MIELOMA MULTIPLO – Il trattamento di seconda linea con Belantamab mafodotin triplica la sopravvivenza libera da progressione rispetto a Daratumumab

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Mieloma multiplo recidivato / refrattario: l’anticorpo coniugato anti-BCMA Belantamab mafodotin, associato a Bortezomib e Desametasone, ha quasi triplicato la sopravvivenza senza progressione rispetto al trattamento a base di Daratumumab

Nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, il trattamento con Belantamab mafodotin ( Blenrep ), un anticorpo coniugato anti-BCMA, in combinazione con Bortezomib e Desametasone ( BorDex ) ha quasi triplicato la sopravvivenza media libera da progressione rispetto alla terapia standard a base di Daratumumab ( Darzalex ) più BorDex.

Questi sono i risultati relativi a una analisi intermedia dello studio di fase 3 DREAMM-7 .

L’analisi ha evidenziato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo con la combinazione Belantamab mafodotin, con una riduzione del 59% del rischio di progressione della malattia ( PFS ) o di morte rispetto alla combinazione a base di Daratumumab.

Con un follow-up mediano di 28,2 mesi, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 36,6 mesi nel gruppo Belantamab mafodotin rispetto ai 13,4 mesi del trattamento con Daratumumab.

L’effetto sulla sopravvivenza senza progressione ( endopoint primario ) è stato osservato in tutti i sottogruppi prespecificati, compresi quelli refrattari a Lenalidomide e quelli con citogenetica ad alto rischio.

Il profilo di sicurezza e tollerabilità della combinazione Belantamab mafodotin è stata coerente con il profilo noto dei singoli agenti.

Il sostanziale beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione e il forte trend di sopravvivenza globale rispetto a una combinazione standard di cura con Daratumumab ha evidenziato il potenziale della combinazione a base di Belantamab mafodotin nel ridefinire il trattamento del mieloma multiplo in corrispondenza o dopo la prima recidiva.

Fonte: Plenary Series ASCO ( American Society of Clinical Oncology ), 2024

 

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MIELOMA MULTIPLO – Vantaggi degli anticorpi bispecifici BCMAxCD3 rispetto alla terapia CAR-T nella forma recidivata di mieloma multiplo

J&J

I vantaggi dell’anticorpo bispecifico BCMAxCD3 Tecvayli ( Teclistamab ) rispetto alla terapia CAR-T nel mieloma multiplo recidivato

Teclistamab ( Tecvayli ) non solo ha mostrato un’efficacia comparabile con le terapie a base di cellule T CAR+ ( terapia CAR-T ), ma è più semplice da somministrare e ha una maggiore disponibilità.

Quali vantaggi offre Teclistamab in monoterapia per i pazienti con mieloma multiplo recidivato tardivo rispetto alla terapia con cellule CAR-T ?

Teclistamab è stato il primo anticorpo bispecifico approvato nel mieloma multiplo. Simile alla terapia con cellule CAR-T, è attualmente approvato per i pazienti che hanno avuto 4 precedenti linee di terapia, tra cui un inibitore del proteasoma, farmaci immunomodulatori e un anticorpo anti-CD38.

Il vantaggio di Teclistamab è l’immediata disponibilità. La terapia con cellule CAR-T richiede tempi di produzione significativi, e talvolta mancata produzione, che potrebbero ritardare la disponibilità del trattamento per i pazienti.

Questi svantaggi non-rappresentano un problema per un anticorpo bispecifico, perché gli anticorpi sono pre-preparati.

 

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MIELOMA MULTIPLO – La combinazione di due anticorpi bispecifici Teclistamab e Talquetamab produce risposte elevate, simili a quelle della terapia a cellule CAR-T

Janssen Oncology

La combinazione di due anticorpi bispecifici Teclistamab e Talquetamab produce risposte elevate, simili a quelle prodotte dalla terapia a cellule CAR-T, nel mieloma multiplo recidivante refrattario. Gli anticorpi bispecifici limiteranno molto l’impiego della terapia cellulare, gravata da un iter procedurale complesso

Il mieloma multiplo diventa più difficile da trattare man mano che i pazienti recidivano o diventano refrattari al trattamento.

