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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

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« Uno sguardo curioso e un...Il vecchio mulino: parte quinta. »

Il vecchio mulino. 4

Post n°1130 pubblicato il 13 Febbraio 2016 da lascrivana

Dopo aver ben sprangato porta e finestre, Louis tornò rapidamente al mulino. Pur essendo di casa in quel ammasso di vecchi ruderi, non si era mai avvicinato alla pala, tanto meno avrebbe mai pensato che qualcuno sarebbe stato in grado di rimetterla nuovamente in funzione. Nonostante quello che aveva detto a Giada, non credeva veramente che il suo aggressore si trovasse ancora nei paraggi, ma la prudenza non era mai troppa. Avvicinandosi ad essa con fare guardingo, si mise carponi e l'esaminò attentamente.

In breve tempo, riuscì a capire come aveva fatto quel individuo a rimetterla in moto. Pur arrugginiti infatti, i meccanismi sembravano perfettamente funzionanti, ragion per cui, pensò, l'uomo doveva essere uno del paese e che conosceva molto bene il posto. Quel pensiero non fece altro che aumentare il proprio malumore, ma se voleva scoprire qualcosa doveva fare domande in giro. Le parole di Giada riguardo la polizia gli frullarono nella mente come api impazzite, e a voler ben guardare non aveva tutti i torti. Ma non nutriva nessuna fiducia in loro, spesso lo deridevano e, a volte, sapevano essere anche crudeli.

No, avrebbe indagato per proprio conto, ma solo dopo che Giada si fosse rimessa, non si fidava a lasciarla sola e, con quel pensiero in testa, si affrettò a tornare verso casa.

 

Dopo essersi disfatto in fretta e furia del costume, l'uomo tornò in paese e si rinchiuse in casa. L'arrivo di quel bestione aveva rovinato tutto, ma già meditava come avrebbe potuto prendersi la rivincita. Quella stronzetta gli era scappata per un soffio, e il bruciore alla guancia era li a ricordarglielo. Protetta da quel mezzo scemo, sarebbe stato difficile avvicinarla, avrebbe dovuto creare un diversivo, distogliere l'attenzione, e aveva già in mente come farlo.

 

Decisamente preoccupata, la signora Filomena compose il numero di Giada e rimase in attesa. Uno, cinque, dieci squilli, nulla. Era già accaduto, in passato, che non si fosse presentata, ma si era sempre premunita d'avvisarla, per lo meno. Rimettendo a posto la cornetta, si chiese se fosse il caso di chiamare la polizia, ma poi decise che forse stava esagerando. Avrebbe atteso ancora qualche ora, ecco cosa avrebbe fatto poi, se non avesse avuto notizie, si sarebbe rivolta agli agenti. Un leggero bussare alla porta la distolse da quei pensieri.

-Avanti!- disse a voce alta. Non aveva mai chiuso a chiave, non aveva mai ritenuto che fosse necessario, nonostante Giada avesse più volte tentato di convincerla del contrario.

Un uomo si stagliò sulla soglia.

-Buongiorno, signora, vengo da parte di Giada. Ha avuto un piccolo incidente, nulla di preoccupante stia tranquilla, ma è in pensiero per lei, e mi ha mandato a vedere se avesse per caso bisogno di qualcosa-

Sistemandosi gli occhiali, Filomena cercò di mettere bene a fuoco colui che si trovava davanti.

-E lei chi è?- chiese sospettosa. Aveva parlato d'istinto ma qualcosa, nei suoi lineamenti, gli ricordava qualcuno.

-Ho appena chiamato Giada a casa, non è che si trova in ospedale?- disse avvicinandosi.

-Ma...ma tu sei...-

Senza darle il tempo di proseguire, l'uomo scattò come un serpente afferrandola per il collo. Debole e segnata dall'artrite, la povera donna non ebbe neppure il tempo di gridare.

Gli occhiali volarono sul pavimento mentre, con violenza, l'uomo le premette con forza un fazzoletto bagnato sulle labbra. L'odore di cloroformio le invase le narici poi, dopo qualche secondo, tutto si fece buio.

 

Louis trovò Giada seduta in poltrona.

-Bene, vedo che fai in fretta a recuperare- disse con un sorriso.

Seppur ancora pallida, la ragazza inclinò la testa di lato e lo ricambiò.

-Dove sei stato? Non dirmi che sei tornato in quel posto orribile!-

Chinando il capo, Louis annuì.

-Volevo vedere se...se...-

Alzandosi, Giada gli si fece incontro e gli mise una mano sulla spalla.

-Ascolta, Louis. Sto' molto meglio e sono in grado di camminare. Dobbiamo andare immediatamente alla polizia e raccontare tutto quello che è successo. E poi...mio Dio!- come se solo in quel momento avesse ricordato qualcosa.

