ricomincio da quipoesie prose e testi di L@ur@ |
UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
Viaggio a Firenze:L'incontro con Giorgio Post.22 Post.23 Post.24 Post... 25 Post ...26 Post...27 Post ... 28 Post ...29 Posto...30 Post...31 Post ... 32 Post ... 33 Post ... 34 M Post ...35
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- trampolinotonante
- "PSICOLOGO NATO"
- Le mie emozioni
- I colori dellanima
- una via per tornare.
- Lady_Juliette
- loro:il mio mondo
- poesiaeparole
- Imperatore Ghiaccio
- antropoetico
- Fantasy
- Fili di seta sonora
- P o e t i c a
- Mariposa Narrador
- Fading of the day
- Mr.K torna...forse..
- Lollapalooza
- sottilMente
- confronti indiretti
- pensiero
- Nymphea.Seductive
- La vita
- miodiario
- OSTERIA..
- NON E UN BLOG
- SONO UN IN-COSCIENTE
- S_CAROGNE
- dino secondo barili
- Fuori dal cuore
- il paradiso perduto
- La riva dei pensieri
- GENT DE NUM
- Navigando lentamente
- conoscenza
- stradanelbosco
- ALTRE VITE
- Schema Libero
- Black Snake
- delirio
- immagini
- Il Gioco del Mondo
- The Pretender
- A MENTE FREDDA
- SCARTOFFIE
- Esistenza
- un giorno per caso
- emozioni in una foto
- parlodime
- putpurrì
- Diario di bordo
- MUSICAEPOESIA
- COGLI LATTIMO...
- il cobra
- The Seventeenth Day
- AlfaZulu
- Miele.speziato
- SiAmo ?
- Mondo Parallelo
- ezio brugali blog
- moralibertà
- GRYLLO 73
- sogni nel cassetto
- SOSOLOESSEREBUONA
- acido.acida
- rosheen
- pensieri e capricci
- Development
- Isobel Gowdie
- nella terra di Elron
- AL k5III
- storie passate
- di tutto un pò
- Nuvole di scrittura
- chiacchierando
- Liberi e giusti
- Paolo Proietti
- sous le ciel de ...
- Sciarconazzi
- Empire Of slack
- Voci dal Cuore
- Dillo a Parole
- Ancora una volta
- antonia nella notte
- BLOGGO NOTES
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
Messaggi del 14/01/2017
Post n°1329 pubblicato il 14 Gennaio 2017 da contastorie1961
Bassa di statura, in sovrappeso, e con un doppio mento che ballonzolava ad ogni sospiro, la Regina di Cuori li scrutò uno ad uno. Shoccato da quella visione, Pinocchio guardò Rocco chiedendosi una sola cosa: perché? -E così, alla fine, sei riuscita a trovare degli alleati, non è vero Lepre?- Cercando di farsi sempre più minuscola, la poveretta cercò di balbettare qualcosa. -Silenzio!-urlò la regina. -Sai benissimo che ti avevo vietato di uscire, eppure hai disobbedito- Infastidito da quella voce gracchiante e stridula, Pinocchio fece un passo in avanti. -Lei non centra, siamo noi che l’abbiamo obbligata-mentì. Immediatamente, Rocco gli sferrò un pugno in faccia mandandolo lungo e disteso sul pavimento. -Devi parlare solo quando ti è ordinato, hai capito sorcio?- Stordito, l’ex burattino si rialzò e si asciugò il sangue col dorso della mano. -E tu chi sei?-chiese Regina lanciando uno sguardo d’adorazione verso il suo amante. -Il mio nome è Pinocchio, e dovrei parlare con Cappellaio Matto- La donna inclinò il capo di lato, spalancò la bocca e infine scoppiò in una risata sguaiata e sgradevolissima -Vuo…vuole parlare con…con…-gracchiò, scossa dai continui singhiozzi. -Non capisco cosa ci trovi di tanto divertente-disse Volpe. -Per me scoppia-aggiunse Gatto un po troppo forte. Come poco prima con Pinocchio, Rocco afferrò Gatto per la coda per poi scaraventarlo contro una parete. Subito dopo, agguantò Volpe per il collo e iniziò a stringere con violenza. -Basta così, Rocco, calmati-intervenne Regina asciugandosi le lacrime. -Ma mia signora, vi hanno mancato di rispetto!