Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Messaggi di Dicembre 2005

 

Post N° 280

Post n°280 pubblicato il 30 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

Fuori la neve ha rarefatto suoni e rumori; finchè scende turbinosa e forte è bella,potente  e gioiosa ,subito dopo diventa un tremendo fastidio che genera in me anche un po’ di claustrofobietta  da limiti imposti.

Scrivo alla luce di una lampada nuova ,un’abat jour improbabile che definire di cattivo gusto è veramente poco,è talmente assurda da diventare quasi bella,viene dalla festa dei regali Kitc della comitiva di mia figlia,credo che fosse il regalo più ambito,il piedistallo è una specie di alberello con due rami al quale sono appesi due cuoricini ,uno è una sveglia e l’altro una cornice portafoto,dal paralume scendono ancora cuoricini dorati ,il tutto è color ematite luccicante con dei fregetti simil art nouveau.Un vero incubo che però…manda una luce piacevole!

Ascolto Franz Ferdinand  e il crepitio del fuoco.Non è male.

Vorrei fare i miei auguri di fine anno a tutti…prima di tutto alla signora Bricchetto nei Moratti,le auguro un anno di allontanamento repentino dalla scuola,un anno di sane sconfitte e frustrazioni varie,lo stesso al premier ,lui lo vedo bene esule nella sua villa ai tropici circondato da Dell’Utri ,Previti e Bondi che lo allietano con nuove barzellette sui malati di aids e sui comunisti (mentre Fini e la Santanchè ballano danze tribali) .I miei auguri al papa di santa romana chiesa ,sempre più attenta al lusso ed alla gestione del potere ,spero che la campagna per l’8 per mille alla ricerca scientifica (http://www.nogod.it/ottoxmillepetizione.htm)

 vada alla grande e che si ritrovino meno soldini da spendere in beatificazioni  celebrate nel lusso sfrenato.Auguri anche ai leghisti perché loro e i loro figli si innamorino di qualche bel migrante ,magari senza permesso di soggiorno.Auguro di sprofondare nella loro stessa ignobile essenza ai finanzieri d’ogni tipo e colore che mettono col culo per terra la povera gente ,con loro tutti i potenti ,imprenditori del nulla che dimenticano sempre che fra le loro azioni e i quattrini ci sono persone che vanno in malora.

 A me stessa ,a chi amo, a voi tutti che passate di qui e leggete… auguro

"bellezza e partecipazione”.  BUON 2006

 
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Post N° 279

Post n°279 pubblicato il 30 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

Mi hanno illusa

per lunghi,salati anni

che nella tranquilla

quiete delle mura amiche

avrei trovato la gioia.

Illusione di chi

non credette

che spesso avrei amato

il gusto della trasgressione,

l’anelito alla nuvolosità.

A.

 
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Post N° 278

Post n°278 pubblicato il 29 Dicembre 2005 da ossimora
 
Tag: inserti
Foto di ossimora

 

Clochard muore alla stazione Termini
"Forse è stato ucciso dal freddo"