I dati dello studio RedirecTT-1 hanno indicato che l’impiego di anticorpi bispecifici ad alta attività nel mieloma, Teclistamab e Talquetamab potrebbero potenzialmente produrre risposte ad alta efficacia in questa popolazione di pazienti.

I promettenti risultati preliminari osservati con la combinazione, anche in pazienti con malattia extramidollare, supportano fortemente la continuazione delle ricerche in questo settore.

Teclistamab

Teclistamab ( Teclistamab-cqyv; Tecvayli ) ha ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense nell’ottobre 2022 come anticorpo bispecifico standardizzato ( o pronto all’uso ) somministrato come trattamento sottocutaneo per pazienti adulti con mieloma multiplo recidivante o refrattario che hanno ricevuto in precedenza almeno quattro linee di terapia, tra cui un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulatore e un anticorpo monoclonale anti-CD38.

Teclistamab è l’unico anticorpo bispecifico BCMA×CD3 approvato con uno schema di dosaggio personalizzato basato sul peso per il trattamento del mieloma multiplo recidivante refrattario esposti a tripla classe.

Nell’agosto 2022, Teclistamab ha ricevuto l’approvazione dalla Commissione Europea come anticorpo bispecifico pronto all’uso, somministrato come trattamento sottocutaneo, nei pazienti adulti con mieloma multiplo recidivante o refrattario che hanno ricevuto almeno tre linee terapeutiche precedenti, incluso un agente immunomodulatore , un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38.

Teclistamab è una terapia anticorpale bispecifica di prima classe che coinvolge le cellule T e che attiva il sistema immunitario legandosi al recettore CD3 espresso sulla superficie delle cellule T e all’antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) espresso sulla superficie delle cellule T, sulla superficie delle cellule del mieloma multiplo e di alcune cellule sane del lignaggio B.

Talquetamab

Talquetamab è un anticorpo bispecifico che si lega al recettore CD3 espresso sulla superficie delle cellule T e al recettore GPRC5D, un nuovo bersaglio del mieloma multiplo che è altamente espresso sulla superficie delle cellule del mieloma multiplo e delle plasmacellule non-maligne, nonché su alcuni tessuti sani come le cellule epiteliali della pelle e della lingua.

Nel maggio 2021 e nell’agosto 2021, Talquetamab ha ottenuto la designazione di farmaco orfano per il trattamento del mieloma multiplo rispettivamente dalla FDA statunitense e dalla Commissione Europea. Talquetamab ha inoltre ottenuto la designazione di terapia rivoluzionaria dalla FDA statunitense nel giugno 2022 per il trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo recidivante o refrattario che hanno ricevuto in precedenza almeno quattro linee terapeutiche, tra cui un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulatore e un anticorpo anti-CD38.

Nell’agosto 2023, la FDA statunitense ha approvato Talvey ( Talquetamab-tgvs; Talquetamab ), una terapia bispecifica di prima classe per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo pesantemente pretrattato.

Nel gennaio 2021, Talquetamab ha ottenuto la designazione PRIME dalla Commissione Europea; nell’agosto 2023, la Commissione Europea ha approvato Talquetamab, per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario.

ENGLISH VERSION

Multiple myeloma becomes progressively more difficult to treat as patients relapse or become refractory to treatment.

The RedirecTT-1 data have suggested the use of bispecific antibodies with high activity in myeloma, Teclistamab and Talquetamab, may have potential to yield high efficacy responses in this patient population.

The promising preliminary results observed with the combination, even in patients with extramedullary disease, are highly supportive of continued investigation.

Teclistamab

Teclistamab ( Teclistamab-cqyv; Tecvayli ) has received approval from the U.S. Food and Drug Administration ( FDA ) in October 2022 as an off-the-shelf ( or ready to use ) bispecific antibody that is administered as a subcutaneous treatment for adult patients with relapsed or refractory multiple myeloma who have received at least four prior lines of therapy, including a proteasome inhibitor, an immunomodulatory agent and an anti-CD38 monoclonal antibody.