- -Basta così ho detto- Pur a malincuore, Rocco lasciò Volpe e fece un leggero inchino. -Come volete, però volevo dire ch…- Alzando un braccio, molto simile a un prosciutto, Regina lo zittì nuovamente. -Subiranno un regolare processo, e siccome hanno un impellente bisogno di parlare con Cappellaio Matto, che siano accontentati. Rinchiudili in cella con lui, ma assicurati che siano sorvegliati a vista, ventiquattr’ore su ventiquattro-quindi si voltò per andarsene. -E di cosa saremmo accusati?-azzardò Pinocchio. Regina si fermò. -Vi siete introdotti nel mio regno senza permesso, ecco il motivo. Il processo si terrà domattina all’alba, e adesso portali via, Rocco, m’è venuta fame- Poco più tardi, vennero gettati senza tanti complimenti in una cella buia, fredda e puzzolente. Pur acciaccato, Gatto lanciò svariati insulti ai carcerieri mentre Volpe, ancora in debito d’ossigeno, non aveva ancora smesso di tossire. Passandosi un dito sopra il labbro spaccato Pinocchio guardò Lepre, che scosse la testolina. -Mi dispiace-disse debolmente. -Anche a me, ma non è colpa tua-la rassicurò. -E così, vi hanno beccato- La voce, proveniente dall’angolo più lontano della cella, li fece sobbalzare. Un istante dopo, una figura si materializzò davanti a loro, sorrise. -Cappellaio Matto, per servirvi-disse accennando un inchino. Tutti, tranne Lepre, sgranarono gli occhi. Cappellaio Matto era un uomo basso, forse ancor più di Regina. Completamente calvo, portava un paio di baffetti tenuti alla perfezione ma, cosa che faceva più impressione, era privo di collo. Praticamente, la testa sembrava incassata direttamente nel torace, come se l’uomo fosse caduto da una considerevole altezza atterrando appunto con la testa. Pinocchio non aveva mai guardato troppo la tv, ma Cappellaio Matto gli ricordò un presentatore di cui non ricordava il nome, un tizio che intervistava persone sopra un palco. -Si, Cappellaio. Purtroppo abbiamo agito da imprudenti, e io ho sottovalutato Rocco, è tutta colpa mia-disse Lepre. -Come ti ha appena detto Pinocchio, non devi dire così, è stato il destino- L’ex burattino lo fissò, sospettoso. -Come fai a conoscere il mio nome?- Cappellaio si fece in avanti e gli porse una mano piccola e grassoccia che, come poté appurare stringendola, era anche sudaticcia. -Io conosco molte cose, e sapevo che sareste venuti a cercarmi. Ognuno di voi ha qualcosa da chiedermi, compresi quei due-disse indicando Gatto e Volpe. -A proposito, cos’è successo? Pare siano stati investiti da un rullo compressore, e anche tu non sembri molto in forma, forse che quel rullo risponde al nome di Rocco?- Pinocchio si sorprese che il tizio sapesse tutte queste cose, forse aveva davvero dei poteri magici, però il dubbio non si decideva ad abbandonarlo. -Ho come il sospetto che avresti potuto fuggire da un momento all’altro da questo posto, perché non l’hai fatto?-chiese. Cappellaio Matto sorrise e si lisciò i baffi. -Giusta osservazione, ragazzo, ma la risposta è molto semplice:aspettavo voi- Pinocchio guardò prima i compari, quindi Lepre, che annuì. -Per sconfiggere la Regina, cosa che lei ignora, ho bisogno del vostro aiuto,e sapevo benissimo che vi avrebbe messi nella mia cella-proseguì Cappellaio. -Ma siamo imprigionati e guardati a vista da mezzo esercito, come pensi di riuscirci?-obiettò l’ex burattino. -Costui è pazzo-intervenne Volpe. -Da legare!-rincarò Gatto. -Ascoltatemi bene, e abbiate fiducia in me…-li zittì Cappellaio |
Inviato da: tanmik
il 01/10/2024 alle 07:31
Inviato da: tanmik
il 01/10/2024 alle 07:31
Inviato da: tanmik
il 16/09/2024 alle 06:30
Inviato da: tanmik
il 16/09/2024 alle 06:29
Inviato da: tanmik
il 16/09/2024 alle 06:29