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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Nati nella famiglia sbagliata: l'arrivo di Lucio.

Post n°1002 pubblicato il 16 Maggio 2015 da lascrivana

 

Dopo aver richiuso il corpo nel baule, Lucio osservò la ferita. La pietra, aveva causato un taglio abbastanza profondo tra i testicoli. Tastandosi con cautela, non poté reprimere un gemito di sofferenza. Avrebbe avuto bisogno di punti di sutura, ma recarsi in ospedale poteva essere rischioso. Riallacciandosi i pantaloni, gli venne in mente che Mariuzzo, un vecchio amico d'infanzia nonché medico radiato dall'albo, abitava non molto lontano. Gli doveva alcuni favori, non si sarebbe certo rifiutato d'aiutare un Campisi, nessuno osava farlo in zona. Prima però, avrebbe dovuto far sparire il corpo. Frugando nella memoria, gli sovvenne che a circa una decina di chilometri, vi era uno stagno semi nascosto. A causa dell'odore pestilenziale che emanava, i pescatori se ne tenevano alla larga. Si, era il posto adatto. Avrebbe legato un masso ai piedi del cadavere. Sarebbe affondato in breve tempo, e nessuno l'avrebbe mai più ritrovato.

 

I primi due giorni della vacanza trascorsero abbastanza tranquilli. John, dopo le iniziali discussioni, sembrava essersi finalmente rilassato. Ma si sarebbe trattato di un fuoco di paglia.

All'alba del terzo giorno infatti, mi svegliò di soprassalto. Pallido da far paura, mi disse che si sarebbe dovuto assentare per qualche tempo.

-Che sta succedendo John, cosa significa tutto ciò?-

Gettando alcuni indumenti nella valigia, non mi rispose subito.

-John! Ti ho chiesto cosa succede, vuoi rispondermi per favore?-

Dopo aver serrato per bene le cinghie, si degnò finalmente di voltarsi.

-Lucio sta per arrivare. Non so cosa sia accaduto realmente, ma mi ha detto che devo sparire, si tratterà solo di qualche giorno-

Incredula, mi alzai dal letto fronteggiandolo.

-Ma che razza di uomo sei?- sibilai furibonda.

-Quel bastardo ti sta manovrando come una marionetta, e tu accetti tutto senza reagire. E' questo il prezzo da pagare per diventare potenti? Ti amo John, ma non ho più fiducia in te. Se esci da quella porta, farai bene a non tornare mai più-

Come se non avessi affatto parlato, afferrò la valigia e si diresse verso la porta.

-Non sei tu a decidere Agnese. Ma avremo modo di riparlarne con calma-

Detto questo, si richiuse la porta alle spalle, lasciandomi nella più completa disperazione.

Lucio. Il solo pensare alla sua presenza mi fece rabbrividire. Cosa l'aveva portato a quella decisione? Perché aveva costretto John ad andarsene?

Carmine junior iniziò nuovamente a piangere. Sembrava quasi che anch'egli, pur non comprendendo, avvertisse il pericolo.

L'idea di fuggire mi attraversò la mente come un fulmine. Ma sono sempre stata razionale e, dopo aver ben ponderato la cosa, la scartai. C'era il bimbo, non avevo patente ed ero completamente sola. Dove sarei potuta andare?

Arrivò nel tardo pomeriggio. Dalla finestra, lo vidi scendere dall'automobile e, dopo essersi dato un'occhiata attorno, avvicinarsi alla casa.

C'era qualcosa che non andava nella sua andatura. Oltre a zoppicare in maniera vistosa, la sua mano continuava a tastarsi l'inguine, accompagnando il gesto con una smorfia di dolore.

Non si trattava di un buon segnale. Istintivamente, afferrai Carmine junior e mi chiusi in camera.

 

Esausto, Lucio s'incamminò verso l'ingresso. John, sul momento, aveva tentato una seppur debole protesta a seguito della sua telefonata. Ma era ancora tenero il ragazzo. Erano bastate due parole ben piazzate ed aveva ceduto immediatamente.

Dopo essersi sbarazzato del corpo di Carlo, aveva fatto visita a Mariuzzo che, seppur contrariato, gli aveva applicato i punti di sutura di cui necessitava.

“Non ti chiedo come ti sei procurato questa ferita, ma di sicuro riguarda uno dei tuoi giochetti vero?" aveva detto sarcastico dopo aver tagliato il filo.

Per tutta risposta, Lucio gli aveva piazzato la rivoltella in una narice. La voglia di farlo fuori era tanta, ma quello stronzo sarebbe potuto tornargli utile anche in futuro.

“Senti figlio di puttana...” aveva detto digrignando i denti.

“Una sola parola e ti faccio saltare il cervello, ci siamo intesi?”

 

Un movimento dietro la finestra gli fece alzare lo sguardo. Agnese era sola la dentro. Lei e quel marmocchio che aveva partorito. Pur sentendo il bisogno di riposarsi, il pensiero del piccolo Carmine lo attizzò come non mai.

Avrebbe dovuto solo avere pazienza, e sopratutto fare le cose per bene. John non avrebbe mosso un dito per Carlo, ma per suo figlio si. E Lucio non voleva rischiare.

Danio e Laura.

