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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Messaggi del 11/05/2018

Scherzo del destino

Post n°1517 pubblicato il 11 Maggio 2018 da lascrivana

 Annalisa seduta sul gradino della scala della sua vecchia casa natia, si crogiolava al sole ripensando ai trascorsi della sua infanzia.

Le intemperie, e le troppe esposizioni al sole, avevano rinsecchito il legno dei gradini facendo sì che essi scricchiolassero a ogni suo movimento. Le mura crepate, il legno della porta e della finestra sbiadita, la grande quercia che sovrastava la casa e i folti cespugli con gli  arbusti secchi che circondavano l’abitazione, rendevano quel luogo suggestivo circondandolo di un alone magico.

Da bambina aveva sempre immaginato la casa della nonna come quella della fata che aveva vegliato sulla bella addormentata nel bosco per lunghi anni. Già, perché proprio come lei era stata costretta a lasciare la casa dei suoi genitori per andare a vivere con la nonna materna in campagna.

Sua madre Luisa, colpita dalla sclerosi multipla in età giovanissima, non aveva più potuto prendersi cura di lei; e suo padre incapace di gestire quella situazione complicata, aveva deciso di scappare il più lontano possibile.

La nonna Chiara rimasta vedova da qualche anno, e non potendo prendersi cura di entrambe, fu costretta a far ricoverare Luisa in una clinica specializzata.  Purtroppo la mamma non ebbe lunga vita; e alla sua morte, suo padre si fece vivo per cercare di riprendersi Annalisa e portarla con sé oltreoceano.

La nonna, spaventata solo all’idea di non poter più rivedere la sua nipotina, fece le valigie in fretta e furia e caricandosi Annalisa in macchina, si andò a rifugiare in un paesino sperduto tra le montagne.

Paolo Bassi, suo padre, molto probabilmente li cercò per un po’, ma poi dovette subito stancarsi: giacché in tutti quegli anni non aveva più avuto sue notizie.

Annalisa faceva una gran fatica a mettere a fuoco il viso di suo padre; anche perché la nonna glielo aveva descritto sempre come un mostro.

Nel corso degli anni si era sempre domandata come sarebbe stata la sua vita se fosse andata a vivere con la nuova famiglia di suo padre; purtroppo faceva persino fatica a immaginarla poiché non sapeva nulla di lui.

Immersa com’era nei suoi pensieri, si era alzata e si era avviata verso il lago senza nemmeno accorgersi. A riportarla alla realtà fu il tonfo di una pietra buttata in acqua.

Volse lo sguardo verso il giovane ragazzo accovacciato su un enorme sasso in riva al lago, autore del lancio.  I loro occhi s’incrociarono in uno sguardo curioso; e senza nessuna inibizione si squadrarono a vicenda da capo a piedi.

Annalisa ignara dell’improvvisa svolta che il destino le aveva riservato, si lasciò catturare da quello sguardo dolce e magnetico allo stesso tempo.

Negli anni a venire avrebbe sempre pensato a quello sguardo come il fuso della vecchia strega che aveva proiettato la bella addormentata nel mondo dei sogni per cento anni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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