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IDH, un nuovo biomarcatore per i gliomi

Diatech Pharmacogenetics ha presentato il kit IDH 1/2 status, che consente di determinare le principali varianti dei geni IDH1 e IDH2. La famiglia delle Isocitrato deidrogenasi nelle cellule umane … leggi















Aggiornamento in Nefrologia: Dialisi peritoneale

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Aggiornamento in Medicina

Dialisi peritoneale e variante del promotore AQP1

La variabilità nell’ultrafiltrazione influenza le prescrizioni e gli esiti nei pazienti con insufficienza renale trattati con dialisi peritoneale.
Le varianti in AQP1, il gene che codifica per la proteina acquaporina 1, possono contribuire a tale variabilità.
Sono stati raccolti dati clinici e genetici da 1851 pazienti trattati con dialisi peritoneale in sette coorti per determinare se le varianti dell’AQP1 fossero associate all’ultrafiltrazione peritoneale e al rischio composito di morte o fallimento della tecnica ( cioè, trasferimento all’emodialisi ).
Sono stati eseguiti studi su cellule, modelli murini e campioni ottenuti da esseri umani per caratterizzare una variante AQP1 e sono state studiate strategie di mitigazione. …..

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Nintedanib presenta efficacia paragonabile a Sunitinib, ma …

Carcinoma a cellule renali

La chirurgia rappresenta il trattamento elettivo per il …

Farmaci

I pazienti in dialisi trattati con farmaci stimolanti la eritropoiesi …

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Pazienti emodializzati cronici: il trattamento a lungo termine con …

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Dialisi peritoneale

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Leqvio: il primo piccolo RNA interferente nel trattamento dell’ipercolesterolemia – Approvazione dell’FDA

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L’FDA ha approvato Leqvio ( Inclisiran ), il primo siRNA per abbassare il colesterolo e mantenerlo basso con due dosi all’anno

Leqvio fornisce una riduzione efficace e prolungata del colesterolo LDL fino al 52% rispetto al placebo per alcune persone con malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ) in terapia con statine massimamente tollerate. Circa 16 milioni di statunitensi con malattia ASCVD che assumono statine per abbassare il colesterolo, compresi quelli che hanno subito un infarto del miocardio o un ictus, e non hanno raggiunto il target di colesterolo LDL raccomandato.

Secondo Novartis: ” Leqvio è un approccio rivoluzionario per ridurre il colesterolo LDL “

FDA has approved Leqvio ( Inclisiran ), first-in-class siRNA to lower cholesterol and keep it low with two doses a year

Leqvio provides effective and sustained LDL-C reduction of up to 52% vs. placebo for certain people with atherosclerotic cardiovascular disease ( ASCVD ) on maximally tolerated statin therapy. Approximately 16 million Americans with ASCVD taking statins to lower cholesterol—including those who have experienced a myocardial infarction or stroke – are not at recommended LDL-C target.

According to Novartis: “ Leqvio is a revolutionary approach to lower LDL-C “

 

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Aredia – Xagena Search: Informazioni sui Farmaci by Xagena

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Bifosfonati e osteonecrosi della mandibola

I bifosfonati presentano diverse indicazioni, e sono impiegati in: profilassi e trattamento dell’osteoporosi, trattamento della malattia di Paget, e come parte di alcuni regimi antitumorali, partico … leggi