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Commenti al Post:
simona80psssss
simona80psssss il 16/05/15 alle 17:09 via WEB
Ragazzi la storia fila che é una meraviglia...non é facile scrivere un racconto con dei personaggi cosí complicati ma voi ci state riuscendo benissimo!!! Veramente bravi!!!
 
 
contastorie1961
contastorie1961 il 16/05/15 alle 17:30 via WEB
Grazie Simona. Ma Laura ed io, pur non assillandoci a vicenda, ci troviamo a meraviglia. Questo, anni fa, sarebbe stato impossibile vista la distanza. Quindi, grazie anche alla tecnologia :)
 
   
lascrivana
lascrivana il 17/05/15 alle 06:13 via WEB
Hai ragione Danio, la sinergia che ci consente di progredire nella scrittura ha accorciato le distanze. La fiducia che riponiamo l'uno nell'altro, non fa altro che alimentare le nostre fantasie e progredire giorno per giorno. La fiducia è molto importante nel lavoro di coppia e di gruppo. Ho sempre sostenuto caparbiamente quest'ipotesi. Anche perché nel contempo avviene una crescita individuale.
 
 
lascrivana
lascrivana il 17/05/15 alle 06:06 via WEB
La realtà che ci circonda non manca di fornici fonte d'ispirazione. Io e Danio, siamo persone che non ci accontentiamo di quello che racconta la cronaca; la nostra fantasia, nostro malgrado,ci porta in maniera quasi naturale d'immaginare moventi, sensazioni, ripercussioni, stili di vita e amicizie della vittima e del suo carnefice. Lo stesso accade per me quando guardo una coppia, cerco d'immaginare il tipo di vita che fanno insieme,i rapporti con la ffamiglia, ecc. Tiesco a tirar fuori una storia anche da sassolino colorato cher trovo sulla spiaggia. Ho sempre avuto un immaginazione straordinario, e Danio, mi sta aiutando a riordinare le idee. Con la sua bravura, le mie dita scorrono veloci Sui tasti nella'impostare la storia.
 
exietto
exietto il 17/05/15 alle 10:26 via WEB
ciao LAURA! BUONA DOMENICA A TE! sono poco bene in questi giorni, oggi pero' sto bene. meno male. Ti saluto con un bacio. ezio
 
 
lascrivana
lascrivana il 17/05/15 alle 16:50 via WEB
Felice che tu ti sia ripreso. Buona domenica s te.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/05/15 alle 12:12 via WEB
La saga continua, si arricchisce di colpi di scena e si insanguina sempre più. Credo che ne scorrerà ancora prima che si giunga alla parola fine. Buona domenica ad entrambi.
 
 
lascrivana
lascrivana il 17/05/15 alle 16:51 via WEB
Purtroppo non ci si può tirare indietro siamo giunti ad un punto di non ritorno. Ciao Carlo
 
 
contastorie1961
contastorie1961 il 17/05/15 alle 19:25 via WEB
Già Carlo, la saga continua ma avrà il suo fine, come tutte. Buona settimana a te.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/05/15 alle 16:55 via WEB
Ci sono dei "gialli" che si leggono con vero piacere. Mi riferisco alle opere di Agatha Christie, di Georges Simenon , di Rex Stout, di Ed McBain, di Andrea Camilleri, ecc.... Al contrario sempre più spesso oggi si leggono racconti gialli che forse sarebbe meglio chiamare noir, thriller legali, thriller medici, ecc... che sono una nenia cacofonica e melensa, un tuffo nauseante negli abissi dei luoghi comuni, nel flusso narrativo che sgorga dal sangue e si conclude nel nulla...
 
 
lascrivana
lascrivana il 17/05/15 alle 17:06 via WEB
Non sempre quello che piace leggere a noi è condiviso degli altri. Io leggo volentieri qualsiasi cosa; anche chi copie incolla a modo suo invia dei messaggi. Che poi queste siano solo motivo per alzare il numero delle visite, poco importa. Desideri di considerazione che non mi costa nulla regalare. Non ho l'abitudine di paragonare le diverse opere. Ognuno è un genio a modo suo. Alcuni lo sono di più altri dimeno; ma non per questo meritano meno attenzione.
 
 
contastorie1961
contastorie1961 il 17/05/15 alle 19:28 via WEB
E infatti, questo racconto non ha mai avuto la pretesa di essere un giallo. Non ci sono omicidi misteriosi ne serial killer da smascherare. Semplicemente si narra di una storia qualunque, come migliaia di altre, di una famiglia invischiata con la mafia. Con tutte le conseguenze del caso. I misteri dietro la porta chiusa dal di dentro, lasciamoli pure ai grandi autori che hai nominato. Buona serata.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/05/15 alle 16:56 via WEB
Scusa per l'intromissione non pertinente con il post. Buona settimana entrante:-)) Giuliana
 
 
lascrivana
lascrivana il 17/05/15 alle 17:08 via WEB
Non l'ho pensato neanche per un istante. La scrittura per me e Danio , rappresenta un nuovo mezzo di comunicazione tra le nostre fantasie.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 18/05/15 alle 13:13 via WEB
Buongiorno scrittori.. Questa settimana ho tralasciato la continuazione solo sabato..Perché non avete tenuto in vita Carlo? In questo caso rimarrà sempre il silenzio sulla sua morte..
 
 
lascrivana
lascrivana il 18/05/15 alle 18:28 via WEB
Purtroppo è la realtà, difficilmente la mafia lascia tracce dietro di se.
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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