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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Messaggi di Dicembre 2006

 

Post N° 731

Post n°731 pubblicato il 31 Dicembre 2006 da ossimora
 
Tag: Di me

Tanto quanto non  mi piacciono  gli orologi quasi per un contrappasso anomalo mi piacciono

i calendari.

Forse e la loro natura flessibile ,adattabile,intima spesso ,o decisamente spiazzante.

Ce ne sono tanti..da vari punti di partenza,sono plurali,non tutti domani festeggiano il giro di boa...

Ci sono anchei calendari "altri",dove le date non corrispondono ma appare chiara la convenzione.

Ne compro sempre diversi;quest'anno Rotko,coi suoi arancioni da mediterraneo anomalo ,universale e poi quello del Manifesto,non può mancare uno di Roma,la città che più di tutte sa darmi allegria solo per il suo semplice esserci.

 Me ne hanno regalato uno con una specie di saga familiare troppo divertente...

Uno "locale" ,con le spigolature etnografiche dolci seppur risapute.

Non è che in realtà li guardi molto ,non ci scrivo mai ,ma ...non importa...mi piacciono come tutto ciò che è cartaceo !

AUGURI A TUTTI PER TUTTO

music

 
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Troppo profumo d'incenso.

Post n°730 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da ossimora
 

immagine

La pretesa di intitolare al papa Giovanni Paolo II la stazione centrale "Termini" della capitale della Repubblica italiana non è che il culmine del confessionalismo istituzionale.
La decisione è stata assunta con un colpo di mano antidemocratico, non trasparente, in periodo di silenzio-stampa, nonostante fosse stata già precedentemente contestata da migliaia di cittadini e da centinaia di associazioni italiane ed estere.
Il sindaco Veltroni ha così negato il carattere laico delle istituzioni e il profondo pluralismo culturale, politico e religioso della società in cui viviamo.
Ha perduto il rispetto per ogni convinzione che non sia quella cattolica.
 Riteniamo che, quanto meno, decisioni destinate a segnare a tempo indeterminato il volto di Roma dovrebbero essere prese senza demagogia e senza opportunismo.
Il 23 dicembre sarà ricordata a Roma come una data infausta per la laicità e la democrazia delle istituzioni.

L’Assemblea delle associazioni laiche romane tenuta a Roma il 27-12-2006 in via delle Carrozze, 19

- invita tutti i cittadini a far sentire la propria protesta sui giornali, sul sito del Comune di Roma

e al call center 06.0606.

http://www.comune.roma.it/

- richiede la convocazione di una riunione straordinaria

del Consiglio comunale per dibattere pubblicamente questa improvvida decisione.

- invita i comuni italiani a protestare contro lo stravolgimento del nome storico della Stazione della capitale italiana e contro la prassi inedita del Comune di Roma con cui si è appropriato di un simbolo della comunità nazionale.

- invita tutti i cittadini a sottoscrivere questo documento di

 info@italialaica.it , in vista di una prossima assemblea cittadina. protesta presso

L’Assemblea delle associazioni laiche romane

 
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Vertigine albale

Post n°729 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da ossimora
 

Azzurro traslucido

il colore

che mi connette

alla tua pelle di profumo.

La separatezza

si fa tangibile

la coerenza dei gesti essenziale.

Le giornate sfilano

(forse) parallele.

Il pensiero langue

nel non riuscire ad immaginare come sei ,

in mia assenza.

La possibilità di toccarti

(piuttosto sfiorarti)

è completamente euforizzante;

sicura portatrice di felicità.

Adorato,

evanescente animo inchiodato.

A.

immagine

 

 

 
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S.O.S.

Post n°728 pubblicato il 28 Dicembre 2006 da ossimora
 
Tag: ecole

Il sofferto iter della Legge Finanziaria e le elezioni delle RSU hanno monopolizzato la discussione sulla scuola. Si tratta ora di rilanciare  un tema professionale molto sentito: “Le indicazioni nazionali provvisorie della Moratti”.immagine

Si dovranno adottare i nuovi libri di testo ed è necessario che sia data alle scuole la possibilità di non scegliere i libri di testo dell’era Moratti.

(chi li deve selezionare sa di cosa si parla!!!) 

