CARCINOMA A CELLULE RENALI – Studio di fase 3 KEYNOTE-564: Pembrolizumab nel setting adiuvante nel carcinoma a cellule renali

MSD

Pembrolizumab ( Keytruda ) è la prima terapia a mostrare un miglioramento statisticamente significativo di sopravvivenza globale ( OS ) come terapia adiuvante nei pazienti con cancro a cellule renali ( RCC ) a più alto rischio di recidiva dopo nefrectomia

ENGLISH VERSION

Pembrolizumab ( Keytruda ) is the first therapy to show a statistically significant improvement in overall survival ( OS ) as adjuvant therapy in patients with renal cell cancer ( RCC ) at a higher risk of recurrence following nephrectomy

Risultati positivi per Pembrolizumab nel setting adiuvante nello studio di fase 3 KEYNOTE-564 nel carcinoma a cellule renali

Sono stati condivisi i risultati positivi di uno studio in fase avanzata di Pembrolizumab ( Keytruda ), una terapia anti-PD-1 in alcuni pazienti con cancro al rene.

Lo studio di fase 3 KEYNOTE-564 ha valutato Pembrolizumab come trattamento adiuvante nei pazienti con carcinoma a cellule renali ( RCC ) a rischio più elevato di recidiva dopo nefrectomia, ( rimozione chirurgica di un rene ).

Secondo i risultati di un’analisi provvisoria, la terapia ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo nella sopravvivenza globale rispetto al placebo e il suo profilo di sicurezza era coerente con quello osservato negli studi precedenti.

I dati sulla sopravvivenza libera da malattia emersi dallo studio KEYNOTE-564, che ha supportato l’approvazione di Keytruda come trattamento adiuvante nei pazienti affetti da carcinoma a cellule renali negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in altri Paesi in tutto il mondo.

Il carcinoma a cellule renali è il tipo più comune di cancro del rene negli adulti e rappresenta circa il 90% di tutte le diagnosi di tumore renale.

La malattia è associata a un alto rischio di recidiva, con fino al 40% dei pazienti di nuova diagnosi che manifestano recidiva entro 5 anni dall’intervento.

Oltre all’RCC, Keytruda detiene approvazioni per il trattamento di un’ampia varietà di tumori, inclusi casi specifici di cancro alla vescica, melanoma e linfoma di Hodgkin.

Questo mese, la terapia è stata approvata dalla Food and Drug Administration statunitense in combinazione con la chemioterapia per il trattamento del cancro delle vie biliari.

L’approvazione, che rappresenta la sesta indicazione sul cancro gastrointestinale per i regimi a base di Keytruda negli Stati Uniti, significa che Keytruda può ora essere utilizzato insieme a gemcitabina e cisplatino per trattare pazienti con casi di malattia localmente avanzati non resecabili o metastatici.

Keytruda è stato recentemente approvato anche negli Stati Uniti come parte di un trattamento combinato per pazienti con cancro ai polmoni in stadio iniziale.

ARTICOLO SU XAGENA

Lo studio di fase 3 KEYNOTE-564 che ha valutato Pembrolizumab ( Keytruda ), una terapia anti-PD-1, ha raggiunto il suo endpoint secondario chiave di sopravvivenza globale ( OS ), per il trattamento adiuvante dei pazienti con carcinoma a cellule renali ( RCC ) a rischio intermedio-alto o alto di recidiva dopo nefrectomia o dopo nefrectomia e resezione di lesioni metastatiche.
Nel corso di una revisione dell’analisi intermedia pre-specificata condotta da un Comitato indipendente per il monitoraggio dei dati, Pembrolizumab ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza globale rispetto al placebo.
Il profilo di sicurezza di Pembrolizumab era coerente con quello osservato negli studi precedentemente riportati; non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza. ( CONTINUA SU: https://xagena.it/news/e-nefrologia_it_farmaci/38abae704fb4cdba00a26baa58cb4443.html )