Stile Milano
ALESSANDRO ROBECCHI
Dopo centoquaranta giorni in un anno sopra le soglie massime dell'inquinamento, Milano stabilisce un record assoluto: è l'unico posto al mondo dove, per legge, non si potrebbe respirare per un giorno ogni tre. La scarsa ossigenazione al cervello ha indotto il sindaco a inviare a ogni cittadino (a spese di ogni cittadino) un opuscolo che parla di «Milano città verde». I danni cerebrali insomma, paiono incalcolabili. Dunque sarà stato il nervosismo indotto dalle polveri sottili (non posso immaginare altra patologia) a far scattare uno sgombero il 27 dicembre, quando la retorica del santo natale già si avvia alla raccolta differenziata. L'urgenza di cacciare gli occupanti da uno stabile che era vuoto da anni, dimenticato e diroccato, in una zona dove un metroquadro costa diecimila euro è sembrata così improrogabile e necessaria da passare alle vie di fatto ancora con il panettone in mano. Milano, città efficiente. La destra plaude per l'ordine ristabilito, la sinistra chissà dov'è, in coma post-prandiale, o ha staccato il telefono. C'è Dario Fo, e del prefetto Ferrante nemmeno un'eco lontana, pare proprio di essere a Milano. A dire il vero i ds hanno preso posizione nei giorni scorsi: per sgridare Dario Fo. In effetti, ora che me lo riguardo, nell'elegante e costoso opuscolo del sindaco, che peraltro ho pagato io, una casa per cento rifugiati politici eritrei, etiopi, sudanesi non c'è. Ci sono i grattacieli fatti col computer, i parchi, gli asili nido, i servizi al cittadino, tutto disegnato a matita. E' una cosa bellissima, si può dire che il sindaco di Milano è il più grande disegnatore a pastelli di parchi che esiste. Ma una casa per cento rifugiati politici non c'è. Ho guardato bene, tutte le pagine. Niente. Forse come milanesi non possiamo permettercela, per forza! spenderemo tutto in grattacieli!

I cento di via Lecco, poi, sono tristemente noti alle cronache per un motivo davvero inconfessabile, che chi governa Milano non può digerire né tollerare. Cioè non sono clandestini, hanno un regolare permesso di soggiorno, il nostro paese ha magnanimamente riconosciuto che a casa loro sarebbero in galera, o peggio, e dunque gli ha aperto le porte. Suprema disdetta: non si possono affondare in mare (e nemmeno nella darsena del Naviglio, perché ci stanno facendo un parcheggio), e non si possono deportare come si fa con gli altri, non si può chiuderli in via Corelli, né rastrellarli per le strade. E persino il motto dei leghisti-compassionevoli (aiutiamoli a casa loro) in questo caso non funziona, a meno di non andare a convincere il boia. Insomma, i cento di via Lecco sono stranieri in regola, quindi non si può sfruttarli troppo, né ricattarli, e con questo non aiutano nemmeno il fiorente mercato paraschiavistico che fiorisce in città. Sono anche tosti, abbastanza giovani, politicamente avvertiti. Quindi, pericolosi, gente che può entrare con la gomma a cancellare i disegnini sull'opuscolo del sindaco.
Ed ecco dunque lo sgombero.

Era così urgente? Certo che no, e anzi la mossa è piuttosto cretina: sgomberare cento persone che hanno diritto di stare qui senza un'alternativa, un posto, una sistemazione che risolva il problema

è manifestamente una cazzata. Ma sindaco, vicesindaco, assessori, consiglieri e giù giù (ma proprio giù) fino a Tiziana Maiolo non sembrano curarsene. Forse via Lecco, a ridosso del vecchio Lazzaretto della peste manzoniana, e proprio dietro l'impero dei commercianti orfani di Billé (corso Buenos Ayres) è considerata troppo centrale per un'occupazione. Però va detto: nell'opuscolo su quanto è bella, saggia, verde e ben governata Milano (praticamente un dépliant di fantascienza), un posto per quei cento di via Lecco non c'è, nemmeno in periferia (e anzi, non ci sono nemmeno, le periferie). Non si capisce se la propaganda del peggior sindaco che Milano abbia mai avuto sia la città che ci promettono, o se la città di oggi deve urgentemente assomigliare alla propaganda, nel qual caso i cento di via Lecco sono di troppo. Le umanissime aperture del governo cittadino ci sono state, per la verità: qualche container, che non è il massimo né per l'umido né per la dignità. E poi basta, spiacenti, Milano di più non può offrire. La sua specializzazione è ormai essere pura fiction, puro plasticoso prodottino Mediaset: finti i parchi, finte le foto di una giovanissima e ritoccatissima Moratti che riempiono la città, finto, e per sempre, il sogno ipermoderno (e finta pure l'opposizione). Di vero rimane che un giorno su tre non si può respirare. E cento esuli politici sgomberati, a cui gli illuminati amministratori consigliano di «andare a dormire a casa di Dario Fo». Stile Mi

 
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Post N° 277

Post n°277 pubblicato il 28 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

E’ improvvisamente

quando meno te l’aspetti

che sbucano fuori

da vicolini* cadenti

(dove vite anacronistiche

scorrono malinconicamente

al ritmo di grosse sveglie)

da cucine e seminterrati

odoranti d’umido

misto a polvere atavica,

suoni e odori e immagini

che comunicano

conati di gioia

in forma di ricongiunzione

ad un ‘infanzia obliata

ed amata.

