M&A: Bristol Myers Squibb ha acquistato Mirati Therapeutics, rafforzando il proprio portafoglio oncologico

BMS

Bristol Myers Squibb ha acquistato Mirati Therapeutics rafforzando il proprio portafoglio oncologico. Il farmaco di maggiore interesse commerciale nell’immediato è Krazati ( Adagrasib ) per il cancro al polmone non a piccole cellule con mutazione KRAS G12C

Bristol Myers Squibb ( BMS ) ha accettato di acquisire Mirati Therapeutics per un massimo di 5,8 miliardi di dollari.

L’accordo dà a BMS l’accesso al farmaco Krazati ( Adagrasib ) della Mirati, che è stato approvato dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense a dicembre 2022 come opzione terapeutica per gli adulti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico con mutazione KRAS, che hanno ricevuto almeno una precedente terapia sistemica.

Il farmaco è attualmente in fase di valutazione anche per altre indicazioni, tra cui in combinazione con un inibitore di PD-1 come trattamento di prima linea per il cancro al polmone non-a-piccole cellule e come monoterapia nel cancro del pancreas precedentemente trattato.

Oltre a Krazati, la transazione include numerosi altri asset oncologici mirati, come MRTX1719, che secondo BMS ha mostrato dati di efficacia precoce incoraggianti in diversi tipi di tumore, tra cui tumore NSCLC e melanoma.

Secondo i termini dell’accordo, BMS acquisirà Mirati per 58 dollari per azione in contanti, per un valore patrimoniale totale di 4,8 miliardi di dollari.

Gli azionisti di Mirati riceveranno inoltre un diritto di valore contingente non-negoziabile per ogni azione detenuta, del valore potenziale di 12 dollari per azione in contanti, che rappresenta un’ulteriore opportunità di valore di 1 miliardo di dollari.

EMA, European Medicines Agency

Aggiornamento al 27 luglio 2023 – Il produttore di Krazati ha richiesto un riesame del parere dell’EMA del luglio 2023. Una volta ricevute le motivazioni della richiesta, l’Agenzia riesaminerà il proprio parere ed emetterà una raccomandazione finale.

21 luglio 2023 – Rifiuto dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Krazati ( Adagrasib )

L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha raccomandato il rifiuto della autorizzazione condizionata per Krazati, un medicinale destinato al trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule ( NSCLC ) nello stadio avanzato con mutazione KRAS G12C.

Krazati è stato sviluppato come medicinale per il trattamento di adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato quando le cellule tumorali presentano una particolare alterazione genetica ( mutazione ) nota come KRAS G12C. Era destinato ai pazienti che avevano già provato almeno un trattamento sistemico.

Krazati contiene il principio attivo Adagrasib e doveva essere disponibile sotto forma di compressa.

Le modifiche genetiche al gene KRAS possono produrre una proteina alterata che provoca la crescita incontrollata delle cellule tumorali. Il principio attivo di Krazati, Adagrasib, si lega a questa proteina alterata all’interno delle cellule tumorali, rendendo la proteina inattiva e rallentando così la crescita e la diffusione delle cellule. Favorisce anche i processi che uccidono le cellule tumorali.

Rifiuto dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Krazati

La Società produttrice ha presentato i risultati di uno studio principale che ha coinvolto 116 adulti affetti da tumore NSCLC avanzato con mutazione KRAS G12C che avevano ricevuto almeno un trattamento sistemico. Lo studio ha esaminato il numero di pazienti il cui cancro ha risposto parzialmente o completamente al trattamento e non ha confrontato Krazati con nessun altro trattamento.

Il Comitato per i medicinali ad uso umano dell’Agenzia ( CHMP ) ha osservato che non erano ancora disponibili dati completi per questo medicinale e che vi erano incertezze sull’efficacia di Krazati.

Sebbene la Società produttrice abbia richiesto un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata, il medicinale non soddisfaceva i criteri per la concessione di questo tipo di autorizzazione. La Società produttrice non ha potuto dimostrare che Krazati soddisfi un bisogno insoddisfatto e non ha potuto giustificare l’immediata disponibilità del medicinale ai pazienti mentre erano ancora in attesa di ulteriori dati.

