ricomincio da qui

Il pensiero positivo

Sapeva di mare di sole e di vento

Conosceva la pace ed il tormento

Parlava di pace parlava di amore

Ripudiava l'ira ed il rancore

Regnava il caos nella mente profana

Irruente non conosceva la vita sana

Ma a volte anche una sola parola è bastata

Perché  l'anima ribelle veniva sedata

Paziente  applicava il suo perdono

Sapeva d'amore sapeva di buono

Non è un enigma non è un mistero

Racchiude solo il bene sincero

Quello che han sempre costantemente portato

Il sereno  nel presente come nel passato

Non giudica e non condanna

Non infierisce e non s'affanna

Sicuro di se e del suo io interiore

Continua imperterrito il suo cammino per ore

Mai stanco e sempre pronto a ricominciare

Cambia la pagina senza la vecchia stracciare

Punto e daccapo la china è spedita

Per riscrivere  ancora  nuove pagine di vita.

L@ur@

Dedica ad una grande anima.

Appena rientrata la notte scorsa,insolitamente,apro il pc e la tv.

Una testimonianza particolare attira la mia attenzione.

Il viso appare estremamente curato nei dettagli.

Mi colpisce tutto di lei,la piega ordinata dei suoi capelli e la linea ben arcuata e compatta delle sue sopracciglia.

La bocca ben disegnata si muove,lenta e metodica.

Ma ciò che maggiormente mi ha costernato,è stato il suo sguardo,calcolato,determinato,sofferente.

Pronunciava parole che non lasciavano adito a dubbi e a doppi sensi.

Non potei fare a meno di ascoltarla con molta attenzione.

Pensai tra me e me che doveva essere una grande imprenditrice per aver calcolato così bene anche il suo suicidio.

Non si è soffermata neanche un attimo ad esternare la sua disperazione,licenziando il tutto con due parole:

"Se non si è dentro l'animo di un imprenditore fallito e sovraccarico di onerosi debiti,non si può capire cosa si prova."

Aveva programmato il suo suicidio con un piano strategico,mettendo in vendita i suoi organi.

Con il suo sacrificio umano  avrebbe favorito  la vita di altri e con il guadagno il mantenimento vitalizio della figlia.

Aveva parlato persino con i medici,che si sono rifiutati categoricamente di accogliere la sua richiesta.

Da brava imprenditrice aveva capito che dal suo suicidio,avrebbe sicuramente si risolto i suoi problemi definitivamente,ma avrebbe lasciato sua figlia senza soldi e con un vuoto incolmabile.

La mia gratitudine va verso quei bravi medici che l'hanno distolta dal suo proposito e a quella donna,che con la sua forza e determinazione ha dimostrato di essere eccezzionale.

E oggi a lei dico così:

"Mia cara signora,il suo cervello avremmo sicuramente saputo dove trapiantarlo,ma è meglio che lo custodisca il suo animo nobile e generoso."

Miei cari amici e lettori,mi spiace avervi rattristato con questa triste storia;ma lungi da me l'intenzione  di regalare compassione ad una donna che dal suo sguardo,portamento e dignità,non l'avrebbe sicuramente accettato:

"Bella signora,voglio regalarti il mio plauso più sentito e dal profondo del cuore voglio esternarti il mio affetto sincero."

E' bastato che la guardassi per pochi attimi,per sapere che non avrei mai più dimenticato una grande anima.

 L@ur@