Come abbiamo da sempre sostenuto, le indicazioni nazionali non sono prescrittive, ma ci si trova di fronte ad una realtà nella quale gli unici libri messi a disposizione dalle case editrici sono quelli morattiani: non c’è infatti altra possibilità di scelta.

Per questo abbiamo lanciato una petizione nazionale che si concluderà a  Gennaio.

Abbiamo un obiettivo immediato, liberare la scuola da cattivi libri, ed uno strategico, sollecitare la formazione di una commissione pluralista per scrivere un curricolo nazionale che, senza cancellare il meglio delle precedenti esperienze degli orientamenti dell’infanzia, dei programmi della scuola elementare del 1985 e di quelli della media del 1979 li raccordi, tenendo conto anche delle innovazioni previste dalla finanziaria, per il biennio della scuola secondaria superiore e svolga una doverosa azione di manutenzione, che è necessaria ed indispensabile per motivare una scuola stanca. 

Chi scrive ha personalmente sentito il Ministro Fioroni sostenere a Bologna che: “Le indicazioni nazionali sono transitorie e sperimentali e perciò non vincolanti e che sono ancora validi i programmi del 1979 e del 1985”.

Giunge notizia che affermazioni analoghe siano state sostenute dal Ministro a San Benedetto del Tronto e in altre parti d’Italia.

Quindi, si deduce che, se non si troveranno i  vecchi  libri di testo ma solo i nuovi, conformi alle indicazioni transitorie,  ciò sarà da imputare alle case editrici che, a questo punto, si posizioneranno  come le uniche sostenitrici della riforma Moratti. E’, però, paradossale che le case editrici siano così potenti da imporre da sole, contro il parere del Ministro e la volontà delle scuole, le decisioni didattiche al complesso mondo della scuola, decidendo esse, tramite  libri indesiderati.

La nostra petizione serve a questo: ad indurre il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare  una circolare chiara alle case editrici, per ottenere immediatamente la possibilità di disporre di libri di testo ispirati ai programmi in vigore nel 1979 (Medie) e nel 1985 (elementari). Questi sono davvero gli ultimi cinque metri da fare per raggiungere il traguardo e vanno percorsi con tenacia, se non vogliamo trovarci,  al prossimo settembre, con un  fantasma ingombrante che ancora vaga per le scuole.

Omer Bonezzi presidente nazionale di Proteo Fare Sapere

 Invitiamo tutti a promuovere banchetti per continuare nel mese di Gennaio la raccolta di firme. Scarica il modulo per la raccolta firme della petizione sul nostro sito http://www.proteofaresapere.it/iniziativespeciali/petizioneindicazioni/petizione06.htm

 

 

 
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Mi hanno regalato un'altra penna

Post n°727 pubblicato il 27 Dicembre 2006 da ossimora
 
Tag: Di me

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Non sono mai stato uno scrittore lungo.

Forse sono un poeta mancato. Il mio modello è sempre stato la concisione della poesia, la densità del senso concentrata in poche righe.

 Scrivo sempre con sforzo, non ho la scrittura facile.(!!!)

 Le mie pagine sono piene di cancellature e butto via parecchio.

da
Italo Calvino newyorkese

***

Io/1

Non sono mai riuscita a "domare" le parole scritte come avrei voluto.

 O meglio a muoverle e farle vivide, poliedriche , corpose.

Quando leggo cose scritte con quella grazia o effervescenza o naturale pricipitare , di molti degli scrittori che amo, resto allibita , spesso estasiata.

Ci si può migliorare , scrivere e immaginescrivere , scrivere sempre ma non basta , forse.

Oltre ai miei scatoloni di diari, appunti , ogni tanto ritrovo nelle copertine dei libri , nelle pagine bianche all'inizio o alla fine di saggi e romanzi pezzi scritti a matita , rapidi, rubati a  qualche attesa ,non sempre mi riconosco.

Spesso provo pudore  e meraviglia.

Io/2

 In passato sopratutto alcuni miei maestri (i pochi che si ha la fortuna di incontrare),qualche amico , mi hanno incitato ad impegnarmi , per pubblicare delle cose , per perseguire mete.

