltre previsto uno studio psicologico per sviluppare uno strumento di supporto alla decisione medica.

Eugenio Santoro – Laboratorio di Informatica Medica – Dipartimento di Epidemiologia medica

https://www.marionegri.it/magazine/intelligenza-artificiale-medicina

 

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Tumore al polmone non-a-piccole cellule: Osimertinib associato alla chemioterapia migliora la sopravvivenza libera da progressione

AstraZeneca

Studio FLAURA2: Osimertinib ( Tagrisso ) associato alla chemioterapia ha prodotto significativi miglioramenti riguardo alla sopravvivenza libera da progressione nel cancro ai polmoni non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico con mutazione EGFR

Sono stati annunciati i risultati di uno studio di fase 3 che ha valutato Osimertinib ( Tagrisso ) in combinazione con la chemioterapia in alcuni pazienti con carcinoma polmonare.

Lo studio FLAURA2 in fase avanzata ha arruolato 586 pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico con mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFRm ).

I pazienti sono stati trattati con Osimertinib 80 mg una volta al giorno in compresse orali in combinazione con chemioterapia più Cisplatino o Carboplatino ogni 3 settimane per 4 cicli, seguiti da Osimertinib con Pemetrexed di mantenimento ogni 3 settimane.

La combinazione ha dimostrato forti miglioramenti nella sopravvivenza libera da progressione rispetto al solo Osimertinib.

I risultati di sicurezza sono stati coerenti con i profili stabiliti di ciascun medicinale.

Lo studio è in corso e continuerà a valutare l’endpoint secondario della sopravvivenza globale ( OS ).

Si stima che ogni anno a 2,2 milioni di persone in tutto il mondo venga diagnosticato un cancro ai polmoni, con il tumore non-a-piccole cellule che rappresenta fino all’85% di tutti i casi di cancro ai polmoni.

Alla maggior parte di tutti i pazienti con tumore NSCLC viene diagnosticata una malattia avanzata e fino al 15% dei pazienti con tumore NSCLC negli Stati Uniti e in Europa ha EGFRm NSCLC.

La combinazione ha anche dimostrato un miglioramento significativo della risposta patologica completa, un doppio endpoint primario, rispetto alla sola chemioterapia, in un’analisi ad interim precedentemente riportata.

Informazioni tratte dalla Letteratura internazionale su Osimertinib & Tagrisso ( Database OncoBase.it )

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Cancro al polmone non-a-piccole cellule operabile: benefici dal trattamento a base di Durvalumab nel setting neoadiuvante e adiuvante

AstraZeneca

Carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile: l’impiego di Durvalumab ( Imfinzi ) nel setting neoadiuvante e adiuvante aumenta la sopravvivenza priva di eventi

Schema terapeutico dello studio AEGEAN:
Setting neoadiuvante: Durvalumab + chemioterapia
Setting adiuvante: Durvalumab

Risultati promettenti sono stati osservati con Durvalumab ( Imfinzi ) somministrato prima e dopo l’intervento chirurgico nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in fase iniziale.

I risultati intermedi dello studio di fase 3 AEGEAN, che sta valutando l’inibitore PD-L1 in combinazione con la chemioterapia nel setting neoadiuvante prima dell’intervento chirurgico e come monoterapia dopo l’intervento chirurgico ( setting adiuvante ), hanno mostrato una riduzione del 32% il rischio di recidiva, progressione della malattia o morte.

La combinazione aveva anche dimostrato un miglioramento significativo della risposta patologica completa ( pCR ), rispetto alla sola chemioterapia, in un’analisi ad interim precedentemente riportata.

Lo studio AEGEAN continuerà come previsto per valutare gli endpoint secondari chiave, tra cui la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ).

A livello mondiale, circa 2.2 milioni di persone riceve diagnosi di cancro ai polmoni annualmente, con il tumore del polmone non-a-piccole cellule a rappresentare fino all’85% dei casi.

Mentre circa il 25-30% dei pazienti ha diagnosi abbastanza precoce da permettere un intervento chirurgico con intento curativo, la maggior parte alla fine svilupperà una recidiva nonostante la resezione completa del tumore e la chemioterapia adiuvante.

Durvalumab è un anticorpo monoclonale umano che si lega alla proteina PD-L1 e ne blocca l’interazione con le proteine PD-1 e CD80, contrastando le tattiche di evasione immunitaria del tumore e rilasciando l’inibizione delle risposte immunitarie.

Imfinzi è già approvato in ambito curativo per alcuni pazienti con tumore NSCLC non-resecabile, nonché per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso.

Oltre alle sue indicazioni nel cancro del polmone, Imfinzi detiene anche approvazioni nel cancro del tratto biliare localmente avanzato o metastatico, nel carcinoma epatocellulare non-resecabile e nel cancro alla vescica in fase avanzata precedentemente trattato.

Fonte: American Association for Cancer Research ( AACR ) Meeting, 2023

Lo studio di fase 3 AEGEAN ha mostrato che il regime basato su Durvalumab ( Imfinzi ) ha migliorato significativamente i risultati nel carcinoma polmonare resecabile, confermando ulteriormente l’importanza della diagnosi precoce e il trattamento del carcinoma polmonare nei primi stadi della malattia dove i pazienti hanno il più alto potenziale di guarigione.

