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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Un passo indietro per farne uno avanti:"Un folle pensiero".

Post n°308 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da lascrivana

Una volta rimasta sola nella fattoria Montorsi,ebbi più tempo per riflettere su quanto di bello mi  era accaduto in quei pochi mesi .

Quella casa … la mia vita,ora che Beppe non c’era,mi sembrava vuota.

Il mio affetto per lui,cresceva di giorno in giorno.

Avrei  voluto avere la possibilità di chiedere l’affidamento,tanto il mio amore filiale era grande.

Lui aveva sviluppato in me l’istinto materno,occultato da tempo nell’inconscio.

La mia scelta a priori di non avere nessun tipo di legame,per cui un figlio non era per niente nei miei programmi,aveva già rovinato definitivamente il mio rapporto precedente.

Giacomo,il mio ex fidanzato,voleva creare una famiglia; io mi ero rifiutata categoricamente!

Affermando con estrema chiarezza, di non sentirmi ancora pronta.

“Mi spiace interrompere la nostra relazione …”

Ribadì tristemente Giacomo:

“Ma il tempo passa velocemente,e non lascia spazio per le lunghe decisioni … e io una famiglia la voglio ora!”

Il suo tono triste ma deciso, non lasciava spazio alle obiezioni;così decisi di assentire alla sua decisione di voler rompere il fidanzamento.

In seguito,mi ritrovai sola e disperata;ma ben decisa a non tornare indietro sui miei passi.

E poi … a farmi cambiare idea è arrivato lui … Beppe,il mio ragazzo straordinario.

Il mio ragazzo …  un po’ troppo presuntuoso da parte mia definirlo tale:

Non avrei mai potuto ottenere l’affidamento!

Anche se dentro me covavo la segreta speranza che un giorno questo desiderio si sarebbe potuto avverare.

Mi  sentivo ingrata ed infame nei confronti dei nonni Montorsi, ad avere un simile pensiero!

 Loro … erano stati gentili con me !

E  io volevo,anche se solo mentalmente, portargli via il loro unico e prediletto nipote!

E’ anche vero,che più volte nonna Clara si era preoccupata di quello che ne sarebbe stato di Beppe  se lei non fosse stata più in grado di prendersi cura di lui.

L’età che avanzava inesorabile e gli acciacchi che necomportavano,mettevano in seria discussione la sua forza di volontà  di occuparsi del nipote per molti anni ancora.

Negli ultimi tempi,oltre alla mia assistenza assidua per Beppe,avevano dovuto assumere anche un aiuto domestico,in quanto la salute di Clara vacillava e non aveva più la forza necessaria di occuparsene da sola.

Molto probabilmente è proprio per questo  che si fece strada nella mia mente il desiderio di chiedere l'affidamento di Beppe.

L’idea di essere costretti a rinchiuderlo in un istituto inorridiva tutti!

Ma eravamo anche coscienti, che qualora ne fossero subentrate le difficoltà poc’anzi citate,non restava molta scelta!

Ma era inutile pensarci ora … sembrava  non esserci nessuna possibilità all’orizzonte.

Anche perché Giorgio Montorsi,il padre di Beppe,di certo non avrebbe mai concesso l’affidamento del figlio a una sconosciuta!

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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