Aggiornamento sul Metabolismo by Xagena

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Aggiornamento in Medicina

Vitamina D & Malattia coronarica, ictus e mortalità per tutte le cause

Gli studi randomizzati sull’integrazione di Vitamina-D per le malattie cardiovascolari e la mortalità per tutte le cause hanno generalmente riportato risultati nulli.
Tuttavia, la generalizzabilità dei risultati agli individui con un basso stato di Vitamina-D non è ben definita.
Sono state caratterizzate le relazioni dose-risposta tra le concentrazioni di 25-idrossivitamina-D ( 25-OH-D ) e il rischio di malattia coronarica, ictus e mortalità per tutte le cause in contesti osservazionali e di randomizzazione mendeliana.
Sono state effettuate analisi osservazionali utilizzando i dati di 33 studi prospettici comprendenti 500.962 individui senza storia nota di malattia coronarica o ictus al basale.
Le analisi di randomizzazione mendeliana sono state eseguite in quattro studi di coorte basati sulla popolazione ( UK Biobank, EPIC-CVD e due studi basati sulla popolazione di Copenaghen ) comprendenti 386.406 individui di mezza età di origini europee, tra cui 33.546 persone che hanno sviluppato una malattia coronarica, 18.166 persone che hanno avuto un ictus e 27.885 persone che sono morte. ……

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Valutazione degli effetti anti-osteoporotici di Metformina e …

Ipercolesterolemia

Pazienti con diabete di tipo 2 e ipercolesterolemia: la …

Grasso corporeo

Risultati ricerca per “Grasso corporeo”. Ruolo della leptina in …

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I glitazoni, anche noti tiazolidinedioni, appaiono …

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Malattia di Paget: l’effetto analgesico del Pamidronato …

Obesità addominale

Studio RIO-Lipids: Rimonabant efficace nel ridurre l’obesità …

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Gli effetti di Ronacaleret, antagonista del recettore calcio …

Farmaci anti-obesità

I nuovi farmaci anti-obesità, scarsa efficacia e tanti effetti indesiderati.

Fratture femorali

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Calo ponderale

Cerca. Risultati ricerca per “Calo ponderale”. Dieta ad alto o a …

Bill Gates: ” Omicron ha agito meglio dei vaccini, rischio di malattia grave drasticamente ridotto “

Gates Bill

” La nuova variante del COVID, la Omicron, è talmente leggera da avere un effetto simile al vaccino. Questa mutazione ha fatto un lavoro migliore nel raggiungere la popolazione mondiale rispetto a quello che abbiamo fatto con i vaccini. La possibilità di una malattia grave, che è principalmente associata all’essere anziani e all’obesità o al diabete, è un rischio adesso drasticamente ridotto a causa dell’ampia esposizione all’infezione ”. Lo ha detto Bill Gates, il co-presidente della Bill & Melinda Gates Foundation, alla Munich Security Conference 2022′. WHO

Fonte: Agenzia VISTA

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Il Progetto Vaccino Universale contro il virus SARS-CoV-2 mette in luce i limiti degli attuali vaccini a RNA messaggero

Fauci

 

Vari gruppi di ricercatori negli Stati Uniti e in altre parti del mondo stanno lavorando allo sviluppo di un « PAN-CORONAVIRUS VACCINE », cioè di un vaccino polivalente capace di colpire il virus indipendentemente dalla variante con la quale si presenta.

Secondo l’infettivologo Bruce Gellin, Rockefeller Foundation, tutto quello che si è fatto finora non è sufficiente. Il vaccino universale permetterà di giocare d’anticipo sui virus. Altrimenti, con la logica dei booster dovremo sempre inseguire.

Per Eric Topol, fin qui il governo ha mostrato scarsa determinazione nello sviluppo di vaccini COVID efficaci: quella del vaccino universale è una sfida complessa che, a parte gli elevati costi, richiederà alcuni anni per essere vinta.

Anthony Fauci è il principale bersaglio degli attacchi di chi sostiene che il governo USA è troppo lento.

Fauci ha mostrato di puntare sulla scommessa più ambiziosa: quella del vaccino universale. Non ha, invece, premuto l’acceleratore sulle nuove versioni dei vaccini a RNA messaggero mirate contro le varianti Delta e Omicron perché il loro sviluppo richiede ancora molto lavoro e poi serviranno altri mesi, e altri ingenti capitali, per le sperimentazioni che verranno fatte su migliaia di individui.