Teclistamab is the only approved BCMA×CD3 bispecific antibody with a personalized, weight-based dosing schedule for the treatment of triple-class exposed relapsed or refractory multiple myeloma ( RRMM ).

In August 2022, Teclistamab has received approval from the European Commission as an off-the-shelf bispecific antibody administered as a subcutaneous treatment for adult patients with relapsed or refractory multiple myeloma who have received at least three prior lines of therapy, including an immunomodulatory agent, a proteasome inhibitor, and an anti-CD38 antibody.

Teclistamab is a first-in-class, bispecific T-cell engager antibody therapy which activates the immune system by binding to the CD3 receptor expressed on the surface of T cells and to the B cell maturation antigen ( BCMA ) expressed on the surface of multiple myeloma cells and some healthy B-lineage cells.

Talquetamab

Talquetamab is a bispecific T-cell engaging antibody that binds to the CD3 receptor expressed on the surface of T cells and G protein-coupled receptor class C group 5 member D ( GPRC5D ), a novel multiple myeloma target is highly expressed on the surface of multiple myeloma cells and non-malignant plasma cells, as well as some healthy tissues such as epithelial cells of the skin and tongue.

In May 2021 and August 2021, Talquetamab was granted Orphan Drug Designation for the treatment of multiple myeloma by the U.S. FDA and the European Commission, respectively. Talquetamab was also granted Breakthrough Therapy Designation from the U.S. FDA in June 2022 for the treatment of adult patients with relapsed or refractory multiple myeloma who have previously received at least four prior lines of therapy, including a proteasome inhibitor, an immunomodulatory agent, and an anti-CD38 antibody.

In August 2023, U.S. FDA has approved Talvey ( Talquetamab-tgvs; Talquetamab ), a first-in-class bispecific therapy for the treatment of patients with heavily pretreated multiple myeloma.

In August 2023, European Commission has approves Talquetamab ( Talvey ), a novel bispecific therapy for the treatment of patients with relapsed and refractory multiple myeloma.

Source: Janssen 2023

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ANTICORPI BISPECIFICI BCMAxCD3: Elrexfio versus Tecvayli nel mieloma multiplo

Elrexfio

La battaglia degli anticorpi bispecifici BCMAxCD3 nel mieloma multiplo: Elrexfio vs Tecvayli / Pfizer vs Janssen

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato l’anticorpo bispecifico BCMAxCD3 Elrexfio di Pfizer come un’altra opzione di trattamento standard per le persone con mieloma multiplo che hanno esaurito almeno quattro precedenti linee di terapia.

Il nuovo farmaco sarà un diretto concorrente di Tecvayli ( Teclistamab ) di Janssen, un altro bispecifico BCMAxCD3 che è stato autorizzato per la commercializzazione negli Stati Uniti nell’ottobre 2022 e, come il suo rivale, viene somministrato tramite iniezione sottocutanea.

La concorrenza si estende anche ad altre terapie dirette a BCMA per il mieloma multiplo di linea successiva, tra cui un paio di terapie CAR-T per via endovenosa – Abecma ( Idecabtagene vicleucel) e Carvykti ( Ciltacabtagene autoleucel ) – che sono terapie cellulari che hanno procedure di produzione complesse.

Elrexfio, il cui principio attivo è Elranatamab, è stato approvato dalla FDA in base ai risultati dello studio di fase 2 MagnetisMM-3, che ha mostrato un tasso di risposta globale ( ORR ) del 58% in pazienti sottoposti ad almeno quattro precedenti linee di trattamento, incluso un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulatore e un anticorpo monoclonale anti-CD38, senza aver ricevuto una terapia con un farmaco anti-BCMA.

Un sottogruppo di pazienti con un follow-up più lungo ha mostrato un tasso di risposta globale del 61%, compreso il 35% di risposte complete. Dopo quasi 15 mesi, la durata mediana della risposta non è stata ancora raggiunta; si stima che la probabilità di raggiungere quel punto temporale senza progressione della malattia sia del 71,5%.

I risultati di efficacia sono simili a quelli ottenuti dallo studio MajesTEC-1 che ha permesso l’approvazione di Tecvayli, con un tasso di risposta globale del 63%, compreso il 45% di risposte complete ( sebbene lo studio includesse anche alcuni pazienti con tre precedenti linee di terapia ).

