Nivolumab adiuvante versus placebo nel carcinoma uroteliale muscolo-invasivo
Il ruolo del trattamento adiuvante nel carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ad alto rischio dopo chirurgia radicale non è ben definito. In…
Biomedicina – Medicina di Precisione by Xagena
Lo studio JAVELIN Bladder 100 ha mostrato un significativo miglioramento nella sopravvivenza globale ( OS ) dei pazienti con carcinoma uroteliale avanzato con l’aggiunta di Avelumab ( Bavencio ) alla …
Cabozantinib ( Cabometyx ) ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), la sopravvivenza globale ( OS ) e il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) rispetto a Everolimus ( Afinitor ) ne …
Le statine da sole o in combinazione con Metformina, un farmaco antidiabetico, sono associate a una più bassa mortalità per qualsiasi causa e per cancro alla prostata ad alto rischio. Sperimentato …
Abiraterone acetato ( Zytiga ) è combinato con Prednisone, 5 mg, due volte al giorno per tumore prostatico metastatico resistente alla castrazione ( mCRPC ), e con Prednisone, 5 mg, una volta al giorn …
Dallo studio di fase III, METEOR è emerso che Cabozantinib ( Cabometyx ) è associato a miglioramenti nella sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), sopravvivenza globale ( OS ) e tasso di rispos …
Combinazioni taxano-Platino hanno mostrato una attività promettente nei tumori prostatici metastatici resistenti alla castrazione in studi clinici a gruppo singolo ma non in studi randomizzati. Disti …
La radioterapia ( RT ) più la soppressione androgenica ( AS ) a lungo termine sono un’opzione di trattamento standard per i pazienti con tumore prostatico localizzato ad alto rischio. Si è ipotizzat …
Lo studio di fase 3, ENZAMET, ha dimostrato che Enzalutamide ( Xtandi ) impiegato in combinazione con la terapia standard ha significativamente migliorato la sopravvivenza globale rispetto ad altri a …
L’aggiunta di Apalutamide ( Erleada ) alla terapia con deprivazione degli androgeni ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) radiografica e la sopravvivenza gl …
E’ stato valutato l’impiego di Abiraterone acetato ( Zytiga ) ( 1.000 mg ) più Prednisone ( 5 mg ) nei pazienti con carcinoma prostatico ad alto rischio, non-metastatico e resistente alla castrazione. …
In uno studio multicentrico è stato valutato il carico cumulativo di morbilità tra più di 1.200 sopravvissuti al cancro ai testicoli e l’analisi fattoriale applicata per determinare la co-occorrenza d …
Nuovi risultati sono stati presentati all’American Society of Clinical Oncology Genitourinary Cancers Symposium ( ASCO GU ) a San Francisco ( Stati Uniti ), e sono state simultaneamente pubblicate su …
Il trattamento con la combinazione di Enzalutamide ( Xtandi ) e terapia di privazione degli androgeni ( ADT ) ha ridotto il rischio di metastasi o di morte del 71% rispetto alla sola terapia ADT nei …
Pembrolizumab ( Keytruda ) ha indotto risposte clinicamente rilevanti e durature nei pazienti con carcinoma uroteliale avanzato che non erano adatti per il trattamento con Cisplatino, in base ai dati …
Uno studio di coorte ha mostrato che l’impiego delle statine dopo la diagnosi di tumore alla prostata è apparso correlato alla ridotta mortalità. Tuttavia, lo studio non ha stabilito se l’associazion …
La maggior parte delle recidive di cancro al seno a distanza sono ricadute ossee. I bifosfonati contenenti azoto come l’Ibandronato alterano il metabolismo osseo e possono teoricamente ridurre il rischio di recidive ossee. Precedenti analisi di sottogruppi hanno suggerito che i pazienti in postmenopausa possono trarre beneficio dal trattamento con bifosfonati combinato con la terapia endocrina. Lo studio randomizzato TEAM-IIB ha valutato l’Ibandronato orale adiuvante per i pazienti in postmenopausa con carcinoma mammario positivo al recettore ormonale.
Conoscenza generata
Sebbene il braccio Ibandronato sembrasse avere una migliore sopravvivenza libera da malattia e meno recidive ossee a 3 anni dopo l’assegnazione casuale, con un follow-up più lungo, entrambi i bracci hanno presentato tassi di sopravvivenza e recidiva simili. Circa il 17% dei pazienti nel braccio Ibandronato ha interrotto precocemente il trattamento a causa di eventi avversi.