Fonte: EMA 2023 [ https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop-initial/questions-answers-refusal-marketing-authorisation-krazati-adagrasib_en.pdf ]

ENGLISH VERSION

Update as of 27 July 2023 – The applicant for Krazati has requested a re-examination of EMA’s July 2023 opinion. Upon receipt of the grounds of the request, the Agency will re-examine its opinion and issue a final recommendation.

21 July 2023 – Refusal of the marketing authorisation for Krazati ( Adagrasib )

The European Medicines Agency ( EMA ) has recommended the refusal of the conditional marketing authorisation for Krazati, a medicine intended for treating advanced non-small cell lung cancer

( NSCLC ) with KRAS G12C mutation.

Krazati was developed as a medicine for treating adults with advanced non-small cell lung cancer

when the cancer cells have a particular genetic change ( mutation ) known as KRAS G12C. It

was intended for patients who had already tried at least one systemic treatment.

Krazati contains the active substance Adagrasib and was to be available as tablets.

Genetic changes to the KRAS gene can produce an altered protein that causes the uncontrolled growth of cancer cells. The active substance in Krazati, Adagrasib, attaches to this altered protein inside cancer cells, making the protein inactive and thereby slowing the growth and spread of the cells. It also encourages processes that kill the cancer cells.

Refusal of the marketing authorisation for Krazati

The company presented results from a main study involving 116 adults with advanced NSCLC with a KRAS G12C mutation who had received at least one systemic treatment. The study looked at the

number of patients whose cancer responded partially or completely to treatment and did not compare Krazati to any other treatment.

The Agency’s human medicines committee ( CHMP ) noted that comprehensive data for this medicine were not yet available and that there were uncertainties about how well the medicine worked.

Although the company applied for a conditional marketing authorisation, the medicine did not meet the criteria for granting this type of authorisation. The company could not show that Krazati fulfils an unmet need and could not justify making the medicine immediately available to patients while further data were still awaited.

Source: EMA 2023 [ https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop-initial/questions-answers-refusal-marketing-authorisation-krazati-adagrasib_en.pdf ]

 

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CANCRO AL POLMONE: la chemioterapia metronomica controlla la malattia con meno tossicità

PneumoBase

La chemioterapia metronomica si basa sull’impiego di dosaggi più bassi ma giornalieri e senza intervalli. Questo approccio garantisce ai pazienti oncologici, a parità di efficacia, una migliore qualità di vita con una buona tollerabilità

Nel 2019 al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica ( ESMO ) l’approccio metronomico ha dimostrato un’efficacia per i pazienti con tumore al polmone ( in termini di sopravvivenza e di controllo della malattia ) paragonabile alla chemioterapia standard, riducendo in modo netto gli effetti collaterali.

Nello studio randomizzato di fase II ( TEMPO Lung ) sono stati coinvolti a livello europeo 165 pazienti colpiti da tumore del polmone non a piccole cellule, mai trattati prima ( e non candidabili a chemioterapia a base di Platino ). 

A 83 pazienti la chemioterapia ( Vinorelbina ) è stata somministrata in prima linea secondo il dosaggio standard ( 60-80 mg/m², una volta a settimana ), mentre 82 sono stati trattati con lo schema metronomico ( Vinorelbina orale metronomica ), dose fissa e frequente ( 50 mg, 3 volte a settimana ).

La chemioterapia metronomica ha raddoppiato l’obiettivo primario dello studio, cioè la sopravvivenza libera da progressione senza tossicità di grado 4, pari a 4 mesi rispetto a 2,2 dello schema standard.

La chemioterapia metronomica presenta un’elevata tollerabilità e può essere utilizzata per lunghi periodi di tempo. Inoltre grazie all’impiego di formulazioni orali, il paziente segue la terapia al proprio domicilio e si reca in ospedale solo per controllare gli esami del sangue e ritirare le nuove compresse.

Gli altri parametri di attività e di efficacia considerati nello studio erano sovrapponibili: la sopravvivenza libera da progressione mediana ( senza considerare anche la tossicità ) è risultata di 4,3 mesi nel braccio sperimentale rispetto a 3,9 mesi della chemioterapia standard.

