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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Colpevole o innocente? (Parte 9)

Post n°410 pubblicato il 06 Maggio 2012 da lascrivana

La Dottoressa Claudia Russoni,guardava Costance che passeggiava in cortile dalla finestra del suo studio.

La clinica Russoni era situata in un ampio appezzamento terriero;solo dopo poco chilometri fuori dalla città.

Un grande stabile che occupava diverse abilitazioni sanitarie,oltre alle malattie mentali.

Lo aveva fondato Amedeo Russoni,suo padre,e lei aveva studiato per poter un domani prenderne le redini.

Amava il suo lavoro e i suoi pazienti,in particolare adorava Costance.

Conosceva la sua storia,ma non di certo perché gliela aveva narrata lei;a dire il vero in tutti quegli anni le parole che erano uscite dalla sua bocca si potevano contare sulla punta delle dita.

Sempre taciturna... persa in quel mondo interiore che nessuno aveva mai potuto esplorare o potergli dare anche se solo lontanamente un occhiata.

Bella e dolce Costance,lunghi capelli biondi e ricci,due occhi castano chiari che a volte al sole assumevano la forma di due pagliuzze dorate.

Di carnagione molto chiara e un esile corpicino decisamente ben fatto.

La dottoressa non aveva potuto fare a meno di notare come tutti gli occhi dei dottori e degli infermieri,si posassero ammirati su Costance al suo passaggio.

Tra le altre cose Costance,era ordinata rassettava con cura la sua stanza e si occupava di accompagnare gli anziani nei vari servizi,senza che nemmeno questi glielo richiedessero.

Mandarla fuori dalla clinica,così bella e così vulnerabile,era un rischio che doveva correre per il suo bene.

Aveva scelto con cura il lavoro che avrebbe potuto giovare alla sua problematica più grave,il mutismo che l'aveva pervasa per tutti quegli anni.

Insieme al Dottore Gradosi,suo carissimo amico,avevano trovato l'occupazione ideale.

Conoscendo l'assertività di Costance,quel suo modo innato e sensibile di dedicarsi al prossimo,pensarono bene di affidargli le cure di Cesare Stradi;cieco sin dalla nascita.

Avevano concluso che stare a contatto con un cieco e non parlare,non era possibile;in quanto avrebbe dovuto per forza descrivergli tutto quello che gli girava intorno.

Claudia era certa della riuscita del suo proposito;Costance adorava leggere,non le sarebbe stato affatto difficile descrivere quello che la circondava.

Tirò un sospiro di sollievo;si sentiva soddisfatta per la decisione presa.

Da li a qualche settimana Costance avrebbe dovuto iniziare a prendersi cura di Cesare,era arrivato il momento di scendere in cortile e informarla.

Si diresse decisa verso la porta del suo studio,laccata di bianco proprio come tutte le altre porte della clinica che aveva voluto luminosa con enormi vetrate e le pareti colorate di un verde pastello;le ampie scalinate in marmo bianco erano messi in risalto dalla ringhiera in ferro battuto dipinta di nero.

La dottoressa Claudia,quando era possibile,preferiva scendere per le scale piuttosto che prendere l'ascensore per recarsi da un piano all'altro.

Si recò in cortile affrettando il passo,aveva premura di comunicare a Costance la decisione presa,visto che era arrivata già la conferma da parte di Cesare Stradi all'accettazione di un aiuto supplementare dell' assistenza sociale.

In effetti non sarebbe stato Cesare a provvedere al pagamento dell'operato svolto da Costance, ma sarebbe stata la sanità stessa ad occuparsi di questo,ritenendo,dopo svariate indagini,che effettivamente,essendo cieco, aveva bisogno di un assistenza continua e che era meglio accudire Cesare nella propria abitazione piuttosto che mantenerlo in clinica,dove le spese sostenute sarebbero state di gran lunga maggiori dello stipendio che poteva prendere una semplice operatrice ad occuparsi di lui a domicilio,per non parlare delle conseguenze psicologiche che ne sarebbero derivati dall'allontanamento della propria abitazione; anche perché Cesare era autosufficiente e non necessitava di cure mediche particolari che richiedevano obbligatoriamente il ricovero.