Rilevanza
È ancora una questione irrisolta quale sia la classe ottimale, la dose, il programma e la durata del trattamento dei bifosfonati e quali pazienti in postmenopausa dovrebbero essere selezionati per il trattamento con bifosfonati. I risultati dello studio TEAM-IIB hanno indicato che l’Ibandronato giornaliero per 3 anni non è la strategia raccomandata.
Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2022
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In Olanda gli operatori sanitari hanno dichiarato di aver iniziato a ritardare gli interventi chirurgici per alcuni malati oncologici e per cardiopatici per liberare spazio nelle Unità di terapia intensiva ( UTI ) durante un’ondata record di infezioni da COVID-19.
Il National Institute for Public Health and Environment ( RIVM ) ha registrato giovedì un record di oltre 23.000 nuovi casi nelle 24 ore precedenti, rispetto al precedente massimo giornaliero di circa 13.000 raggiunto nel dicembre 2020.
Con l’85% della popolazione adulta vaccinata, i tassi di ricovero sia in ospedale che in Unità di terapia intensiva sono rimasti finora inferiori rispetto al picco dell’ondata iniziale nell’aprile 2020, sebbene vi sia un ritardo tra la data dell’infezione e la data di ricovero in ospedale.
In Olanda, con meno di 200 posti letto rimasti in Terapia intensiva a partire da giovedì, gli ospedali stanno cercando di aumentare la capienza dei Reparti UTI.
Il Governo olandese all’inizio di novembre aveva reintrodotto l’uso della mascherina nei negozi e lo scorso fine settimana aveva reintrodotto un blocco parziale, compresa la chiusura di bar e ristoranti dopo le ore 20:00.
Il Parlamento è diviso su un piano proposto dal Governo del primo ministro Mark Rutte per limitare l’accesso ai luoghi pubblici al coperto alle persone che hanno un ” Corona Pass 2G”, che mostra che sono stati vaccinati o già guariti da un’infezione. I critici hanno sottolineato che la mossa sarebbe divisiva e discriminatoria.
Le scuole rimangono aperte e i virologi hanno proposto di estendere le vacanze di Natale per rallentare le infezioni, che stanno aumentando più rapidamente tra i bambini. ( Fonte: Reuters )
A) Eccessivo allentamento delle misure anti-COVID ( distanziamento, mascherine )
B) Ridotta efficacia dei vaccini di prima generazione
C) 15% di non-vaccinati tra la popolazione adulta
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Trombosi
Aggiornamento in Medicina
I fattori responsabili dell’aumento dell’incidenza di tromboembolismo venoso associata al cancro includono fondamentalmente il tipo di cancro e il trattamento associato al cancro.
I dati statistici hanno mostrato che il tromboembolismo venoso è stato osservato nell’8.4% di quasi 6 milioni di ricoveri che hanno riguardato 3.146.388 singoli pazienti con cancro negli Stati Uniti in un periodo di quasi due decenni.
L’incidenza del tromboembolismo venoso associato al cancro è in continuo aumento in tutto il mondo.
Il tromboembolismo venoso associato al cancro è un’importante causa di morbilità per i pazienti oncologici.
L’embolia polmonare è una delle complicanze che può portare al ricovero in Unità di terapia intensiva ( UTI ) per i pazienti affetti da cancro.
Il tromboembolismo venoso è la seconda causa di mortalità tra i pazienti con cancro dopo la progressione della malattia.
Un’indagine su larga scala negli Stati Uniti ha rivelato che la mortalità intraospedaliera è stata osservata nel 5.5% dei pazienti oncologici senza diagnosi di tromboembolismo venoso, mentre nel 15.0% di quelli con tromboembolismo venoso, incluso il 19.4% con embolia polmonare.
