ricomincio da quipoesie prose e testi di L@ur@ |
UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
Viaggio a Firenze:L'incontro con Giorgio Post.22 Post.23 Post.24 Post... 25 Post ...26 Post...27 Post ... 28 Post ...29 Posto...30 Post...31 Post ... 32 Post ... 33 Post ... 34 M Post ...35
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- trampolinotonante
- "PSICOLOGO NATO"
- Le mie emozioni
- I colori dellanima
- una via per tornare.
- Lady_Juliette
- loro:il mio mondo
- poesiaeparole
- Imperatore Ghiaccio
- antropoetico
- Fantasy
- Fili di seta sonora
- P o e t i c a
- Mariposa Narrador
- Fading of the day
- Mr.K torna...forse..
- Lollapalooza
- sottilMente
- confronti indiretti
- pensiero
- Nymphea.Seductive
- La vita
- miodiario
- OSTERIA..
- NON E UN BLOG
- SONO UN IN-COSCIENTE
- S_CAROGNE
- dino secondo barili
- Fuori dal cuore
- il paradiso perduto
- La riva dei pensieri
- GENT DE NUM
- Navigando lentamente
- conoscenza
- stradanelbosco
- ALTRE VITE
- Schema Libero
- Black Snake
- delirio
- immagini
- Il Gioco del Mondo
- The Pretender
- A MENTE FREDDA
- SCARTOFFIE
- Esistenza
- un giorno per caso
- emozioni in una foto
- parlodime
- putpurrì
- Diario di bordo
- MUSICAEPOESIA
- COGLI LATTIMO...
- il cobra
- The Seventeenth Day
- AlfaZulu
- Miele.speziato
- SiAmo ?
- Mondo Parallelo
- ezio brugali blog
- moralibertà
- GRYLLO 73
- sogni nel cassetto
- SOSOLOESSEREBUONA
- acido.acida
- rosheen
- pensieri e capricci
- Development
- Isobel Gowdie
- nella terra di Elron
- AL k5III
- storie passate
- di tutto un pò
- Nuvole di scrittura
- chiacchierando
- Liberi e giusti
- Paolo Proietti
- sous le ciel de ...
- Sciarconazzi
- Empire Of slack
- Voci dal Cuore
- Dillo a Parole
- Ancora una volta
- antonia nella notte
- BLOGGO NOTES
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
Messaggi del 11/05/2018
Post n°1517 pubblicato il 11 Maggio 2018 da lascrivana
Annalisa seduta sul gradino della scala della sua vecchia casa natia, si crogiolava al sole ripensando ai trascorsi della sua infanzia. Le intemperie, e le troppe esposizioni al sole, avevano rinsecchito il legno dei gradini facendo sì che essi scricchiolassero a ogni suo movimento. Le mura crepate, il legno della porta e della finestra sbiadita, la grande quercia che sovrastava la casa e i folti cespugli con gli arbusti secchi che circondavano l’abitazione, rendevano quel luogo suggestivo circondandolo di un alone magico. Da bambina aveva sempre immaginato la casa della nonna come quella della fata che aveva vegliato sulla bella addormentata nel bosco per lunghi anni. Già, perché proprio come lei era stata costretta a lasciare la casa dei suoi genitori per andare a vivere con la nonna materna in campagna. Sua madre Luisa, colpita dalla sclerosi multipla in età giovanissima, non aveva più potuto prendersi cura di lei; e suo padre incapace di gestire quella situazione complicata, aveva deciso di scappare il più lontano possibile. La nonna Chiara rimasta vedova da qualche anno, e non potendo prendersi cura di entrambe, fu costretta a far ricoverare Luisa in una clinica specializzata. Purtroppo la mamma non ebbe lunga vita; e alla sua morte, suo padre si fece vivo per cercare di riprendersi Annalisa e portarla con sé oltreoceano. La nonna, spaventata solo all’idea di non poter più rivedere la sua nipotina, fece le valigie in fretta e furia e caricandosi Annalisa in macchina, si andò a rifugiare in un paesino sperduto tra le montagne. Paolo Bassi, suo padre, molto probabilmente li cercò per un po’, ma poi dovette subito stancarsi: giacché in tutti quegli anni non aveva più avuto sue notizie. Annalisa faceva una gran fatica a mettere a fuoco il viso di suo padre; anche perché la nonna glielo aveva descritto sempre come un mostro. Nel corso degli anni si era sempre domandata come sarebbe stata la sua vita se fosse andata a vivere con la nuova famiglia di suo padre; purtroppo faceva persino fatica a immaginarla poiché non sapeva nulla di lui. Immersa com’era nei suoi pensieri, si era alzata e si era avviata verso il lago senza nemmeno accorgersi. A riportarla alla realtà fu il tonfo di una pietra buttata in acqua. Volse lo sguardo verso il giovane ragazzo accovacciato su un enorme sasso in riva al lago, autore del lancio. I loro occhi s’incrociarono in uno sguardo curioso; e senza nessuna inibizione si squadrarono a vicenda da capo a piedi. Annalisa ignara dell’improvvisa svolta che il destino le aveva riservato, si lasciò catturare da quello sguardo dolce e magnetico allo stesso tempo. Negli anni a venire avrebbe sempre pensato a quello sguardo come il fuso della vecchia strega che aveva proiettato la bella addormentata nel mondo dei sogni per cento anni.
|
Inviato da: tanmik
il 01/10/2024 alle 07:31
Inviato da: tanmik
il 01/10/2024 alle 07:31
Inviato da: tanmik
il 16/09/2024 alle 06:30
Inviato da: tanmik
il 16/09/2024 alle 06:29
Inviato da: tanmik
il 16/09/2024 alle 06:29