LINFOMA FOLLICOLARE – Approvato in Europa Brukinsa associato a Obinutuzumab nel trattamento del linfoma follicolare recidivato o refrattario

BeiGene

Brukinsa ( Zanubrutinib ) è il primo inibitore della tirosin-chinasi di Bruton ( BTK ) approvato per il linfoma follicolare nell’Unione Europea. L’approvazione si è basata sui risultati dello studio ROSEWOOD in cui Brukinsa più l’anticorpo monoclonale anti-CD20 Obinutuzumab ha ottenuto un tasso di risposta globale più elevato rispetto a Obinutuzumab da solo

Le persone che convivono con il linfoma follicolare spesso vanno incontro a ricadute e hanno scarse risposte alle successive linee terapeutiche.

I risultati dello studio ROSEWOOD hanno dimostrato un beneficio clinico significativo di Brukinsa più Obinutuzumab per i pazienti con linfoma follicolare recidivante o refrattario.

Brukinsa è un’opzione di trattamento orale priva di chemioterapia che può rappresentare un’importante opzione per i pazienti idonei affetti da linfoma follicolare recidivante o refrattario”.

Zanubrutinib è una piccola molecola inibitrice della tirosina chinasi di Bruton scoperta dagli scienziati di BeiGene e attualmente in fase di valutazione a livello globale in un ampio Programma clinico come monoterapia e in combinazione con altre terapie per il trattamento di varie neoplasie delle cellule B. Poiché nuova tirosin-chinasi di Bruton viene sintetizzata continuamente, Brukinsa è stato specificamente progettato per fornire un’inibizione completa e prolungata della proteina BTK ottimizzando la biodisponibilità, l’emivita e la selettività. Con una farmacocinetica differenziata rispetto ad altri inibitori BTK approvati, Brukinsa ha dimostrato di inibire la proliferazione delle cellule B maligne in numerosi tessuti rilevanti per la malattia.

Il linfoma follicolare è il secondo tipo più comune di linfoma non-Hodgkin ( NHL ), rappresentando il 22% di tutti i casi di linfoma NHL.

In tutta Europa, ogni anno viene diagnosticato il linfoma non-Hodgkin a oltre 122.000 persone.

Il linfoma follicolare è un tumore a lenta crescita ma può diventare più aggressivo nel tempo.

Sebbene il linfoma follicolare rimane incurabile, le persone affette da questa condizione possono vivere a lungo. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è di circa il 90% e circa la metà delle persone con diagnosi di linfoma follicolare può convivere con la malattia per quasi 20 anni.

ENGLISH VERSION

Brukinsa ( Zanubrutinib ) is the first BTK inhibitor approved for follicular lymphoma in the European Union. Approval was based on results from the ROSEWOOD trial in which Brukinsa plus the anti-CD20 monoclonal antibody Obinutuzumab has achieved higher overall response rate compared to Obinutuzumab alone

People living with follicular lymphoma often experience relapse and have poor responses to subsequent lines of therapy, making it imperative to improve outcomes.

The results from the ROSEWOOD trial have demonstrated a significant clinical benefit of Brukinsa plus Obinutuzumab for patients with relapsed or refractory follicular lymphoma. Brukinsa is a chemotherapy-free, oral treatment option that can be a practice-changing option for eligible patients with relapsed or refractory follicular lymphoma.

Zanubrutinib is a small molecule inhibitor of Bruton’s tyrosine kinase ( BTK ) discovered by BeiGene scientists that is currently being evaluated globally in a broad clinical Program as a monotherapy and in combination with other therapies to treat various B-cell malignancies. Because new BTK is continuously synthesized, Brukinsa was specifically designed to deliver complete and sustained inhibition of the BTK protein by optimizing bioavailability, half-life, and selectivity. With differentiated pharmacokinetics compared to other approved BTK inhibitors, Brukinsa has been demonstrated to inhibit the proliferation of malignant B cells within a number of disease relevant tissues.

Follicular lymphoma is the second most common type of non-Hodgkin lymphoma ( NHL ), accounting for 22% of all NHL cases.

Across Europe, over 122,000 people each year are diagnosed with non-Hodgkin lymphoma.

Follicular lymphoma is a slow-growing cancer but can become more aggressive over time. While follicular lymphoma remains incurable, people with the condition can live a long time. The five-year survival rate is about 90%, and approximately half of people diagnosed with follicular lymphoma can live with the disease for nearly 20 years.