Non l'ho mai fatto.
 Sicuramente avevo torto, ma fin da allora non sono mai riuscita a trovare un buon motivo per abbandonare la strada che conduce  alla "dimenticanza del desiderare", mi interessa meno la meta, di più l'andare.
***
Io/3

Doloroso e triste

è constatare con lucidità

l’immenso dislivello fra

Il mio anelito a spazi

sublimati che arrivino

a conquistarsi bocconi d’infinito

e la mediocre sostanza

sofferta ed amata

(questo si)

che si consolida

in pochi stagnanti segni.

A.

 
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Post N° 726

Post n°726 pubblicato il 25 Dicembre 2006 da ossimora
 

L’uomo beve un sorso

il sorso beve il sorso

il sorso beve l’uomo” 

Cooper

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Senti ad ogni sorso che scende

 la tua mente mutata in ardesia

lavagna vuota,

 incisa di bugie

 viva di illusioni

scordi persino che esiste

appiccicosa assillante.

 Ogni sorso scioglie un singhiozzo

 traduce in risata la disperazione

 l’inedia -

creando momenti di realtà

facilmente obliabili

 vissuti a mezz’aria,

confusi coi sogni

 trasudanti amore,desiderio,morte.

Nell’ebrezza

come nella

danza macabra di Baschenis”

quello che attrae:

 il dualismo

 risata sfrenata-ghigno insinuato.

A.

 
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Post N° 725

Post n°725 pubblicato il 25 Dicembre 2006 da ossimora
 

Ieri sera ho telefonato ad un mio cugino .

Era sconvolto.

Pochi giorni fa (il 20 per l'esattezza)su moglie G.ha avuto un incidente sul lavoro.

Le è rovinato addosso  un bancale di quattro quintali sul piede .

E' in ospedale con il piede praticamente spappolato,svariate fratture,infinite microfratture e 53 punti di sutura .

Ha la febbre ed il post operatorio è pesante.

Sono rimasta turbata ovviamente e la cosa che di più mi ha lasciato senza parole è il PADRONE della fabbrica di carta e cartone dove G.lavorava, per le feste assieme alla tredicesima ha distribuito alle operaie le scarpe antiinfortunistiche .

Che allegro umorista !

Spero che  gli vada di traverso l'uvetta ,che una mandorla gli disintegri un dente e lo champagne gli dia acidità di stomaco per tutto il 2007.

Fanculo.

Adieu James Brown

 
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Post N° 724

Post n°724 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da ossimora
 

immagineMai come in questo periodo si parla delle religioni ;un po’ per il pervasivo senso di malaccettazione dell’Islam in tutta Europa(è dei giorni scorsi la notizia che il nome Mohammed in Inghilterra ha superato diversi usatissimi  nomi inglesi per diffusione e su questa cosa ho sentito commenti fra lo spaventato e il decerebrato ),un po’ perché questo papa ritiene di doversi occupare in particolare ed insistentemente  di tutte le  questioni italiane ,passando come un caterpillar sui laici e i non credenti.

Per le feste di fine anno  è tutto un florilegio ed un mix continuo di lustrini e presepi,alberi ormai di design e presepi,incitamento all’acquisto e presepi,lusso e presepi,abiti da sera e presepi ed è proprio sul presepio che quest ‘anno in particolare c’è un interessamento forte ,almeno riguardo le apparenze,sulla sostanza non so.

.Prima la questione dell’Ikea che(orrore!!!) non vende statuine ,poi la scuola di Bolzano che,per scelta  non ha fatto il presepe ed è finita nel caldero-ne/li mediatico

 Questa della scuola è la cosa che più mi interessa ;ci vivo e ne respiro gli umori

Questa alzata di scudi neocon ,teocon,convertiti ad hoc,fulminati sulla via di Damasco ,dell’ultima ora è insopportabile .immagine

Ho provato ad argomentare con qualcuno su questa cosa dell’inopportunità del presepe a scuola che non è né luogo di culto , nè “casa”privata ,suscettibile di  scelte personali e dove  quindi si  dovrebbero  rispettare tutti mantenendosi in quell’ambito di laicità dove tutti si sentono rappresentati

Apriti cielo!.

 Mi hanno aggredita dicendo che per loro il presepe è “cultura”e che come tale non ha connotati religiosi.(SIG!)

