I pazienti con cancro presentano una maggiore incidenza di tromboembolia venosa

Il tromboembolismo venoso ( TEV ) associato al cancro è una condizione comune e pericolosa per la vita nei pazienti adulti con tumore.
I pazienti con cancro hanno da quattro a sette volte più probabilità di sviluppare tromboembolismo venoso rispetto ai pazienti non-oncologici

I fattori responsabili dell’aumento dell’incidenza di tromboembolismo venoso associata al cancro includono fondamentalmente il tipo di cancro e il trattamento associato al cancro.

I dati statistici hanno mostrato che il tromboembolismo venoso è stato osservato nell’8.4% di quasi 6 milioni di ricoveri che hanno riguardato 3.146.388 singoli pazienti con cancro negli Stati Uniti in un periodo di quasi due decenni.
L’incidenza del tromboembolismo venoso associato al cancro è in continuo aumento in tutto il mondo.

Il tromboembolismo venoso associato al cancro è un’importante causa di morbilità per i pazienti oncologici.
L’embolia polmonare è una delle complicanze che può portare al ricovero in Unità di terapia intensiva ( UTI ) per i pazienti affetti da cancro.
Il tromboembolismo venoso è la seconda causa di mortalità tra i pazienti con cancro dopo la progressione della malattia.
Un’indagine su larga scala negli Stati Uniti ha rivelato che la mortalità intraospedaliera è stata osservata nel 5.5% dei pazienti oncologici senza diagnosi di tromboembolismo venoso, mentre nel 15.0% di quelli con tromboembolismo venoso, incluso il 19.4% con embolia polmonare.

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La durata fissa di Venetoclax – Rituximab nella leucemia …

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Linfoma a cellule B recidivante o refrattario: tassi di risposta …

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Aggiornamenti in Oncologia by Xagena

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Carcinoma a cellule squamose della cavità orale non-trattato: Nivolumab o Nivolumab più Ipilimumab nel setting neoadiuvante

Sono necessari nuovi approcci per migliorare gli esiti nei pazienti con carcinoma a cellule squamose del cavo orale. L’immunoterapia neoadiuvante somministrata prima dell’intervento chirurgico e la …


 

Effetto dell’inibizione del checkpoint immunitario combinata rispetto alla migliore terapia di supporto da sola nei pazienti con tumore del colon-retto avanzato: studio Canadian Cancer Trials Group CO.26

L’inibizione del checkpoint immunitario come agente singolo non ha mostrato attività nel tumore colorettale refrattario avanzato ( CRC ), ad eccezione di quei pazienti che presentano un’elevata instab …


 

Gestione ottimizzata di Nivolumab e Ipilimumab nel carcinoma a cellule renali avanzato: studio OMNIVORE

Nello studio di fase II OMNIVORE di adattamento della risposta è stata studiata l’applicazione razionale del blocco del checkpoint immunitario nel carcinoma a cellule renali ( RCC ). Sono stati arr …


 

Afatinib più Cetuximab rispetto al solo Afatinib per il trattamento di prima linea del tumore polmonare non-a-piccole cellule con mutazione in EGFR: risultati finali dallo studio SWOG S1403

In precedenza era stato dimostrato che l’inibitore irreversibile dei recettori tirosin-chinasici ( TKI ) della famiglia ErbB, Afatinib ( Giotrif ), più l’anticorpo monoclonale EGFR Cetuximab ( Erbitux …


 

Sorafenib adiuvante per carcinoma a cellule renali a rischio intermedio o alto di recidiva: studio SORCE

SORCE è uno studio internazionale, randomizzato, in doppio cieco, a tre bracci, di Sorafenib ( Nexavar ) dopo l’asportazione chirurgica di carcinoma a cellule renali ( RCC ) primitivo che presenta un …


 

Ivosidenib nel glioma avanzato con mutazione nel gene dell’isocitrato deidrogenasi 1

I gliomi diffusi sono tumori cerebrali maligni che includono gliomi di grado inferiore ( LGG ) e glioblastomi. La trasformazione del glioma di basso grado in un grado tumorale più elevato è tipicament …


 

Attività di Bemcentinib, un inibitore di AXL, associato a Pembrolizumab nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule, precedentemente trattato

Uno studio di fase 2 ha dimostrato che il trattamento di combinazione di Pembrolizumab ( Keytruda ) più Bemcentinib, un inibitore di AXL, è risultato ben tollerato e ha dimostrato attività antitumora …


 

Pembrolizumab come monoterapia di prima linea per carcinoma squamocellulare cutaneo non-resecabile