L’anticorpo bispecifico di Pfizer verrà lanciato con un leggero vantaggio rispetto a Tecvayli di Janssen nella frequenza di dosaggio, poiché può essere somministrato a settimane alterne dopo un ciclo iniziale di 14 dosi settimanali, mentre il farmaco di Janssen deve essere somministrato settimanalmente per tutto il periodo.

Tuttavia, Janssen dispone già di dati dallo studio MajesTEC-1 che hanno dimostrato che Tecvayli mantiene l’efficacia con il dosaggio bisettimanale, e sta cercando l’approvazione di questo nuovo schema posologico.

Per quanto riguarda la sicurezza, entrambi i bispecifici presentano nella scheda tecnica avvertenze per la sindrome da rilascio di citochine ( CRS ) e la neurotossicità e devono essere prescritti nell’ambito di una strategia di valutazione e mitigazione del rischio ( REMS ).

Pfizer ha in programma di lanciare Elrexfio nelle prossime settimane e ha fissato un prezzo di listino del farmaco di circa $ 41.500 al mese, leggermente superiore al prezzo mensile di $ 39.500 di Tecvayli al momento del lancio.

Sia Pfizer che J&J, nel frattempo, stanno lavorando per far impiegare i propri farmaci il più precocemente possibile. In Europa, Tecvayli è già un’opzione di terza linea basata sui dati MajesTEC-1, ma Janssen è intenzionata ad associare Tecvayli con l’anticorpo Darzalex ( Daratumumab ), un anti-CD38, nello studio di fase 3 MajesTEC-3, che interessa pazienti con mieloma multiplo che hanno ricevuto da una a tre precedenti linee di terapia.

Nel frattempo, Pfizer sta conducendo lo studio MagnetisMM-5 di Elrexfio in combinazione con Darzalex come seconda linea e MagnetisMM-7 in cui Elrexfio viene utilizzato come terapia di mantenimento per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi sottoposti a trapianto di midollo osseo.

Il mieloma multiplo è un tumore del sangue che colpisce le plasmacellule prodotte nel midollo osseo. Ci sono più di 34.000 nuovi casi di mieloma multiplo diagnosticati ogni anno solo negli Stati Uniti e 176.000 a livello globale. Nonostante i progressi del trattamento, attualmente non esiste una cura.  Tratto da PharmaPhorum

 

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EHA 2023 PODCAST – Studio IKEMA: tripletta Isatuximab Carfilzomib e Desametasone nel mieloma multiplo recidivante positivo per 1q21

Sanofi.3

REPORT DAL CONGRESSO DELL’EHA ( EUROPEAN HEMATOLOGY ASSOCIATION  ) 2023

PODCAST – STUDIO IKEMA: maggiore efficacia della tripletta Isatuximab ( Sarclisa ) Carfilzomib e Desametasone rispetto alla doppietta Carfilzomib e Desametasone nel mieloma multiplo recidivante positivo per 1q21

 

Studio IKEMA

Nell’analisi di sottogruppo dello studio IKEMA i risultati nel lungo follow-up nei pazienti con stato positivo per 1q21 ( con o senza anomalie cromosomiche ad alto rischio ) hanno continuato a mostrare maggiori benefici in termini di sopravvivenza libera da progressione e risposte più profonde con la tripletta Isatuximab Carfilzomib e Desametasone rispetto a Carfilzomib e Desametasone, in modo coerente con la popolazione complessiva e le precedenti analisi ad interim. Questi dati forniscono sostegno all’impiego della tripletta Isatuximab Carfilzomib e Desametasone anche nei pazienti con mieloma multiplo recidivante positivi per 1q21, una popolazione difficile da trattare.

IKEMA Trial

1q21 abnormalities affect progression-free survival ( PFS ) in multiple myeloma patients. The results at long-term follow- up of patients with 1q21+ status ( with orwithout HRCA [ high-risk chromosomal abnormalities ] ) in the IKEMA study continue to show greater PFS benefit and deeper responses with Isa-Kd [ Isatuximab – Carfilzomib, Dexamethasone ] than Kd [ Carfilzomib, Dexamethasone ], consistent with the overall population and earlier 1q21+ subgroup interim analyses. Thus, they support Isa-Kd as an effective treatment option also for difficult-to-treat, 1q21+ patients with relapsed multiple myeloma.