E poi guai se si fa questo per i  Musulmani ..che sono ospiti e che devono assimilare le nostre tradizioni e bla bla bla e se noi andiamo giù dobbiamo rispettare le loro  etc etc…via discorrendo con tutta la sequela nota ed asfittica del pensiero qualunque

Ho provato  dire,inascoltata ,che ero io che non vivevo bene quella rappresentazione

immagine(peraltro priva di ogni valenza estetica,i bei presepi mi piacciono eli vado a vedere..qui in Umbria poi...),

Che la laicità della scuola è un valore ,che chi vuole ha le chiese..e tante ..

che ad una istituzione dello stato non si chiede di disquisire di teologia ma di garantire la convivenza e l'accoglienza di tutti ,senza discriminazioni economiche ,culturali,etniche o religiose.  Obiettivo anche squisitamente didattico-educativo.

Nel corso del loro progetto educativo gli insegnanti di Bolzano – tenendo  il presepe negli scatoloni – hanno ritenuto che questo obiettivo didattico potesse essere meglio raggiunto rinunciando ad esporre il bue e l’asinello. È una scelta del tutto coerente con l’impianto laico della scuola pubblica.

Una scelta, non l’unica peraltro.

Un’altra poteva essere quella “inclusiva”, attenta cioè a inquadrare oggi il presepe nella sua cultura e nella sua tradizione; ma altrettanto impegnata a esporre un candelabro durante la festa ebraica di Channukkà o ad inquadrare quella islamica di Id Al fitr o quella buddhista del Vesak o anche i miti del sole invitto e delle feste del solstizio così belle e dimenticate!

 Le identità  contano e meritano attenzione anche sul piano educativo: ma, appunto, in quella prospettiva dialogica, pluralista, inclusiva, critica propria della scuola laica. Insomma si può e si deve parlare del presepe, anche allestire ma senza farne la bandiera dell’italianità o delle radici cristiane del paese,brandendolo come un’arma.

 

 
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Una mail a Volontè

Post n°723 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da ossimora
 
Tag: ombre

immagineIeri mattina ,quando Radio Radicale ,ha dato la notizia della morte di Piergiorgio Welby,mi sono commossa parecchio ,ho pensato al suo volto,alla fissità del suo corpo icona di impotenza,ho pensato alla sua compagna ,al dolore ,alla rabbia ed anche alla forza di condurre una battaglia pesantissima ,in un paese come il nostro,falsamente moralista ,per niente morale, dove  si spera prima o poi di avere leggi ,se non totalmente esaustive di ogni singolo problema legato anche all'etica ,almeno più chiare .

Coscioni ,Welby,quante storie tragiche dovranno mettersi in ballo per ottenere ascolto?

Probabilmente l’anestesista che ha staccato la spina e sedato W.,non avrà serie conseguenze penali,nonostante i vari Luca Volontè che gridano e insultano .

(E 'bene ricordare anche questo del piccolo sacrestano Volontè *)

Rodotà in un suo articolo sulla questione afferma che c’è già una legge che ci tutela in casi come questi ed è quella del rifiuto delle cure  da fare della persona stessa.

Se vado in ospedale e mi debbono fare una puntura ,per qualsiasi motivo io la voglia rifiutare sono nella condizione di poterlo fare e nessuno può impormi altro,quindi essendo che Welby non sarebbe sopravvissuto senza le terapie ,non ha che esercitato un diritto sacrosanto .

Inutile gridare “E’ stata eutanasia",non lo è stato ,pur non essendoci defininizioni chiare su quello che poi è davvero l'eutanasia .
Ho sentito la Bindi affermare che dovremmo tutti fare un passo indietro (e te pareva ...)e ridiscutere riguardo a  quello che vogliamo dalla medicina ,ha affermato che dovremmo pretendere che la medicina lavorasse per la vita e mai per la morte ;ovvio ,come darle torto,credo che con questa affermazione abbia sfondato una porta aperta...ma e qui è il punto topico :"quando si può definire vita la vita?e ancora la  nostra vita  ci  appartiene?

***Scrivi all'onorevole
Sappia, Onorevole Volonté, che d’ora innanzi  e per cinque minuti al giorno, Lei, sarà oggetto del mio più vivo, feroce e laico disprezzo.
Dal Blog di "Arrabbiato"
Direi che sia cosa buona riempirgli la casella di posta ...
 
