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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Nati nella famiglia sbagliata: Il premio anelato

Post n°1000 pubblicato il 14 Maggio 2015 da lascrivana

 

L’arrivo dell’erede, si rivelò per Lucio molto più proficuo di quanto potesse immaginare.

Suo padre, pazzo di gioia per averlo reso nonno, e di un maschio per giunta, gli affidò la responsabilità di dirigere a pieno titolo gran parte dei suoi loschi affari.

Al giovane malavitoso, non parve vero di avere in mano il potere da sempre ambito. Avido e senza scrupoli, già pregustava la possibilità di avere sempre più carne fresca per soddisfare i propri istinti animaleschi e perversi. Ma, prima d’iniziare qualsiasi altra cosa, doveva prendersi ciò che anelava da tempo: Carlo Lucisano.

 

-Papà, prima di buttarmi a capofitto negli affari, vorrei trascorrere qualche settimana fuori città in compagnia di mia moglie e mio figlio-

Don Carmine, posandogli un braccio sulle spalle, sorrise compiaciuto.

-Ma certo figghiu mio. Hai tutto il diritto di concederti una vacanza. Così, al tuo ritorno, ne approfitterò anch'io. Da tempo immemore ormai, tua madre mi chiede di fare un viaggio per l'Italia. Con te a capo della famiglia, non avrò problemi ad accontentarla-

Dopo essersi congedato, Lucio si recò subito da Agnese, ansioso di comunicarle la bella notizia. Dopo aver socchiuso la porta della cameretta, la sorprese intenta a cambiargli i pannolini. La vista del corpicino nudo di Carmine Campisi Junior, pur turbandolo, gli provocò un fremito.

Agnese, attenta com’era a coccolare e pulire la creatura, non si accorse subito della sua presenza. Cercando di calmare i propri impulsi, Lucio richiuse la porta e rimase in attesa. Dopo qualche istante, bussò nuovamente. 

-Che vuoi Lucio?-

Gli domandò Agnese astiosa.

-Ho una bella notizia per te Agnese. Poiché tu e John, mi avete fatto un bel favore rendendomi padre, ho deciso di premiarvi. Passerete qualche settimana insieme al bambino nella villa che ben conoscete. Vi raccomando però, di fare molta attenzione e di non muovervi da lì, sino a che non ve lo dirò io. Ho detto a mio padre che, prima di dedicarmi totalmente agli affari, voglio passare una settimana con la mia famiglia-

Lucio si lisciò il mento, compiaciuto della propria idea. Una volta che se li fosse tolti dai piedi, avrebbe potuto avvicinare Carlo senza nessuna complicazione.

La mattina successiva alla loro partenza Lucio si alzò di buon’ora. L'intenzione, era quella di farsi trovare davanti alla scuola, aveva pianificato tutto.

Carlo Lucisano, come era solito fare, stava percorrendo il marciapiede. Un istante più tardi, una grossa automobile rallentò sino a fermarsi al suo fianco.

-Ciao Carlo! Salta su che ti do uno strappo fino a scuola-

Sbirciando all'interno dell'abitacolo, il giovane fece un passo indietro. 

-Mio padre mi ha proibito di rivolgerti la parola, Lucio-

Lucio, sornione, non smise di sorridere.

-Ma ora tuo padre non c'è Carlo. Lo sai che sei diventato zio? Non ti piacerebbe conoscere il nipotino?-

A quella notizia, gli occhi di Carlo si riempirono di una luce gioiosa. Bastò questo per spronare Lucio a incalzarlo.

-Forza. Sali in macchina che ti porto a vederlo! Agnese sarà felicissima. Non ti piacerebbe darle questa soddisfazione? Tua sorella è triste Carlo. Soffre molto del fatto che, nessuno della sua famiglia, sia venuto a congratularsi con lei-

Aveva toccato i tasti giusti. Il povero Carlo, ignaro della sorte che gli sarebbe aspettata, decise di accettare l’invito.

-Però, promettimi che nessuno lo verrà a sapere, va bene?-

Lucio acconsentì sorridendo compiaciuto. No, nessuno lo avrebbe mai saputo.

Laura e Danio

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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