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Gli inibitori della poli-adenosina difosfato-ribosio polimerasi ( PARP ) sono mirati ai tumori con difetti nella riparazione della ricombinazione omologa mediante letalità sintetica. Sono necessarie …
Sotorasib ( Lumakras ) ha mostrato attività antitumorale nei pazienti con tumori solidi avanzati con mutazione KRAS p.G12C in uno studio di fase 1, ed è stata osservata un’attività antitumorale partic …
Pembrolizumab ( Keytruda ), un inibitore di PD-1, e Cetuximab ( Erbitux ), un inibitore di EGFR, sono attivi come agenti singoli e in combinazione con chemioterapia citotossica per il carcinoma a cell …
Il carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico è generalmente incurabile e ha scarse opzioni di trattamento, specialmente per i pazienti non-idonei al Cisplatino precedentemente trattati co …
Il trattamento standard per il tumore della vescica non-muscolo-invasivo ad alto rischio è la resezione transuretrale del tumore della vescica seguita dall’immunoterapia intravescicale con BCG ( Bacil …
Nonostante i progressi nel trattamento di prima linea del carcinoma a cellule renali metastatico ( RCC ), esiste una necessità insoddisfatta di opzioni per affrontare la progressione della malattia du …
Il ruolo del trattamento adiuvante nel carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ad alto rischio dopo chirurgia radicale non è ben definito. In uno studio di fase 3, multicentrico, in doppio cieco, ran …
Il mesotelioma maligno rimane un tumore incurabile, senza trattamenti efficaci nel contesto della malattia recidivante. Il deficit di ricombinazione omologa ( HRD ) predice la sensibilità agli inibi …
Mutazioni nel proto-oncogene HRAS ( mHRAS ) si verificano nel 4-8% dei pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo ( HNSCC ) ricorrente e/o metastatico ( R/M ). Tipifarnib è un …
Lenvatinib ( Lenvima ) in combinazione con Pembrolizumab ( Keytruda ) o Everolimus ( Afinitor ) ha attività contro il carcinoma a cellule renali avanzato. L’efficacia di questi regimi rispetto a que …
I riarrangiamenti genetici del proto-oncogene 1 recettore della tirosina chinasi ROS ( ROS1 ) sono driver oncogeni nel tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ). Sono stati riportati i risultat …
Nonostante il trattamento con intento curativo standard con chemioterapia neoadiuvante a base di Cisplatino, seguito da chirurgia radicale nei pazienti idonei, il carcinoma uroteliale muscolo-invasivo …
Anche se il trattamento con un inibitore della tirosin chinasi ( TKI ) del recettore del fattore di crescita dell’epidermide ( EGFR ) di prima generazione più inibitore dell’angiogenesi ha mostrato pr …
L’efficacia e la sicurezza di Nivolumab ( Opdivo ) più Cabozantinib ( Cabometyx ) rispetto a quelle di Sunitinib ( Sutent ) nel trattamento del carcinoma a cellule renali avanzato non-trattato in prec …
Lutezio-177 ( 177-Lu-PSMA-617 ) è una piccola molecola radiomarcata che emette radiazioni beta alle cellule che esprimono l’antigene di membrana specifico della prostata ( PSMA ), con attività e sicur …
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Sono necessari nuovi approcci per migliorare gli esiti nei pazienti con carcinoma a cellule squamose del cavo orale. L’immunoterapia neoadiuvante somministrata prima dell’intervento chirurgico e la …
L’inibizione del checkpoint immunitario come agente singolo non ha mostrato attività nel tumore colorettale refrattario avanzato ( CRC ), ad eccezione di quei pazienti che presentano un’elevata instab …
Nello studio di fase II OMNIVORE di adattamento della risposta è stata studiata l’applicazione razionale del blocco del checkpoint immunitario nel carcinoma a cellule renali ( RCC ). Sono stati arr …
In precedenza era stato dimostrato che l’inibitore irreversibile dei recettori tirosin-chinasici ( TKI ) della famiglia ErbB, Afatinib ( Giotrif ), più l’anticorpo monoclonale EGFR Cetuximab ( Erbitux …
SORCE è uno studio internazionale, randomizzato, in doppio cieco, a tre bracci, di Sorafenib ( Nexavar ) dopo l’asportazione chirurgica di carcinoma a cellule renali ( RCC ) primitivo che presenta un …
I gliomi diffusi sono tumori cerebrali maligni che includono gliomi di grado inferiore ( LGG ) e glioblastomi. La trasformazione del glioma di basso grado in un grado tumorale più elevato è tipicament …
Uno studio di fase 2 ha dimostrato che il trattamento di combinazione di Pembrolizumab ( Keytruda ) più Bemcentinib, un inibitore di AXL, è risultato ben tollerato e ha dimostrato attività antitumora …
Sono state valutate l’efficacia e la sicurezza di prima linea di Pembrolizumab ( Keytruda ) in monoterapia in pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose ( CSCC ) non-resecabile. I pazienti, …