Una piccola altalena

quanto meno cigolante,

il tralcio di una festa di quartiere

il lampioncino di carta colorata,

l’odore di pasta e fagioli

il riso bianco,stracotto

ed una gonna minuscola

a quadrettini

divengono simulacri

vibranti nuova vita

in forma empirica.

A.

*Secondo alcuni storici vicolo è un termine improprio per una stradina che ha sbocco in entrambe le estremità, anche se da sempre è molto usato come diminutivo di via. Nella città moderna il vicolo è la stradina a fondo cieco, mentre nell'antica Roma si distingueva il vicus dal pagus. Gli abitanti dei dintorni dell'Urbe erano detti vicini (da vicus, villaggio) fino al decimo miglio delle mura serviane, mentre i pagani (da pagus, borgo, cantone) erano gli abitanti delle borgate prossime alla città. Tacito parlava di vicus come di una piccola via, un borgo, mentre Orazio lo intendeva come un quartiere, un rione.  In Cicerone vicus vale come villa. Nel dialetto romanesco vi sono alcune espressioni in cui gioca la parola vicolo: abbità ar vicolo der bove (essere cornuto); annà pe' vicoli (nascondersi). Nel Belli il vicolo è anche sinonimo di soluzione o pretesto: er vicolo lo trova de sicuro.


 
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Post N° 276

Post n°276 pubblicato il 28 Dicembre 2005 da ossimora
 
Tag: Utility
Foto di ossimora

LEVI MONTALCINI "L'EMBRIONE NON E' PERSONA UMANA"

L'embrione non e' persona umana, perche' si possa parlare di persona umana deve esser presente un sistema nervoso formato, completo e funzionante.

 
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Post N° 275

Post n°275 pubblicato il 28 Dicembre 2005 da ossimora
 
Tag: inserti
Foto di ossimora

Lo rubo a...

non ho saputo

 resistere troppo bella

Odio gli indifferenti,

perché mi dà noia il loro piagnisteo

di eterni innocenti.

Domando conto ad ognuno di essi

come ha svolto il compito

che la vita gli ha posto

e gli pone quotidianamente,

di ciò che ha fatto

e specialmente di ciò che non ha fatto.

E sento di poter essere inesorabile,

di non dover sprecare la mia pietà,

di non dover spartire con loro

le mie lacrime...

Vivo. Sono partigiano.

Perciò odio chi non parteggia,

odio gli indifferenti

(A. Gramsci,)

 
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Post N° 274

Post n°274 pubblicato il 27 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

                                                               Bazzecole

«Questa storia delle leggi ad personam è un’infamia», ha ringhiato Silvio Berlusconi nella sua conferenza stampa di fine anno.

All Iberian, Berlusconi assolto
"perché il fatto non è più reato"

Il Tribunale, si legge ora nella sentenza dei giudici milanesi, non è stato in condizione di potersi pronunciare «sulla sussistenza dei fatti di causa e sulla loro riferibilità soggettiva», ovvero su accuse e accusati, in quanto in ragione dell'intervenuta modifica normativa, il dibattimento si è arrestato alla fase delle richieste di prove del Pubblico ministero. Poi tutto si è dovuto arrestare: impossibile procedere contro un reato che non esiste.

 Peccato che a deciderlo sia stato l’imputato.

