Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

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#siamotuttimatti: sopra le righe, sotto le righe

Post n°500 pubblicato il 20 Marzo 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Era il '98 .
Un tale Bonolis e un certo Magnaghi ebbero l’idea di uno show.
L’obiettivo,  subito accolto dalla produzione di Canale 5,  era  di mettere a confronto due squadre che rappresentavano categorie umane opposte e scoprire quali delle due era più forte: una pseudo rivisitazione poco scientifica e tanto bonaria della teoria evolutiva.
Nacque così Ciao Darwin.
Fu un successo.
Era il 2010 quando Bonolis decretò in latino che lo spettacolo era finito, morto; ci si pose anche un fiore a memoria e calò il sipario su Ciao Darwin.
Restò accesa però una candela quasi a sperare che ci sarebbe stata la resurrezione.




























Oggi, dopo 6 anni,  il programma viene riproposto tale e quale, cambia solo Madre Natura perché la Natura deve essere sempre giovane e rigogliosa
Anche per gli indici di ascolto nulla cambia: alti erano , alti restano.

Inizialmente le categorie che si contendevano la sopravvivenza della specie erano alti contro bassi, mogli contro amanti, naturali contro rifatte, Vip contro gente comune,  successivamente divennero Bianchi contro neri, religiosi contro credenti , etero contro omo.

Venerdì invece nella prima puntata  si sfidano normali contro diversi.

Capitanati da Rebecca De Pasquale che ha cambiato nome 3 volte e sesso una volta i  Diversi  cioè per definizione  Chi non è uguale né simile, chi si scosta per natura, aspetto, qualità da altro oggetto, o chi  è addirittura altra cosa vincono sui Normali,  cioè  Chi segue la norma, ne è conforme,  quindi i consueti, gli ordinari, i regolari, come Orietta Berti, per esempio, che li rappresentava.

Già stabilire cosa sia la normalità e quali parametri indichino la diversità è cosa non buona e non giusta.
Sa poco di resurrezione , ancor meno di civiltà.

Se fino a ieri si discuteva sul Ddl Cincinnà, oggi si riduce  tutto a un  grottesco fenomeno da baraccone.

Pare sopra le righe l’orgoglio con cui il conduttore risponde: * Tanto, lo decido io perché sono il conduttore, cazzarola*


Se ne parlava fra di noi.
Lui diceva: *No, il programma non è trash, né volgare. Casomai è provocatorio.* 
Discordava l’altro: *Qui siamo di fronte a un altro programma sotto le righe basta con il volutamente buzzurro  che acchiappa
.*
Replicava quella: *Io lo guardo e mi faccio pure 4 risate. Sai,  vedendo buttare in scherzo tanto disagio umano mi sento anche fortunata*

 


Io? ascoltavo. Non avevo visto il programma, ma mi sono informata.
Ho deciso che mi perderò volutamente le sfide fra Carnivori e Vegani, fra Destra e Sinistra e fra Razzisti e Omofobi
Tanto lo decido io perchè  io sono spettatore! così, tanto per citare.

E voi che ne pensate?

Un buon format perché  fra burle e battute o fra faceto e pretenzioso  è comunque una parodia di  questa nostra misera società ?

O

un non buon format?






  Scrivi, scrivi, scrivi... e ho scritto troppo.
La prossima volta , giuro, scriverò 2 righe, forse 4...



 
 
 
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