ricomincio da qui

Continua io e la natura

Percorrere chilometri di strada delimitata da campi incolti e radure di sterpaglia,fiori selvaggi soffocati da arbusti spinosi;catene collinose segnano l’orizzonte.

In cima,sui verdi monticelli,giganti dalla forma cilindrica con le loro pale acuminate,fanno a guerriglia con il vento.

I narcisi,con la loro bella e profumata presenza,sono in netto contrasto,con le erbacce circostanti,mentre le timide violette fanno capolino tra le frescure delle foglie delle piante selvatiche.

Tutte queste erbe avranno sicuramente un nome;qualche esperto di botanica potrebbe dircene molto di più sulla loro natura.

A me basta osservarla per sentirmi già meglio.

Preferisco questa strada al caos cittadino,dove i rumori e le voci concitate creano un rumore fastidioso.

La strada curvilinea mi costringe a mantenere un andatura più lenta … la cosa non m’infastidisce,mi da modo di guardarmi intorno più attentamente e malgrado tutte le mattine veda le stesse cose,mi sembra di partecipare a uno spettacolo sempre nuovo.

Il dramma avviene quando piove:strade che improvvisamente vengono inghiottite nei dirupi,fiume di fango che scivolano ai piedi delle colline.

Litorali franati e pietre sgretolate per la strada,insomma una vera e proprio calamità naturale,che costringe l’Anas a stare sempre all’erta.

Comunque tutto sommato non ci lasciamo affatto intimidire e continuiamo il nostro percorso anche se i lavori non sono finiti.