Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

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E se fosse un no pregiudiziale?

Post n°1043 pubblicato il 25 Novembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Si fa un gran discutere, si arriva all'ennesima bagarre e si partorisce una legge. Primi in Europa. Con vanto.
Oggetto del disquisire e del legiferare è vietare la carne coltivata.
Esulta Coldiretti.

Che  poi sorge spontaneo chiedersi: che si è vietato visto che ad oggi in Europa della carne coltivata non è consentita né la produzione né il commercio? 

Ma noi mettiamo sempre le mani davanti, specie se si tratta di ricerca.

A oggi, nel mondo, la carne coltivata è in vendita solo a Singapore e negli States.
In Olanda, a Maastricht, è tutto pronto per l'avvio della produzione. La Spagna ha il suo primo impianto, il Regno Unito pure.
La Svizzera potrebbe essere il primo Paese europeo a consentirne la commercializzazione.

Detta terra terra, carne coltivata  =  il prelievo di cellule staminali di un animale che grazie a procedimenti altamente specialistici daranno origine ai tre componenti principali della carne: muscolo, grasso e tessuto connettivo.



























Orrore! grida qualcuno.
Business! dice qualcun altro.

Magari nel dimenticarci di fare i conti con la fame nel mondo, che secondo le proiezioni nel 2030 quasi 670 milioni di persone dovranno ancora affrontare la denutrizione,  come la mettiamo con  i pesticidi consentiti? 
E con gli allevamenti intensivi che contribuiscono enormemente ad accrescere l’ inquinamento e  l’antibiotico-resistenza, che causa di 33mila morti all'anno?

Ignoriamo quanti polli o tacchini o vitelli o manzi o maiali si macellano ogni anno e ci scordiamo delle aviarie o delle influenze suine o della nostalgia provata verso la fiorentina  quando allora si parlava di mucca pazza.


Ci illudiamo sul chilometro zero e sulla sovranità alimentare del  made in Italy.


Resta  però il ricordo del brodo di gallina che beccola nell' aia ma il pollo non sa più di pollo
 e la bistecca che rosola nella padella galleggia in una specie di acqua spesso bollosa.

 



                                            Intanto la ricerca avanza …

                        
e noi a furia di no, anche solo pregiudiziali, restiamo  al palo.

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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 25/11/23 alle 17:44 via WEB
Cade proprio a fagiolo.Ieri sera per rendere commestibile delle fette di carne che arrostite sembravano suole di scarpe,ho provato a cucinarle "a sfincione"vecchia ricetta sicula.Il risultato è stato che appena si poteva masticare nonostante fosse cucinata in umido e mio figlio non mangiandola ha preso una mozzarella.Non trovo più i sapori di una volta se non nei ricordi da ragazza.Io non so come finirà ma anche l'alimentazione è una grande delusione e ci fa' pure rima:)Ciao mitica,buona serata per te e co.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 25/11/23 alle 18:00 via WEB
I sapori di una volta sono estinti. E per me una volta non significa mezzo secolo fa.
I prezzi comunque aumentano mentre la qualità dl prodotto diminuisce. A me è capitato che bistecche di sorana si cucinassero nella loro acqua: uno schifo solo alla vista. Al gusto, poi...sembravano lessate.
Ora, sappiamo tutti che il chilometro zero è utopia, sappiamo tutti come vengono allevati gli animali perché dalle loro carni si produca il massimo, quindi per quanto possa farci orrore pensare alla carne in vitro, due domande me le farei prima di dire NO! categorico.
Bella serata da me &CO e un abbraccio
 