 

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Fermata MM. Mieloma multiplo: grazie ai nuovi farmaci, all’impegno di medici e ricercatori e al grande coraggio dei pazienti molta strada è stata fatta

Allevi Giovanni

Marzo è il mese dedicato alla sensibilizzazione sul mieloma multiplo, una malattia del sangue cosiddetta “rara” e forse per questo più difficile da combattere, ma grazie a nuovi farmaci, all’impegno di medici e ricercatori e al grande coraggio dei pazienti molta strada è stata fatta

Dobbiamo imparare a riconoscerla, prima che diventi troppo forte. Fermatevi, e prendetevi cura di voi stessi. Fino a domenica 26 marzo nelle metro di Roma Termini e Milano Duomo la metropolitana vi darà la possibilità di informarvi. Cercate la fermata MM

Giovanni Allevi, musicista, ammalato di mieloma multiplo

Fermata MM Mieloma multiplo.2

 

Mieloma multiplo

Il mieloma multiplo è il secondo tumore del sangue più diffuso al mondo e colpisce prevalentemente gli anziani e più spesso gli uomini delle donne. E’ conseguenza della trasformazione tumorale delle plasmacellule, cellule del midollo osseo che hanno il compito di produrre gli anticorpi per combattere le infezioni.

I nuovi casi ogni anno in Italia sono circa 5.700 ( dati AIOM 2020 ). Nonostante la disponibilità di diverse terapie che hanno migliorato la qualità di vita dei pazienti, il mieloma multiplo resta una patologia curabile ma non-guaribile.

Colpisce prevalentemente le persone intorno ai 70 anni ( età media della diagnosi è di 69 anni ).

Il mieloma multiplo nei suoi primi stadi è quasi sempre asintomatico oppure si presenta con sintomi come stanchezza e dolore osseo.

A causa della sintomatologia aspecifica la diagnosi precoce è particolarmente difficile e spesso avviene durante l’esecuzione di altri esami, quali quelli del sangue o delle urine.

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Novità nella Terapia del Mieloma multiplo

News tratte da Farmaexplorer.it

Risultati per mieloma

Follow-up a lungo termine della combinazione di cellule CAR-T anti-BCMA e cellule CAR-T anti-CD19 nel mieloma multiplo recidivante o refrattario

Una combinazione di linfociti T con recettore chimerico dell’antigene ( CAR-T ) anti-antigene di maturazione dei linfociti B ( BCMA…

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Melflufen o Pomalidomide più Desametasone per i pazienti con mieloma multiplo refrattario alla Lenalidomide: studio OCEAN

Melfalan flufenamide ( Melflufen; Pepaxto ), un coniugato alchilante farmaco-peptide, più Desametasone ha mostrato attività clinica e sicurezza gestibile nello…

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Tecvayli per il mieloma multiplo avanzato, approvato dalla FDA

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha concesso l’approvazione accelerata a Tecvayli ( Teclistamab-cqyv;…

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Tecvayli a base di Teclistamab: un anticorpo bispecifico BCMAxCD3 per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario, approvato nell’Unione Europea

La Commissione Europea ( CE ) ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata ( CMA ) di Tecvayli ( Teclistamab…

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La Commissione Europea ha concesso l’approvazione all’immissione in commercio di Nexpovio per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo dopo almeno una precedente terapia

La Commissione Europea ( CE ) ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Nexpovio ( Selinexor ), un farmaco capostipite,…

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Aggiunta di Isatuximab a Lenalidomide, Bortezomib e Desametasone come terapia di induzione per i pazienti affetti da mieloma multiplo di nuova diagnosi idonei al trapianto

Gli anticorpi monoclonali anti-CD38 hanno costantemente mostrato una maggiore efficacia quando aggiunti allo standard di cura per i pazienti con…

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Mieloma multiplo: i bisogni insoddisfatti e le nuove terapie immuno-mediate

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Quali bisogni insoddisfatti per il mieloma multiplo ?