Source: Beigene, 2023

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17th ICML – Lugano – Studio ROSEWOOD di Zanubrutinib in combinazione con Obinutuzumab

BeiGene

 

Highlights ” 17th International Conference on Malignant Lymphoma ” – ICML – Studio ROSEWOOD di Zanubrutinib ( Brukinsa ) in combinazione con Obinutuzumab

I dati presentati all’ICML hanno fornito ulteriori prove a sostegno di Zanubrutinib ( Brukinsa ). In particolare, un’analisi aggiornata con un follow-up mediano di 20,2 mesi ha rafforzato i risultati precedenti dello studio di fase 2 ROSEWOOD di Zanubrutinib in combinazione con Obinutuzumab.

In un’analisi aggiornata dello studio di fase 2 ROSEWOOD, Zanubrutinib in combinazione con Obinutuzumab ha dimostrato un’attività clinicamente significativa ed è risultato generalmente ben tollerato nei pazienti con linfoma follicolare ( FL ) fortemente pretrattato, recidivato o refrattario.

Zanubrutinib in combinazione con Obinutuzumab ha mostrato un tasso di risposta globale del 69,0% contro il 45,8% nel braccio Obinutuzumab ( p = 0,0012 ) e un follow-up mediano di 20,2 mesi.

Il tasso di risposta completa per Zanubrutinib in combinazione con Obinutuzumab è stato del 39,3% rispetto al 19,4% per Obinutuzumab da solo.

Gli eventi avversi non-ematologici di qualsiasi grado emersi dal trattamento che si sono verificati più frequentemente ( differenza superiore al 5% ) nel gruppo di combinazione sono stati petecchie ( 6,3% vs. 0% ) e infezione da herpes zoster ( 6,3% vs. 0% ); al contrario, la piressia ( 13,3% vs. 19,7% ) e la reazione correlata all’infusione ( 2,8% vs. 9,9%) si sono verificate più frequentemente nei pazienti trattati con Obinutuzumab da solo.

Zanubrutinib è un piccolo inibitore molecolare della tirosina chinasi di Bruton ( BTK ) scoperto dai ricercatori di BeiGene.

Beigene ha annunciato che l’EMA ha accettato la richiesta di Brukinsa in combinazione con Obinutuzumab come trattamento per i pazienti con linfoma follicolare recidivante o refrattario che hanno ricevuto almeno due precedenti linee di terapia

ENGLISH VERSION

Highlights ” 17th International Conference on Malignant Lymphoma ” – ICML – ROSEWOOD trial of Zanubrutinib in combination with Obinutuzumab.

The data presented at ICML have provided further evidence supporting Zanubrutinib ( Brukinsa ). Notably, an updated analysis with a median follow-up of 20.2 months, reinforced previous results from the phase 2 ROSEWOOD trial of Zanubrutinib in combination with Obinutuzumab.

In an updated analysis from the phase 2 ROSEWOOD trial Zanubrutinib in combination with Obinutuzumab has demonstrated clinically meaningful activity and was generally well-tolerated in patients with heavily pretreated relapsed or refractory ( R/R ) follicular lymphoma ( FL ).

Zanubrutinib in combination with Obinutuzumab has shown an overall response rate of 69.0% versus 45.8% in the Obinutuzumab arm ( p = 0.0012 ) and median follow-up of 20.2 months.

The complete response rate for Zanubrutinib in combination with Obinutuzumab was 39.3% compared to 19.4% for Obinutuzumab alone.

Non-hematologic treatment-emergent adverse events of any grade that occurred more frequently ( more than 5% difference ) in the combination group were petechiae ( 6.3% vs. 0% ) and herpes zoster infection ( 6.3% vs. 0% ); in contrast, pyrexia ( 13.3% vs. 19.7% ) and infusion-related reaction ( 2.8% vs. 9.9% ) occurred more frequently in patients receiving Obinutuzumab alone.

Zanubrutinib is a small molecule inhibitor of Bruton’s tyrosine kinase ( BTK ) discovered by BeiGene researchers.

Beigene has announced EMA acceptance of the filing for Brukinsa in combination with Obinutuzumab as a treatment for patients with relapsed or refractory follicular lymphoma who received at least two prior lines of therapy.

 

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INFO SUI FARMACI SPECIALISTICI: Farmaci ematologici di Roche

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Roche in Ematologia

Roche sviluppa da oltre 20 anni medicinali per persone affette da malattie del sangue maligne e non-maligne.