 
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Post N° 273

Post n°273 pubblicato il 27 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

  1. Al verde

 Il ministero del Tesoro certifica un rincaro del 5,1 per cento, doppio rispetto all'inflazione, per tutte le tariffe e tutti i prezzi dei settori liberalizzati: luce, gas, energia. Il governo della Casa delle libertà, che aveva promesso di non metterci «le mani in tasca», non solo mente, ma porta il paese fuori strada rispetto al resto dell'Europa dove i prezzi scendono. Stangata anche sulla scuola

L'avevano giurato: le liberalizzazioni porteranno efficienza e benefici per i consumatori sotto forma di prezzi più bassi. Ma non è andata così: il Dipartimento del Tesoro del ministero dell'Economia ci ha fatto sapere che nel 2005 i prezzi nei settori liberalizzati sono cresciuti molto di più - il doppio abbondante

Il Tesoro dà il giorno di Santo Stefano una notizia cattiva – i pesanti rincari delle bollette, il doppio dell’inflazione programmata – e una previsione ottimista: il caropetrolio potrebbe fermarsi. Delle due, è certa perché assodata, la prima. Nei primi dieci mesi dell'anno, le tariffe dei beni cosiddetti liberalizzati – in primis le tariffe elettriche - sono cresciute in media di oltre il 5%, cioè quasi il doppio rispetto all'inflazione.

«Dal ministero del Tesoro viene la più netta smentita delle chiacchiere di Berlusconi sull'economia del Paese»: fa notare Riccardo Villari, responsabile Mezzogiorno della Margherita riferendosi ai discorsi di fine anno di Silvio Berlusconi.

 
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Post N° 272

Post n°272 pubblicato il 27 Dicembre 2005 da ossimora
 
Tag: Di me
Foto di ossimora

Ho letto un bel po’ in giro,nei giornali,( Ciampi ha firmato la legge truffa elettorale ,Fini è contrario all’amnistia manco a dirlo,il discorso del papa … commenti gustosi  allo sproloquio logorroico del premier... )e poi nei tanti blog  che mi piace visitare .Molte cose belle ,belle storie ,sfoghi di razza.Speravo di trovare meno profluvio di natale,auguri ,pace e serenità.Capisco bene che è cosa più che ovvia ma non ce la faccio a sopportare le feste di fine anno e cerco sodali,ora che il più è andato posso dirlo…,è proprio più forte di me,nemmeno nei momenti più “adatti”,(mia figlia piccola etc) sono mai riuscita a digerire la vischiosa atmosfera di questo periodo.Spesso mi sono trovata a pensare che rinuncerei anche alle vacanze dal lavoro se si potesse saltare a piè pari sta valanga di melenserie,di musichette falso-allegre ,di nevicate cartacee ,tappeti rossi,concerti sotto l’albero,feste di piazza ,ricordi dell’infanzia ,ricette tipiche,renne e strenne .Un idiosincrasia profonda che mi ha sempre fatto sentire vicino Woody Allen quando dice:”Ho tentato il suicidio a Natale ed altre feste comandate”.ecco forse il nocciolo della questione è proprio qui,il fatto che comunque queste feste sono eterodirette ,da sempre,a darmi fastidio,lo sono così tanto da non permettermi proprio nemmeno con un briciolo di  passione di aderirvi,c’entra forse la mia incapacità alla disciplina,agli orari ,a tutto ciò che è programmato,non è questione di religione ,consumismo ,è dentro di me la nausea.

La festa è ciò che si aspetta “,scrive Roland Barthes nei Frammenti di un discorso amoroso,sottoscrivo in pieno.Io aspetto che passino  queste  presunte  feste come avessi  un brutta influenza sperando di contrastare la serpentesca  inquietudine insita a queste giornate e riacchiappare la festa che aspetto :la mia.

 
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Post N° 271

Post n°271 pubblicato il 26 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora



Asimmetriche tracce di sole

in penombre d’emozione pura

sacralizzano

il desiderio.

Monade bicellulare

di pretesa simbiosi

acceca la mente.

Passeggio nell’incerto rosato

(spazi di azzurro terso del cielo conducono altrove)

lasciandomi assorbire

dalle geometrie arancioni

di camminamenti medioevali

dai verdi baluginii

delle spigolose foglie di platano

dal fulgore delle colline suadenti.