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Post N° 722

Post n°722 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da ossimora
 
Tag: Di me

Vorrei poter scrivere di più ,qui o altrove come ho sempre fatto ma non ho tempo .

Per la prima volta da un bel pò , ho poco tempo,lo devo amministrare ,gestire in modo nuovo.

La cosa grava sui miei ritmi slow.

Non sono ancora arrivata ad usare l'orologio  ma ci sono vicina .

Io e gli orologi,il tempo che scorre,le ore ,persino gli anni siamo due cose decisamente distanti.

O meglio il tempo va ed io non mi accorgo  che passa .Quasi mai.

Sono una tragedia nel dare l'età alle persone ,dico delle cose fuori dalla logica corrente/"normale" ed ho imparato a tacere.

Non sono capace di organizzare le immaginegiornate,il tempo libero dandomi delle scansioni temporali troppo precise.Detesto gli appuntamenti,mi mandano nel pallone e riesco a non essere puntuale anche se mi ci metto d'impegno.

Solo per il lavoro sbircio il cellulare e rimetto la sveglia sennò nisba.Lì non sgarro.

Non ho mai portato un orologio.

O meglio l'ho fatto per un breve periodo subito dopo la morte di mio padre .

Lo presi dal suo braccio e lo indossai istintivamente .Qualche giorno e lo ributtai dentro ad un cassetto dove langue  anche adesso.

 
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bleath.

Post n°721 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da ossimora
 

         Melting pot  

   

Fa accaponare la pelle il silenzio assoluto sulle migliaia di morti dei migranti ,dei dannati e dei diseredati della terra .Ribrezzo e ribellione.

Un bilancio assurdo.Incessante

 Senza impronte ,senza echi.

 Giorni fa l'ennesima tragedia

gente del SENEGAL infondo al mare

oggi la giornata del migrante :totalmente ignorata.

Solo vani ,continui,acefali  turpiloqui sul valore della vita umana a destra e a manca.

(...il top dei top Calderoli che parla di Welby...sigh!)

 
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Post N° 720

Post n°720 pubblicato il 16 Dicembre 2006 da ossimora
 

Chi vuole sul serio qualcosa

 trova una strada,

gli altri una scusa.

Proverbio africano

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“Ci prendiamo troppo sul serio…amo chi non si prende troppo sul serio”essenziale è non prendersi sul serio”.

Rimugino da un bel po’ di tempo ,parecchio ,come sempre ,prima di includere queste affermazioni nella lista delle mie idiosincrasie linguistiche.

Queste parole/proposizioni,inserite in qua e in là nei discorsi che capita di ascoltare/ leggere ormai mi infastidiscono decisamente .

Oh bella ci mancherebbe che non ci prendiamo sul serio …anzi ci pigliamo per il culo da soli!

Lo so certo,probabilmente ,spesso ,si usa dire ciò sottintendendo “la levità”,la leggerezza”,l’”ironia”,nei sentimenti,nella comprensione,accoglienza,simpatia/empatia  con  se stessi,con le cose e gli altri ma analizzando i contesti mi appare abbastanza evidente che si usano tali (ormai luoghi comuni?!)per avvallare le peggiori idiozie modaiole,per concedersi continui alibi alla non scelta selettiva ,all’avvallare atteggiamenti barbari,spettacoli spazzatura ,fatuità assurde,fino a sconfinare nei più gravi atteggiamenti di lassismo che portano alla mancanza di professionalità….

”Ma si dai non prendiamoci sul serio…”e ciucciamoci qualsiasi cosa allineando così la presunta leggerezza al conformismo mentale più subdolo.

Prendere la vita sul serio non da seriosi parrucconi asfittici ma “riconoscersi ,in un ambiente nel quale si propone ,con la vitalità ,la voglia ,la passione di affermare/difendere le proprie identità.

Mi piace pensare che chi mi interessa ,chi amo ,chi mi è amico ,prenda se stesso,la vita ,le scelte lievemente/sottilmente /integralmente  sul serio .

Mi piace integrare il mio discorso con questo commento di Scalzasempre ...

