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I comandamenti.

Post n°190 pubblicato il 11 Aprile 2010 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

Prima di entrare nel vivo dell’articolo e per meglio comprenderlo, è mio desiderio spiegare la mia visione del mondo, di questa società nella quale dobbiamo stare per forza di cose.
Non mi importano le ragioni, le giustificazioni, le spiegazioni psicologiche o ambientali, io penso che l’uomo sia un essere imperfetto, che racchiuda dentro di se la bestia pronta a scatenarsi per azzannare.
Per far un conto semplice diciamo che tale umanità sia spaccata a metà tra coloro che la tengono sotto controllo e l’altra metà che le lascia le briglie sciolte.
Così il primo emisfero sarà soggiogato dal secondo, chi possiamo definire buono è  chi riesce ad esser diverso dal cattivo, sarà la sua vittima, sarà il perdente, quando le due entità verranno a contatto.
Non dire questo, credere ad universo di soli esseri umani positivi è nascondere la realtà e non viverci immersi, è l’ipocrisia della retorica buonista che sfocia nell’ottusità.
Da qui i miei comandamenti che altro non sono che la mia, e del tutto personale via per riuscire a sopravvivere, stando dalla parte soccombente, nella metà giusta di un mondo nel quale si fa sempre più fatica a resistere.
- Vinci la timidezza.
O quantomeno cerca di ridurla quanto più sia possibile, la persona timida non lo è per mancanza di coraggio, ma perché sa di esser diverso e vuole esserlo da chi ritiene prepotente ed arrogante.
Far valere i propri diritti, le proprie tesi, far sentire la propria voce è ritenuta violenza, presunzione, cattiveria, è non stare al proprio posto è tutto ciò che si patisce per la paura di farlo patire ad altri.
- Non essere troppo buono e non acconsentire sempre.
La bontà e la tolleranza in questo mondo che non vogliamo si traduce con esser fessi, chi si comporta così è il bersaglio facile, la croce rossa sulla quale sparare impunemente, esser buoni è debolezza, è arrendevolezza è colui che tacerà anche se gli faranno dei torti.
- Non esser come tutti sono.
Far parte della maggioranza non equivale sempre ad essere nel giusto, subire il ragionamento di altri dando per scontata la verità assoluta di ciò è deleterio.
Non fidarti delle ipotesi altrui, vaglia le posizioni e le tesi a confronto, “lo dice la gente” non significa niente, nulla vuol dire, decidi te con la tua onestà e il tuo esser capace di discernere tra il bene ed il male, quanti sono gli innocenti dilaniati dal giudizio della massa?
- Sii onesto con te stesso e con gli altri.
Vivi con ciò che la tua realtà ti consente, non cercare strade illecite per avere di più, non rubare e non esser disonesto, quattro denari in più non ti daranno un destino economico diverso ma ti cambieranno dentro perché tu non sei un ladro e da ladro e disonesto non sapresti vivere.
La tua onestà verso te stesso è la tua forza, sei pulito e ti puoi vantare di ciò, la tua moralità sarà la tua forza perché nulla dovrai e potrai temere, potrai sbagliare come gli altri ma lo avrai fatto conscio di fare nel momento delle sbaglio, la cosa giusta.
- Sii te stesso sempre.
Non indossare maschere, non camuffarti per chi non sei e non sapresti essere, sei così e fregatene di chi ti vorrebbe diverso.
Ricorda che coloro i quali non ti accettano come sei, ancor meno ti accetteranno per come sarai diventato, solo chi ti vuol bene davvero tollera come sei, coi tuoi difetti e le tue imperfezioni di uomo.
- Sii orgoglioso delle tue idee.
Difendi le tue scelte, i tuoi gusti, le tue prese di posizione, finchè le riterrai giuste, saranno le migliori, potrai cambiarle se la tua onestà intellettuale te le farà rivedere, ma sii tu a cambiarle, sii tu a fare un passo, dieci passi indietro, solo tu con la tua integrità morale, la tua correttezza, la tua lealtà che saranno l’assicurazione migliore della tua buona fede.
- Abbi il coraggio della solitudine.
Sarai solo comportandoti da uomo e non da fantoccio, non temere questa solitudine, non uniformarti alla massa, non disperdere la tua personalità e la tua natura nel branco che ti ingoierà nel nulla.
Non cadere nella retorica e nella malafede di chi ti vuole manovrare, di tutti coloro i quali ti inviteranno a fare una cosa per il sacro bene della comunità, dipingendo scenari apocalittici nel caso tu non lo volessi fare.
Vai a votare perché siamo a rischio democrazia!   Vai perché, quella parte politica è molto meglio dell’altra!   Vai perché non tutti son disonesti!    Vai perché se no decideranno per te! 
Ecco cosa ti sei sentito dire nemmeno un mese fa da chi ti spinge a fare una cosa, da chi in questo caso si, vuole decidere per te, pressandoti, spronandoti, ma sempre per il bene della comunità e mai suo personale …………… Balle !!
- Pensa più a te stesso.
Fallo se vuoi pensare di più agli altri, se vuoi esser d’aiuto a qualcuno, se vuoi togliere un peso e non diventarlo.
Non è egoismo è il suo contrario, pensare a se stessi non significa estromettersi, chiudersi nel menefreghismo apatico, è trovare in se l’equilibrio e la serenità necessari per venire a capo di situazioni significative.
Se stai bene nell’anima e sei lucido, non sbaglierai le scelte, se non ti tuteli nel fisico e non sei forte psicologicamente difficilmente troverai la soluzione giusta.
Questi sono i miei otto comandamenti, non sono scolpiti nella pietra ma nella logica della mia personalità, non saranno condivisi e soprattutto non saranno osservati ed è giusto che sia così, visto quanto poco siano osservati anche quei dieci scritti da Uno che sicuramente non è infallibile come me.

 
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