stelladelsud16
stelladelsud16 il 25/11/23 alle 19:07 via WEB
Purtroppo ormai tutto è falsificato,una volta si aveva poco ma quel poco bastava perché era genuino e conteneva in sé tutto ciò che serviva,oggi è tutto geneticamente modificati adesso addirittura vogliono creare carne in laboratorio,ma d altra parte hanno clonato una pecora intera ,si sapeva che prima o poi si sarebbe arrivato a tutto il resto,comunque,kilometro zero e biologico è un modo per fregarci più soldi,comunque anche se vai dal contadino ciò che coltiva suo malgrado lo fa in un ambiente atmosferico contaminato,poveri noi!!! Buona serata cara Elena,un sorriso Lucia
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 15:18 via WEB
Purtroppo, Lucia, dobbiamo prenderne atto. A Km.0 compro olio, ma si tratta di un coltivatore che non produce certo su larga scala. Perché il Km.0 e la larga scala non vanno d'accordo. E noi abbiamo l'esigenza di operare su larga scala con tutti i pro e contro che ne conseguono. Anche per via delle colture intensive.
Penso alle verdure che non sono più stagionate sicché trovi fragole rosse e grosse anche a novembre. Penso anche alla carne: mi ritengo molto attenta a quello che porto in tavola e mi servo da un macellaio estremamente scrupoloso e onesto. Tante volte mi dice, no, questo pezzo di carne non te lo do.
Va da sé che la produzione di carne in laboratorio – che non è clonazione- in Europa è lontana negli anni, ma ciò che invece, secondo me, balza agli occhi è il NO dell'Italia a prescindere ed escludendo ricerca e studi. Ecco, io credo invece che la ricerca, qualsiasi ricerca in qualsiasi ambito, serva. E noi siamo al palo, ovunque.
Una bella domenica a te, Lucia :)
 
gianor1
gianor1 il 25/11/23 alle 20:10 via WEB
Sovente accade per tutte le innovazione tecnologica, anche questa ha sollevato diverse perpeplessità, perché considerata anomala o non sicura, ma anche molti entusiasmi relativi ai suoi benefici dal punto di vista del benessere animale e della sostenibilità ambientale, che la renderebbero un’alternativa valida alla produzione e al consumo, ormai insostenibili, di carne da macellazione secondo il sistema attuale. Da qui nascono gli interrogativi relativi alla natura e definizione della carne coltivata, alla dicotomia naturale-artificiale, alle implicazioni culturali e sociali, al benessere animale. Ho la convinzione che questa innovazione permetterà di vedere gli animali non come uno strumento per i nostri scopi e cominceremmo a riconoscerli come qualcos’altro o meglio, qualcun altro: altri esseri viventi e senzienti con cui rapportarci diversamente. Un' ultima nota: sono vegetariano, mangio i loro derivati come il latte e i formaggi, ma non la loro carne. A ben rileggerci. Gian
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 15:22 via WEB
Diverse perplessità, sì Gian e trovo comprensibile la cosa. Specie in un paese come il nostro, che, diciamocelo, un filino retrogrado lo è.
Ciò che invece mi lascia perplessa è il NO perentorio arrivato dal nostro governo sulla carne coltivata che, ricopiando una norma europea, ha legiferato contro, vantandosi di essere stato il primo governo.
Però autorizza gli allevamenti intensivi. Per cui la stessa dicotomia naturale- artificiale vacilla: è naturale somministrare enne antibiotici e utilizzare enne pesticidi per produrre enne quintali di bistecche?
La stessa Italia che per sua conformazione avrebbe una varietà ed eccellenza così ampia di prodotti agricoli su cui contare e davvero vantarsi solo se ci fosse e ci fosse stata la cultura dell'investire? Ma costava troppo.
Come te, anche io penso che fra una svariata quantità di anni, questa eventuale innovazione sarà civiltà. Però servono studi anche per la sicurezza alimentare da comparare però con la sicurezza alimentare di cui ci cibiamo. Anche volendo per via di allergie alimentari non potrei diventare vegetariana.
Un caro saluto, Gian
 
exietto
exietto il 25/11/23 alle 22:16 via WEB
il bello che si passa sempre da esperti: esperti di virus e vaccini, esperti di ponte dello stretto, esperti di criminologia, esperti di carne. Io non sono esperto di nulla, e se mi fanno votare, (è noto che contesto le votazioni referendum, per me devono votare mille professionisti scelti e basta) voto contro la carne coltivata. Perchè ? che ne so, al solo pensiero mi fa schifo. - a proposito che rimaniamo indietro: le altre nazioni hanno 100 centrali nucleari, noi zero.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 15:24 via WEB
E noi andiamo a carbone
https://ilmanifesto.it/civitavecchia-va-a-tutto-carbone
con tutte le conseguenze del caso su cui basta informarsi e compriamo al tempo stesso con fior di euro energia elettrica proddotta con il nucleare da chi ce l'ha. Perché, sempre informandosi, per le energie rinnovabili in Italia c’è ancora una lunga strada da fare.
Che l’idea possa far schifo ci sta.
Siamo solo agli albori di una ricerca. Nulla di più.
 