Integrandosi

La levità e la leggerezza non sono antipodi alla profondità. Si può volare fino al centro dell'esperienza s-zavorrati da quello che è inutile. Spesso si confonde la profondità con la pesantezza. Che non è propriamente la stessa cosa. La profondità è una strada che si percorre dalla circonferenzialità dell'esternazione fino alla centralità dell'essenza. La pesantezza è il restare appesi a un peso. Di qualsiasi genere. Differenza notevole ma spesso è più facile vivere disintegrando le circostanziabilità senza coglierne il valore, il gusto, la coloritura speciale. Perchè ci va coraggio ad esprimere la realtà del proprio essere e la passionalità come intensità dell'intenzione di chi sa la sua direzione e non si lascia guidare da Ipsilonate di chicchessia, da ovestitudini che magari sono non compensative della mancanza di adeguamento alla propria Realtà. Siamo Unici. Nell'espressione di una creatività che ci appartiene e nella ricchezza di incontri-scontri, non ci può essere altro che il raccogliere simbolico di un atteggiamento espressivo della nostra personalità che si muove muovendo il nostro esistere. E quella realtà che resta ci appartiene ogni volta un po' di più. Perchè assomigliante a quello che davvero si è e non quello che si crede di essere.

 
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Post N° 719

 

Sepolcri imbiancati

Post n°718 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da ossimora
 
Tag: inserti

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Si parla del primo mese del prossimo anno come il traguardo per una battaglia senza senso.

A gennaio si affronterà, ha detto il Governo, la questione delle unioni di fatto. 

lasciateci in PACS

Neanche il buon gusto invece ha frenato quelli che, durante l’atto di omaggio del Santo Padre in occasione della ricorrenza dell’Immacolata Concezione, hanno voluto chiarire a tutti, con il loro spregevole volantinaggio, quale è la matrice ideologica che è dietro a certi progetti. Questo è il concetto di rispetto, di libertà, di progresso civile che questa gente ha di fronte a manifestazioni esclusivamente religiose»
[Osservatore Romano.
Corriere della Sera 9 dicembre 2006]

Ma se la Chiesa entra a pie pari nelle manifestazioni esclusivamente politiche allora non ci sono problemi.

«Con l’annuncio dell’impegno del Governo a produrre un disegno di legge sulle unioni civili si è ribadito nuovamente il carattere ipocrita di queste iniziative che mirano esclusivamente ad accreditare una forma alternativa di famiglia. Si continua a dire che a gennaio si parlerà di diritti individuali e che la famiglia rimarrà una sola, quella tradizionale, che nessuno vuole mettere in pericolo. Si tratta di menzogne.

Il passo verso la completa equiparazione dei diritti tra coppie di fatto e coppie sposate è brevissimo. Avrebbe fra l’altro qualche chance di essere resa obbligatoria dalla stessa Costituzione. Di doveri all’interno delle coppie di fatto, poi, si parla ben poco. Si vuole dare un riconoscimento pubblico ad uno stato del tutto temporaneo e immediatamente revocabile in forma privata»
[Osservatore Romano.
Corriere della Sera 9 dicembre 2006]

  • Ah, invece il matrimonio non è revocabile tramite il divorzio?
  • Il matrimonio (come sacramento) non è revocabile e ripetibile?
  •  Il Tribunale della Sacra Rota parla esplicitamente di annullamento, ciurlando nel manico dell’indissolubilità matrimoniale e dell’ipocrisia alla quale fa riferimento l’Osservatore Romano.
  •  Giovanni Paolo II fu costretto a richiamare l’avvocatura rotale perché il 90% delle richieste di annullamento venivano accolte.
  • (I "ruotisti "sono ...avvocati molto ,molto ricchi...)

«Secondo una certa visione la laicità si esprimerebbe nella totale separazione tra lo Stato e la Chiesa, non avendo quest’ultima titolo alcuno ad intervenire su tematiche relative alla vita e al comportamento dei cittadini. La laicità comporterebbe addirittura l’esclusione dei simboli religiosi dai luoghi pubblici destinati allo svolgimento delle funzioni proprie della comunità politica: da uffici, scuole, tribunali, ospedali, carceri»
[Papa Benedetto XVI.
RaiNews24 9 dicembre 2006]

  • Non sarebbe una cattiva idea.
  • I casi sono due: o non si espone nessun simbolo religioso o li si espongo tutti.
  • La neutralità pubblica corrobora il dialogo interreligioso.
  • Quel che è certo è che in questi casi un laico parte sempre in vantaggio.