Archè nell’anima

nel bere i tuoi baci.

A.


 
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Post N° 270

Post n°270 pubblicato il 25 Dicembre 2005 da ossimora
 
Tag: inserti
Foto di ossimora


Ma  come oggetto da leggere, come oggetto effettivamente letto, come oggetto scritto affinché venga letto, il libro non esiste. Il lettore nasce solo a questo punto: quando cioè, si avvede della nonesistenza del libro, e più esattamente si accorge di essere lui stesso il libro. Io sono il testo. Non esiste nessun altro testo, e il compito del libro è appunto quello di leggermi. Il lettore è ciò che viene letto.(G. MANGANELLI, Discorso dell’ombra e dello stemma).

 

 

 
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Post N° 269

Post n°269 pubblicato il 25 Dicembre 2005 da ossimora
 
Tag: Utility
Foto di ossimora

Art. 27, comma 3 della Costituzione: "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato".

In questo momento si sta svolgendo a Roma la marcia a favore dell'amnistia,non potendo esserci "FISICAMENTE"...aderisco tramite il blog.

Sono molte le adesioni alla Marcia di Natale che si terrà il 25 dicembre a Roma, a favore di un’amnistia per i reati minori e ridurre di un terzo le cause in corso. "Carceri più umane e vivibili, non sovraffollate e malsane, dove siano tutelati i diritti di tutti, rappresentano il contributo più efficace alla sicurezza collettiva e in particolare, alla sicurezza dei cittadini liberi", ha spiegato Luigi Manconi, responsabile dipartimento Diritti civili della Direzione nazionale Ds. "La riforma del 1990 fu fatta ai tempi di tangentopoli, fatta dalla maggioranza del parlamento per evitare che quei pezzi di classe politica sotto inchiesta si facessero un’amnistia. - ha detto Luciano Violante, presidente dei deputati Ds, - Ora secondo me va modificata”.

La manifestazione parte da Castel Sant’Angelo alle ore 10 e passando davanti al Carcere di Regina Coeli, il Senato, la Camera dei Deputati, Palazzo Chigi e Santissimi Apostoli, arriva in Via 24 Maggio, vicino al Quirinale. Una diretta tv è prevista su Rai3, dalle 9.50 alle 10.30.

È la prima volta che in Italia si manifesta quella che viene considerata la più grande questione sociale del nostro paese, determinata dalla non-amministrazione della giustizia e dalla disastrosa situazione delle carceri, fatti per cui lo stato italiano è stato condannato dalla giustizia europea, sin dal 1980 e ripetutamente, per violazione di diritti umani fondamentali. Non si tratta solo della condizione delle carceri nelle quali 60.000 detenuti sono ammassati in celle che potrebbero ospitarne al massimo 42.000, si tratta anche e soprattutto della vita di almeno 18 milioni di cittadini italiani e delle loro famiglie che sono parti in causa negli attuali 9 milioni di processi pendenti, molti dei quali destinati a risolversi per prescrizione (come è accaduto a 1 milione di processi negli ultimi cinque anni). Secondo il recente rapporto del Consiglio d’Europa, circa il 30% della popolazione italiana è in attesa di una decisione giudiziaria.

Don Antonio Mazzi presiede il comitato promotore dell'iniziativa, di cui fanno parte numerosi politici, ed esponenti della società civile: i senatori a vita Francesco Cossiga, Giorgio Napolitano e Giulio Andreotti. Ci saranno anche, tra gli altri, Rita Levi Montalcini, Cesare Salvi, Emma Bonino ed Enrico Boselli. L’Unità, Il Manifesto e altri quotidiani hanno aderito alla Marcia invitando i loro lettori a partecipare.

Silvio Berlusconi si era espresso a favore di un atto di clemenza, una seduta straordinaria della Camera sul tema si terrà il 27 dicembre alle 11. Ma nella maggioranza sono molti i dissensi.