woodenship
woodenship il 25/11/23 alle 22:26 via WEB
Un motivo per approvare una legge tanto tafazziana c'era: confagricoltura è sponsor di questo governo. Dunque c'era da ripagare i voti. Per il resto non c'è molto da dire: se uno la vuol mangiare carne coltivata, la mangi pure, non sarò certo io a proibirla. Non sviluppare la ricerca, vuol dire soltanto restare incistati in vecchi modi di produzione alimentare ormai insostenibili perché irrealistici, pure per le motivazioni che tu ben spieghi. Credo che la pietra al collo, di chi ha eletto questo governo, sia costituita da una sorta di conservatorismo cieco e suicida, sulla linea del Sansone(coldiretti) che urla:"...con tutti i filistei! Peccato che, filistei, si potrebbe sostituire con giovani. Ecco: "Muoia Sansone(coldiretti) con tutti i giovani!"...un bacio scintillante di stelle...
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 15:29 via WEB
Vedi che l’Antico Testamento è attualissimo, ... W... :)
Stupenda, quanto reale e triste metafora
Analisi ineccepibile, la tua.
Aggiungiamo anche come viene storpiato il messaggio senza tra l'altro dati scientifici alla mano se non quelli che arrivano dagli U.S.A. sui polli ora commercializzati? E d'altro canto non si fa niente non solo per la ricerca in qualsiasi ambito ma anche per avvalorare lo scioglilingua che tutto dice e nulla dice della
sovranità_alimentare_del_made_in_Italy.
Perciò è logico che si resta incistati anche nei pregiudizi e/o nel cieco conservatorismo. Perché non è che domani si mangi la carne coltivata, ma domani e negli anni a venire si prospetta una produzione sempre più insostenibile con il placet di tutti...o quasi...
Bella domenica per te,...W... :) un sorriso
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/11/23 alle 09:00 via WEB
E se anche lo fosse? Cambierebbe qualcosa? Parliamo di manipolazioni da laboratorio, un processo innaturale e frutto di ricerca. Pertanto il mio rifiuto, qualunque sia la sua natura, è contro ciò che non sia naturale. Magari peggio del sintetico, ma almeno sono disponibile a sbagliare da solo. Buon giorno cara Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 15:30 via WEB
Si tratta di porre le basi per una ricerca, strategia ormai estranea a questo paesuccio che si chiama Italia. E già la non-ricerca in generale porta con sé alcuni strascichi. Anche il non sapere. Ma questo è irrilevante.
Perché forse è naturale l’uso di pesticidi?
Di antibiotici agli animali?
Di mangimi anche loro creati in laboratorio e che gli animali mangiano e digeriscono e dalle cui carni macellate arrivano fino alle nostre tavole?
Bene, se è naturale... allora mi taccio e ti lascio un sorriso, ciao Carlo :)
 
   
monellaccio19
monellaccio19 il 26/11/23 alle 17:00 via WEB
Ergo, sarebbe sufficiente sapere da chi compriamo la carne e come, a sua volta, da chi si fornisce! Poi se vogliamo vincere la lotteria ogni giorno...beh, non è dato sapere! Grazie e bella serata Elena.
 
     
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 17:16 via WEB
Magari fosse così. No, non dico per la lotteria. Dico per il macellaio.
In quel di Padova, nella bassa padovana, in pochi giorni, una settimana neppure, sono stati rilevati 3 focolai di aviaria: sono già stati abbattuti 21.500 tacchini, 98mila polli e 20mila faraone. Lo riporta Padova Oggi e Il Corriere del Veneto. Probabilmente qualsiasi macellaio avrebbe venduto inconsapevole. Una strabella serata, ciaooo
 
     
monellaccio19
monellaccio19 il 26/11/23 alle 17:32 via WEB
Ecco appunto, questa è la "lotteria". Il sapere prima e tutti! :)))
 