Sono state valutate l’efficacia e la sicurezza di prima linea di Pembrolizumab ( Keytruda ) in monoterapia in pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose ( CSCC ) non-resecabile. I pazienti, …


 

Risposte durevoli con Enfortumab Vedotin nei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico sottoposti in precedenza a immunoterapia ma non a chemioterapia contenente Platino, e non-idonei al Cisplatino

I risultati di una seconda coorte di pazienti dello studio di fase 2, EV-201, ha evidenziato che il coniugato anticorpo-farmaco ( ADC ) Enfortumab vedotin ( Enfortumab vedotin-ejfv, Padcev ) ha indott …


 

Efficacia di Selpercatinib nel tumore polmonare non-a-piccole cellule positivo alla fusione RET

Le fusioni RET sono fattori oncogeni nell’1-2% dei carcinomi polmonari non-a-piccole cellule ( NSCLC ). Nei pazienti con tumore NSCLC positivo alla fusione RET, l’efficacia e la sicurezza dell’inibi …


 

Studio ALEX: dati aggiornati sulla sopravvivenza globale e sulla sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ALK-positivo, naive-al-trattamento, in stadio avanzato

Lo studio ALEX aveva dimostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Alectinib ( Alecensa ) rispetto a Crizotinib ( Xalkori ) nel carcinoma al polmone …


 

Pembrolizumab più chemioterapia superiore alla sola chemioterapia nel carcinoma esofageo avanzato

I risultati dello studio di fase 3 KEYNOTE-590 hanno dimostrato che l’aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) alla chemioterapia ha migliorato la sopravvivenza globale ( OS ), la sopravvivenza libera d …


 

Cemiplimab prolunga la sopravvivenza globale nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con elevata espressione di PD-L1

La monoterapia con Cemiplimab ( Libtayo ), un anticorpo monoclonale completamente umano che ha come target PD-1, ha esteso la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla chemioterapia con doppietta a b …


 

Studio PRINCEPS – Carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile: Atezolizumab come neoadiuvante

Dallo studio di fase II PRINCEPS, non sono emersi nuovi eventi avversi inattesi, nessuna tossicità maggiore e nessun danno chirurgico dopo un ciclo di terapia neoadiuvante con Atezolizumab ( Tecentriq …


 

Pembrolizumab o placebo più Etoposide e Platino come terapia di prima linea per il tumore del polmone a piccole cellule in stadio esteso: studio KEYNOTE-604

La monoterapia con Pembrolizumab ( Keytruda ) ha mostrato attività antitumorale in pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule ( SCLC ). Lo studio KEYNOTE-604 randomizzato, in doppio cieco, d …

Le Nuove Frontiere dell’Oncologia: GSK sta sviluppando anticorpi diretti a 3 checkpoint immunitari

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LE NUOVE FRONTIERE DELL’ONCOLOGIA: COLLABORAZIONE TRA GSK & iTEOS THERAPEUTICS

L’accordo tra GSK e iTeos Therapeutics riguarda lo sviluppo e la commercializzazione di EOS-448, un anticorpo monoclonale ( mAb ) anti-TIGIT in fase 1 di valutazione nel trattamento antitumorale

TIGIT, parte dell’asse del checkpoint CD226, è un recettore proteico presente sulle cellule immunitarie che svolge un ruolo nella soppressione del sistema immunitario.

Grazie a questo accordo GSK sarà l’unico produttore ad avere anticorpi mirati a tutti e tre i checkpoint noti: TIGIT ( tramite EOS-448 ), CD96 ( tramite GSK’608 ) e PVRIG ( tramite GSK-562 ).

EOS-448 è attualmente in fase di valutazione in uno studio di fase 1 in aperto in pazienti con tumori solidi avanzati. Sono stati pianificati studi di combinazione di EOS-448 con l’inibitore PD-1 Jemperli ( Dostarlimab ) a partire dal 2022.

L’immuno-oncologia ha trasformato la cura del cancro, ma meno del 30% dei pazienti risponde al trattamento con gli attuali inibitori del checkpoint immunitario.

GSK ritiene che le combinazioni di un inibitore PD-1, TIGIT, CD96 e PVRIG potrebbero diventare importati approcci terapeutici per molti pazienti oncologici.

Altre aziende farmaceutiche hanno in sviluppo farmaci anti-TIGIT, tra queste Roche.

