ricomincio da qui

poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

post. 1post. 2post.3post.4post.5post.6post.7

post. 8post.9post.10post.11post.12post.13pag.14

post.15post.16post.17 ...post.18 ...post.19 ...post.20 ...post.21

 

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 139
 

ULTIME VISITE AL BLOG

tanmiklascrivanaStarman0dglcasella_1965larettagleon197owoodenshipOltreLAtempestamielealpeperoncinoamistad.siempreIsh_tarmoccia.rosafedeprincelalistadeidesideri79qmr
 

ULTIMI COMMENTI

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

Messaggi del 14/11/2015

Ombre dal passato 4

Post n°1080 pubblicato il 14 Novembre 2015 da lascrivana

Martin si sentiva terribilmente confuso. Col suo atteggiamento sfrontato e per nulla timoroso, Giusy aveva avuto il potere di spiazzarlo in modo disarmante. Mostrando un’abilità straordinaria, era riuscita a ribaltare la situazione, al punto da far apparire egli stesso il paziente e non viceversa. Questa constatazione gli dava da pensare, e non poco. Per quale motivo Federico Ponti insisteva tanto con la sua ipotesi? Cosa l'aveva portato ad accanirsi contro quella ragazza all'apparenza mite e assolutamente sana di mente? Di colpo si rese conto che, pur dichiarandosi suo amico, non lo conosceva per nulla.

-Ad esempio potresti aiutarmi a scoprire l'identità del patrigno della Braams-

La voce di Giusy lo distolse da tutti quei pensieri. Era combattuto. Per la prima volta in vita sua si trovava in difficoltà, e non si trattava di una sensazione piacevole. Cercando di guadagnare qualche istante prezioso, si alzò e cominciò a passeggiare per la stanza. Giusy lo seguì con lo sguardo, in attesa di una sua risposta. Quando si fermò davanti al lettino, dovette fare uno sforzo su se stesso per evitare di fissare troppo a lungo quel corpo sinuoso.

-A questo punto, devi raccontarmi tutto quello che hai scoperto a Londra, senza tralasciare il benché minimo dettaglio-

La giovane donna sorrise, quindi si mise a sedere e appoggiò le mani in grembo.

-Kelly Simps, la madre di Johanna, dopo la prematura morte del primo marito si risposò con un giovane artista italiano, un certo Simone Serafini. Il signor Braams le aveva lasciato una cospicua eredità che, secondo indiscrezioni, Serafini dilapidò in brevissimo tempo. Pare che avesse il vizio del gioco, e fosse oberato di debiti-

Appoggiato alla scrivania, Martin annuì.

-Ma cosa ti fa pensare che questo Serafini sia ancora vivo? Tu stessa hai affermato che i genitori di Johanna perirono in un incendio-

Giusy si era aspettata quella domanda, e infatti la risposta fu immediata.

-Per il semplice fatto che, spento l'incendio, i pompieri trovarono il corpo della madre vicino all'uscio di casa. Un disperato tentativo di fuga fallito che, però, in parte la preservò dallo scempio del fuoco. L'esatto opposto di Simone, intrappolato nello studio e ridotto in cenere. Il riconoscimento era pressoché impossibile, salvo per un braccialetto d'oro, regalo della signora Braams al neo marito-

Martin cominciò a intravedere un po' di luce in quella storia. Probabilmente, Giusy era convinta che Serafini fosse ancora in vita e che il corpo ritrovato non fosse il suo. Per uno sconosciuto motivo, Johanna aveva scoperto tutto e aveva minacciato di denunciarlo. Da qui, la decisione di ucciderla. Seviziare e violentare la propria figliastra era stato solo un tentativo di depistare le indagini.

Martin diede voce ai propri pensieri, e Giusy annuì con vigore.

-Dovresti fare il detective invece che lo strizzacervelli- disse accennando un applauso.

Ma King non aveva nessuna voglia di ridere. Se ciò che la ragazza diceva corrispondeva al vero, un pericoloso assassino si trovava ancora in libertà.

-Mi chiedo perché Ponti, invece di incoraggiare un simile scoop, abbia deciso di mandarti in terapia, davvero non riesco a capirlo- disse invece.

-Appunto per questo mi devi aiutare, Martin. Devi far credere al mio capo che esiste davvero un patrigno porco e malvagio che ha abusato di me. Voglio vederci chiaro in tutto questo, e voglio scoprire sino a che punto possa spingersi Ponti-

Scendendo dal lettino, gli si portò davanti e gli mise una mano sul petto.

-Hai detto di conoscerlo da molto tempo, lo farai per me, vero?-

Martin cercò di mostrare indifferenza, ma il contatto gli provocò una scarica elettrica in tutto il corpo.

-Non posso definirlo un vero e proprio amico- disse con voce strozzata.

-In comune, condividiamo la passione per le motociclette, nulla più. Abbiamo fatto alcune gite insieme, ma tutto si limitava appunto a quello. Delle nostra vita privata parlavamo poco o nulla e, a pensarci bene, è la prima volta che mi chiede un favore personale-

Giusy lo guardò dubbiosa. Ma, pur sforzandosi, non riuscì a trovare un valido motivo affinché King potesse mentirle. Ciò nonostante, la frustrazione e la delusione si riversarono nelle parole seguenti.

-Tutto qua quello che sai di lui? Che ama le motociclette e basta?

Aggrottando le sopracciglia, Martin si passò una mano sul mento ispido di barba. Un pensiero, improvviso, gli attraversò la mente come un fulmine. No, non poteva essere, eppure il sospetto e il dubbio iniziarono a rodergli dentro. Giusy parve accorgersi di quella trasformazione e lo incalzò.

-Cosa c'è, Martin. Parla, ti prego. Se vogliamo essere una squadra dobbiamo dirci tutto-

D'istinto, il medico le afferrò il volto e l'attirò a se. Le loro labbra dapprima si sfiorarono, quindi si unirono in un bacio lungo e passionale. Quando si staccarono, entrambi sembravano confusi, quasi dispiaciuti da quel gesto. Martin fu il primo a scuotersi e, allontanandosi di qualche passo, prese la propria agenda e l'aprì.

-Ponti è molto amico del dottor Centi, uno stimato cardiologo di cui avrai sicuramente sentito parlare. Anche lui è appassionato di motociclette ma, a differenza del sottoscritto, condivide con lui un'altra passione, le carte-

Giusy s'irrigidì. Guardandosi negli occhi, si resero conto entrambi di essere giunti alla stessa conclusione.

-Chiamalo- disse la donna con un filo di voce

Danio  e  Laura

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963