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La donna nel tempo
Post n°1493 pubblicato il 08 Marzo 2018 da lascrivana
Oggi voglio raccontarvi una storia, che ahimé! Anche voi conoscete bene, vi scrivo della vita di una donna che è iniziata senza che lei avesse cercato di venire al mondo; nacque in un tempo in cui il maschilismo predominava, e la donna era solo uno strumento per avere figli e per pulire casa. Quella donna del passato aveva accettato servilmente d’indossare la veste matriarcale e ubbidire al marito, anche se non sempre dimostrava di essere all’altezza di mantenere lei e i suoi figli; nonostante tutto, non si ribellava a quella condizione. Più donne partoriva, più queste si ribellavano a quella condizione di sottomissione. Iniziarono le prime battaglie in ambito domestico: le figlie faticosamente cercarono di sottrarsi all’autorità del padre padrone, per poi gettarsi a mani nude nell’ambito sociale, che ancora le degradava e le faceva sentire come una razza inferiore. Negli anni a venire essa vinse parecchie battaglie, riuscendo ad ottenere la libertà e la parità. Vincere quelle guerre non è stato sufficiente a recuperare del tutto la propria autonomia; poiché i figli, con gran dispiacere degli uomini sessualmente diversi, hanno bisogno dell’utero femminile. Tutto questo significa che la gravidanza durante la carriera lavorativa, diventa un gran problema per la donna. E’ vero che oggi siamo coperte dall’assistenza sociale, ma ci vuol poco a vedersi sostituite dopo un anno di allontanamento dall’ambito lavorativo. E così la donna si rimbocca le maniche e ricomincia la sua battaglia per rifarsi strada nel mondo del lavoro, anche perché l’uomo medio, con il suo misero stipendio, non riesce a mantenere la famiglia: le spese sono troppe, e i guadagni sono pochi. La donna una volta conquistata l’autonomia difficilmente riesce a starsene con le mani in mano e aspettare lo stipendio del marito/compagno. Sono diventate esigenti con se stesse, e vogliono essere sempre in ordine e pronte per emergere socialmente. Spesso la donna nella sua evoluzione, ha dimenticando di essere madre e moglie, si lascia conquistare dal primo venuto che le da attenzioni diverse. Questa donna non sa che spesso rischia molto; e inconsapevole delle conseguenze informa il marito, finendo così il giorno dopo in testa ai quotidiani di cronaca nera. Anche se l’uomo non potrà mai capire la donna, non sarà mai un grosso problema; la grande difficoltà la troviamo nella donna che non riuscirà mai a capire perché quell’uomo che l’ha tanto amata e che ha fatto dei figli con lei, all’improvviso perde la testa e li ammazza tutti. Così oggi ricordo te donna, che nonostante le percentuali di femminicidio fossero ancora alte, hai avuto il coraggio di ribellarti e di vivere la tua storia d’amore lo stesso. E ricordo anche te donna, che nonostante la tua sottomissione hai subito la stessa fine di chi il marito/compagno l’aveva tradito. Siamo nate libere di decidere con chi stare; e giuste o sbagliate che siano le nostre scelte, siamo padrone della nostra vita.
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Inviato da: qmr
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Inviato da: tanmik
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Inviato da: tanmik
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Inviato da: tanmik
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Inviato da: tanmik
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