I risultati di una seconda coorte di pazienti dello studio di fase 2, EV-201, ha evidenziato che il coniugato anticorpo-farmaco ( ADC ) Enfortumab vedotin ( Enfortumab vedotin-ejfv, Padcev ) ha indott …
Le fusioni RET sono fattori oncogeni nell’1-2% dei carcinomi polmonari non-a-piccole cellule ( NSCLC ). Nei pazienti con tumore NSCLC positivo alla fusione RET, l’efficacia e la sicurezza dell’inibi …
Lo studio ALEX aveva dimostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Alectinib ( Alecensa ) rispetto a Crizotinib ( Xalkori ) nel carcinoma al polmone …
I risultati dello studio di fase 3 KEYNOTE-590 hanno dimostrato che l’aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) alla chemioterapia ha migliorato la sopravvivenza globale ( OS ), la sopravvivenza libera d …
La monoterapia con Cemiplimab ( Libtayo ), un anticorpo monoclonale completamente umano che ha come target PD-1, ha esteso la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla chemioterapia con doppietta a b …
Dallo studio di fase II PRINCEPS, non sono emersi nuovi eventi avversi inattesi, nessuna tossicità maggiore e nessun danno chirurgico dopo un ciclo di terapia neoadiuvante con Atezolizumab ( Tecentriq …
La monoterapia con Pembrolizumab ( Keytruda ) ha mostrato attività antitumorale in pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule ( SCLC ). Lo studio KEYNOTE-604 randomizzato, in doppio cieco, d …
A) Dati a 3 anni dello studio CheckMate -743 che sta valutando Nivolumab ( Opdivo ) più Ipilimumab ( Yervoy ) come prima linea rispetto alla chemioterapia nei pazienti con mesotelioma pleurico maligno non-resecabile. CheckMate -743 rimane l’unico studio di fase 3 a mostrare un beneficio in termini di sopravvivenza con il trattamento immunoterapico di prima linea nei pazienti con mesotelioma pleurico maligno;
B) Dati a 5 anni di CheckMate -214 che sta valutando Nivolumab più Ipilimumab nei pazienti con carcinoma a cellule renali in fase avanzata. Questo è il follow-up più lungo di uno studio di fase 3 di una combinazione basata sull’immunoterapia nel carcinoma a cellule renali avanzato non-trattato in precedenza;
C) Risultati a 3 anni di CheckMate -204 che sta valutando Nivolumab più Ipilimumab nei pazienti con melanoma avanzato e metastasi cerebrali asintomatiche o sintomatiche.
Il ruolo del trattamento adiuvante nel carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ad alto rischio dopo chirurgia radicale non è ben definito. In…
I trattamenti sistemici approvati per il mesotelioma pleurico maligno ( MPM ) sono limitati ai regimi chemioterapici che hanno un…
La Commissione Europea ( EC ) ha approvato Cabometyx ( Cabozantinib ) in associazione a Nivolumab ( Opdivo ) per…
Il melanoma uveale metastatico è associato a una ridotta sopravvivenza globale ( OS ) e nessuna opzione terapeutica sistemica approvata….
Ulteriori dati dello studio CheckMate 649 hanno fornito supporto addizionale per Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia come trattamento standard…
In CheckMate 577, Nivolumab ( Opdivo ) ha dimostrato un miglioramento significativo e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da malattia…
Nel tumore polmonare a piccole cellule a malattia estesa ( ED-SCLC ), i tassi di risposta alla chemioterapia di prima…
I risultati dello studio di fase 2 NEPTUNES hanno mostrato che la combinazione di Nivolumab ( Opdivo ) e Ipilimumab…
Lo studio GEM-1402 ha valutato l’efficacia della combinazione di Nivolumab ( Opdivo ) più Ipilimumab ( Yervoy ) come terapia…
L’inibizione del checkpoint immunitario rappresenta un trattamento efficace nei pazienti con melanoma metastatico. Una nuova combinazione immunoterapeutica, diretta a LAG-3…
Tre quarti dei pazienti con linfoma di Hodgkin recidivato / refrattario sono rimasti in vita senza progressione della malattia 3…
Recenti risultati di studi clinici hanno suggerito l’efficacia e la tollerabilità per la combinazione di Nivolumab ( Opdivo ) con…
La combinazione di Ipilimumab ( Yervoy ) e Nivolumab ( Opdivo ) ha dimostrato un’attività promettente nei pazienti con angiosarcoma,…
Nel carcinoma a cellule renali in fase avanzata, l’associazione di Nivolumab ( Opdivo ) e di Cabozantinib ( Cabometyx )…
Una analisi ad interim dello studio CheckMate 743 ha dimostrato che il trattamento di prima linea con Nivolumab ( Opdivo…
I trattamenti sistemici approvati per il mesotelioma pleurico maligno ( MPM ) sono limitati ai regimi chemioterapici che hanno un…
Il melanoma uveale metastatico è associato a una ridotta sopravvivenza globale ( OS ) e nessuna opzione terapeutica sistemica approvata….