An è palesemente contraria. "Sono personalmente contrario all'amnistia - aveva affermato Gianfranco Fini - servono politiche per fare in modo che chi sbaglia paghi".(vero,e che non si procacci leggi ad personam o abili circonvoluzioni per far decadere i termini...Gianfranco!)

"Sono contrario - ha detto ministro della Giustizia Roberto Castelli (Sono state aggiudicate le gare d'appalto per la costruzione di quattro nuove carceri per un totale di 1.400 nuovi posti. Ad annunciarlo è il ministro della giustizia Roberto Castelli. Il guardasigilli, in polemica con i sostenitori di un provvedimento di amnistia, ha definito la costruzione dei nuovi istituti di pena "la vera risposta al problema del sovraffollamento dei penitenziari italiani".Le nuove carceri annunciate dal ministro Castelli sorgeranno tutti in Sardegna, a Tempio Pausania, Cagliari, Oristano e Sassari. L'investimento complessivo, ha precisato il guardasigilli, è pari a circa 160 milioni di euro. Inoltre entro pochi giorni saranno aggiudicati anche i lavori per gli istituti penitenziari di Rovigo e Savona. )

 
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Post N° 268

Post n°268 pubblicato il 25 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora

Copiose  fiammelle arancio

turbinano (immagine consunta)

a rischiarare

di tanto in tanto

un’oscurità latente

che

per esistere

ha bisogno di luce.

A.



 
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Post N° 267

Post n°267 pubblicato il 23 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora


Luce    

dentro di me. 

Immagino

protette

parvenze speculari

sinuose.

Crepitii ed esplorazioni,

fenditure nello spazio.

Il tempo è uno scoppio.

A.

 
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Post N° 266

Post n°266 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da ossimora
 
Tag: Imago
Foto di ossimora

Solstiz-io

Ho percorso due volte la ronde d’ordinanza quotidiana prima di decidere di non imboccare la superstrada ;il solito grigio tunnel metallico nella nebbia ,rapido ed indistinto.

Stamattina alle sette la brina aveva aggredito,elaborandolo ogni spazio ed imboccare la  strada pedemontana ,stretta ,curvosa,intima è stato concedersi un sottile piacere.

Solo una decina di chilometri:godibili.

Ai bordi,ogni singola pianta ,ogni accalcata erba rinsecchita scintillava ed emergeva saettante ,riconquistava gli sguardi,dardeggiava nel grigiastro della nebbiolina sottile.

(Spettacolari i cardi spinosi e le sommità dei finocchi selvatici, affollati di goccioline cristalline)

Sono arrivata in un soffio.

Sono contenta che sia finito l’Autunno.

Un bel freddo tosto ,ora,e la luce che pian piano si riappropierà  delle giornate .

DIES NATALIS INVICTI SOLIS.
A questo punto di svolta del Sole che, dopo essere arrivato al punto più basso del suo percorso stagionale torna ad allungare le giornate, gli antichi Romani (ma anche se in modo diverso un po’ tutte le altre civiltà del mondo) associarono la festa della nascita del Sole Invitto, del Sole cioè che tornava a illuminare le giornate e scaldare il suolo. Questa festività segnava la fine del ciclo negativo del Sole e l’inizio di un nuovo periodo stagionale. Il nostro odierno Capodanno, che cade molto prossimo al Solstizio, origina appunto da questa festa. Ma non solo; anche il Santo Natale deve la collocazione della sua data proprio a questa ricorrenza. Nel IV secolo Papa Liborio volle sovrapporre alla festa pagana del Sole Invitto la festa cristiana del Natale di Gesù Cristo. Solo successivamente le tre ricorrenze (Natale, Capodanno e Solstizio), nelle vicissitudini delle riforme calendariali e forse anche per esigenze liturgiche, si sono separate. La loro vicinanza però testimonia ancora oggi la loro comune origine.


