Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

« in_sana_mentescienza VS morale »

da iper a ipo sensibili il passo è breve

Post n°492 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

James Isaac è un bimbo neozelandese di 9 anni affetto da autismo.
Ovunque vada il suo labrador nero Mahe gli resta accanto.
Anche nel letto di un ospedale.


Questo riporta Repubblica.it
Questo mi riporta a lei che qualche mese fa mi diceva: *  Niente vacanze, dopo 12 telefonate nessun hotel ci accettava per via del cane. Non immagini quanto sia stato umiliante.*

Chi ha un cane e ad agosto non vuole metterlo in un  canile sa che 12 telefonate prima di sentirsi dire  che  sì, il cane è il benvenuto,  sono nella norma.

Ma se il cane è colui che accompagna il non vedente, condividendo le comuni azioni quotidiane , anche un solo rifiuto pesa.
Pesa umanamente e pesa ancor di più perché da 41 anni si viola beatamente  la legge secondo cui al non vedente  è riconosciuto il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ una realtà tristissima.
Da Milano a Belluno, da Roma a Napoli. Isole non escluse.

Sono almeno 1.000 in Italia gli albergatori che negano un diritto sancito per legge .
Alcuni rispondono: * Ci dispiace, ma in questo hotel i cani non sono proprio ammessi.*
Altri, pensando di essere più sensibili, replicano : * Certo la stanza gliela possiamo anche dare, ma al ristorante e al bar è vietato entrare con il cane, sa è questione di igiene.*

Già perché fra le ragioni a cui s' appoggiano la più gettonata è che fra i loro clienti potrebbe esserci colui che soffre di allergia al pelo di cane.
Segue a ruota il timore che il cane devasti la moquette o mangiucchi le gambe della sedia  o salga sui letti e ci sbavi su.

 
Forse che il labrador nero neozelandese sia più educato del cane guida italiano?
Forse che in Nuova  Zelanda non si soffre di allergie, neppure in un ospedale?

Si è sempre molto sensibili a parole verso gli animali ma a fatti bestie sono e bestie restano.


 Si è sempre iper sensibili  a parole verso le disabilità ma  da iper a ipo sensibili  il passo è breve e  a fatti si discrimina.

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

 

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

woodenshiplalistadeidesideri79exiettocassetta2monellaccio19prefazione09LadyLsuperstar67stelladelsud16e_d_e_l_w_e_i_s_sChico.arghsurfinia60virgola_dfanima_on_linegibbonejdony686
 

ULTIMI COMMENTI

BIANCOLUNGO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963