ricomincio da qui

Note di vita sospese

Adagio, adagio entra in punta di piedi nella mia vita

dammi il tempo di capire  perché sono stata tradita

Lascia che scruti nei tuoi occhi la verità

per poter ancora credere nella sua autenticità

Osservare la dolce piega della tua bocca

che con un timido sorriso, la mia anima tocca

Trova il modo di farmi capire

se posso ancora confidare nel tuo dire

Di spogliarmi finalmente della pesante corazza

dove la mia anima confusa sguazza

in una ridda di problemi e di pensieri

che non sono fiduciosi come quelli di ieri

Prigioniera della mia stessa discrezione

vivo un tempo che sa di pacatezza e riflessione.

Sono come le note che un abile pianista ha trattenuto

fino al momento opportuno di  svelarne il contenuto

quando finalmente al mondo esso li rivelerà

come musica avvolgente gli animi confonderà

Non avrò bisogno di parole

per farti sapere cosa ho in mente

Gli eventi sapranno informarti

in maniera più che soddisfacente

Catturato dalla magica sinfonia

potrai muoverti con grazia e armonia

danzando con passi che nessuno ti avrà insegnato

volteggiando leggero in posti dove non sei mai stato

Conoscerai i pensieri di chi in te ha confidato

senza nemmeno averci parlato

Sarai guidato da una miriade di diverse sensazioni

che sapranno regalarti stupende emozioni

Riposerai sul cuscino della consapevolezza

dopo aver riconosciuto la tua debolezza

Sarai trascinato dove regna sovrana la certezza

che il bene fa sorridere, e non porta amarezza.

 Laura

Ps: se si sosta in uno sguardo,anche per pochi attimi, si possono comunicare pensieri che la bocca per timore o orgoglio, non riesce a formulare. Prenditi un po' di tempo, dimentica i rancori, e guarda negli occhi chi ti ha ferito. A volte, in essi si nasconde una richiesta di tacito perdono. Non lasciare che l'orgoglio uccida qualsiasi relazione ;  ricordando che il perdono lo si concede a chi ha sbagliato. L'importante è che sia manifesta la volontà di redimersi e di evitare di rifare gli stessi errori.

La poesia

Si nutre di attimi rubati al sole e al vento

al sorriso innocente, e al tedioso lamento

Si eleva sovrana sulla pianura verdeggiante

si prona  umiliata ai piedi dello sprezzante

Ammira e loda la suprema bellezza

Inchinandosi con rispetto innanzi alla fierezza

Teme il vuoto, il banale, il superfluo

 E non si nasconde dalla sorte avversa

Con pensieri gaudiosi dispensa allegria

 e con i ricordi  struggenti genera malinconia

La puoi trovare sui libri di storia

tra le gesta eroiche dei giorni di gloria

Delusa e frustrata dall’amara sconfitta

unge e cura la spalla trafitta

A volte crudele come arma ferisce

altre miracolosa  i dolori attutisce

Sfrutta ogni momento e ogni situazione

per soddisfare la brama della sua ispirazione

Non siate severi per la sua sfrontatezza

è poesia … e non conosce riservatezza.

 Laura

Dal mio silenzio

Oggi mi va di proporre una delle mie poesie più belle; almeno per quello che mi riguarda. E' una vera e propria professione di fede; una preghiera che mi piace ripetere nei momenti angosciosi -quando si è colti da quella terribile sensazione, che il male, nascosto dietro l'angolo, possa all’improvviso tenderti un agguato-.

Quando per la prima volta, vidi quest’immagine nel blog di LadyJuliette, fui subito ispirata.  

Le parole sgorgarono dalla mia bocca come un fiume in piena; e la scrissi di getto correggendo solo qualche piccolo errore.   E’ come se il mio pensiero non aspettasse altro.

 Di tanto in tanto la riposto; in particolar modo quando mi sento più fragile e indifesa. La mia fede mi spinge alla certezza che il suo occhio vigile non abbandona mai il mio percorso; e le mani tese alla ricerca del suo sostegno, troveranno sempre un anima pia che mi solleverà.  

E dal mio silenzio.

Post n°376 pubblicato il 31 Marzo 2012 da lascrivana

E' dal mio silenzio

Coglierai le parole mai sussurrate

Le sfumature mai pennellate

l'emozioni mai simulate

Passioni e ardori

che hanno dato adito ai miei umori

Disegnerai impronte caste o profane

mani imploranti e grida disumane

Preghiere bisbigliate

da menti spudorate

Che l' incedere fugace avranno ostacolato

Lo sguardo divino posato sul capo

Non lascerà che il piede inciampi nel fossato

E se una mano mi spingerà sempre più a fondo

un altra mi solleverà trascinandomi in capo al mondo

Userai il bianco e il nero per dissolvere il pensiero

E nelle tonalità di grigio

attenderai bigio bigio

Il ritorno ridondante delle mie parole

Calde e radiose come i raggi del sole.

 Poesia L@ur@

Immagini Lady_juliette

Una festa deve avere un motivo

Oggi è un anniversario importante per me; sono dieci anni che ho modo dire il 1° maggio non lavoro, perché finalmente ho un lavoro! Non era così prima del primo maggio del 2007; prima di allora, nonostante avessi sempre lavorato, non era una festa … già, proprio così! Poiché quando si è disoccupati, non ha senso questo giorno.

Il mio augurio è che tutti possono festeggiare questo giorno con orgoglio ... proprio come oggi lo festeggio io.