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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Messaggi del 27/03/2015

Barnaby e Flavia

Post n°971 pubblicato il 27 Marzo 2015 da lascrivana

Mentre Barnaby, abilmente camuffato, stava discutendo con Melissa, Sandro varcò l'ingresso principale dell'azienda.

Giacomo, l'anziano custode, alzò gli occhi e rimase a bocca aperta nel vederlo avanzare.

Fresco di parrucchiere, indossava un completo grigio di ottima fattura. Nella mano destra, stringeva una borsa di pelle dall'aria costosa.

Avvicinandosi al basso bancone, esibì un sorriso a trentadue denti.

-Buongiorno Giacomo. Vorrebbe essere così cortese d'avvisare la signora Panzeri del mio arrivo? Credo mi stia aspettando. E chiuda la bocca per favore, qualche mosca potrebbe trovare rifugio nel suo corpo, in caso contrario-

D'istinto, il custode serrò le labbra, non senza indirizzare uno sguardo di fuoco al suo interlocutore.

-Ma la signora Panzeri è...è la segretaria del...del...- balbettò incerto.

-E vuole che non lo sappia?- lo interruppe Sandro mostrandosi seccato.

-Lei l'informi del mio arrivo e basta, il resto non è certo di sua competenza-

Il vecchio custode corrugò la fronte, quindi si sporse in avanti.

-Senta Sandro. Se è uno scherzo, lo trovo di pessimo gusto. Il signor Stone, dopo quello che ha passato, non gradirà di certo-

Sandro esitò. Nonostante la sicurezza dimostrata, sentì che il panico stava per prendere il sopravvento. In che diavolo di situazione si era cacciato?

-Che sta succedendo qui?-

La voce, squillante e perentoria, li fece voltare entrambi.

La donna avanzò nella loro direzione con passo spedito.

Il tailleur, color carta da zucchero, fasciava perfettamente un fisico longilineo e atletico.

-Ah, è lei...- proseguì senza dar loro il tempo di replicare.

-E' tutto a posto, Giacomo. Non si preoccupi, il signor Stone mi ha avvisato di...certi cambiamenti-

Il custode scosse la testa, in realtà non aveva capito nulla. Ma la Panzeri, all'interno dell'azienda, era un'istituzione. Guai a contraddirla.

-Mi segua, Sandro- proseguì la donna avviandosi verso gli ascensori.


Una volta giunti nell'ufficio di Barnaby, la Panzeri richiuse la porta con uno colpo secco.

-Dove si trova Barnaby!- esclamò rabbiosa.

Sandro non rispose subito. Cercò altresì di ricordare ciò che gli aveva detto lo stesso Barnaby in merito a quel incontro.

“Stai molto attento a Cinzia Panzeri, la mia segretaria. E' meschina e assetata di potere, ucciderebbe la madre pur di comandare”

-Non ne ho la più pallida idea- rispose infine Sandro.

-Mi ha solo chiamato, dicendomi di prendere momentaneamente il suo posto. Credo si trovi all'estero per la riabilitazione, altro non so-

La donna lo fissò a lungo, la mascella serrata e tremante.

Anche lei era stata avvisata, ma con un misero sms stringato e succinto.

“Sandro prenderà il mio posto per qualche tempo: agevolalo”

Ma che cosa ne sapeva Sandro dell'azienda! Era un semplice impiegato in fondo!

-Bene. Allora si accomodi pure- disse indicandogli la scrivania.

-Ha diverse pratiche da esaminare, le auguro buon lavoro-

Detto questo, uscì rapidamente sbattendosi la porta alle spalle.

Lasciandosi cadere sulla comoda poltrona, Sandro si prese la testa tra le mani.

“E ora, che faccio?”

Raggiunto il proprio ufficio, Cinzia prese il cellulare dalla borsa e compose un numero.

-Dobbiamo cambiare i piani- disse dopo qualche istante.

Danio Mariani

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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