Xagena Oncologia

MelanomaOnline.net OncoGinecologia.net OncoImmunoterapia.net OncologiaMedica.net OncologiaOnline.net TumoriOnline.net TumoriRari.net

 

OncologiaMedica.net

 

TUMORE AL RENE – Opdivo per via sottocutanea nel trattamento del carcinoma renale a cellule chiare

 

BMS

Opdivo ( Nivolumab ) per via endovenosa ha contribuito a trasformare il trattamento di numerosi tumori solidi negli ultimi dieci anni, tuttavia permane la necessità di ulteriori opzioni di somministrazione per affrontare il carico terapeutico sui pazienti e migliorare l’efficienza dei sistemi sanitari. Opdivo per via sottocutanea, somministrato con una singola iniezione in meno di 5 minuti, offre vantaggi terapeutici sia per i pazienti che per i medici

Sono stati presentati i risultati di uno studio in fase avanzata su una nuova forma iniettabile di Opdivo in alcuni pazienti con cancro del rene.

Lo studio di fase 3 CheckMate-67T ha valutato Opdivo per via sottocutanea, co-formulato con la tecnologia della Ialuronidasi umana ricombinante brevettata da Halozyme, rispetto alla forma endovenosa del farmaco nei pazienti con carcinoma a cellule renali a cellule chiare avanzato o metastatico ( ccRCC ) che avevano ricevuto una precedente terapia sistemica.

Opdivo sottocutaneo ha raggiunto i suoi endpoint farmacocinetici e ha anche dimostrato un tasso di risposta obiettiva non-inferiore rispetto alla somministrazione endovenosa, un endpoint secondario chiave dello studio.

Il carcinoma a cellule renali è il tipo più comune di cancro al rene negli adulti, con oltre 430.000 nuovi casi di malattia diagnosticati in tutto il mondo ogni anno, e il tumore a cellule chiare colpisce circa il 70% dei pazienti affetti da carcinoma a cellule renali.

Opdivo è attualmente approvato in più di 65 Paesi, tra cui Stati Uniti, Unione Europea, Giappone e Cina, per una serie di indicazioni come il cancro del polmone, del rene e dello stomaco.

Opdivo ha recentemente ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense come trattamento adiuvante per adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni con melanoma di stadio 2B o 2C completamente resecato.

La decisione ha reso Opdivo, già approvato negli Stati Uniti per l’uso in alcuni pazienti con melanoma, l’unico inibitore PD-1 indicato come trattamento adiuvante per i pazienti idonei con melanoma completamente resecato in stadio 2B, 2C e 3, nonché con melanoma completamente resecato in stadio 4.

Fonte: Bristol Myers Squibb ( BMS ), 2023

 

Xagena Oncologia

MelanomaOnline.net OncoGinecologia.net OncoImmunoterapia.net OncologiaMedica.net OncologiaOnline.net TumoriOnline.net TumoriRari.net

 

OncologiaMedica.net

 

Nefrologia Farmaci: Aggiornamenti e Novità terapeutiche by Xagena

Aggiornamenti, informazioni e notizie sui farmaci per la Nefrologia

Nefrologia.net |

Efficacia e sicurezza di Empagliflozin aggiunto al trattamento antidiabetico nei pazienti con diabete di tipo 2 e malattia renale cronica

Il diabete è una delle principali cause di malattia renale cronica ( CKD ) in tutto il mondo. Un controllo glicemico ottimale nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 è importante per ridurre al m …

Rituximab per sindrome nefrosica o sindrome nefrosica steroido-dipendente complicata, con frequenti recidive, con insorgenza nella infanzia

Rituximab ( MabThera, Rituxan ) potrebbe essere un trattamento efficace per la sindrome nefrosica con insorgenza nell’infanzia, complicata, con frequenti recidive ( FRNS ) e la sindrome nefrosica ster …

