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L'amore perfetto.

Post n°188 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

 Esiste la perfezione? La domanda può avere la duplice risposta, il si ed il no hanno ugual fondatezza e la stessa ragione di essere.
Non esiste la perfezione, perché tutto è migliorabile ed una volta migliorato, può essere ritoccato al meglio infinite volte.
Anche la persona più dotta, più intelligente, più preparata di questa terra, non può saper tutto, conoscere tutto, essere in grado di fare tutto, seppur conoscesse ogni lingua parlata al mondo, non potrebbe conoscere anche tutti i dialetti parlati localmente.
Forse nell'arte si rasenta la perfezione, se ascolto una colonna sonora che mi piace in modo particolare, per me è perfetta, ineguagliabile ed incorreggibile ma non è detto che sia così anche per il suo autore.
Forse, riscrivendola oggi avrebbe fatto un arrangiamento diverso, forse oggi avrebbe fatte eseguire alcune note da una tromba, piuttosto che da una cornetta o viceversa, insomma ogni cosa, vista col senno del poi, potrebbe o avrebbe potuto essere ancora meglio.
Possiamo dedurre quindi che la perfezione non faccia parte dell'umana natura, e se non fa parte di essa, noi, essendo umani come la percepiamo?
La percepiamo con la nostra parte meno umana, con l'irrazionale, con l'emisfero cerebrale che ci permette le emozioni scevro da formule matematiche o leggi fisiche, col sogno ed il nostro immaginario.
E' nei sogni e dei sogni la perfezione, solo lì tutto è veramente come vogliamo che sia, solo lì niente è da ritoccare, niente può andare storto, niente sarà mai da rivedere o rimpiangere.
E quando diciamo di un amore bellissimo, meraviglioso ed ineguagliabile, sia esso già vissuto o attuale cerchiamo il termine di paragone più prossimo a quello che sempre abbiamo sognato.
La persona che abbiamo avuta o abbiamo vicina è quella che più assomiglia a quella che abbiamo vagheggiato, è una copia ricalcata che non potrebbe avere i contorni perfetti dell'originale.
E noi siamo copie a nostra volta per lei, che troverà sempre un qualcosa in noi che vorrebbe “aggiustare” e “modellare” secondo il progetto partorito dal proprio innocente miraggio.
Non è chi è con noi, colei che vorremmo, non siamo noi per lei quelli sognati, non è disfattismo né una posizione offensiva per nessuno, è solo la realtà contrapposta alla fantasia e all'incanto, una lotta impari contro un avversario imbattibile.
Probabilmente è quella che più ci si avvicina, è la più giusta tra quelle “imperfette”, è quella che scegliamo perché sentiamo che sia lei quella che sola potrebbe, con la sua realtà, anestetizzare il nostro sogno.
Ma cosa sogniamo, cosa vogliamo per noi, cosa riteniamo perfetto al di la di ogni dubbio?
La nostra proiezione, il nostro alter ego, noi con tutte le nostre caratteristiche astratte ed immateriali, i nostri gusti, le nostre passioni, la nostra visione della vita e del mondo, rivestite da capelli biondi, occhi che ammaliano ed un corpo da rischio infartuale.
Ma poiché noi siamo reali, siamo imperfetti noi stessi, e lo sappiamo bene perché difetti in noi ne possiamo trovare e ce li riconosciamo pure, per cui ci scopriamo a sognare una cosa perfetta che ha origine da un' imperfezione.
E' stata la fantasia a venirci in soccorso azzerando tutto il negativo e riaggiustando la parte da correggere trasformando, nell'altra persona, i nostri difetti in pregi affinché li possa compensare e meglio sopportare.
Noi, riveduti e corretti, perfetti in un amore perfetto, che mai esisterà, quell'amore sognato che dovremo non sognare più per non rischiare di far morire quello vero che con tutte le sue forze cerca di vivere aggrappandosi all'amore di chi ci accetta così come siamo, imponendosi di dimenticare di come ci vorrebbe.

 
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