Trovò Costance seduta sulla panchina di pietra vicino al laghetto dei cigni,proprio sotto un pino,immersa come al solito nella lettura.

Si sedette al suo fianco e mettendole il libro che stava leggendo da parte, le prese le mani e le strinse nelle sue teneramente, guardandola dritta negli occhi le disse:

-Costance è arrivato il momento che io e te dobbiamo parlare ... ma parlare sul serio!

Capisci Costance?

Questa volta devi comunicare con me.-

Costance fissò attonita Claudia e capii che stava parlando sul serio,intuendo che aveva da dargli una notizia importante rispose pacatamente:

-Si ... capisco dottoressa Claudia.-

Sorrise soddisfatta Claudia,finalmente era riuscita a tirarle fuori dalla bocca qualche sillaba in più;bastò questo a convincerla sempre più che quella presa,era la decisione giusta.

 L@ur@

 

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Commenti al Post:
sceltaconilcuore
sceltaconilcuore il 06/05/12 alle 09:50 via WEB
IL TERAPEUTA E', PER FORMAZIONE E AMBIZIONE, PIU' FORTE DI UNA ROCCIA SE VUOLE VERAMENTE AIUTARE GLI ALTRI....CIAO LAURA, BUONA DOMENICA
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/05/12 alle 10:01 via WEB
Grazie per avermi informato. Io scrivo solo come mi suggerisce la mente e l'esperienza,facendo affidamento alle mie emozioni,così come mi guida il cuore. Buona domenica anche a te.
 
   
sceltaconilcuore
sceltaconilcuore il 06/05/12 alle 11:40 via WEB
SI E' VERO; MA PENSO CHE SE DOVESSE LEGGERLO UN TERAPEUTA SAREBBE FELICE DI AVER DESCRITTO BENE IL LORO LAVORO BEN FATTO CON AMORE :))
 
     
lascrivana
lascrivana il 06/05/12 alle 12:45 via WEB
Mi fa piacere sapere di aver seguito l'istinto giusto per rappresentare un profilo psicologico così delicato.
 
LUNA.PIENA40
LUNA.PIENA40 il 06/05/12 alle 10:32 via WEB
un racconto che assume dopo ogni capitolo sempre più spessore ... (clik)
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/05/12 alle 12:45 via WEB
°__° Felice di sapere che intriga.
 
Alltogether1
Alltogether1 il 06/05/12 alle 12:31 via WEB
Ti auguro una lieta domenica , un bacetto *-*By All
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/05/12 alle 12:46 via WEB
Un bacio anche a te.
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/05/12 alle 21:31 via WEB
Grazie! Bellissima margherita.
 
quinlori
quinlori il 06/05/12 alle 21:14 via WEB
E così la figlia della detenuta Lucia assisterà Cesare, il compagno non vedente di Rachele che non sa niente del carcere ancora. Brava, la trama si infittisce e i personaggi cominciano ad essere collegati.Si fa sempre più interessante. ma quanti anni ha Constance? E' in contatto con la madre?
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/05/12 alle 21:37 via WEB
Il conto degli anni di Costance me lo devo ancora fare. Tenendo conto che Lucia aveva 14 anni quando la mise al mondo,e 26 quando uccise il padre. Allora ora Lucia ha 32 anni e 18 Costance. Ancora Costance non sa che la madre è Lucia,ma scopriremo in seguito come ne verrà a conoscenza. La trama su alcune cose è ben chiara nella mia mente. E' una storia che mi riesce facile scrivere. E' come se qualcun altro conducesse la mia mano.
 
alfazulu31
alfazulu31 il 15/05/12 alle 14:47 via WEB
La descrizione è uno dei tuoi punti di forza Scrivana, ricordo quelle del "passo avanti", qui molto prolungata...e poi sempre affondi in una chiusa che solleva la problematica e rilancia la storia. Mi piaci molto in questa tua caratteristica.
 
 
lascrivana
lascrivana il 16/05/12 alle 07:07 via WEB
E qui hai trovato il filo conduttore.
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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