E la sopravvivenza globale era, rispettivamente, di 7,1 e 7,6 mesi.

Importante anche il controllo della malattia, che indica la possibilità di arrestare la crescita del tumore, raggiunto nel 63,9% dei pazienti trattati con la metronomica rispetto al 63,4% con chemioterapia tradizionale.

I parametri di sicurezza hanno confermato la migliore tollerabilità della metronomica: gli eventi avversi correlati al trattamento sono stati pari al 61,4% nel braccio sperimentale rispetto all’84% con chemioterapia standard.

Ancor più netta la differenza negli eventi avversi ematologici, in particolare la neutropenia severa che con la metronomica si riduce dal 52% all’11%.

L’esposizione costante della neoplasia ai farmaci chemioterapici non determina solo una tossicità diretta sulle cellule tumorali, ma anche un effetto sul loro microambiente perché inibisce l’angiogenesi neoplastica, cioè il meccanismo di formazione di nuovi vasi sanguigni, responsabile della crescita tumorale e delle metastasi.

Fonte: ESMO Meeting, 2019

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La Vitamina E è associata a danno polmonare da uso delle sigarette elettroniche o vaping

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Aggiornamento in Medicina

Vitamina E acetato nel liquido di lavaggio broncoalveolare associato a EVALI

Non sono stati stabiliti gli agenti causali per l’attuale diffusione nazionale del danno polmonare associato all’uso delle sigarette elettroniche, o vaping ( EVALI ).
Il rilevamento di sostanze tossiche nel liquido di lavaggio broncoalveolare ( BAL ) da pazienti con danno EVALI può fornire informazioni dirette sull’esposizione all’interno del polmone.
I liquidi di lavaggio broncoalveolare sono stati raccolti da 51 pazienti con danno polmonare EVALI in 16 Stati e da 99 partecipanti sani che facevano parte di uno studio in corso sul fumo che ha coinvolto non-fumatori, utilizzatori esclusivamente di sigarette elettroniche o prodotti per lo svapo e fumatori esclusivamente di sigarette avviato nel 2015.

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BPCO: terapia inalatoria di mantenimento con LABA, LAMA, ICS e relative associazioni precostituite

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Prescrizione della terapia inalatoria di mantenimento con LABA, LAMA, ICS e relative associazioni precostituite nei pazienti con BPCO

La prescrizione a carico del SSN ( Servizio Sanitario Nazionale ) dei farmaci inclusi nella nota 99 per l’indicazione nella terapia inalatoria di mantenimento della BPCO è limitata ai pazienti con diagnosi certa di BPCO ( BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva ).
La sospetta diagnosi di BPCO nei pazienti che presentano dispnea, tosse cronica od espettorazione ed una storia di esposizione a fattori di rischio deve essere confermata mediante spirometria che dimostri la presenza di una ostruzione bronchiale persistente: FEV1/FVC ( dopo broncodilatazione ) inferiore a 0.70 ( 70% )
▪ se FEV1 maggiore o uguale a 50% il medico di medicina generale ( MMG ) potrà prescrivere direttamente la terapia inalatoria seguendo le raccomandazioni delle linee guida GOLD o richiedere la consulenza specialistica ( pneumologo o specialista in medicina interna operanti presso strutture identificate dalle Regioni ) su base clinica o secondo quanto previsto dai PDTA locali.
▪ se FEV1 minore di 50% la prescrizione del trattamento di mantenimento ( superata la eventuale fase acuta che potrà essere gestita dal MMG a domicilio o in ospedale ) richiede una valutazione del danno funzionale polmonare mediante l’esecuzione di indagini di secondo livello e una rivalutazione periodica del trattamento. Ciò potrà essere effettuato dallo specialista pneumologo o dallo specialista in medicina interna operante presso strutture identificate dalle Regioni e dotate della strumentazione diagnostica necessaria. La prescrizione dello specialista dovrà avvenire compilando la scheda cartacea di valutazione e prescrizione di cui all’allegato 1.
Al fine di definire un migliore approccio terapeutico le variabili da considerare sono le seguenti …….

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