 

 
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Post N° 265

Post n°265 pubblicato il 20 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora


Lula è stato solo l’inizio, Evo Morales non sarà la fine. Il Sud America del Terzo Millennio guarda con sempre maggiore convinzione a sinistra. E porta al governo forze a volte anche molto diverse fra loro, ma accomunate dalla critica al neoliberismo e all’egemonia statunitense sul continente.

Se il presidente brasiliano e il suo Partido dos Trabalhadores (Partito dei Lavoratori) appaiono in fase declinante dopo essere stati travolti dalle accuse di corruzione, nei Paesi vicini si affermano altre forze ugualmente legate all’Internazionale socialista. In Cile Michelle Bachelet è la grande favorita del prossimo ballottaggio per l’elezione del presidente: al primo turno ha ottenuto circa il 45% dei voti contro il 26% del suo avversario di destra Sebastian Pinera. In Uruguay, poco più di un anno fa, la vittoria del medico Tabaré Vazquez e del partito - coalizione Frente Amplio, l’Unione delle forze di sinistra di Montevideo.

Ma i presidenti sudamericani che guardano a sinistra non sono solo quelli direttamente legati alla grande famiglia dell’Internazionale. Il presidente venezuelano Hugo Chavez, che continua ad essere la bestia nera degli americani grazie alla sua politica petrolifera, alle ultime elezioni ha visto trionfare la sua coalizione (che, grazie al boicottaggio dell’opposizione, ha incassato tutti i seggi del Parlamento). In Argentina il presidente Nelson Kirchner, dopo aver sconfitto l’ex presidente Carlos Menem nella sfida fra l’ala destra e sinistra del peronismo, sta assumendo posizioni sempre
più vicine al Venezuela e di crescente distanza dagli Usa e dalla Chiesa cattolica, con cui ha avuto numerosi attriti. Più controversa la situazione in Ecuador, dove il presidenze Lucio Gutierrez, accolto come un nuovo Chavez al momento della sua elezione, ha condotto una politica molto accomodante verso il Fondo Monetario ed è stato travolto dalle proteste di piazza: in aprile si è rifugiato in Brasile, lasciando il posto al suo vice Alfredo Palacio.

Gli ultimi baluardi conservatori? Sicuramente la Colombia di Álvaro Uribe Vélez. E il Perù di Alejandro Toledo, chiamato ad affrontare una profonda crisi politica e sociale. Il Paraguay Óscar Nicanor Duarte Frutos, leader del Partido Colorado tradizionalmente al potere, appare invece piuttosto accomodante verso la politica dei più forti vicini di sinistra. Lo si è visto al vertice al vertice delle Americhe che si è svolto in ottobre Mar del Plata, in Argentina, dove gli Usa hanno per la prima volta scontato l’opposizione al progetto dell’Alca (Area di libero commercio delle Americhe) da loro stessi proposta nel 1994 a Miami.


LINK UTILI E CLICCABILI


Il Partido do Trabalhadores di Lula
Il Frente Amplio di Vazquez
Il Partito Socialista cileno
Il Il Movimiento al Socialismo di Morales 

 
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Post N° 264

Post n°264 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da ossimora
 
Tag: Di me
Foto di ossimora

Sono stanca e infredddolita,quasi non ce la fa a scaldarmi nemmeno  il mio amato camino.Riporto ,trascrivendo meccanicamente come in un mantra; per rilassarmi ,per concentrarmi su pensieri già letti,ascoltati,sentiti.L'esercizio del copiare come catarsi e ottundimento,voglia di stare lontana e di esserci tramite altre voci.

Da "I fatti della vita"(sogni ,fantasie ,riflessioni sulla nascita) di R.D.Laing (incipit de "La vita prima della nascita)

Il mondo è il mio grembo,e il grembo di mia madre fu il mio primo mondo.

Il grembo è il primo della serie di contesti

contenitori

qualunque cosa in cui ci si trovi

              stanza

              spazio

              tempo

              rapporto

             stato d'animo

qualunque cosa sia

d'attorno

chiunque *

        io senta come attorno a me

        l'atmosfera di qualcuno

        le circostanze di qualcuno

        l'ambiente di qualcuno

         il mondo.**

* Una donna dice:"mio padre c'era ,ma non era mai d'attorno.

