ricomincio da qui

poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

post. 1post. 2post.3post.4post.5post.6post.7

post. 8post.9post.10post.11post.12post.13pag.14

post.15post.16post.17 ...post.18 ...post.19 ...post.20 ...post.21

 

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 139
 

ULTIME VISITE AL BLOG

prefazione09woodenshiptanmikcassetta2lascrivanac0nsuelocammino_1QuartoProvvisorioje_est_un_autrem12ps12Noir.Desiramistad.siempreNihil.65davidecrowsolitudinesparsa
 

ULTIMI COMMENTI

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

 

« Un passo indietro per fa...Un passo indietro per fa... »

Un passo indietro per farne uno avanti: "Il fuoco".

Post n°260 pubblicato il 06 Ottobre 2011 da lascrivana

Fui così presa dal mio daffare,che dimenticai subito,dello strano presagio della rosa rossa.

Andai al ruscello poco distante,una piccola oasi ,che si apriva un varco nel terreno semi roccioso.

Mi rifornii d’acqua,riempiendo la larga tinozza di zinco trovata vicina al vecchio focolare del piano di sopra; un tempo era sicuramente servita anche per concedersi un caldo bagno.

Per trasportarla,utilizzai, due secchielli,anch’essi di zinco,quest’ultimi,invece,stavano al piano di sotto,proprio vicino alla porta.

Poi,feci una piccola escursione cercando di trovare fascine di legno e arbusti secchi per accendere il fuoco.

Riuscii a trovare sia ramoscelli secchi che pezzi di tronco,sparsi qua e là:

Fui pure fortunata!

Perché trovai un bel pezzo di tronco d’albero,una volta acceso,proprio per il suo spessore,avrebbe sicuramente, consentito una lunga durata del fuoco.

Ormai,avevo tutto il necessario per poter passare la notte al caldo;così mi apprestai ad accendere il fuoco e a riempire il calderone d’acqua per metterla a bollire,solo dopo averlo accuratamente ripulito,con delle larghe foglie,le stesse che avevo utilizzato per dare una spolverata in giro.

Tirai fuori dal mio zainetto,un caldo plaid di lana di cachemire e l’accendino,anche se non fumavo,lo portavo sempre dietro,perché si trovava nel borsellino degli arnesi utili,insieme ad un piccolo coltello,dalla lama ben affilata,una forbice,ago e filo,e gli immancabili bottoni di riserva.

Dopo aver acceso il fuoco,mi misi  seduta di fronte ad esso,rannicchiandomi nel mio caldo e morbido plaid:

“Finalmente ero al calduccio!”

La luce soffusa e l’atmosfera calda  e confortante,ricordava quella dei tempi andati,ora,con calma potevo osservare meglio la stanza e cercare d’immaginare le figure che si erano soffermate in quell’antico spazio.

L@ur@

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963