I farmaci di Roche approvati includono: MabThera / Rituxan ( Rituximab ), Gazyva / Gazyvaro ( Obinutuzumab ), Polivy ( Polatuzumab vedotin ), Venclexta / Venclyxto ( Venetoclax ) in collaborazione con AbbVie, Hemlibra ( Emicizumab ), Lunsumio ( Mosunetuzumab ) e Columvi ( Glofitamab )

La pipeline di farmaci ematologici sperimentali comprende: un anticorpo bispecifico Cevostamab che coinvolge le cellule T, mirato sia a FcRH5 che a CD3; Tecentriq ( Atezolizumab ), un anticorpo monoclonale progettato per legarsi con PD-L1, e Crovalimab, un anticorpo anti-C5 progettato per ottimizzare l’inibizione del complemento.

Roche in Haematology

Roche has been developing medicines for people with malignant and non-malignant blood diseases for more than 20 years.

Roche’s approved medicines include: MabThera / Rituxan ( Rituximab ), Gazyva / Gazyvaro ( Obinutuzumab ), Polivy ( Polatuzumab vedotin ), Venclexta / Venclyxto ( Venetoclax ) in collaboration with AbbVie, Hemlibra ( Emicizumab ), Lunsumio ( Mosunetuzumab ) and Columvi ( Glofitamab ).

The pipeline of investigational haematology medicines includes a T-cell engaging bispecific antibody Cevostamab, targeting both FcRH5 and CD3; Tecentriq ( Atezolizumab ), a monoclonal antibody designed to bind with PD-L1 and Crovalimab, an anti-C5 antibody engineered to optimise complement inhibition.

Informazioni tratte dalla Letteratura internazionale per i Medici Specialisti sui Farmaci Roche in Ematologia:

A) MabThera ( https://ematobase.it/cerca?q=MabThera ) – Rituximab ( https://ematobase.it/cerca?q=Rituximab )

B) Gazyvaro ( https://ematobase.it/cerca?q=Gazyvaro ) – Obinutuzumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Obinutuzumab )

C) Polivy ( https://ematobase.it/cerca?q=Polivy ) – Polatuzumab vedotin ( https://ematobase.it/cerca?q=Polatuzumab )

D) Hemlibra ( https://ematobase.it/cerca?q=Hemlibra ) – Emicizumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Emicizumab )

E) Lunsumio ( https://ematobase.it/cerca?q=lunsumio ) – Mosunetuzumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Mosunetuzumab )

F) Columvi – Glofitamab ( https://ematobase.it/cerca?q=Glofitamab%20 )

 

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Gazyvaro: Indicazioni

Gazyvaro è un medicinale antitumorale indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da:
• leucemia linfocitica cronica ( LLC; leucemia linfatica cronica ) precedentemente non trattata. La LLC è un cancro dei linfociti B, un tipo di globuli bianchi. Gazyvaro è utilizzato in abbinamento a Clorambucile ( un altro medicinale per la cura del cancro ) in pazienti per i quali l’impiego del medicinale per la cura del cancro denominato Fludarabina è controindicato;
• linfoma follicolare ( LF ), un altro tipo di cancro dei linfociti B. Gazyvaro è indicato in abbinamento alla chemioterapia nei pazienti che non hanno fruito di un trattamento precedente per il linfoma follicolare avanzato. È anche utilizzato in abbinamento al medicinale Bendamustina nei pazienti la cui malattia non ha risposto al trattamento a base di
Rituximab o il cui cancro è progredito per 6 mesi dopo tale trattamento. Una volta che la malattia
ha risposto al trattamento, Gazyvaro è usato da solo nella terapia di mantenimento del linfoma follicolare.
Gazyvaro contiene il principio attivo Obinutuzumab.

Polivy: Indicazioni

Polivy è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) il cui cancro è tornato o ha smesso di rispondere ad altri trattamenti e i quali non possono essere sottoposti al trapianto di midollo osseo. Deve essere utilizzato in associazione ad altri due medicinali, Bendamustina e Rituximab.
Polivy contiene il principio attivo Polatuzumab vedotin.