Secondo John Heymach, oncologo presso MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas ( Stati Uniti ), molti pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile sperimentano recidiva della malattia. L’aggiunta di Durvalumab alla chemioterapia sia prima che dopo l’intervento chirurgico ha il potenziale per diventare una terapia di riferimento che può alterare il decorso della malattia oncologica, aumentando significativamente il potenziale di cura.

 

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Aggiornamenti in Pneumologia by Xagena

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Durvalumab nel setting neoadiuvante con o senza radioterapia stereotassica corporea in pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule in stadio iniziale

Precedenti studi di fase 2 sulla monoterapia neoadiuvante anti-PD-1 o anti-PD-L1 in pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule in stadio iniziale hanno riportato tassi di risposta patologica …


 

Pirfenidone nei pazienti con malattie polmonari interstiziali fibrotiche progressive diverse dalla fibrosi polmonare idiopatica: studio RELIEF

È stato dimostrato che il Pirfenidone ( Esbriet ) rallenta la progressione della malattia nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica ( IPF ). Tuttavia, ci sono poche opzioni di trattamento per le …


 

Pembrolizumab con o senza radioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule metastatico

La radioterapia potrebbe aumentare le risposte antitumorali sistemiche all’immunoterapia. Negli studi PEMBRO-RT ( fase 2 ) e MDACC ( fase 1-2 ), i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule …


 

Patritumab deruxtecan ha dimostrato attività antitumorale nei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR

I risultati di uno studio di fase 1 hanno mostrato che Patritumab deruxtecan ha indotto un tasso di risposta globale del 39% tra i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) avan …


 

Sotorasib: beneficio clinico duraturo nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazioni di KRAS

Lo studio di fase 2 CodeBreaK 100 ha mostrato che Sotorasib ( Lumakras ) ha prodotto un beneficio clinico duraturo tra i pazienti precedentemente trattati con carcinoma al polmone non-a-piccole cellul …


 

Bambini con tosse grassa cronica e sospetta bronchite batterica protratta: vantaggi del trattamento per 4 settimane con Amoxicillina e Acido Clavulanico rispetto al ciclo di 2 settimane

La bronchite batterica protratta ( PBB ) è una delle principali cause di tosse grassa ( o produttiva ) cronica nei bambini. In uno studio sono stati evidenziati alcuni vantaggi della somministrazi …


 

Nivolumab e Ipilimumab come terapia di mantenimento nel tumore polmonare a piccole cellule a malattia estesa: studio CheckMate 451

Nel tumore polmonare a piccole cellule a malattia estesa ( ED-SCLC ), i tassi di risposta alla chemioterapia di prima linea a base di Platino sono robusti, ma le risposte mancano di durata. CheckMat …


 

Camrelizumab più Carboplatino e Pemetrexed rispetto alla sola chemioterapia nei pazienti naive alla chemioterapia con tumore polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso avanzato: studio CameL

L’immunoterapia combinata con la chemioterapia si è dimostrata efficace come trattamento per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ), non-squamoso, avanzato senza aberrazioni genetiche ta …


 

Effetto di un singolo giorno di aumento dell’uso di Budesonide – Formoterolo secondo necessità sul rischio a breve termine di esacerbazioni gravi nei pazienti con asma lieve: analisi post-hoc dello studio SYGMA 1

Nell’asma lieve, Budesonide – Formoterolo ( Symbicort ) al bisogno riduce il rischio di esacerbazione a lungo termine rispetto ai beta2-agonisti a breve durata d’azione ( SABA ) al bisogno, con una ri …


 

Pembrolizumab nei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule con performance status 2: studio PePS2

Il blocco terapeutico di PD-1 e del suo ligando PD-L1 ha trasformato la gestione del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ). Gli studi clinici con Pembrolizumab ( Keytruda ) hanno arruolat …


 

Antibiotici per via endovenosa versus antibiotici per os per l’eradicazione di Pseudomonas aeruginosa nella fibrosi cistica: studio TORPEDO-CF

L’infezione polmonare cronica da Pseudomonas aeruginosa è una delle cause più importanti di mortalità e morbilità nella fibrosi cistica. Se gli antibiotici vengono somministrati prontamente, l’infez …


 

Inibitore DPP-1 Brensocatib nelle bronchiectasie

I pazienti con bronchiectasie hanno frequenti riacutizzazioni che si pensa essere correlate a infiammazione neutrofila. L’attività e la quantità di serina proteasi dei neutrofili, inclusa l’elastasi …


 

Pamrevlumab, una terapia anti-fattore di crescita del tessuto connettivo, per la fibrosi polmonare idiopatica: studio PRAISE

Il fattore di crescita del tessuto connettivo ( CTGF ) è una glicoproteina secreta che ha un ruolo centrale nel processo di fibrosi. Lo studio PRAISE è stato progettato per valutare la sicurezza, la …


 

Pirfenidone nei pazienti con malattia polmonare interstiziale fibrosante progressiva non-classificabile

Al momento, non sono disponibili farmacoterapie approvate per la malattia polmonare interstiziale ( ILD ) non-classificabile, caratterizzata da fibrosi progressiva del polmone. Sono state valutate l’ …


 

CheckMate 227: i dati di follow-up a 3 anni hanno mostrato una sopravvivenza globale durevole a lungo termine con la combinazione Nivolumab e Ipilimumab nel cancro al polmone non-a-piccole cellule

I pazienti con tumore polmonare avanzato non-a-piccole cellule che hanno ricevuto Nivolumab e Ipilimumab hanno dimostrato continui benefici di sopravvivenza a lungo termine, rispetto alla chemioterapi …

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