A gennaio 2021, la Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha emesso una designazione di terapia fortemente innovativa ( BTD ) per l’anticorpo monoclonale anti-TIGIT Tiragolumab in combinazione con l’inibitore PD-L1 Atezolizumab ( Tecentriq ) nel setting di prima linea nel trattamento dei pazienti con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) metastatico, con un’elevata espressione di PD-L1 e nessuna mutazione di EGFR o ALK. ( Xagena )

Fonte. GSK

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Tumore alla prostata con mutazione di BRCA o di altri geni coinvolti nei meccanismi di riparazione del DNA: Olaparib

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Novità nel trattamento del cancro alla prostata

I dati dello studio di fase III PROfound, presentati nell’ambito del Congresso virtuale ESMO, hanno mostrato come Olaparib ( Lymparza ) riduca il rischio di morte del 31% rispetto a Enzalutamide o Abiraterone nel trattamento dei pazienti con tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione, dopo progressione da un precedente trattamento con un nuovo farmaco ormonale, e con mutazione di BRCA o di altri geni coinvolti nei meccanismi di riparazione del DNA. PROfound è il primo studio di fase III a dimostrare una rilevante efficacia clinica degli inibitori di PARP in questa condizione e pone le basi per l’adozione di un approccio, noto come medicina di precisione, che permetterà, attraverso l’esecuzione di un test, di poter offrire un trattamento personalizzato anche ai pazienti affetti da tumore della prostata.

Lo studio di fase III PROfound

Cancro alla prostata: Olaparib riduce il rischio di morte del 31% nei pazienti con malattia metastatica resistente alla castrazione e mutazione BRCA1/2 o ATM

Dallo studio di fase III PROfound è emerso come Olaparib ( Lynparza ) sia l’unico inibitore di PARP a dimostrare un beneficio di sopravvivenza globale ( OS ) nei pazienti con cancro alla prostata resistente alla castrazione.
Il beneficio è risultato statisticamente e clinicamente significativo in sopravvivenza globale (OS) per Olaparib rispetto a Enzalutamide o Abiraterone nel trattamento dei pazienti affetti da tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione ( mCRPC ) e con mutazione dei geni BRCA1/2 o ATM, geni di riparazione della ricombinazione omologa ( HRRm ).
I pazienti arruolati nello studio erano andati in progressione dopo una precedente linea di trattamento con nuovi farmaci ormonali, Enzalutamide e/o Abiraterone. CONTINUA: http://urologia.xagena.it/farmaci/f0bc49a48370642aac2e13d6db960830.html

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Olaparib – FarmaExplorer.it: Aggiornamenti sui Farmaci da Xagena

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Olaparib nei pazienti con tumore alla prostata metastatico resistente alla castrazione con aberrazioni del gene di riparazione del DNA: studio TOPARP-B

Il tumore della prostata resistente alla castrazione metastatico è arricchito dalle aberrazioni del gene DDR ( DNA Damage Response )….

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Olaparib versus chemioterapia non-Platino nei pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino e una mutazione della linea germinale BRCA1/2: studio SOLO3

Uno studio di fase II ha mostrato l’attività delle capsule di Olaparib ( Lynparza ) versus Doxorubicina liposomiale pegilata nei…

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Studio SOLO3: Olaparib superiore alla chemioterapia nel carcinoma ovarico pesantemente pretrattato

I risultati dello studio SOLO3 hanno mostrato che per i pazienti pesantemente pretrattati con carcinoma ovarico con mutazione BRCA, Olaparib…

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Attività di Olaparib nel carcinoma alla prostata resistente alla castrazione metastatico con difetti nei geni coinvolti nella risposta al danno al DNA

Dallo studio di fase 2 TOPARP-B, è emerso che Olaparib ( Lynparza ) ha dimostrato attività nei pazienti pesantemente pretrattati…

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Olaparib di mantenimento per tumore al pancreas metastatico con mutazione germinale BRCA

I pazienti con una mutazione germinale BRCA1 o BRCA2 costituiscono un piccolo sottogruppo tra coloro che sono affetti da tumore…

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Olaparib e l’inibitore PI3K alfa-specifico Alpelisib per le pazienti con tumore ovarico epiteliale

Sulla base del lavoro preclinico, la combinazione di inibitori della poli-ADP-ribosio-polimerasi ( PARP ) con farmaci che inibiscono la via…

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Il mantenimento con Olaparib migliora la sopravvivenza libera da progressione nel tumore al pancreas BRCA+ metastatico

Lo studio da fase 3 POLO ha mostrato che la terapia di mantenimento con Olaparib ( Lynparza ), un inibitore…

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Olaparib più Bevacizumab come mantenimento di prima linea nel cancro all’ovaio

Olaparib ha mostrato significativi benefici clinici come terapia di mantenimento nelle donne con tumore ovarico avanzato di nuova diagnosi con…

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