Hemlibra: Indicazioni

Hemlibra è un medicinale usato per la prevenzione o la riduzione del sanguinamento in pazienti affetti da emofilia A ( un disturbo emorragico ereditario causato dalla mancanza di fattore VIII ).
Il medicinale viene utilizzato:
– nei pazienti che hanno sviluppato inibitori del fattore VIII, ossia anticorpi presenti nel sangue che agiscono contro i medicinali contenenti il fattore VIII e ne impediscono il corretto funzionamento;
– nei pazienti senza inibitori del fattore VIII qualora la loro emofilia A sia grave o moderata ( con
fenotipo emorragico grave ).
Hemlibra contiene il principio attivo Emicizumab.

Lunsumio: Indicazioni

Lunsumio è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con linfoma follicolare che non risponde ( refrattario ) o si è ripresentato ( recidivante ) dopo almeno due trattamenti precedenti.
Lunsumio contiene il principio attivo Mosunetuzumab.

MabThera: Indicazioni ematologiche

MabThera è un medicinale usato per il trattamento di:

• linfoma follicolare e linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B ( due forme di linfoma non-Hodgkin );
• leucemia linfocitica cronica ( LLC, leucemia linfatica cronica )
MabThera contiene il principio attivo Rituximab.

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Forum Ematologico – Efficacia della combinazione Zanubrutinib e Obinutuzumab nel linfoma follicolare

BeiGene

Linfoma follicolare recidivato o refrattario: efficacia della combinazione Zanubrutinib e Obinutuzumab

La terapia di combinazione Zanubrutinib ( un inibitore BTK; Brukinsa ) e Obinutuzumab ( un anticorpo monoclonale anti-CD20; Gazyvaro ) ha portato a una riduzione del rischio di progressione della malattia o di morte del 49% rispetto al solo Obinutuzumab.

Il tasso di risposta globale ( ORR ) è stato quasi del 70% nel braccio trattato con la combinazione contro il 45.8% nel braccio trattato con Obinutuzumab ( P = 0.0017 ).

Il 37.2% dei pazienti trattati con la combinazione ha raggiunto una risposta completa ( CR ), rispetto al 19.4% dei pazienti trattati con il solo Obinutuzumab ( P = 0.0083 ).

La sopravvivenza mediana senza progressione è risultata più che raddoppiata nel gruppo dei pazienti trattati con Zanubrutinib più Obinutuzumab, rispetto ai pazienti trattati con Obinutuzumab in monoterapia ( 27.4 versus 11.2 mesi; hazard ratio, HR=0.51; P = 0.004 ).

Il tasso di mantenimento della risposta a 18 mesi è stato del 71% con Zanubrutinib più Obinutuzumab, contro il 54.6% con Obinutuzumab, in monoterapia.

Sulla base di questi risultati, ha dichiarato Pier Luigi Zinzani, Ematologia presso l’Istituto di Ematologia Seràgnoli dell’Università di Bologna, e viste le limitate opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti con linfoma follicolare recidivato o refrattario, questa combinazione rappresenta una potenziale nuova opzione.

Fonte: European Hematology Association ( EHA ) Annual Meeting, 2022

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Aggiornamenti in Ematologia: Linfoma by Xagena

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Camidanlumab Tesirina: dati aggiornati di efficacia e di sicurezza in uno studio in aperto, multicentrico, di fase 2, nel linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario

Camidanlumab Tesirina, un coniugato anticorpo-farmaco comprendente un anticorpo monoclonale IgG1 umano anti-CD25 coniugato a un dimero di pirrolobenzodiazepina ( PBD ), aveva mostrato attività antitum …


 

Linfoma mantellare recidivante / refrattario: risultati a 3 anni con Brexucabtagene autoleucel. Studio ZUMA-2

Brexucabtagene autoleucel ( KTE-X19; Brexu-cel; Tecartus ) è una terapia autologa con cellule CAR-T dirette contro CD19, approvata per il trattamento dei pazienti con linfoma mantellare ( MCL ) recidi …


 

Linfoma diffuso a grandi cellule B refrattario a due o più precedenti terapie: Glofitamab induce remissioni complete e durevoli con un favorevole profilo di sicurezza

Glofitamab è un anticorpo bispecifico che coinvolge le cellule T con una nuova configurazione 2:1 che conferisce bivalenza per CD20 ( cellule B ) e monovalenza per CD3 ( cellule T ). In uno studio d …


 

Tisagenlecleucel ha dimostrato sicurezza ed efficacia nel linfoma primitivo del sistema nervoso centrale

I prodotti a cellule T esprimenti il recettore dell’antigene chimerico ( CAR-T ) diretti contro CD19 hanno ottenuto l’approvazione della Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense per il linfom …


 

