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Messaggi di Febbraio 2018
Post n°1489 pubblicato il 25 Febbraio 2018 da lascrivana
Desy guardò il letto disfatto con il cuore straziato dal rimpianto per tutto quello che poteva essere e non è stato. Sapeva che quella sarebbe stata la sua condanna per non aver dato retta al suo cuore ed essersi lasciata trascinare dall’ambizione. Si era prefissata degli obiettivi troppo alti nella vita; e per poterli raggiungere aveva dovuto rinunciare a tutto. E poi, non era stata la sola a sacrificarsi; anche Massimo aveva rinunciato a lei per seguire la volontà di suo padre e sposare la bellissima figlia di un ricco imprenditore d’oltre oceano. L’aver fatto l’amore con Louis la sera precedente, non era servito a dimenticare il forte desiderio che aveva per Massimo. Inizialmente la loro separazione sembrò essere la soluzione migliore per entrambi: si erano illusi che bastasse mettere chilometri e chilometri di distanza per potersi dimenticare l’uno dell’altra. Magari Massimo l’aveva dimenticata davvero; magari era solo lei a continuare a illudersi che il loro fosse un grande amore destinato a vivere in eterno. L’ultima volta che si era recata in America con il suo capo, era riuscita a vederlo per pochi minuti durante una riunione di lavoro ai vertici. Era bastato un solo sguardo per risvegliare in lei tutte le sensazioni sopite… uno sguardo e un sorriso che Desy avrebbe conservato per sempre nella mente, e che le avrebbe ricordato continuamente quanto era stata stupida a non insistere sulla loro relazione. Si alzò svogliatamente dal letto, sollevando le lenzuola quasi con rabbia. Non era pronta a lasciarlo andare via per sempre dalla sua vita; e non era nemmeno pronta a credere che a lui non importasse niente di lei. Si era abituata all’illusione che anche Massimo stesse pensando continuamente a lei; e si rassegnò all’idea che non sarebbe mai riuscita a convincersi di dimenticarlo. Si recò in cucina e si preparò il suo solito caffè. Quella mattina le sembrò più amaro del solito, a tal punto che per addolcirlo, si versò una goccia di latte. Si avvicinò alla finestra e guardò fuori. Il mondo non faceva caso a lei … non asciugava le calde lacrime che le scivolavano lungo il viso. Si domandava perché l’uomo fosse così sciocco da rovinarsi la vita, e rendere tutto più difficile. Accese la tv per seguire il notiziario. Il sorriso tirato di Berlusconi la tirò su di morale, domandandosi perché un uomo come lui, che ha successo e soldi a palate, inseguisse tenacemente il sogno di sollevare l’Italia dalla crisi, aumentando i posti di lavoro e riducendo le tasse? Non mollava la presa proprio come lei; magari l’elisir di giovinezza e di energia stava proprio in questo: in quel desiderio mai realizzato. Magari il nostro caro Berlusconi crede davvero di poter essere ricordato come l’eroe che ha salvato il mondo dalla povertà. E poi, perché lei doveva preoccuparsi della crisi? Aveva sacrificato anche la sua felicità per raggiungere fama, successo e denaro; i morsi della fame li aveva patiti per seguire la dieta che si era imposta per mantenersi in linea; e gli unici sforzi fisici che faceva erano quelli che faceva in palestra per mantenersi soda e piatta. Sapeva di quel mondo fuori che era in crisi per lavoro e soldi, grazie a notiziari e quotidiani; e anche per merito del social network che pubblicavano continuamente post in merito alla disoccupazione e alle scandalose tasse onerose. Notizie che occupavano poco del suo tempo. In fondo perché doveva preoccuparsi dell’infelicità altrui? Nonostante il benessere e l’agiatezza che la circondava, era una donna infelice anche lei.
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Post n°1488 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da lascrivana
I miei scritti non sempre hanno la pretesa di apparire come poesie o narrazioni d'autore; bensì descrivere un sentire che vi dia modo di percepire la mia presenza spirituale in questo blog. Magari non sono sempre così brava a trasmettere empatia o emozioni; in ogni caso conta la considerazione che ho per chi mi legge. La presenza è importante nella vita di chi contiamo veramente ... E io, pur se a tratti con scritti banali, ci sono. |
Post n°1487 pubblicato il 18 Febbraio 2018 da lascrivana
Alcuni saluti sono lunghi come certe attese alla stazione; il treno ritarda, o ti sei partito da casa in largo anticipo, in ogni caso rimani in stand by finché non si decide a passare. Nonostante le lancette dell'orologio compiono lo stesso identico giro di tutti giorni, i minuti sembrano più lunghi, e le ore infinte. Non c’è nessuna fretta di andare … stai ferma senza pensare al bene o al male. Non è tempo di nulla questo … è solo oblio. So che attendete un mio pensiero da giorni … magari non è quello che speravate … ma è autentico come sempre.
Ti amo madre … Ti amo di quell’amore infinito che solo un figlio può provare Ti amo madre … Ti amo perché per un lungo tempo sono stata nel tuo grembo Un lungo tempo che mi ha composto fisicamente E non c’era nessuno tra noi due a dividerci Io ero parte di te come ogni organo che ti completava E il tuo cuore batteva forte per far battere il mio Ti amo madre Ti amo perché mi hai dato la vita E io custodirò per sempre nel grembo delle mie memorie Il dolce ricordo del tuo bellissimo viso.
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Post n°1486 pubblicato il 05 Febbraio 2018 da lascrivana
Capita di non aver voglia di scrivere perché troppo coinvolta dal quotidiano. Capita di non aver voglia di leggere perché troppo stanca per assorbire qualsiasi tipo d'informazione. Capita di non avere tempo di aprire il blog per salutare i miei lettori ... ma non mi capita mai di dimenticare chi mi ha fatto star bene. |
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