La proiezione mimica della propria vita

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Nello spazio vuoto tra nulla e da nessuna parte il mondo sta giocando l’ultima o le prime mosse. Tra la testa e la testa, la distanza è zero. O infinito. Stiamo popolando i vuoti a strisce esistenziali con i fantasmi. ..  noi stessi. Creiamo e ci ricreamo in un cellulare perpetuo senza alcuna finalità. Noi, creatori, nuovi, creazioni di altri. Noi giochiamo e togliamo le convenzioni ontologiche sulla sottile linea che separa il potenziale dell’illusione.Un incubo reiterato con ogni nuovo tentativo di auto-infiltrazione all’interno dell’esistenza ansiosamente agitata di un’esistenza insufficientemente creata e sufficientemente decalibrata per produrre un trauma.

Tra lo spettatore e l’attore della propria vita, la distanza è insormontabile. La scissione porta ad un’anomalia assunta fino ad un punto culminante che annulla i nessi causali. La scomparsa della separazione tra il soggetto e l’oggetto della costruzione esistenziale distrugge questi ultimi pilastri portanti. Quindi,il caos è installato. Entra nei contrasti vitali, la collisione non può essere evitata. La proiezione mimica della propria vita non lascia spazio al contenuto. Il cambiamento allucinatorio dei piani alla fine, la sua accelerazione, il parossismo e l’implosione risuonano violentemente.

La proiezione mimica della propria vitaultima modifica: 2018-11-30T14:31:04+01:00da furia19781
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