Ci sono molte domande che devono ancora avere risposta: qual è la gestione ottimale dei pazienti ad alto rischio ? Come gestire i pazienti con fragilità significativa ? Per quanto tempo è necessario continuare il trattamento ? Quando impiegare le immunoterapie, in particolare le terapie con cellule CAR-T e gli anticorpi bispecifici ? I pazienti affetti da mieloma continuano ad avere ricadute, quali sono i meccanismi di resistenza ?

What unmet needs still exist in the multiple myeloma space as a whole ?

There are a lot of questions that still need to be asked: What is the optimal management of high-risk patients ? How do we approach patients with significant frailty ? How long do we need to continue treatment ? Where exactly do we place these immunotherapies, especially the CAR T-cell therapies and bispecifics, with a view of bringing them closer to the earlier stages of the disease ? Patients with myeloma continue to relapse, so we need to understand the mechanisms of resistance better, and a lot more needs to be learned about the biology of the disease as a whole

Aggiornamenti sulle nuove classi di terapie immuno-mirate

Elranatamab, un anticorpo bispecifico mirato a BCMA

Gli anticorpi bispecifici sembrano essere una classe di farmaci molto promettente. Promettenti sono i dati per Elranatamab, un anticorpo bispecifico mirato a BCMA, in una popolazione di pazienti pesantemente pretrattati con una mediana di 5 precedenti linee di terapia [ MagnetisMM-1 ]. Quasi l’80% di questi pazienti era refrattario di tripla classe, e i tassi di risposta erano compresi tra il 50% e il 60%, a seconda dei sottogruppi di pazienti esaminati. Nel sottogruppo di pazienti che erano stati precedentemente esposti allo stesso agente, sembra mantenere l’efficacia, anche se a un livello leggermente inferiore. La tossicità era quella prevista, con il 60-70% dei pazienti con sindrome da rilascio di citochine, nella maggior parte di grado 1 o 2. E’ stata osservata una certa tossicità ematologica, in particolare neutropenia e trombocitopenia. Non c’era tossicità neurologica significativa, ma in tutti i bispecifici, è stato riscontrato un segnale per un aumento del rischio di infezione che deve essere meglio delineato.

Talquetamab, un anticorpo bispecifico mirato a GPRC5D

Data l’esistenza di diversi agenti mirati anti-BCMA, c’è molto interesse nell’esplorare bersagli alternativi. Sono stati presentati i dati aggiornati dallo studio MonumenTAL-1 riguardante Talquetamab, un farmaco di Janssen, che è un anticorpo bispecifico mirato a GPRC5D, che ha esaminato un’ampia coorte di pazienti con malattia refrattaria, prevalentemente, a tripla classe, e anche pazienti che hanno visto più linee di terapia. Talquetamab sembra essere piuttosto attivo, con un tasso di risposta quasi del 50-60% e anche una durata della risposta abbastanza ragionevole in questa popolazione di pazienti.

Modakafusp alfa, una proteina di fusione anticorpo anti-CD38 e Interferone alfa-2b

In termini di altre terapie, sono stati presentati i dati di uno studio su Modakafusp alfa, che è un anticorpo monoclonale anti-CD38 legato a Interferone alfa-2b, in una popolazione di pazienti molto pesantemente pretrattata. Ci sono stati tassi di risposta di circa il 40% al 50%, specialmente quando si osservano sottogruppi di pazienti che non erano stati precedentemente esposti ad alcuni degli agenti più recenti, e la tossicità è apparsa essere prevalentemente ematologica.

What updates have there been in newer classes of immune-targeted therapies ?

Bispecific antibodies seem to be a very promising class of drugs. Data for Elranatamab, which is a BCMA-targeted bispecific antibody, in a heavily pretreated patient population with a median of 5 prior lines of therapy [ MagnetisMM-1 ] were presented. Nearly 80% of these patients were triple-class refractory, and the response rates were 50% to 60%, depending on the subgroups of patients they’re looking at. In the subgroup of patients who have previously been exposed to the same targeted agent, it appears to retain efficacy, albeit at a slightly lower level. The toxicity was as predicted, with 60% to 70% of patients with cytokine release syndrome. Most of them had grade 1 or 2. There was some hematological toxicity, particularly neutropenia and thrombocytopenia. There was no significant neurological toxicity, but across all bispecifics, a signal for increased risk of infection was seen.

