Creato da: lontano.lontano il 22/01/2008
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Mi sono svegliato morto.

Post n°186 pubblicato il 01 Gennaio 2010 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

E' una  mattina strana questa, mi sono svegliato ma non sono certo di non continuare a dormire.
Ci metto un po' a realizzare cosa mi stia succedendo, sono leggero, senza peso, tanto da librarmi nell'aria tiepida della mia stanza.
Vedo il mio corpo sotto di me che continua imperterrito a dormire.
Ma come faccio a vedermi come riflesso in uno specchio, e come faccio a dormire mentre son sveglio che poi equivale ad esser sveglio mentre dormo?.
I casi si restringono a due, o sto ancora sognando o sono morto.
Ma se sogno, perchè non mi muovo nemmeno, perchè non c'è il sentore di un respiro, perchè non un movimento seppur minimo degli occhi?.
E no, qui non quadra nulla, va' a finire che allora son proprio morto.
E si e la cosa non mi piace affatto ma son morto per davvero, e pensare che stavo così bene ieri sera.

Belin, ma come ho fatto a morire così alla lesta, senza neppure rendermene conto un solo istante?.
Secondo me mi ha mollato il cuore, dev'essere andata così, si sarà stancato di un lavoro  faticoso ed oscuro svolto all'ombra di fragili emozioni.
Ora me ne rendo conto, è tutto tragicamente vero e mi passa la voglia di riderne e scherzare.
Me ne sono andato da questo mio ex mondo e sono sconvolto, disperato, perchè non mi sarà concessa neppure una minima proroga.
Sto benissimo fisicamente, esattamente come avevo sentito dire quand'ero in vita,  ma non sto altrettanto bene nella mente.
Sono devastato dal rimorso, sono arrivato qui troppo presto o, se preferite, non ho sfruttato il tempo a mia disposizione, tanto da non dover rimpiangerlo ora.
Pensavo di averne ancora, non so quanto, ma ancora, non per arroganza o presunzione ma per una forma di pigrizia mentale.
Era troppo comodo rimandare tutto ad un domani indefinito, era molto più semplice non pensare che questo tempo sarebbe arrivato prima dell'ipotizzabile allo scadere.
Ma così ho fatto e ora me ne pento nella disperazione dei rimorsi e dei rimpianti, in tutti quei "se" che ammazzano l'anima che qui avrei creduta in pace.
Se avessi dette le parole che non dissi, se avessi dato un bacio che non diedi, se avessi stretto in un abbraccio chi non strinsi, se avessi sorriso invece di esser triste, se avessi vissuto un po' invece di illudermi di farlo.
Se, se, se........ ora a che servono i se?
A farmi star male ancora una volta come fece la vita che avrebbe potuto esser vissuta meglio se solo ne avessi conosciuta la data di scadenza.
Sono arrivato qui da poco, sono un morto fresco, di giornata, come diceva Totò, e di questo nuovo mondo non conosco nulla, ma riflettendoci mi viene da pensare che se sono nell'aldilà e soffro così tanto, allora mi trovo all'inferno.
E si è proprio questo l'inferno di cui tanto si è parlato in vita, senza fiamme, senza gironi danteschi, senza presenze demoniache o figure ostili, nessuna pena accessoria, si soffre solo per quei "se" devastanti.
Il Signore o chi per Lui non ci sta punendo, ci puniamo da soli, ci processiamo e ci condanniamo per non aver vissuta, per non aver sfruttata la più grande, l'unica occasione che ci è stata concessa, per non aver accettato un dono che ci è stato fatto.
Sono all'inferno e la mia anima è un inferno ma è ciò che mi sono meritato, dovevo saperlo che sarebbe finta così, era logico che finisse così e benchè mi avessero per tempo avvertito non ho tenuto conto di parole sagge e vere.
Non so quanto durerà la mia condanna, il tempo qui è ancora più indefinibile che da noi, non so per quanto il rimorso sarà parte di me ed io parte di lui.
Non posso far niente per me ora ma solo qualcosa per voi che avete la pazienza di leggermi.
Fate tesoro della mia esperienza, usatela per voi, non fate finta di nulla, non rimandate tutto a domani, così come io feci, non perdete neppure un attimo, perchè voi neppure immaginate quanto vi mancherà poi quell'attimo.
Cercate di andare nel paradiso della coscienza, vincete il blocco timido di un bacio o la riservatezza di una frase, io non ho saputo farlo, fatelo voi.
Vi auguro che abbiate molti domani ma perchè aspettare, perchè rischiare di passare una non vita qui insieme a me?

 
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