Nel tumore polmonare a piccole cellule a malattia estesa ( ED-SCLC ), i tassi di risposta alla chemioterapia di prima…
I risultati dello studio di fase 2 NEPTUNES hanno mostrato che la combinazione di Nivolumab ( Opdivo ) e Ipilimumab…
Lo studio GEM-1402 ha valutato l’efficacia della combinazione di Nivolumab ( Opdivo ) più Ipilimumab ( Yervoy ) come terapia…
Pembrolizumab ( Keytruda ) associato a Ipilimumab ( Yervoy ) non ha migliorato la sopravvivenza e ha avuto tassi di…
La terapia anti-PD-1 induce il controllo della malattia a lungo termine in circa il 30% dei pazienti con melanoma metastatico;…
La combinazione di Ipilimumab ( Yervoy ) e Nivolumab ( Opdivo ) ha dimostrato un’attività promettente nei pazienti con angiosarcoma,…
Una analisi ad interim dello studio CheckMate 743 ha dimostrato che il trattamento di prima linea con Nivolumab ( Opdivo…
La terapia di prima linea del carcinoma al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) in fase avanzata nei pazienti i…
Sono necessari nuovi approcci per migliorare gli esiti nei pazienti con carcinoma a cellule squamose del cavo orale. L’immunoterapia neoadiuvante…
Nello studio di fase II OMNIVORE di adattamento della risposta è stata studiata l’applicazione razionale del blocco del checkpoint immunitario…
Sono stati presentati i risultati dello studio di fase 3 CheckMate -9LA, che ha mostrato un beneficio di sopravvivenza statisticamente…
I pazienti con tumore polmonare avanzato non-a-piccole cellule che hanno ricevuto Nivolumab e Ipilimumab hanno dimostrato continui benefici di sopravvivenza…
Sono state riportate le analisi aggiornate dello studio di fase III CheckMate 214 con follow-up esteso per valutare gli esiti…
I nuovi risultati dello studio di fase III IMpower010 hanno evidenziano i modelli di recidiva e la successiva terapia dopo il trattamento con Tecentriq ( Atezolizumab ) rispetto allo standard di cura nel carcinoma polmonare in fase precoce.
Questi risultati sono particolarmente importanti in quanto i dati del mondo reale hanno fornito dettagli sulla percentuale di persone con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) precoce negli Stati Uniti che non ricevono un trattamento adiuvante nonostante le linee guida lo raccomandino.
I dati del mondo reale hanno evidenziato anche gli esiti di sopravvivenza in questo contesto e rafforzano la necessità di una terapia adiuvante più efficace nel tumore NSCLC, poiché la metà di tutte le persone con carcinoma polmonare in fase iniziale oggi sperimenta ancora una recidiva della malattia dopo l’intervento chirurgico.
Lo studio di fase III IMpower010 ha mostrato che l’adiuvante Tecentriq ha migliorato la sopravvivenza libera da malattia nel carcinoma polmonare in stadio iniziale positivo per PD-L1, rispetto alla migliore terapia di supporto.
Sulla base dei risultati di questo studio, la FDA ( Food and Drug Administration ) degli Stati Uniti ha recentemente concesso a Tecentriq la Priority Review nell’ambito del programma pilota Real-Time Oncology Review come trattamento adiuvante per alcune persone con tumore NSCLC precoce. ( Fonte Roche )
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Nonostante il trattamento con intento curativo standard con chemioterapia neoadiuvante a base di Cisplatino, seguito da chirurgia radicale nei pazienti…
L’ultima analisi dello studio IMpower133 ha dimostrato un continuo miglioramento degli esiti per i pazienti con carcinoma al polmone a…
È stata valutata l’aggiunta dell’anticorpo monoclonale umanizzato anti-PD-L1 Atezolizumab ( Tecentriq ) alla chemioterapia a base di Platino e al…
IMpower133, uno studio randomizzato, in doppio cieco, di fase I/III, ha dimostrato che l’aggiunta di Atezolizumab ( Tecentriq ), un…
I dati aggiornati sulla sopravvivenza globale ( OS ) dello studio IMbrave150 hanno mostrato che la combinazione di Atezolizumab (…
Atezolizumab ( Tecentriq ) somministrato dopo la chemioterapia a pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) di stadio…
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Circa il 25% di tutti i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule presenta malattia in stadio IB-IIIA resecabile e sebbene…
Atezolizumab ( Tecentriq ) è un inibitore di PD-L1, che può portare a una maggiore attività delle cellule T antitumorali….
In uno studio multicentrico di fase II, è stato valutato Atezolizumab ( Tecentriq ) combinato con Bevacizumab ( Avastin )…
Lo studio IMspire150 ha valutato il trattamento di combinazione di prima linea con inibitori BRAF più MEK e terapia del…
Atezolizumab, Obinutuzumab e Venetoclax combinati hanno prodotto una risposta duratura nel linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL )…
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