Il timore di Fauci è che il lancio di un Progetto di VACCINO UNIVERSALE CONTRO IL VIRUS SARS-CoV-2 possa creare disaffezione nei cittadini per gli attuali vaccini che non proteggono totalmente dai contagi, ma limitano la gravità della malattia.

Fonte: Corriere della Sera

Reumatologia: quasi un terzo dei regimi farmacologici è stato cambiato al momento della vaccinazione contro il COVID-19 – Il peso crescente del paziente nelle decisioni terapeutiche

Reumatologia.net

Il 27.9% dei regimi immunomodulatori o immunosoppressivi è stato modificato nel periodo della vaccinazione COVID-19, con i pazienti responsabili della maggior parte delle modifiche.

A causa dei timori sulla alterazione immunitaria e sull’immunosoppressione, i pazienti con malattie reumatiche sistemiche potrebbero modificare i propri farmaci al momento della vaccinazione COVID-19 per ottimizzare la loro risposta immunitaria e mitigare gli effetti collaterali del vaccino.

Per esaminare i cambiamenti del trattamento al momento della vaccinazione COVID-19 tra i pazienti con malattia reumatica, Barbhaiya e colleghi del Hospital for Special Surgery di New York ( USA ) hanno inviato tramite e-mail un questionario a 7.505 persone che erano state visitate almeno una volta in un grande Centro di reumatologia a New York tra il 1 aprile 2018 , e il 21 aprile 2020.

L’indagine ha raccolto dati sui farmaci immunomodulatori e immunosoppressivi durante la vaccinazione COVID-19, comprese le informazioni sul fatto che le dosi fossero state assunte prima del previsto, ritardate o saltate del tutto. Agli intervistati è stato anche chiesto chi avesse avviato il cambiamento: un reumatologo, un altro medico o loro stessi.

Tra i 2.753 individui che hanno risposto al sondaggio a marzo, un totale di 1.852 ha riferito di aver ricevuto almeno una dose di vaccino e ha fornito risposte complete alle domande sulla modifica del farmaco, e sono stati quindi inclusi nell’analisi corrente.

Cambiamenti terapeutici effettuati prima della vaccinazione

Secondo i ricercatori, al momento della prima dose di vaccino c’erano 1.373 segnalazioni di uso di immunomodulatori o corticosteroidi.

Prima della prima dose di vaccino, è stato modificato il 15.7% dei programmi di trattamento. Tra questi, 41 ( 19.1% ) farmaci sono stati assunti prima del previsto mentre 174 ( 80.9% ) sono stati ritardati o saltati.

I farmaci, coinvolti nel cambiamento, includevano: farmaci biologici, farmaci antireumatici modificanti la malattia sintetici convenzionali( csDMARD ), Idrossiclorochina, corticosteroidi e piccole molecole.

Tra queste categorie, le più comuni alterazioni hanno riguardato gli inibitori del TNF ( 22.8% ) e il Metotrexato ( 26.5% ) e avevano maggiori probabilità di essere ritardati o saltati intorno alla vaccinazione COVID-19, piuttosto che presi in anticipo. Pazienti e medici erano ugualmente responsabili delle modifiche alla prima dose di vaccino.

Alla seconda dose, il 27.9% di 899 regimi di trattamento è stato alterato. Tra queste modifiche ai farmaci, il 41.8% è stato ritardato o saltato tra la prima e la seconda dose di vaccino, il 16.3% è stato assunto prima del previsto e il 41.8% è stato ritardato o saltato dopo la seconda dose di vaccino. Gli inibitori del TNF hanno rappresentato il 16.3% delle alterazioni mentre il Metotrexato ha rappresentato il 33.5% delle variazioni intorno alla seconda dose di vaccino.