     
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 17:33 via WEB
... duro lavoro quello del macellaio che deve informarsi su ogni lotto... per vincere la lotteria ;) ciao
 
diogene51
diogene51 il 26/11/23 alle 12:59 via WEB
Io preferirei di gran lunga la carne coltivata agli insetti. Basta che una volta confezionata, non sia piena di pesticidi, ormoni e conservanti. Un caro saluto, Elena! Ti volevo rispondere iersera ma il sito non funzionava. Eh, libero, libero!
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 15:32 via WEB
Se mai non si fa ricerca, mai si saprà. Le informazioni che ad oggi ci sono escluderebbero questo confezionamento. Anzi, però qui è campo troppo scientifico. E soprattutto troppo prematuro.
Grazie del ri_passaggio, sì, ultimamente ci sono poco, ma Libero spesse volte fa i capricci.
Un carisimo saluto, Renato!
 
ThereseMariePoulain
ThereseMariePoulain il 26/11/23 alle 17:21 via WEB
Salve a tutti, Signore e signori ! Mi chiamo Marie Thérèse Poulain e sono una professionista del prestito di denaro con contratto privato con diverse banche e istituzioni finanziarie. Il nostro obiettivo comune è quello di incoraggiare e sostenere le persone in difficoltà finanziarie. Siamo dinamici nel concedere un prestito in 48 o 74 ore in tutta Europa. Le nostre capacità di prestito vanno da 5.000 euro fino all'importo di cui avete bisogno a un tasso ragionevole dell'1,99%. Se avete problemi finanziari o difficoltà a chiedere un prestito in banca e siete alla ricerca di un prestito tra privati, contattatemi. E-mail: poulainmarietherese39@gmail.com
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 26/11/23 alle 17:30 via WEB

La invito ad evitare questo genere di informazioni su questa pagina.
Ho provveduto già due volte a cancellare il Suo scritto per nulla attinente all'argomento e di veridicità non verificata.
Qui non si fa pubblicità di nessun genere.
Grazie

 
surfinia60
surfinia60 il 26/11/23 alle 19:49 via WEB
Solo la parola 'macello' mi crea un brivido di orrore. Quanto alla carne sintetica, personalmente non mi interessa, in quanto ho rinunciato a quella vera da molti anni. Ma riconosco che sarebbe la soluzione di molti problemi, come la fame, le carestie, l'inquinamento e, non meno importante, la mattanza di molti esseri viventi. Ma il mio è un universo piccolo.. Saluti
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 27/11/23 alle 16:45 via WEB
In un futuro abbastanza lontano, probabilmente sì, la carne coltivata diventerà una soluzione. Più o meno condivisibile. Certo è condivisibilissimo il brivido di orrore pensando ai macelli o agli allevamenti intensivi.
Da un bel po' a casa l'uso della carne è calato notevolmente ma on del tutto. Ciao Surfinia :)
 
Dott.Ficcaglia
Dott.Ficcaglia il 27/11/23 alle 08:55 via WEB
Adoro i piacerei della carne
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 27/11/23 alle 16:46 via WEB
...brasole, luganeghe, polenta&spragagna, codesin, bigoli con l'arna un poco onta ;) ciao Dottore
 
marabertow
marabertow il 27/11/23 alle 11:56 via WEB
io la carne coltivata, come il nucleare non lo voglio né li vorrei.credo che di mangiare ce ne sarebbe per tutti sulla terra se solo volessimo, ma naturalmente dovremmo ripensare tutto un sistema che sta arrivando al collasso e cerca nuove strade per allungare un po' di più la sua sopravvivenza. Il cibo ha un costo e se vogliamo pagare meno qualcun altro pagherà la differenza, l'ambiente, gli animali o chi lavora. Ma qualsiasi cosa ci inventeremo non cambierà nulla nella sostanza se non capiremo che dobbiamo consumare e sprecare meno risorse. Finché vogliamo avere caldo d'inverno e freddo d'estate, finché vorremo avere sempre la macchina sotto al culo e una macchina sempre più grande e nuova e "performante" siamo destinati all'estinzione. C'è poco da fare...
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 27/11/23 alle 16:48 via WEB
Se volessimo, se si fosse voluto, se si fosse investito e si investisse. Sì, Alberto, sono con te. Ma sappiamo entrambi che è utopia, che questo non avverrà. E che non c'è nemmeno l'ombra di un cambiamento di rotta.
 
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