-La signora Filomena! Mi era completamente passato di mente. Chissà come sarà in angoscia!-

Louis sembrò spaventato da tanta veemenza.

-Forza, andiamo. Prima di recarci in paese dobbiamo passare da lei, voglio rassicurarla-

E senza aspettare oltre, si diresse verso la porta.

Danio e Laura.

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Commenti al Post:
exietto
exietto il 13/02/16 alle 17:36 via WEB
ciaoo Laura. Buon weekend. Oggi ho letto il tuo racconto, ammetto che non sempre lo leggo, sapendomi piu incline alla poesia che alla prosa. povera filomena ... ho una collega che si chiama cosi. Odia cosi tanto quel nome che da sempre si fa chiamare Milena. Un abbraccio, ezio
 
 
lascrivana
lascrivana il 13/02/16 alle 18:45 via WEB
Però è simpatico come nome. Ciao Ezio Baci.
 
aldogiorno
aldogiorno il 13/02/16 alle 17:59 via WEB
CIAO LAURA, COMPLIMENTI PER IL POST. UN BUON W. E. ED UN BUON S. VALENTINO, UN ABBRACCIO, ALDO.
 
 
lascrivana
lascrivana il 13/02/16 alle 18:46 via WEB
Grazie Aldo. Buon fine settimana a te.
 
woodenship
woodenship il 13/02/16 alle 20:57 via WEB
E'proprio vero che l'appetito vien mangiando.Credo che ne vedremo di belle......Un caro saluto ed un bacione alla scrivana.......W......
 
 
lascrivana
lascrivana il 13/02/16 alle 21:11 via WEB
Si, è questo il mio guaio, il cibo. Un bacio a te woode.
 
 
Cantastorie61
Cantastorie61 il 14/02/16 alle 18:53 via WEB
Grazie, Wood, a presto :)
 
qmr
qmr il 14/02/16 alle 00:27 via WEB
Incontreranno il malfattore a casa di Filomena? Speriamo che non sia morta
 
 
lascrivana
lascrivana il 14/02/16 alle 09:31 via WEB
Non morirà. Il malfattore la vuole viva, per poter ricattare Giada. Ora si sente con le spalle al muro; e la paura lo sta portando a fare passi falsi.
 
 
Cantastorie61
Cantastorie61 il 14/02/16 alle 18:52 via WEB
Laura è stata molto esplicativa, non ho altro da aggiungere :)
 
ingridmessina
ingridmessina il 14/02/16 alle 05:09 via WEB
La vita dà, regala, illude, toglie, rare volte restituisce.
La felicità si costruisce attraverso l'amore.
Non servono grandi cose per essere felici, a volte basta un sorriso
Buon San Valentino LAURA
 
 
lascrivana
lascrivana il 14/02/16 alle 09:32 via WEB
A volte basta veramente poco per essere sereni. Bupngiorno Ingrid.
 
Cantastorie61
Cantastorie61 il 14/02/16 alle 09:26 via WEB
Grazie a tutti, spero che il racconto possa continuare ad appassionarvi.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 14/02/16 alle 17:59 via WEB
A prescindere dalle lunghezze dei vari capitoli, questo racconto mi piace perché è un "mordi e fuggi", si leggono tutti d'un fiato i capitoli e il racconto è bello asciutto ed essenziale. Facile da seguire perché il filo conduttore è sempre presente. Per ora va così..... Buona serata cari.
 
 
Cantastorie61
Cantastorie61 il 14/02/16 alle 18:51 via WEB
Troppo lunghi o troppo corti, Carlo? Fammi capire. Comunque ti ringrazio per gli elogi, che giro prontamente a Laura.
 
 
lascrivana
lascrivana il 14/02/16 alle 19:44 via WEB
Danio è veramente bravo.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/02/16 alle 09:05 via WEB
Buon giorno Scrittori...Persona che fa parte del passato di un paese..
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/02/16 alle 09:06 via WEB
Un terribie passato. Ciao Patty
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/02/16 alle 09:06 via WEB
Vedremo il nuovo capitolo...Se Filomena svelerà il nome..Buona giornata Laura!Patty
 
molto.personale
molto.personale il 15/02/16 alle 15:35 via WEB
Attendo con ansia il seguito ^_^ dolce pomeriggio
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/02/16 alle 18:13 via WEB
Arriverà presto. :-)
 
dinobarili
dinobarili il 15/02/16 alle 19:17 via WEB
Ciao. Complimenti per il bel post. Dino
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/02/16 alle 19:53 via WEB
Grazie Dino. :-)
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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