«E compito di tutti i credenti, in particolare dei credenti in Cristo, contribuire ad elaborare un concetto di laicità che, da una parte, riconosca a Dio e alla sua legge morale, a Cristo e alla sua Chiesa il posto che ad essi spetta nella vita umana, individuale e sociale, e, dall’altra, affermi e rispetti la legittima autonomia delle realtà terrene»
[Papa Benedetto XVI.
RaiNews24 9 dicembre 2006]

  • Oibò, laicità relativa.
  • Gran cosa il relativismo, specie quando diventa strumento papale.
    Il non-laico dovrebbe contribuire alla laicità del laico?
  • Un po’ come se un daltonico contribuisse a restaurare o creare un’opera pittorica: le forme potrebbero anche andar bene; ma i colori e le loro infinite sfumature?

grazie a Mauro Biani e Blogdiedrico

 
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Post N° 717

Post n°717 pubblicato il 09 Dicembre 2006 da ossimora
 

Strisce sincroniche

di asfalti roventi,

piattificano i pensieri,

accaldano la pelle.

Voglio intimi pertugi

dove infilarmi silente

per lasciarmi esplodere in armonie private .

Scappare da ogni sguardo inospitale

  e ogni ciancia sdrucciola .

Solo emozione  e bontà

mi servono,

pur stancamente  desuete.

A.

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Welby

Post n°716 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da ossimora
 
Tag: Empatia

Anna Achmatova

In sogno

Nero e duro distacco
che io sopporto al pari di te.
Perché piangi? Dammi meglio la mano,
prometti di ritornare in sogno.
Noi siamo come due monti...
non ci incontreremo più a questo mondo.
Se solo, quando giunge mezzanotte,
mi mandassi un saluto con le stelle...

immagine

G.F. ha detto che l’eutanasia è un omicidio, tout court.

Gianfranco Fini ha scelto di dare animo
e voce al Codice Rocco (e al contesto clerico-fascista nel quale il
codice nacque) e di far prevalere il Codice Rocco stesso  sulla Costituzione'.

Non è il parere più interessante,espresso in giro sulla questione,anzi,(Giovanni Berlinguer ma è di certo da tenere in gran conto per avere costantemente chiaro e lampante chi sono certe persone e con  quale carica di retriva insensibilità si ha a che fare .Più li conosci e più li eviti no?

Leggo che Piergiorgio Welby,*invece ,che vive sempre peggio ma non abbandona la sua lucidità,non riuscendo più nemmeno a dormire ,respirando artificiosamente/artificialmente oltre a chiedere che sia formalizzata una legge  si impegna assieme ad altri perché sia aperta un inchiesta sull’eutanasia clandestina .

E’ scontato che ogni proibizionismo genera il suo doppio ed in questo caso la questione è davvero assai inquietante .Basta dare un occhiata ai dati.

Il “buon “Rutelli con la solita sicumera da pentito un po’ di tutto, ha affermato che l’eutanasia clandestina non esiste tanto per mantenersi nella sua immarcescibile ribalta  cerchiobottista ..dell’ “occhio non vede ,cuore non duole”. Insipiente e preoccupante .

*A coloro che continuano a denunciare la "odiosa strumentalizzazione" del dolore da parte di Piergiorgio Welby, chiediamo di entrare nel merito del dibattito sul diritto a non soffrire. Denigrare coloro grazie ai quali oggi, per la prima volta, si dibatte concretamente su un tema come il fine vita e' inutile -oltre che non condiviso dall'opinione pubblica, che appoggia la battaglia di Welby.
Ricordiamo a costoro che il dolore di Welby e' prima di tutto frutto di una legislazione ed una giurisprudenza da loro difese che impedisce al cittadino di scegliere i propri trattamenti medici. In molti casi, l'imposizione di trattamenti indesiderati si accompagna ad una politica che ha portato l'Italia fra gli ultimissimi Paesi in Europa per la terapia del dolore e per le cure palliative. Da una parte si e' quindi obbligati a vivere a tutti i costi, dall'altra si e' obbligati a soffrire a causa di gravi carenze sanitarie.
Tutti noi, ma proprio tutti, rischiamo di giungere alla fine della nostra vita per ritrovarci prigionieri della sofferenza. Molti di noi sceglieranno la strada della clandestinita', chiedendo aiuto ad un medico amico. Welby non puo' piu' farlo proprio perche' ha deciso che la sua sofferenza debba servire a qualcosa, perlomeno a farci discutere, dibattere, ed eventualmente legiferare. Definire questo gesto di estrema generosita' e coscienza civile "strumentalizzazione", denota l'odiosa indifferenza che solitamente caratterizza il carnefice di fronte alle sue vittime.
Pietro Yates Moretti
Consigliere Aduc e responsabile del notiziario "Vivere & Morire" (
www.aduc.it/dyn/eutanasia), dedicato ai temi dell'eutanasia e della liberta' terapeutica

