Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

jigendaisukeossimoraexiettoje_est_un_autremerizeta21car.car46alf.cosmoscassetta2FajrormaliberaQuartoProvvisorioanakyn1woodenshipOneloneswordsman
 

Ultimi commenti

No, no. Proprio i gialli nordici non fanno per me
Inviato da: jigendaisuke
il 26/06/2024 alle 20:09
 
io invece appena escno ..zac meli acchiappo
Inviato da: ossimora
il 23/06/2024 alle 12:38
 
Ho letto un romanzo. Il personaggio proprio non mi...
Inviato da: jigendaisuke
il 23/06/2024 alle 06:43
 
grazie!!!
Inviato da: ossimora
il 23/06/2024 alle 00:27
 
ho regalato "l'altra sposa" di Catharina...
Inviato da: exietto
il 22/06/2024 alle 16:24
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Destra giacobinaL'ava »

Nicotiana tabacum

Post n°859 pubblicato il 04 Giugno 2007 da ossimora
 

In tutta la mia vallata in questo periodo si trapiantano le piantine del tabacco ,dai semenzai ai campi ,scrupolosamente resi fertili(è cultura redditizia la nicotiana tabacum…) dalle macchine .

Sono, adesso,sempre le macchine che raccoglieranno e porteranno ai seccatoi le grandi foglie .

E' una pianta molto bella la nicotiana,una lussureggiante solanacea.

Il lavoro dell’uomo c’è ancora ma adesso ridotto al minimo.

Macchine e chimica hanno sostituito il lavoro umano  e reso il prodotto ancora più tossico.

Magari prima sigari e sigarette erano poco deleteri.Uff.

Si è passati da una marea di maestranze di vallata,ai lavoratori stranieri ,alle macchine.

Quando andavo a scuola ,subito dopo aver controllato i “quadri”mi andavo ad iscrivere alla FAT per lavorare un paio di mesi ed avere quindi un tot di soldini tutti miei.

Era durissimo il lavoro delle “tabacchine”. Nei campi alle sei del mattino umidità e freddo che si trasformava col passare delle ore in un' afa pesante resa più appiccicosa dalla resinosità delle foglie che si trasportavano su e giù per i solchi che si allungavano ora dopo ora dopo ora  a dismisura.

Ho lavorato anche dentro, nei mastodontici,altissimi  stabilimenti dove venivano essiccate le piante del tabacco tropicale,destinate a sigari .

Ho vissuto il trauma della macchina per infilare che girava e nella quale ghiera si dovevano infilare velocemente le foglione.(le mie prime barre erano semivuote poi sono diventata un razzo)

La sottile polvere si infiltrava ovunque e non c’erano docce che tenessero ,quell’amaronchiolo ti restava addosso anche dopo la doccia.

A noi ragazze ci trattavano bene ,penalizzazione  a parte ,sul cartellino, anche per cinque minuti di ritardo.Le operaie stabili invece erano parecchio sotto pressione ed io tolleravo male il fare spocchioso e persecutorio delle sbirrotte che bacchettavano per un nonnulla e andavano a bussare ai bagni.Noi le stuzzicavamo ma non avendo nulla da perdere mi sentivo a disagio anche se era giusto farlo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ossimora/trackback.php?msg=2794088

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
PXlab
PXlab il 04/06/07 alle 09:27 via WEB
aaaaaah vivi in campagna :) io tutti gli anni faccio la vendemmia, che fatica! ciao felice giorno :)
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 04/06/07 alle 09:28 via WEB
beh...in campagna proprio ,una città piccola,trentamila abitanti.Credo che la vendemmia sia molto più divertente!
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 04/06/07 alle 10:11 via WEB
da ragazza, finite le scuole, andavo a lavorare nei campi: cipolle e pomodori. era faticoso stare sempre in ginocchio, per 8 ore, sotto il sole della pianura. davanti e dietro le donne "fisse" incalzavano o rallentavano l'andatura a seconda del loro piacere. ci sgridavano pure noi studenti, ci vivevano come pericoli per il loro posto di lavoro... poi imparavano a conoscerci e qualche volta ci adottavano pure. alcune però me le ricordo per una cattiveria talmente immotivata da renderle ridicole. buona giornata anto..
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/06/07 alle 10:23 via WEB
Si ,a volte capitava anche sui solchi durissimi de tabacco qualche pesante incomprensione ,magari capitava che qualcuno di noi andasse troppo forte e ci bachettavano o troppo piano e ci bachettavano ;invece dentro negli essicatoi l'andazzo era della fabbrica (peraltro controllata dai monopoli di stato ,pensa che i primi anni perquisivano le persone perchè non potevano portare fuori nemmeno una foglia)e la gerarchia era quelal della fabbrica .caporeparto etc. buona giornata a anche a te .(sto lavorando,battendo cos e pe r la scuola....poi tutto il pomeriggio...fino alle sette.)
(Rispondi)
 
plenum02
plenum02 il 04/06/07 alle 11:23 via WEB
io son nata lavorando nei campi di uva e mais. poi ho lavorato anni in una cantina sociale a far la vendemmia da agosto a dicembre... meglio lavorare il campo di casa tua tra i due, ma se potessi scegliere... festa!! :-)
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/06/07 alle 23:47 via WEB
...la festa è sempre il massimo o quasi sempre
(Rispondi)
 
cece851
cece851 il 04/06/07 alle 23:56 via WEB
bel nick, originale!
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/06/07 alle 23:58 via WEB
beh...grazie .
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/06/07 alle 12:49 via WEB
Considerando che non avevi nulla da perdere potevi invece mettere su una rivendicazine politica per le operaie fisse !
(Rispondi)
 
carlofedele
carlofedele il 05/06/07 alle 13:42 via WEB
a 14 anni col sacco a pelo ho dormito in quelle casematte dove si teneva il tabacco al riparo. non c'erano soldi per un alberghetto nè per il più squallido dei campeggi. niente spiaggia libera. la mattina ci alzavamo (io e i miei compagni di avventura) con un mal di testa che puoi immaginare e comunque SEMPRE prima delle 5 altrimenti il contadino come minimo ci fucilava... ma noi di foglie "fregate" nemmeno una. Troppo rispetto per la categoria... o perchè c'era qualche fogliolina diversa ^_^
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/06/07 alle 15:57 via WEB
Qui dalle mie parti i seccatoi di un volta sono stati abbattuti o trasformati in annessi rurali di cascine ed agriturimo ,quelli di adesso hanno forni potenti ,primaessiccavano tutto con la legna.
(Rispondi)
 
pelino55
pelino55 il 05/06/07 alle 15:13 via WEB
Ma abiti in Virginia? Mi piacciono queste storie, molto.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/06/07 alle 15:48 via WEB
sei proprio un ....bip...non sai che l'Alta valle del Tevere produce ottimo tabacco??Anche le fogliolone del "tropicale"che servono per i sigari!!!Inoltresi dice che la "nicotiana"fu portata in Europa proprio via Valtiberina da Niccolò TORNABUONI (da qui erba tornabuona),un frate .Y
(Rispondi)
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 05/06/07 alle 15:54 via WEB
Quando leggo di queste cose penso che mi sono persa qualcosa d'importante a crescere in città. Quando chiudevano le scuole, per arrotondare, il meglio che potessi fare era lavorare come commessa. Senza poesia...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/06/07 alle 15:55 via WEB
Ciao,oddio non credere che poi ci sia molta poesia nel lavorare al tabacco è davvero durissima !!
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963