MedFocusBiomedicina.it

Patiromer in pazienti con malattia renale e iperkaliemia in trattamento con inibitori RAAS

L’iperkaliemia aumenta il rischio di morte e limita l’uso di inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone ( RAAS ) nei pazienti ad alto rischio. E’ stata valutata la sicurezza e l’efficacia …

Apixaban non aumenta il sanguinamento nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata-grave

Una meta-analisi ha mostrato che, rispetto agli anticoagulanti tradizionali, l’uso di Apixaban ( Eliquis ), un inibitore diretto del fattore Xa, è risultato associato a un rischio di sanguinamento inf …

Mediexplorer.itOncoBase.it

Pazopanib nei pazienti con carcinoma renale localizzato per ottimizzare la conservazione del parenchima renale

La conservazione della funzione renale è la priorità durante la gestione chirurgica del carcinoma renale localizzato. Agenti mirati a VEGF possono ridurre la dimensione tumorale nel carcinoma re …

Esiti nei pazienti con peggioramento della funzione renale durante trattamento anticoagulante con Rivaroxaban o con Warfarin

Non è noto se i pazienti con funzione renale in peggioramento che assumono i nuovi anticoagulanti presentino esiti diversi da quelli che assumono il Warfarin ( Coumadin ), un antagonista della vitamin …

Nuovi farmaci in oncologiaImmunoterapia Oncologica

La combinazione di Nivolumab e di Ipilimumab come prima linea migliora il tasso di risposta nel carcinoma a cellule renali

Uno studio di fase 3 disegnato per confrontare Nivolumab ( Opdivo ) e Ipilimumab ( Yervoy ) con la monoterapia a base di Sunitinib ( Sutent ) per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcino …

Bosutinib nella malattia policistica renale autosomica dominante

Bosutinib ( Bosulif ) può inibire la crescita delle cisti nei pazienti con malattia policistica renale autosomica dominante ( ADPKD ). Nello studio di fase 2, i ricercatori hanno assegnato in modo …

Nefrologia: Aggiornamenti & Informazioni mediche by Xagena

Risultati immagini per nefrologia xagena

Idratazione profilattica per proteggere la funzionalità renale dal mezzo di contrasto iodato intravascolare nei pazienti ad alto rischio di nefropatia indotta da mezzo di contrasto

La soluzione salina intravascolare è raccomandata nelle linee guida della pratica clinica per prevenire la nefropatia indotta dal mezzo di contrasto nei pazienti con compromissione della funzionalità …

La ridotta massa musco-scheletrica associata a un aumentato rischio di mortalità dopo nefrectomia radicale per cancro a cellule renali localizzato

È stata valutata l’associazione tra grave deficit muscolo-scheletrico o sarcopenia, e progressione della malattia, mortalità specifica per tumore e mortalità per tutte le cause nei pazienti con carcin …

Linagliptin, un inibitore della dipeptidil peptidasi 4, non è associato ad aumentato rischio di malattia renale nei pazienti con diabete mellito di tipo 2

Anche se la valutazione della sicurezza cardiovascolare è richiesta dalle Agenzie regolatorie per lo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, la valutazione della lo …

La sorveglianza attiva è superiore alla nefrectomia radicale ed equivalente alla nefrectomia parziale per preservare la funzione renale nei pazienti con piccole masse renali

Sono stati confrontati i risultati della funzione renale nei pazienti nei bracci di sorveglianza e di intervento del registro DISSRM. I pazienti sono stati raggruppati per fasi della malattia renale …

Effetto dell’età del donatore e del tempo di conservazione a bassa temperatura sull’esito nei riceventi trapianto di rene donato dopo decesso circolatorio

L’utilizzo di reni donati dopo decesso circolatorio controllato ha aumentato il numero di trapianti effettuati nel Regno Unito, ma ci sono ancora resistenze all’uso di reni da donatori anziani con mor …