«Morire dev’essere come addormentarsi dopo l’amore, stanchi, tranquilli e con quel senso di stupore che pervade ogni cosa».
Dal
blog di Welby

 
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Biani

Post n°715 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da ossimora
 

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Post N° 714

Post n°714 pubblicato il 03 Dicembre 2006 da ossimora

Pomeriggio in giro per paesetti ,fra i borghi che dalle mie parti si arrampicano sulle colline morbide, adesso evanescenti di nebbioline .Spesso compaiono improvvisi dopo un tornante, intimi ,malinconici o frizzanti, dipende dalla stagione , dall’ora o solo ed in primis da  come li senti tu.

Occorreva non inabissarsi troppo nel torpore festivo ,allontanarsi dai primi conati di traffico da pulsione regalifera ,già sono per natura attratta dall’ ”otium”,nelle sue accezioni nobili e non.

Urgeva muoversi.

Ho fatto un po’ di foto cercando il sole che in questo periodo esce davvero pochino   ; uno straordinario noceto dalle cortecce arancione/Schiele , un mulino anacronistico,infossato e ben conservato con un bottaccio blu forte,qualche sottobosco dal quale spuntano tappeti di muschi .

La natura mi rilassa sempre parecchio ed al rientro,la telefonata di una cara amica ha aumentato il senso di calma.

E poi gli amici virtuali...lo sapete che vi voglio bene!!!

Per voi...

 
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La "marcetta" su Roma

Post n°713 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da ossimora
 

E allora domani la destra va in piazza.

Si troveranno tutti  in S.Giovanni ,la piazza del primo Maggio,del concertone ,dei ragazzi colorati.

Tre bei cortei ,contro la finanziaria,(...tasse ...)contro l’odio che regna sovrano a  sinistra  ma soprattutto a favore del reinvestimento  alla grande del piccolo Re immortale ,che pur accolto fra le braccia dei suoi collaboratori( in una posa plastica degna della deposizione dell'Urbinate immagine) per il lieve malore ,sarà lì..,fiero guerriero indomito  a mostrare se ce ne fosse ancora bisogno che …non ci  sono cazzi (mi perdonino i puristi…)l’unto è sempre unto ed è sempre lui.

l'Udc non ci sarà ma per la modica cifra di tre eurini circa si ordinano  un po’ di bandiere e il gioco è fatto,non sarà difficile trovare qualcuno che o turandosi un po’ il naso o passando alla cassa sventoli con vigore. La disinformazione di massa farà il resto.

Del resto l’organizzazione non manca .

  Basta farsi un giro su www.scendoinpiazza.it  per farsi un idea. Tutto preordinato alla perfezione ,come una convention ,un meeting aziendale …lontani da Piazza del Popolo…  presumo perchè troppo adiacente le vie della moda…meglio evitare le tentazioni e serrare le fila .

Almeno qualche ora.

Via Condotti è sempre lì del resto.

Chissà se domani ci saranno  anche Cesarone Previti ,Pacifico e Squillante .

Loro certamente sventolerebbero a tutto spiano(qualsiasi bandiera) visto che è proprio di oggi la notizia che il team legale è riuscito a far annullare la sentenza di primo e di secondo grado del processo SME.

Già ,anni ed anni di inchieste ,battaglie legali e giudiziarie.

Soldi nostri

Le sentenze sono legittime ma decadranno tutte,perchè…il processo non doveva essere fatto a Milano ,incompetenza territoriale .

Si va a Perugia ad istruire il nuovo processo…ma il 30 Aprile del 2007 i reati contestati andranno in prescrizione.

Bleath triplo!

 
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