I pazienti erano responsabili del 49.4% delle modifiche alla seconda dose, rispetto al 46.2% raccomandato da un reumatologo e al 4.4% da un altro medico. Tra i farmaci immunosoppressivi o immunomodulatori assunti prima della seconda dose di vaccino, il 73.2% è stato iniziato dai pazienti. Nel frattempo, i reumatologi erano responsabili del 52.4% dei trattamenti ritardati o saltati dopo la seconda dose di vaccino.

I ricercatori sono rimasti sorpresi dalla scoperta che molte delle modifiche ai farmaci al momento della vaccinazione anti-COVID erano dirette dal paziente e non sotto la guida del loro reumatologo. Alcune modifiche ai farmaci, come quelle relative alla modifica dei programmi di dosaggio del Metotrexato prima della dose del vaccino, o qualsiasi modifica relativa agli inibitori del TNF o all’Idrossiclorochina, non erano coerenti con le migliori pratiche consigliate dalla task force dell’American College of Rheumatology.

Fonte: The Lancet Rheumatology, 2021

Ricciardi, consulente del Ministro Roberto Speranza: rivaccinare fragili e operatori sanitari con la quarta dose

Ricciardi

COVID – Ricciardi, consulente scientifico del ministro Roberto Speranza: ” Libertà grazie a green pass e vaccini, manteniamola. Rivaccinare fragili e operatori sanitari con la quarta dose “

Siamo prudenti, facciamo tutto ma con la dovuta consapevolezza che il rischio non è tramontato. Invece in molti Paesi c’è la tentazione di accelerare con aperture indiscriminate. La stanchezza di vivere da 2 anni sotto scacco non dovrebbe indurre ad assumere decisioni che potrebbero far risalire la curva per il terzo anno “. Così Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista al Corriere della Sera.

” Il governo italiano ha mantenuto un atteggiamento responsabile. Il processo di allentamento va avanti, tranne che nei luoghi critici come quelli del lavoro. Giusto essere meno restrittivi all’aperto, se bar e ristoranti hanno tavoli distanziati si può rinunciare alla certificazione verde. Al chiuso – dice Ricciardi – non se ne parla. Mascherina e lasciapassare necessari “.

Che cosa prevede per l’autunno ?

” Affrontiamolo in sicurezza. Come ? Rivaccinare le persone fragili e gli operatori sanitari con la quarta dose. Prepariamoci a una nuova stagione, non necessariamente drammatica, caratterizzata dal ritorno dei virus respiratori fra i quali il Sars-CoV-2. I vaccini hanno un’efficacia straordinaria ma dopo un certo numero di mesi dall’ultima dose l’immunità – spiega – perde vigore e bisogna rinforzarla. “

Perché allora definire straordinari questi vaccini se occorre ripeterli così spesso ?

«Non è uno schema atipico, succede anche per altri vaccini che dopo un po’ debbano essere richiamati. Gli anti Covid sono molto sicuri, molto efficaci e poco duraturi».

Le vaccinazioni sui bambini 5-11 anni non vanno avanti. Come mai ?

« Manca la percezione che il Covid può essere grave anche nei bambini. A questo si aggiunge l’errata sensazione da parte delle famiglie che il peggio sia passato e allora tanto vale soprassedere. Se la somministrazione delle dosi fosse organizzata nelle scuole, per genitori e figli, come è stato fatto in Puglia con ottimi risultati, credo che anche i riluttanti si convincerebbero di fronte al vantaggio di non dover passare attraverso hub e studi pediatrici».

Sarà Omicron la protagonista del prossimo autunno ?

«Credo di sì. Sta emergendo una diversa versione di Omicron non ancora classificata come materia di preoccupazione da parte degli organismi internazionali. Parliamo sempre di un ceppo sì molto contagioso, ma poco patogeno».

Fonte: Corriere della Sera

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Neuropatia periferica associata alla Leflunomide

L’obiettivo dei Ricercatori dell’Université Victor Segalen a Bordeaux in Francia, è stato quello di monitorare, nella pratica quotidiana, i potenziali sintomi neurotossici nei pazienti trattati con Le … leggi



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