**"per quel che mi riesce di discernere,non c'è mai altro che grembo...E' l'incapacità di riconoscere il mondo come grembo ,la causa della nostra afflizione ,in gran parte (Henry Miller )


 
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Post N° 263

Post n°263 pubblicato il 18 Dicembre 2005 da ossimora
 
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Di solito Borghezio,noto perlopiù come organizzatore di ronde ,raccolte di firme contro immigrati,agitatore di manganelli in concerto con gli estremisti neofascisti di Forza Nuova ,nei treni ci sale per portare “pulizia”,e con tanto di alcool e straccetto ripulire i posti occupati indegnamente dalle nigeriane pendolari.

( Nel suo palma res c’è anche un episodio inquietante ,nel  '93 ha preso una multa di 750.000 lire per aver picchiato un bambino marocchino…)

Ieri c’è salito come “semplice” cittadino e lo hanno pestato un pochino (poco).La destra intera ,si stringe compatta al grande ,carismatico leader assennato e libertario,  tacciando di “pericolosa deriva antidemocratica “,un gesto che io definirei semplicemente “liberatorio”.Un po’ come il cavalletto di piazza Navona per intenderci..Avrei preferito che la lezioncina,avessero potuta dargliela i cittadini stranieri ma si sa che in questi giorni loro sono impegnati in lunghe code fuori degli uffici immigrazione per il rinnovo dei permessi di soggiorno e non possono  permettersi simili soddisfazioni.Coloro che lo difendono farebbero molto meglio a ricordargli ,sussurrandolo magari che …

chi semina vento ,raccoglie tempesta .

 P.S:vorrei far notare che in quello che ho scritto non c'è la ben che minima "istigazione" alla violenza ,anzi ,c'è solo la rabbia e l'indignazione verso chi di violenza si nutre e si è nutrito e non ha mai ricevuto dai suoi "compari",l'invito ad abbassare i toni.Fuor d'ipocrite giaculatorie.

 
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Post N° 262

Post n°262 pubblicato il 18 Dicembre 2005 da ossimora
 
Foto di ossimora



Istinti vitali,

assoluti,

onesti,

capaci di incenerire

normalità

ormai ammuffite

come tozzi di pane

ancorati

a fondi-buste

di cellophane

attraversano

come vento forte

settimane

lunghe soltanto poche ore

ridotte all’unico significato

di rari momenti,

essenziali,

immolati a purezza universale.

La spiritualità,

serica e femminile

dell’amore

inaspettatamente

scuote nell’essenza

strutture monolitiche

riducendole

con tragica ironia

a  ridicoli ed ossessivi

fantasmi di paura.

A.


 
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Post N° 261

Post n°261 pubblicato il 17 Dicembre 2005 da ossimora
 
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La terribile lady Moratti si candida a sindaco di Milano per il centro destra.

La cosa mi induce a due riflessioni ,intanto che madame Bricchetto è tanto incapace quanto "furbetta" e sa che:
1)  Probabilmente (legge elettorale e impar condicio a parte)il centro destra perderà le elezioni
2)  Se non le dovesse perdere (non oso pensarlo) sarebbe comunque difficile un suo ruolo "prestigioso"all'interno di un nuovo governo(ormai le hanno fatto fare il lavoro "sporco")
(e tanto sporco) e lei che quanto a faccia di tolla è davvero notevole ha eseguito e proceduto allo smantellamento ed impoverimento della scuola pubblica senza battere ciglio.
Vi ricordate le tre I... 
Si sono metamorfosate in un magmatico blog di sottrazioni di risorse ed aumento di autoritarismo (basta pensare al voto di condotta!!! e non voglio essere più precisa)(Università,scuola dell'infanzia ,cadeaux alla scuola privata ...e via e via...)
Onestamente spero che I milanesi la castighino e la rimandino a prendere il the nei salotti buoni dei petrolieri .

 
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