Given that there’s a plethora of anti-BCMA targeted agents, there’s a lot of interest in exploring alternate targets. Updated data from the MonumenTAL-1 trial of Talquetamab, which is an GPRC5D-targeted bispecific, looking at a large cohort of patients with triple-class refractory disease predominantly, and also patients who have seen multiple lines of therapy. The drug seems to be quite active, with almost a 50% to 60% response rate and also a pretty reasonable durability of response given this patient population.

In terms of other therapeutics, data from a trial of Modakafusp alfa, which is an anti-CD38 targeted monoclonal antibody bound to an attenuated Interferon, in a very heavily pretreated patient population, were presented. There were response rates of about 40% to 50%, especially when you look at subgroups of patients who have previously not been exposed to some of the newer agents, and toxicity appeared to be predominantly hematologic.

Source: ASH ( American Society of Hematology ) Meeting, 2022

 

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Farmaci per il Mieloma multiplo

AMGEN: Kyprolis ( Carfilzomib )

BMS / CELGENE: Abecma ( Ide-Cel ) [ Terapia CAR-T anti-BCMA ]; Pomalyst ( Pomalidomide )

GSK: Blenrep ( Belantamab mafoditin )

JANSSEN: Carvykti ( Cilta-Cel; terapia CAR-T anti-BCMA ); Tecvayli ( Teclistamab, anticorpo bispecifico BCMAxCD3 ); Darzalex ( Daratumumab ) & Darzalex Faspro ( Daratumumab sottocutaneo ); Velcade ( Bortezomib )

MENARINI: Nexpovio ( Selinexor )

PFIZER: Elranatamab ( non in commercio )

SANOFI: Sarclisa ( Isatuximab; anticorpo anti-CD38 )

TAKEDA: Ninlaro ( Ixazomib )

Mieloma multiplo esposto a tripla classe: Ide-cel aumenta la sopravvivenza libera da progressione rispetto alle terapie standard

 

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Mieloma multiplo: sulla base dei risultati di KarMMa-3, Idecabtagene vicleucel è la prima e unica terapia CAR-T a dimostrare di essere superiore rispetto ai regimi standard nel mieloma multiplo recidivato e refrattario esposto a tripla classe in uno studio di fase 3 randomizzato e controllato

Nelle prime linee di trattamento per il mieloma multiplo, vengono spesso utilizzati regimi costituiti da agenti immunomodulatori, inibitori del proteasoma e anticorpi monoclonali anti-CD38 per la gestione della malattia. Tuttavia, in molti pazienti esposti alla tripla classe, il mieloma multiplo può recidivare o diventare refrattario. Sono necessarie nuove opzioni di trattamento.

I risultati dello studio KarMMa-3 con Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ) hanno chiaramente dimostrato il vantaggio di un uso precoce di una terapia con cellule CAR T nel fornire una più lunga sopravvivenza libera da progressione per i pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario rispetto agli attuale regimi standard.

Secondo Sergio Giralt, Memorial Sloan Kettering Cancer Center ( New York; Stati Uniti ), per i pazienti con mieloma multiplo recidivante esposti a tripla classe, la sopravvivenza libera da progressione mediana è di soli 4.6 mesi e non esiste un approccio terapeutico standard stabilito che fornisca risposte durature. Nello studio KarMMa-3, Idecabtagene vicleucel ha mostrato efficacia in una popolazione con malattia storicamente difficile da trattare, con un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da progressione e risposte profonde e durature.

Questi risultati di KarMMa-3 introducono il potenziale per questa terapia con cellule CAR T anti-BCMA di diventare uno standard di cura nelle prime fasi del trattamento per il mieloma multiplo recidivato e refrattario.