Nessuna differenza nei tassi di recidiva a livello del sistema nervoso centrale tra profilassi per via intratecale e via endovenosa nei linfomi non-Hodgkin aggressivi

Non c’è alcuna significativa differenza nei tassi di recidiva a livello del sistema nervoso centrale ( SCN ) mediante sommnistrazione per via intratecale o via endovenosa per la profilassi nei pazien …


 

Cellule CAR-T dirette a CD19 somministrate per via endovenosa potenzialmente efficaci nel linfoma primitivo del sistema nervoso centrale

La terapia con CAR-T diretta contro CD19, somministrata per via endovenosa, è risultata sicura e associata ad alti livelli di remissione completa ( CR ) nei pazienti con linfoma primitivo del sistema …


 

Lenalidomide in combinazione con R-CHOP produce alti tassi di risposta e di sopravvivenza libera da progressione nel linfoma diffuso a grandi cellule B, nuovo, non-trattato, trasformato da linfoma follicolare: risultati dello studio di fase 2 MC078E

Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) concomitante con il linfoma follicolare o trasformato da esso, è spesso escluso dagli studi clinici. La Lenalidomide ( Revlimid ) ha tassi di risposta …


 

Linfomi aggressivi: risposte durevoli nella maggior parte dei pazienti trattati con Glofitamab, un anticorpo bispecifico

La maggior parte dei pazienti con linfomi a cellule B recidivanti / refrattari pesantemente trattati rispondono a un anticorpo bispecifico di coinvolgimento delle cellule T ( BiTE ) dopo il pretrattam …


 

Ibrutinib versus immuno-chemioterapia nella recidiva del linfoma a cellule del mantello con coinvolgimento del sistema nervoso centrale

La recidiva a livello del sistema nervoso centrale ( SNC ) del linfoma a cellule del mantello ( MCL ) è un fenomeno raro per il quale non è stato identificato uno standard di cura. Le risposte al tra …


 

Polatuzumab vedotin + Obinutuzumab + Venetoclax nei pazienti con linfoma follicolare recidivato / refrattario: analisi intermedia di uno studio di fase Ib/II

Sulla base di studi in vitro, Polatuzumab vedotin ( Polivy ) + Obinutuzumab ( Gazyvaro ) + Venetoclax ( Venclyxto ) [ Pola-G-Ven ] può avere una significativa attività antitumorale nel linfoma follico …


 

Vantaggi clinici sostenuti di Obinutuzumab più chemioterapia rispetto a Rituximab più chemioterapia nei pazienti con linfoma follicolare precedentemente non-trattato: risultati aggiornati dallo studio GALLIUM

L’immunochemioterapia è standard di cura per i pazienti con linfoma follicolare ( FL ) in stadio avanzato non-trattato in precedenza. I dati a 4 anni dallo studio di fase III GALLIUM hanno precedente …


 

Atezolizumab + Obinutuzumab + Venetoclax nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario: analisi primaria dello studio LYSA

Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato o refrattario ( R/R DLBCL ) rimane una sfida. Atezolizumab ( Tecentriq ) e Obinutuzumab ( Gazyvaro ) sono anticorpi monoclonali che a …


 

KEYNOTE-204: Pembrolizumab versus Brentuximab vedotin nel linfoma di Hodgkin classico recidivato o refrattario

Il blocco di PD-1 mediante la monoterapia con Pembrolizumab ( Keytruda ) ha mostrato attività antitumorale nel linfoma di Hodgkin classico recidivato o refrattario ( R/R cHL ). KEYNOTE-204 era uno …


 

Efficacia e sicurezza di Obinutuzumab più chemioterapia rispetto a Rituximab più chemioterapia nei pazienti con linfoma follicolare precedentemente non-trattato: risultati aggiornati dello studio GALLIUM

L’immunochemioterapia è lo standard di cura per i pazienti con linfoma follicolare ( FL ) in stadio avanzato non-trattato in precedenza. I dati a 4 anni dello studio di fase III GALLIUM avevano prece …


 

Linfoma primitivo del sistema nervoso centrale di nuova diagnosi: la terapia di combinazione a base di Ibrutinib ha mostrato benefici terapeutici

Ibrutinib ( Imbruvica ) ha mostrato attività in monoterapia nel linfoma primitivo del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) recidivante / refrattario ( R/R ); il Metotrexato ad alte dosi ( HD-MTX ) rappr …

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Degenerazione maculare correlata all’età

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