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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Messaggi del 02/04/2015

Barnaby Flavia

Post n°975 pubblicato il 02 Aprile 2015 da lascrivana

 

Disteso sul letto, per l'ennesima volta Luca si passò la lettera tra le dita tremanti. L'aveva trovata il giorno prima all'interno del proprio diario, che non apriva da secoli.

 

“Credo che quando leggerai queste righe, io non sarò più di questo mondo Luca, oppure starò marcendo in una cella. Tu non ti rendi conto di cosa rappresenti per me. Ne fossi anche solo cosciente, cercheresti di aiutarmi, non di evitarmi. Ti amo Luca. Nonostante ciò, quello che provo per te non sono in grado di descriverlo a parole. Mi servirebbe tempo per dimostrartelo, quel tempo che ti rifiuti ostinatamente di concedermi, e che ormai non ha più ragione d'esistere.

Ma non è solo colpa tua. Tuo padre è una persona debole, anche se è venuto a conoscenza di qualcosa, non oserebbe mai intervenire. Flavia no, lei è tosta. Ma è pur sempre tua madre, sono certo che capirebbe. La vera mela marcia è Barnaby, quel maledetto che tu idolatri sopra ogni altra cosa.

Non avrei mai voluto dirtelo Luca, ma il mio maggior fornitore di droga è proprio lui.

Come credi abbia fatto, nel volgere di pochissimo tempo, a mettere in piedi un'azienda del genere? Un angelo dalla faccia sporca, ecco chi è il tuo Barnaby!

Quando ha saputo che ti frequentavo poi, è andato letteralmente fuori di testa.

Minacciandomi più volte, mi ha intimato di starti alla larga. Di sparire e non farmi più vedere, nonostante fossi un buon cliente.

Lo so, ti ho tenuto all'oscuro della mia dipendenza, e di questo me ne cruccio.

Ma ti giuro che ti avrei rivelato tutto al più presto, tenevo troppo a te.

Così come non oso pensare a quello che potrebbe inventarsi Barnaby. Diffida di lui, te lo chiedo con tutto il cuore.

Per sempre, con affetto

Oscar.

 

La terribile scoperta mi aveva sconvolta. Una volta a casa, ci sedemmo sul divano, ognuno immerso nei propri pensieri. 

-Non riesco ancora a crederci, Oscar ti voleva morto. Ma per quale motivo mi chiedo!- esclamai all'improvviso.

Non riuscivo a capacitarmene. Oscar, l'amico da sempre di Luca. Un ragazzo d'oro, sempre ben educato e sorridente. Fanatico della playstation come lui, aveva frequentato la nostra da casa da sempre, per quanto ricordassi.

Barnaby rimase in silenzio per parecchio tempo, scrutandomi.

-Io penso che sia stato solo una pedina. Dietro si nasconde qualcosa di più grande- disse infine.

Lo guardai sospettosa, non riuscivo a capire.

-L'avrà fatto per i soldi, per comprarsi la droga- proseguì.

-E' da molto che avrei voluto parlartene Flavia. Ma non volevo angustiarti. Avevo scoperto il suo segreto, intimandogli di smettere di frequentare Luca oltre che informare i suoi genitori. Mi aveva insultato, giurando che me l'avrebbe fatta pagare. Sino ad oggi, non ci avevo pensato più di tanto, ma ora...-

Dicendo questo, non poté non ripensare all'incontro di Oscar, abilmente camuffato, con Cinzia. Come aveva fatto a non riconoscerlo? E sopratutto, cosa centrava la sua segretaria?

 

Rimasi allibita. Quelle rivelazioni mi provocarono brividi per tutto il corpo. Come un automa, mi avvicinai al frigorifero. Dopo aver preso una bottiglia di vino bianco, riempii due bicchieri. Avrei avuto voglia di bere sino a stordirmi.

Barnaby afferrò il proprio senza parlare.

.

-C'è qualcosa che dovrei sapere?-

Sulla soglia del salone, Sandro ci fissò interrogativamente.

Incapace di proferir parola, lasciai a Barnaby l'onere delle spiegazioni.

Quando le ebbe avute, iniziò a passeggiare per la stanza, le mani affondate nelle tasche.

-A dire il vero, avevo avuto sentore che quel ragazzo avesse dei problemi. Avrei dovuto parlarne con Luca, questo è vero, ma mi sembrava avventato-

Lo fissai allibita.

-Mio Dio Sandro! Ti eri accorto che Oscar si drogava, e non mi hai detto nulla? Non credi che avrei avuto anch’io il diritto di sapere?-

Esclamai alquanto adirata.

-Non mi riferisco alla droga, Flavia. Oscar, ultimamente, era diventato più possessivo nei confronti di Luca. Non lo lasciava uscire con gli amici e, nel contempo, lo ricopriva di regali-

 

 

-E’ tutto vero mamma-

Dallo sguardo che aveva Luca quando entrò nel salone, capì che aveva ascoltato tutta la conversazione.

-Oscar mi aveva fatto delle avance, non faceva altro che mettermi continuamente le mani addosso. Mi faceva schifo, non lo sopportavo più-

Avvicinandomi, lo presi per mano e l'abbracciai.

-Mi ha fatto pena mamma, ma al tempo stesso ero dispiaciuto- proseguì con la voce incrinata dal pianto.

Poi, lentamente, si alzò portandosi dinanzi a Barnaby.

-Non ci potrò mai credere zio Barny, ma esigo delle spiegazioni- disse porgendogli la lettera.

 

Cinzia s'immise nel traffico caotico della sera.

L'incontro con quello sconosciuto l'aveva messa parecchio a disagio. Ma, nonostante tutto, sembrava essere a conoscenza di molte cose di Barnaby, particolari di cui ella stessa era all'oscuro.

Cosa volesse da lei, restava sempre un mistero. Ma si ripromise di indagare più a fondo. L'occasione di prendere le redini appariva troppo ghiotta, sarebbe stato stupido a non approfittarne.

Danio e Laura.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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