Abecma è una terapia con cellule CAR T diretta contro l’antigene BCMA

 

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ENGLISH VERSION

In earlier lines of treatment for multiple myeloma, regimens consisting of immunomodulatory agents, proteasome inhibitors, and anti-CD38 monoclonal antibodies are often used to help manage the disease. However, in many patients who are triple-class exposed, multiple myeloma can relapse or become refractory. New treatment options are needed.

Results from the KarMMa-3 study with Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ) have clearly demonstrated the benefit of earlier use of a CAR T cell therapy in providing the longest progression-free survival for patients with relapsed and refractory multiple myeloma compared to current standard regimens.

According to Sergio Giralt, Memorial Sloan Kettering Cancer Center ( New York; U.S. ),

for relapsing triple-class exposed multiple myeloma patients, median progression-free survival is just 4.6 months and there is no established standard treatment approach that provides durable responses. In KarMMa-3 study, Idecabtagene vicleucel has shown efficacy among a population with historically difficult-to-treat disease, with a significant improvement in progression-free survival and deep and lasting responses.

These results from KarMMa-3 introduce the potential for this anti-BCMA CAR T cell therapy to become a standard of care earlier in the treatment course for relapsed and refractory multiple myeloma.

Abecma, a first-in-class anti-BCMA CAR T cell therapy that has shown clear clinical benefit across lines of therapy for patients with triple-class exposed relapsed and refractory multiple myeloma to provide the best chance for lasting disease control.

Based on results from KarMMa-3, Idecabtagene vicleucel is the first and only chimeric antigen receptor ( CAR ) T cell therapy to demonstrate superiority over standard regimens in triple-class exposed relapsed and refractory multiple myeloma in a randomized, controlled phase 3 trial.

KARMMA-3: KEY POINTS / PUNTI CHIAVE

Ide-cel ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto ai regimi standard.

La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 13,3 vs 4,4 mesi.

 

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Mieloma multiplo: il dramma del musicista Giovanni Allevi. Ossa fratturate per sempre

 

Mieloma multiplo Vertebre

Giovanni Allevi: ” Ossa fratturate per sempre, mi chiedo cosa significhi combattere ” Il musicista ha aggiornato i fan sulle sue condizioni, lasciandosi andare allo sconforto

Giovanni Allevi è tornato ad aggiornare i fan sulla sua malattia, un mieloma multiplo che gli è stato diagnosticato lo scorso giugno. In questi mesi il compositore 53enne ha raccontato senza filtri la malattia, tra speranza e dolori, e nell’ultimo sfogo social ha lasciato trasparire tutto il suo sconforto:

Giovanni Allevi: “Non sto bene” In tutti questi mesi il compositore ha tenuto costantemente informati i suoi follower, che sono stati con lui sin dall’inizio della battaglia e con le loro parole d’affetto gli hanno dato la forza di andare avanti. Dopo mesi di terapia, Allevi ha ammesso via social di essere stanco e molto provato: ” Come sto ? In tanti me lo chiedete. Non bene, è forse il periodo più difficile della mia vita. Ma le terapie stanno facendo il loro lavoro. Grazie a tutti per le manifestazioni di affetto “

“Mi chiedo cosa significhi combattere” Il dolore pare avere preso il sopravvento e il musicista non nega di aver momenti di grande sconforto: ” Il mieloma mi ha lasciato fratture ossee in diverse parti del corpo – prosegue Allevi con la sua consueta schiettezza –, in particolare le vertebre, alcune delle quali sono inoperabili e forse rimarranno doloranti per sempre. E allora mi chiedo cosa significhi combattere”.

Nonostante la malattia gli abbia tolto le capacità di suonare, Allevi continua a lasciarsi ispirare dalla sua musa: ” Le mie mani ora tremano per i farmaci, ma una musica nuova invade la mia mente in modo impetuoso e io non ne perdo una nota. Ora è dolce, ora folle e incomprensibile, sognante e riflessiva, metafisica. Non vedo l’ora di farvela ascoltare “. La sua carriera, quindi, non si ferma e in occasione di San Valentino è uscito ” Love Collection – Special Edition “, un album che contiene i suoi brani d’amore più famosi.

Fonte: TGCOM24, 2023

LINK: Giovanni Anelli su Wikipedia

 

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